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domenica 3 marzo 2013

Poesie - William Blake








The Garden of Love - William Blake

I went to the Garden of Love,
And saw what I never had seen:
A Chapel was built in the midst,
Where I used to play on the green.

And the gates of this Chapel were shut,
And "Thou shalt not" writ over the door;
So I turn'd to the Garden of Love
That so many sweet flowers bore;

And I saw it was filled with graves,
And tomb-stones where flowers should be;
And Priests in black gowns were walking their rounds,
And binding with briars my joys & desires.



Sono andato al Giardino dell'Amore,
E ho visto quello che non avevo visto mai:
Una cappella era costruita lì in mezzo, 
Dove di solito giocavo sul prato. 
E i cancelli di questa Cappella erano chiusi,
E "Tu non devi" scritto sulla porta; 
Così mi volsi verso il Giardino dell'Amore 
Che tanti dolci fiori produceva; 
E vidi che era pieno di tombe, 
E pietre tombali dove dovevano esserci i fiori; 
E Preti in nere vesti vagavano intorno, 
circondando di rovi le miei gioie e i miei e desideri.

 Di Blake mi piace il disincanto libertario con cui valuta il mondo che lo circonda, la rottura con i canoni stilistici dell'epoca, e in particolare la doppia capacità di esprimersi in versi e in immagini. Di lui mi piace innanzitutto la poesia che ho messo come introduzione, nella quale emerge tutta la sua delusione nel constatare quanto la religione tenti di soffocare sensi e desideri innati negli  uomini, comunque creati da Dio. 
Ho sempre parlato di poeti e di poesie con le persone più disparate.  Una ragazza in particolare,  molto giovane e molto drogata, è riuscita a stupirmi, e divertirmi, per l'assoluta padronanza di Blake. Sapeva tutto, dalle ispirazioni ai tormenti visionari, dalle opere alla critica, all'importanza della sua produzione per l'intera umanità artistica a venire. Moltissimi parlano di Blake, lo citano, si vantano di preferirlo, ma pochissimi privilegiati, come questa incredibile ragazzina, lo conoscono veramente. 

"Do what you will, this world's a fiction and is made up of contradiction."
William Blake (UK 1757-1827)
Infant Joy - by William Blake

 Infant Sorrow - by William Blake

40 commenti:

  1. THE SMILE - WILLIAM BLAKE
    There is a smile of love,
    And there is a smile of deceit,
    And there is a smile of smiles
    In which these two smiles meet.

    And there is a frown of hate,
    And there is a frown of disdain,
    And there is a frown of frowns
    Which you strive to forget in vain,

    For it sticks in the heart's deep core
    And it sticks in the deep backbone -
    And no smile that ever was smil'd,
    But only one smile alone,

    That betwixt the cradle and grave
    It only once smil'd can be;
    And, when it once is smil'd
    There's an end to all misery.

    IL SORRISO - WILLIAM BLAKE
    C'è un sorriso d'amore,
    e c'è un sorriso d'inganno,
    e c'è un sorriso dei sorrisi
    in cui si incontrano questi due sorrisi.
    E c'è uno sguardo d'odio,
    E c'è uno sguardo di disprezzo,
    e c'è uno sguardo degli sguardi
    che invano tenti di dimenticare,
    perché si pianta nel profondo del cuore,
    e affonda nel profondo della schiena -
    e nessun sorriso che mai fu sorriso,
    ma un solo sorriso solitario,
    che fra la culla e la tomba
    si può sorridere solo una volta;
    e, quella volta che è sorriso,
    termina ogni angoscia.

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  2. Questa è semplice... e immediata.

    The Wild Flower's Song - William Blake

    As I wander'd the forest,
    The green leaves among,
    I heard a Wild Flower
    Singing a song.
    "I slept in the earth
    In the silent night.
    I murmur'd my fears
    And I felt delight.
    In the morning I went,
    As rosy as morn,
    To seek for new joy:
    But I met with scorn."

    Canzone del fiore selvatico - William Blake
    Nel percorrere la foresta,
    In mezzo a verdi foglie,
    Un Fiore Selvatico udii
    Cantare una canzone.
    " Io dormivo per terra
    nella notte silenziosa.
    Mormorai le mie paure
    e ne provai un gran piacere.
    Me ne andai al mattino,
    roseo come l'aurora,
    in cerca di un'altra gioia:
    non incontrai che delusione."

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  3. William Blake - Non esprimere l'amore

    Non esprimere l'amore,
    Quello vero è sempre ascoso;
    È uno spiro che si muove
    Silenzioso, misterioso.

    Dichiarai, il mio grande amore
    Il mio cuore le si aprì,
    Con paure orrende, fredda
    Ah, tremando, lei fuggì.

    Come fu da me lontana
    Un viandante l'accostò,
    Silenzioso, misterioso:
    Sospirò e la conquistò.

