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mercoledì 27 giugno 2012

Piccolo Manoscritto nella Bisaccia - Basho Matsuo



(Oi no Kobumi - 1688 ca.)

Silenzio:
graffia la pietra
la voce delle cicale.


Basho è considerato il maestro degli haiku, componimenti di tre versi di 5, 7, 5 sillabe. Ogni haiku deve contenere il Kigo, ossia il riferimento alla stagione in cui è scritto, ad esempio un animale, un frutto, un fiore, una ricorrenza.
Questo libro è breve, un'ottantina di pagine di cui metà sono occupate dalle note, meravigliosamente esplicative ed indispensabili. Le tre brevi opere, Note di viaggio di un teschio, La canzone del vento autunnale, Piccolo manoscritto nella bisaccia, sono essenzialmente diari di viaggio in un'alternanza di poesia estetica e prosa minimale. Frasi e versi che ricreano atmosfera e sensazioni provate durante il cammino, in una splendida simbiosi con la natura ed il ritmo delle sue stagioni.


Basho Matsuo (Japan - 1644-1694)

33 commenti:

  1. Emozione pura che nasce dalla semplicità.
    Effetto immediato come un flash.
    Eccone un altro, sempre di Basho:

    Nel vecchio stagno
    una rana si tuffa.
    Rumore d'acqua.

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  2. "Piccolo manoscritto nella bisaccia" si ispira all'esperienza di viaggiatore di Bashō(banano) che racconta dei suoi viaggi, descrivendone luoghi,atmosfere e sensazioni e a mezzo di frasi brevi e precise,alternate a versi ,riesce bene a trasmettere al lettore le emozioni che lo animano e lo spirito che lo guida. Un cammino che percorre senza alcuna fretta di arrivare e che lo rende disponibile alla riflessione.

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  3. come un quadro di tre pennellate, arriva immediatamente ai sensi:
    "Alla fine del mese delle lepri torno alla mia capanna per ritemprarmi dalle fatiche del viaggio.
    Veste estiva
    ancora dai pidocchi
    invasa.

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    1. E bastano davvero tre pennellate...

      Luna piena autunnale
      la marea spumeggiante
      scivola dalla porta. Basho

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  4. Una vita semplice, di una povertà francescana. L'immensa ricchezza di Basho è patrimonio universale: l’acqua, le rocce, i fiori, il sole, le nuvole e le stelle, gli animali, le piante, il mare e il vento e insieme a tutto ciò, il dolore e la gioia dell’uomo.

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    1. Separazione –
      le spighe dell’orzo
      tormentate tra le dita

      Matsuo Basho

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  5. Basho aveva numerosi discepoli, così li correggeva:
    “hai la debolezza di voler stupire. Cerchi versi splendidi per le cose lontane; dovresti trovarli per cose che ti sono vicine”.

    Eccone un esempio efficace:

    Inizio d'autunno:
    nel mare e nei campi
    un verde solo.

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    1. e un altro:

      Incupito è il mare,
      soltanto richiamo di gabbiani
      in vago lucore.

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  6. Il poeta giapponese descrive la natura quale fonte di penetrazione e di illuminazione spirituale e artistica.

    Sono arrivato fino a qui
    senza morire –
    e finisce l’autunno

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  7. Che bellezza solitaria in queste piccolissime poesie! Ho trovato questa:
    Pioggia primaverile
    stillata sotto gli alberi
    è la limpida acqua.
    Sono così diverse dalle poesie cui siamo abituati, sono così semplici, così insolite, non necessitano di interpretazione, sono davvero piccole istantanee rilassanti.

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  8. Ammetto di non conoscere Basho, ma la differenza con gli altri poeti di cui abbiamo discusso è davvero notevole. Questi Haiku, mi sono informata, sono tuttora diffusissimi in Giappone, e sono davvero attraenti, ma ho provato a comporne qualcuno: è difficilissimo. E' un arte raffinata quella di condensare in poche parole tutta una sensazione.

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  9. E' vero! La perfezione della semplicità è un'arte, e queste piccole poesie sono perfette, un piccolo cerchio magico entro il quale c'è tutto un mondo.

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  10. Ho sempre adorato gli haiku. Consiglio a tutti quella che considero una piccola perla: "Neve" di Maxence Fermine.

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  11. Erba estiva:
    per molti guerrieri
    la fine di un sogno

    Matsuo Basho

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  12. Matsuo Bashoo

    Un banano nel temporale;

    il gocciolio dell’acqua nel catino

    scandisce la mia notte.

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  13. Matsuo Bashoo

    Spazio nella neve:

    viola pallido sboccia

    l’aralia.

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  14. Crisantemo - Matsuo Basho

    Non un grano di polvere
    A turbare il chiarore
    Del crisantemo bianco.

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  15. Glicine - Matsuo Bashoo

    Stanchezza:
    entrando in una locanda,
    i glicini.

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  16. Matsuo Basho

    Cade una foglia di paulonia –
    Perché non vieni
    Nella mia solitudine?

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  17. Matsuo basho:

    L'edera striscia
    sul portale di legno -
    luna di sera

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  18. Matsuo Basho

    Fiori di ciliegio
    accanto al catino
    di pietra muscosa.

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  19. Matsuo Basho:

    Hanno cantato i cuculi
    il loro canto estremo.

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  20. Matsuo Basho

    Dalle siepi di rovi
    per le pene d'amore
    gli dava l'addio.

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  21. Matsuo Basho

    Sul lago Biwa, d'autunno,
    la prima nebbia del monte Hira.

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  22. Basho

    Finisce l'anno - ancora
    indosso il mantello
    e sandali di paglia.

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  23. Matsuo Basho

    Rabbuia il mare -
    strida di anatre
    appena bianche.

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  24. Basho

    Potessi vedere
    dischiuso nei fiori
    il volto di Dio

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  25. Basho

    Sul ramo spoglio,
    un corvo che si posa -
    Sera d'autunno.

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  26. Basho

    La primavera se ne va -
    piangono gli uccelli, sono lacrime
    gli occhi dei pesci

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  27. BAsho

    Tempio di Suma - ascolto
    un flauto che nessuno suona
    in un bosco d'ombre.

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  28. Basho

    Sui verdi prati -
    libera dalle cose
    canta l'allodola.

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  29. e dopo questa carrellata, a mio giudizio impareggiabile, vi saluto

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  30. Nostalgia dell'ape
    che profonda penetra
    fra gli stami della peonia.

    Matsuo Basho

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