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mercoledì 4 gennaio 2012

La tigre nella giungla - Henry James






(The beast in the jungle - 1903)

"Vide la giungla della sua vita e vide la tigre pronta al balzo. Spaventosa, enorme, nel fremito dell'aria la sentì drizzarsi nel salto che doveva finirlo."

John Marcher vive nell'attesa che si materializzi una minaccia, sconosciuta e incombente. La sua ossessionante tigre in agguato non lo assale mai, eppure riesce a condizionarlo per tutta l'esistenza. Un percorso interiore autodistruttivo, che lo porterà, ovviamente, alla Terra Desolata.



Henry James (USA 1843-1916)


8 commenti:

  1. Bel romanzo breve - adoro i romanzi brevi - peccato sia un pochino angosciante. Senza accorgertene finisci preso nella spirale dell'ossessione e aspetti anche tu. Mi ricorda un po' certe mamme che si rovinano la vita nel terrore che succeda qualcosa ai pargoli.

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  2. Preferisco pensare che John Marcher abbia solo paura di innamorarsi, probabilmente avendo idealizzato l'amore. A me ricorda quei tizi un po' fanatici che si placano solo con rituali ossessivi e maniacali.

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  3. E io penso che la forza incredibile di questo romanzo sia proprio questa: chi legge si immedesima tanto che, senza accorgersene quasi, indossa l'ansia adattandosela come più gli si confà.

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  4. julia.junior07/01/12, 11:52

    Voi dite bene, ma io ho provato ansia dell'attesa - con un sottile piacere - aspettando che gli capitasse quello che temeva, così, tanto per liberarsene.

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  5. Credo che lui abbia negato a se stesso la possibilità di innamorarsi, e vive nel terrore che succeda. Si rende conto di essere innamorato solo dopo la morte di lei, e questa constatazione lo assale e lo distrugge, perché è troppo tardi.

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  6. Alessandra08/02/13, 15:26

    Quando, sulla tomba, Marcher viene assalito dalla tigre è ormai troppo tardi. Questo amore non vissuto è più intenso di un amore vissuto. Dicono che l'amore è cieco. Marcher è cieco di fronte all'amore.

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  7. È un potente racconto di amore non tanto non corrisposto quanto non compreso, se non quando è troppo tardi

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