    Mi piace, perché Blake sembrerebbe tanto oscuro, ma poi è capace di uscire con un "pezzo" del genere...

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    1. ecco l'originale:

      LOVE' S SECRET - WILLIAM BLAKE

      Never seek to tell thy love,
      Love that never told can be;
      For the gentle wind does move
      Silently, invisibly.

      I told my love, I told my love,
      I told her all my heart;
      Trembling, cold, in ghastly fears,
      Ah! she did depart!

      Soon as she was gone from me,
      A traveller came by,
      Silently, invisibly
      He took her with a sigh.

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  4. Di Blake mi hanno colpito in particolar modo le canzoni di infant joy e infant sorrow, una tratta della gioia di un bambino appena nato voluto e desiderato e l'altra di un bambino non amato nè voluto.

    Gioia di Bambino

    "Non ho nessun nome:
    ho solo due giorni."
    Come ti devo chiamare?
    "Io sono felice,
    Gioia e' il mio nome."
    Che la gioia sia con te|
    Cara gioia!
    Dolce gioia di solo due giorni,
    dolce gioia ti chiamo:
    tu sorridi,
    io canto ancora
    che la gioia sia con te!

    Dolore di bambino

    Mia madre gemette! mio padre pianse,
    nel periglioso mondo balzai,
    impotente,nudo,lamentandomi forte,
    come un fantasma nascosto in una nube.

    Lottando nelle mani di mio padre,
    agitandomi contro le bende che dovevano avvolgermi,
    legato e stanco, ritenni la cosa migliore
    il ripiegarmi sul petto di mia madre.
    William Blake

    lette insieme queste due poesie,donano un'emozione incredibile che si avvcina al pianto.due bambini con destini diversi,con partenze diverse,già con un vissuto fatto di un istante, quello che segna la loro venuta al Mondo.

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    1. ecco le due versioni originali. Fanno parte delle SONGS OF INNOCENCE AND EXPERIENCE. Le incisioni relative le pubblico nell'introduzione.

      INFANT JOY - WILLIAM BLAKE

      'I have no name;
      I am but two days old.'
      What shall I call thee?
      'I happy am,
      Joy is my name.'
      Sweet joy befall thee!

      Pretty joy!
      Sweet joy, but two days old.
      Sweet Joy I call thee:
      Thou dost smile,
      I sing the while;
      Sweet joy befall thee!

      INFANT SORROW - WILLIAM BLAKE

      My mother groaned, my father wept,
      Into the dangerous world I leapt;
      Helpless, naked, piping loud,
      Like a fiend hid in a cloud.

      Struggling in my father's hands,
      Striving against my swaddling bands,
      Bound and weary, I thought best
      To sulk upon my mother's breast.

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  5. Non mi faccio più le canne da tempo immemorabile, ma Blake mi piace ancora! Effettivamente devo dire che anch'io a suo tempo notavo come questo fantastico autore fosse gradito a quelli che si facevano: potere delle visioni? ma Blake è molto di più, è ispirato, è completo, è coraggioso per il suo tempo a dire cose invise ai più, soprattutto ai benpensanti puritani. la liberalizzazione del comportamento e del pensiero ne fa un antesignano della modernità, scavalcando i romantici, i manieristi e tutti quelli che hanno seguito la naturale maturazione delle cose. Ottima scelta, come sempre.

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  6. Temevo che la furia del mio vento - William Blake

    Temevo che la furia del mio vento
    rovinasse tutti i germogli belli e veri,
    e il mio sole e' brillato e brillato,
    ed il mio vento non ha mai soffiato.

    Ma un germoglio bello o vero
    non fu trovato su nessun albero,
    perché tutti i germogli crebbero e crebbero
    senza frutti, falsi, anche se belli da vedere

    I fear'd the fury of my mind - William Blake

    I fear'd the fury of my mind
    Would blight all blossoms fair and true,
    And my sun it shin'd and shin'd,
    And my wind it never blew.

    But a blossom fair or true
    Was not found on any tree,
    For all blossoms grew e grew
    Fruitless false, tho' fair to see.

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    1. Il testo inglese riportato da ele è sbagliato (non Mind ma WIND).
      Ecco la versione originale corretta:

      I FEAR'D THE FURY OF MY WIND - WILLIAM BLAKE

      I fear'd the fury of my wind
      Would blight all blossoms fair and true;
      And my sun it shin'd and shin'd,
      And my wind it never blew.
      But a blossom fair or true
      Was not found on any tree;
      For all blossoms grew and grew
      Fruitless, false, tho' fair to see.

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  7. Questa è la storia di Lyca (dal greco Lupa), morta a sette anni. Sono due poesie distinte: la bambina perduta e la bambina ritrovata.


    THE LITTLE GIRL LOST – WILLIAM BLAKE

    In futurity
    I prophetic see
    That the earth from sleep
    (Grave the sentence deep)

    Shall arise and seek
    For her maker meek,
    And in the desart wild
    Become a garden mild.

    ----

    In the southern clime
    Where the summer’s prime
    Never fades away,
    Lovely Lyca lay.

    Seven summers old
    Lovely Lyca told;
    She had wander’d long
    Hearing wild birds’ song.

    “Sweet sleep, come to me
    Underneath this tree.
    Do father, mother weep,
    Where can Lyca sleep?

    “Lost in desart wild
    Is your little child.
    How can Lyca sleep
    If her mother weep?

    “If her heart does ake
    Then let Lyca wake;
    If my mother sleep,
    Lyca shall not weep.

    “Frowning, frowning night,
    O’er this desart bright
    Let thy moon arise
    While I close my eyes.”

    Sleeping Lyca lay
    While the beasts of prey,
    Come from caverns deep,
    View’d the maid asleep.

    The kingly lion stood
    And the virgin view’d,
    Then he gamboll’d round
    O’er the hallow’d ground.

    Leopards, tygers, play
    Round her as she lay,
    While the lion old
    Bow’d his mane of gold.

    And her bosom lick,
    And upon her neck
    From his eyes of flame
    Ruby tears there came;

    While the lioness
    Loos’d her slender dress,
    And naked they convey’d
    To caves the sleeping maid.

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    1. LA BAMBINA PERDUTA – WILLIAM BLAKE
      Nel futuro
      profetico vedo
      che la terra dal sonno
      (grave la profonda sentenza)
      si leverà a cercare
      il suo creatore mite,
      ed il deserto selvaggio
      diventerà un dolce giardino
      Nel paese del sud
      dove il fiore dell’estate
      mai non svanisce,
      viveva la Bella Lyca.
      Sette estati vecchia
      la Bella Lyca era;
      aveva vagato lontano
      ascoltando il canto degli uccelli selvaggi.
      “Dolce sonno, vieni da me
      sotto a quest’albero.
      Padre, madre piangono
      dove può dormire Lyca?
      Persa nel selvaggio deserto
      è la vostra bambina.
      Come può dormire Lyca
      se sua madre piange?
      Se il suo cuore soffre,
      che Lyca resti sveglia;
      se mia madre dorme,
      Lyca non piangerà.
      Minacciosa, minacciosa notte
      su questo deserto luminoso
      fai sorgere la tua luna,
      mentre chiudo gli occhi”
      Dormiente Lyca era stesa
      mentre le bestie da preda,
      giunte da caverne fonde,
      guardavano la bimba addormentata.
      Il regale leone stava
      a guardare la vergine,
      poi saltellò attorno
      sul santo terreno.
      Leopardi, tigri giocano
      attorno a lei mentre era stesa,
      mentre il leone antico
      curvò la sua criniera d’oro,
      e le leccò il petto,
      e sul suo collo
      dai suoi occhi di fiamma
      lacrime di rubino vennero;
      mentre la leonessa
      le tolse il piccolo vestito,
      e nuda portarono
      alle loro caverne la vergine che dormiva.

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    2. THE LITTLE GIRL FOUND – WILLIAM BLAKE
      All the night in woe,
      Lyca's parents go
      Over vallies deep.
      While the desarts weep.
      Tired and woe-begone.
      Hoarse with making moan,
      Arm in arm seven days
      They trac'd the desert ways.
      Seven nights they sleep
      Among shadows deep,
      And dream they see their child
      Starv’d in desart wild.
      Pale, thro' pathless ways
      The fancied image strays,
      Famish'd, weeping weak
      With hollow piteous shriek.
      Rising from unrest,
      The trembling woman prest
      With feet of weary woe;
      She could no further go.
      In his arms he bore
      Her arm'd with sorrow sore,
      Till before their way
      A couching lion lay.
      Turning back was vain:
      Soon his heavy mane
      Bore them to the ground,
      Then he stalk'd around
      Smelling to his prey,
      But their fears allay
      When he licks their hands
      And silent by them stands.
      They look upon his eyes
      Fill'd with deep surprise,
      And wondering behold
      A spirit arm'd in gold.
      On his head a crown
      On his shoulders down
      Flow'd his golden hair.
      Gone was all their care.
      “Follow me”, he said;
      “Weep not for the maid;
      In my palace deep
      Lyca lies asleep”.
      Then they followed
      Where the vision led,
      And saw their sleeping child
      Among tygers wild.
      To this day they dwell
      In a lonely dell,
      Nor fear the wolvish howl
      Nor the lion's growl.

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    3. LA BAMBINA RITROVATA – WILLIAM BLAKE
      Tutta la notte in pena
      i genitori di Lyca vanno
      su vallate fonde,
      mentre i deserti piangono.
      Stanchi ed esausti d’affanno,
      con la voce rauca di pianto,
      braccio a braccio sette giorni
      percorsero i sentieri del deserto.
      Sette notti dormono
      fra ombre fonde,
      e sognano di vedere la loro bimba
      affamata nel deserto selvaggio.
      Pallida, per cammini non tracciati
      l’immagine di sogno vaga,
      affamata, piangente, debole
      con flebili pietose grida.
      Alzandosi dal non riposo,
      la donna tremante camminava
      con piedi di dolore stanco:
      non poteva andare più lontano.
      Lui la portò nelle sue braccia,
      piene di aspre pene,
      finché davanti a loro
      un leone accucciato stette.
      Fuggire fu inutile:
      presto la sua gran criniera
      li spinse giù a terra,
      e poi lui si mosse attorno
      annusando la preda,
      ma le loro paure scompaiono
      quando lui lecca le loro mani
      e silenzioso rimane al loro fianco.
      Guardano i suoi occhi
      Pieni di profonda sorpresa,
      e stupiti vedono
      uno spirito vestito d’oro.
      Sul suo capo una corona,
      sulle sue spalle scendevano
      giù i suoi capelli d’oro.
      Svanito era tutto il timore.
      “Seguitemi”, disse;
      “Non piangete per la bambina;
      nel mio fondo palazzo
      c’è Lyca addormentata”.
      Allora essi seguirono
      Dove la visione guidava,
      e videro la loro bimba dormiente
      tra selvagge tigri.
      Ancora adesso vivono
      In una solitaria valle,
      e non temono l’ululare dei lupi
      né il ruggito del leone.

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  8. Le due poesie che ho appena proposto sono tratte da Songs of Experience, del 1794. Inutile spiegare che il leone rappresenta Gesù, la leonessa la Madonna, e le altre bestie feroci che hanno cure amorevoli per la bambina "addormentata" sono gli angeli e i santi. E' una visione tenerissima, anche se in realtà la bambina viene intesa come anima. La spiritualità in Blake è accentuatissima, e non coincide col concetto di religiosità ossessiva e proibitiva che lo circonda. E' noto come questo poeta sia stato un precursore dell'amore libero (da imposizioni morali e pseudoreligiose) come espressione naturale della sensualità e sessualità umana.
    Infatti di ben altro tenore è un'altra poesia di Blake, dal titolo simile: A little girl lost. La propongo a seguire.

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  9. eccola:

    A LITTLE GIRL LOST - WILLIAM BLAKE

    Children of the future Age,
    Reading this indignant page,
    Know that in a former time
    Love! sweet love! was thought a crime.

    In the Age of Gold,
    Free from winter's cold,
    Youth and maiden bright
    To the holy light,
    Naked in the sunny beams delight.

    Once a youthful pair,
    Fill'd with softest care,
    Met in garden bright
    Where the holy light
    Had just remov'd the curtains of the night.

    There, in rising day,
    On the grass they play;
    Parents were afar,
    Strangers came not near,
    And the maiden soon forgot her fear.

    Tired with kisses sweet,
    They agree to meet
    When the silent sleep
    Waves o'er heaven's deep,
    And the weary tired wanderers weep.

    To her father white
    Came the maiden bright;
    But his loving look,
    Like the holy book
    All her tender limbs with terror shook.

    "Ona! pale and weak!
    To thy father speak:
    Oh the trembling fear!
    Oh the dismal care!
    That shakes the blossoms of my hoary hair!"

    UNA BAMBINA PERDUTA - WILLIAM BLAKE

    Bambini dell' Età futura
    leggendo questa pagina sdegnata,
    sappiate che in un tempo prima
    l'Amore! il dolce Amore! era giudicato un crimine.

    Nell'Età dell'Oro,
    liberi dal freddo dell'inverno,
    un giovane e una fanciulla splendente
    alla santa luce
    nudi nei raggi del sole godono.
    Una volta una giovane coppia,
    piena dell'affetto più dolce,
    si incontrò in un luminoso giardino
    dove la santa luce
    aveva appena allontanato i veli della notte.
    Là, nel giorno che saliva, sull'erba giocano;
    i genitori erano lontani,
    estranei non venivano vicino,
    e la fanciulla presto scordò la sua paura.
    Stanchi di dolci baci,
    decidono di incontrarsi
    quando il silenzioso sonno
    passa come un'onda sul fondo del cielo,
    e gli affaticati stanchi viaggiatori piangono.
    Al suo padre bianco
    venne la fanciulla luminosa;
    ma il suo amorevole sguardo,
    come il libro sacro,
    le scosse di terrore tutte le tenere membra.
    "Ona! pallida e debole!
    parla a tuo padre!
    Oh la tremante paura!
    Oh la cupa angoscia!
    che scuote i fiori dai miei capelli bianchi."

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  10. Credo si importante spiegare in cosa consiste la sua visione negativa della teologia usando le sue stesse parole: "Senza Contrari non c'è progresso. Attrazione e Repulsione, Ragione ed Energia, Amore e Odio, sono necessari all'esistenza umana. Da questi contrari scaturisce ciò che i religiosi chiamano Bene e Male. Il bene è il passivo che obbedisce alla ragione. Il Male è l'attivo che scaturisce dall'Energia". Quindi, capovolgendo i significati di Bene e Male, Blake deduce che il Dio tradizionale è Dio d'oppressione e Padre di Gelosia, mentre il vero bene è la vitalità che scaturisce dalla rivolta satanica. Concetto bene espresso dalla poesia To Nobodaddy (Babbonemo, cioè nessun Dio):

    TO NOBODADDY - W.Blake

    Why art thou silente and invisible,
    Father of Jealousy?
    Why dost thou hide thyself in clouds
    From every searching eye?

    Why darkness and obscurity
    In all thy words and laws,
    That none dare ear the fruit but from
    The wily Serpent's jaws?
    Or is it because secrecy gains females loud applause?

    A BABBONEMO - W.Blake

    Perché sei tu silente ed invisibile,
    Padre di Gelosia?
    Perché ti celi in nuvole
    A ogni occhio che ti cerchi?
    Perché tenebre e oscurità
    In ogni tua parola o legge
    Tanto che nessuno osa mangiare il frutto se non dalle
    Mascelle del Serpente astuto?
    Forse perché a segretezza
    Va l'applauso clamoroso delle femmine?




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  11. Visioni o non visioni, a me sembra un gran poeta. Non vedo solo un negretto, scusatemi: vedo ogni bambino Palestinese.

    IL BIMBETTO NERO, WILLIAM BLAKE


    Nell'aspro sud mi partorì la mamma,
    e sono nero, ma ho l'anima bianca;
    come un angelo, il bimbo inglese è bianco,
    ma, come senza luce, sono nero.

    Mamma mi fece scuola sotto un albero,
    prima delle ore calde, si sedeva;
    presomi sulle ginocchia baciandomi
    m'indicava l'oriente e mi diceva:

    «Guarda il sorgente sole - là Dio vive,
    e la Sua luce dà e dà il Suo caldo;
    il fiore, l'albero, la bestia, l'uomo
    consola di mattina,
    rallegra a mezzogiorno.

    «Per avvezzarci i raggi
    d'amore a sopportare,
    un poco ci destina sulla terra;
    e il corpo nero, il viso abbrustolito
    non è che nube simile a ombra del bosco.

    «E quando le anime nostre la sferza
    abituate le avrà a patire il caldo,
    la nuvola sparita,
    udremo la Sua voce che dirà:
    "Fuori dal bosco, via,
    Mio amore e Mio pensiero,
    e giunti, in girotondo all'aurea tenda,
    come spetta agli agnelli, rallegratevi".»

    Così disse la mamma e mi baciò;
    e dico al bimbo inglese,
    quando io ed egli liberi saremo
    dalla nuvola bianca, dalla nera,
    alla tenda d'Iddio
    gioiremo come agnelli.

    Gli farò da riparo contro il caldo,
    gli insegnerò a soffrirlo,
    a prepararsi a riposare un giorno
    con gioia sulle ginocchia del Padre;
    gli potrò stare quel giorno davanti,
    i suoi capelli argentei toccherò,
    sarò il suo simile,
    ed egli da quel giorno mi amerà.

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    1. ecco l'originale:

      THE LITTLE BLACK BOY - WILLIAM BLAKE

      My mother bore me in the southern wild,
      And I am black, but O! my soul is white;
      White as an angel is the English child,
      But I am black, as if bereav'd of light.

      My mother taught me underneath a tree,
      And sitting down before the heat of day
      She took me on her lap and kissed me,
      And pointing to the east, began to say:

      "Look on the rising sun! there God does live,
      And gives his light, and gives his heat away;
      And flowers and trees and beasts and men receive
      Comfort in morning, joy in the noon day.

      And we are put on earth a little space
      That we may learn to bear the beams of love;
      And these black bodies and this sun-burnt face
      Is but a cloud, and like a shady grove;

      For when our souls have learn'd the heat to bear,
      The cloud will vanish: we shall hear his voice,
      Saying: "come out from the grove, my love & care,
      And round my golden tent like lambs rejoice".

      Thus did my mother say, and kissed me.
      And thus I say to little English boy:
      When I from black and he from white cloud free,
      And round the tent of God like lambs we joy,

      I'll shade him from the heat, till he can bear
      To lean in joy upon our father's knee;
      And then I'll stand and stroke his silver hair,
      And be like him, and he will then love me.

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  12. Dopo aver letto le poesie da voi già proposte, e che riguardano spesso bambini, vorrei aggiungerne una, altrettanto deliziosa, nella quale basta un sogno consolatore a ravvivare una infanzia infelicissima:

    Lo spazzacamino, di William Blake

    Quando morì la mamma ero piccino assai
    e il Babbo mi vendette appena fui capace
    di gridar "'zacamino!"; così che adesso a voi
    lustro il camino e dormo in mezzo alla fuliggine.

    C'è Tommy Dacre che pianse quando la testolina
    riccia come una schiena d'agnello gli raparono:
    gli dissi: "Lascia perdere, pensa che con la testa
    rasata la fuliggine non può sciupar la chioma".

    Con ciò si mise buono, e quella notte stessa,
    mentre era in sonno immerso, quale visione ebbe!
    Mille spazzacamini (Dick, Joe, Ned e Jack)
    stavano imprigionati in bare di fuliggine.

    E un Angelo arrivò con una chiave lucida
    e aprì le loro bare, li rese tutti liberi;
    e per un verde piano tra salti e risa corsero,
    a un fiume si lavarono, nel Sole poi brillarono.

    E così nudi e bianchi, lasciati i loro sacchi,
    montavan sulle nubi, giocavano nel vento;
    e l'Angelo a Tom disse: "Se il bravo tu farai
    per padre avrai il Signore, e triste non sarai".

    E Tom qui si svegliò; ci alzammo ch'era buio,
    coi sacchi e con le scope a lavorare andammo.
    Quel giorno era ben freddo, ma Tom felice e caldo;
    chi compie il suo dovere più nulla ha da temere.

    The Chimney Sweeper

    When my mother died I was very young,
    And my Father sold me while yet my tongue
    Could scarcelycry "'weep, 'weep, 'weep, 'weep".
    So your chimneys I sweep, & in soot I sleep.

    There's little Tom Dacre who, cried when his head,
    That curl'd like a lamb's back, was shav'd: so I said,
    "Hush, Tom, never mind it, far when your head's bare
    You know that the soot cannot spoil your white hair".

    And so he was night,quiet, & that very night
    As Tom was a sleeping, he had such a sight!
    That thousands of sweepers, Dick, Joe, Ned, & Jack,
    Were alI of them lock' d up in coffins of black.

    And by carne an Angel who had a bright key,
    And he open'd the coffins & set them alI free;
    Then down a green plain, leaping, laughing, they run,
    And wash in a river, and shine in the Sun

    Then naked & white, alI their bags left behind,
    They rise upon clouds and sport in the wind;
    And the Angel told Tom, if he' d be a good boy,
    He'd have God for his father, & never want joy.

    And so Tom awoke; and we rose in the dark,
    And got with our bags & our brushes to work.
    Tho' the morning was coId, Tom was happy & warm;
    So if alI do their duty they need not fear harm.


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  13. Ne propongo due, sullo stesso tema, come spesso succede con Blake. Ne approfitto per invitare tutti ad amare gli agnelli e tutti i cuccioli in generale.

    Il pastore - William Blake

    Quanto dolce è la sorte del Pastore!
    Dal mattino alla sera va in giro;
    seguirà il suo gregge tutto il giorno,
    e la sua bocca sarà piena di lode.
    Perché sente l'innocente grido degli agnelli,
    e la tenera risposta della pecorelle;
    sta attento, mentre loro sono in pace
    perché sanno quando il loro pastore è vicino.

    Il canto d'un pastore - William Blake

    Dove la gioia si posa su ogni ramo
    Ed il pallore fugge da ogni viso;
    Ciò che non seminammo, non mietiamo.

    Come la rosa l'Innocenza sboccia
    In gota a ogni fanciulla;
    L'Onore sulle loro ciglia trama,
    Il gioiello salute adorna il loro collo.

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    1. The Shepherd è il titolo della seconda poesia delle Songs of Innocence. Chiedo scusa ma della seconda non trovo l'originale.

      How sweet is the Shepherd’s sweet lot!
      From the morn to the evening he strays;
      He shall follow his sheep all the day,
      And his tongue shall be filled with praise.
      For he hears the lamb's innocent call,
      And he hears the ewes' tender reply;
      He is watchful, while they are in peace,
      For they know when their Shepherd is nigh.

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    2. versione originale della seconda:


      Welcome, stranger, to this place, William Blake

      where joy doth sit on every bough;
      paleness flies from every face;
      we reap not what we do not sow.
      Innocence doth like a rose
      bloom on every maiden's cheek;
      honour twines around her brows
      the jewel health adorns her neck.

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  14. Già che siamo in tema di pastori, metto anche la terza:

    SONG BY AN OLD SHEPHERD - WILLIAM BLAKE

    When silver snow decks Sylvio’s clothes,
    And jewel hangs at shepherd’s nose,
    We can abide life’s pelting storm,
    That makes our limbs quake, if our hearts be warm.

    Whilst Virtue is our walking-staff,
    And Truth a lantern to our path,
    We can abide life’s pelting storm,
    That makes our limbs quake, if our hearts be warm.

    Blow, boisterous wind, stern winter frown,
    Innocence is a winter’s gown,
    So clad, we’ll abide life’s pelting storm,
    That makes our limbs quake, if our hearts be warm.

    CANTO D'UN VECCHIO PASTORE - WILLIAM BLAKE

    Quando l'argentea neve orna il vestito di Silvio
    E un gioiello pende al naso del pastore,
    Può sopportarsi l'uragano sferzante della vita,
    Che dà alle membra i brividi, se il nostro cuore è caldo.

    Finché Virtù terremo per bastone lungo la via,
    E per lanterna la Verità,
    Può sopportarsi l'uragano sferzante della vita,
    Che dà alle membra i brividi, se il nostro cuore è caldo.

    Soffia, furia del vento, inverno rigido corrùgati,
    E' l'Innocenza un vestito da inverno,
    E ci copra, sopporteremo lo sferzante uragano della vita,
    Che dà alle membra i brividi, se il nostro cuore è caldo.

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  15. bellissima pagina, complimenti

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  16. THE LAMB, William Blake

    Little Lamb, who made thee?
    Dost thou know who made thee?
    Gave thee life, and bid thee feed
    By the stream and o'er the mead;
    Gave thee clothing of delight,
    Softest clothing, woolly, bright;
    Gave thee such a tender voice,
    Making all the vales rejoice!
    Little Lamb, who made thee?
    Dost thou know who made thee?
    Little Lamb, I'll tell thee,
    Little Lamb, I'll tell thee:
    He is called by thy name,
    For He calls Himself a Lamb.
    He is meek, and He is mild;
    He became a little child.
    I a child, and thou a lamb,
    We are called by His name.
    Little Lamb, God bless thee!
    Little Lamb, God bless thee!

    Per tutti i bambini, simbolo di innocenza e purezza, senza distinzione di razza, colore, religione.

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    1. ecco la traduzione:

      L'AGNELLO - WILLIAM BLAKE

      Agnellino, chi t'ha fatto?
      Ma lo sai tu chi t'ha fatto,
      messo al mondo e t'ha insegnato
      a nutrirti al rivo e al pascolo;
      chi t'ha dato bella veste,
      chiara, soffice, lanosa;
      e una voce delicata
      che ogni valle rende allegra?
      Agnellino, chi t'ha fatto?
      Ma lo sai tu chi t'ha fatto?
      Agnellino, te lo dico,
      Agnellino, te lo dico:
      egli porta il nome tuo,
      poiché sé lui chiama Agnello.
      Egli è docile, mansueto;
      in un bimbo s'incarnò.
      Sì ch'io un bimbo e tu un agnello
      ci chiamiamo col suo nome.
      Agnellino, Dio ti guardi!
      Agnellino, Dio ti guardi!

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  17. THE TYGER (from Songs Of Experience) - WILLIAM BLAKE

    Tyger! Tyger! burning bright
    In the forests of the night,
    What immortal hand or eye
    Could frame thy fearful symmetry?
    In what distant deeps or skies
    Burnt the fire of thine eyes?
    On what wings dare he aspire?
    What the hand dare sieze the fire?
    And what shoulder, & what art.
    Could twist the sinews of thy heart?
    And when thy heart began to beat,
    What dread hand? & what dread feet?
    What the hammer? what the chain?
    In what furnace was thy brain?
    What the anvil? what dread grasp
    Dare its deadly terrors clasp?
    When the stars threw down their spears,
    And watered heaven with their tears,
    Did he smile his work to see?
    Did he who made the Lamb make thee?
    Tyger! Tyger! burning bright
    In the forests of the night,
    What immortal hand or eye
    Dare frame thy fearful symmetry?
    1794

    LA TIGRE - WILLIAM BLAKE
    Tigre, Tigre, che bruci luminosa
    nelle foreste della notte,
    quale immortale mano o occhio
    ha potuto foggiare la tua orribile simmetria?
    In quali distanti profondità o cieli
    è bruciato il fuoco dei tuoi occhi?
    Su quali ali ha osato levarsi?
    Quale mano osò afferrare il fuoco?
    E quale braccio, & quale arte,
    poté piegare i nervi del tuo cuore?
    E quando il tuo cuore prese a battere,
    quale mano atroce? & quali atroci piedi?
    Quale il martello? quale la catena,
    in quale fornace era il tuo cervello?
    quale l'incudine? quale atroce stretta
    osò prendere in mano i suoi mortali terrori?
    Quando le stelle buttarono giù le loro lance
    e bagnarono con le loro lacrime il cielo,
    sorrise lui a vedere il proprio lavoro?
    Colui che fece l'Agnello ti ha fatto?
    Tigre, Tigre, che bruci luminosa
    nelle foreste della notte,
    quale immortale mano o occhio
    ha osato foggiare la tua orribile simmetria?



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  18. THE PIPER - William Blake (1757–1827)
    Poems of Home: II. For Children

    Piping down the valleys wild,
    Piping songs of pleasant glee,
    On a cloud I saw a child,
    And he laughing said to me:—

    “Pipe a song about a lamb:”
    So I piped with merry cheer.
    “Piper, pipe that song again:”
    So I piped; he wept to hear.

    “Drop thy pipe, thy happy pipe,
    Sing thy songs of happy cheer:”
    So I sung the same again,
    While he wept with joy to hear.

    “Piper, sit thee down and write
    In a book that all may read—”
    So he vanished from my sight;
    And I plucked a hollow reed,

    And I made a rural pen,
    And I stained the water clear,
    And I wrote my happy songs
    Every child may joy to hear.

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    1. ecco la traduzione:


      IL PIFFERAIO - WILLIAM BLAKE
      (Introduzione a Canti dell'Innocenza e dell'Esperienza

      Per selvagge valli andavo
      gaio il piffero suonando,
      su una nube vidi un bimbo
      che rideva e che mi disse:

      "Suona un'aria su un Agnello!".
      La suonai con lieta lena.
      "Ora suonala di nuovo!".
      La suonai: a udirla pianse.

      "Lascia il piffero tuo arguto,
      canta i canti tuoi giocondi."
      Io cantai quell'aria ancora
      e di gioia lui piangeva.

      "Pifferaio, siedi e scrivi
      in un libro a tutti aperto."
      Poi svanì alla mia vista.
      Vuota canna allora presi,

      ne foggiai rustica penna,
      feci inchiostro d'acqua chiara
      e i miei lieti canti scrissi
      per la gioia di ogni bimbo.

      (trad. Roberto Rossi Testa)

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  19. William Blake non poteva immaginare che il suo stile dopo 250 anni sarebbe diventato il primo comandamento di facebook, quello riservato ai più bravi: postare frasi associate a immagini.

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  23. “I know it's long, but the whole thing is my favorite literary anything--it's from "The Four Zoas"

    I am made to sow the thistle for wheat; the nettle for a nourishing dainty
    I have planted a false oath in the earth, it has brought forth a poison tree
    I have chosen the serpent for a councellor & the dog for a schoolmaster to my children
    I have blotted out from light & living the dove & the nightingale
    And I have caused the earthworm to beg from door to door
    I have taught the thief a secret path into the house of the just
    I have taught pale artifice to spread his nets upon the morning
    My heavens are brass my earth is iron my moon a clod of clay
    My sun a pestilence burning at noon & a vapor of death in night

    What is the price of Experience do men buy it for a song
    Or wisdom for a dance in the street? No it is bought with the price
    Of all that a man hath his house his wife his children
    Wisdom is sold in the desolate market where none come to buy
    And in the withered field where the farmer plows for bread in vain

    It is an easy thing to triumph in the summers sun
    And in the vintage & to sing on the waggon loaded with corn
    It is an easy thing to talk of patience to the afflicted
    To speak the laws of prudence to the houseless wanderer
    To listen to the hungry ravens cry in wintry season
    When the red blood is filled with wine & with the marrow of lambs
    It is an easy thing to laugh at wrathful elements
    To hear a dog howl at the wintry door, the ox in the slaughter house moan
    To see a god on every wind & a blessing on every blast
    To hear the sounds of love in the thunder storm that destroys our enemies house
    To rejoice in the blight that covers his field, & the sickness that cuts off his children

    While our olive & vine sing & laugh round our door & our children bring fruits and flowers
    Then the groans & the dolor are quite forgotten & the slave grinding at the mill
    And the captive in chains & the poor in the prison, & the soldier in the field
    When the shattered bone hath laid him groaning among the happier dead

    It is an easy thing to rejoice in the tents of prosperity
    Thus could I sing & thus rejoice, but it is not so with me!”


    ― William Blake

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  24. Maliziosa e deliziosa:

    MY PRETTY ROSE TREE - WILLIAM BLAKE

    A flower was offer'd to me.
    Such a flower as May never bore;
    But I said "I've a Pretty Rose-Tree",
    And I passed the sweet flower o'er.
    Then I went to my Pretty Rose-Tree,
    To tend her by day and by night;
    But my Rose turn'd away with jealousy,
    And her thorns were my only delight.

    IL MIO BEL ROSETO - WILLIAM BLAKE

    Mi venne offerto un fiore,
    tale che maggio mai portò l'eguale;
    ma dissi "Ho un Bel roseto"
    e quel fiore soave disdegnai.
    Tornai quindi al roseto,
    notte e giorno a curarlo ma la Rosa;
    si volse con dispetto,
    ed ebbi spine - unico diletto
    E le sue spine furono la mia unica delizia.

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  25. ashes to ashes28/06/16, 15:52

    The preface to Milton by William Blake today is best known as the anthem "Jerusalem":

    And did those feet in ancient time,
    Walk upon Englands mountains green:
    And was the holy Lamb of God,
    On Englands pleasant pastures seen!

    And did the Countenance Divine,
    Shine forth upon our clouded hills?
    And was Jerusalem builded here,
    Among these dark Satanic Mills?

    Bring me my Bow of burning gold;
    Bring me my Arrows of desire:
    Bring me my Spear: O clouds unfold!
    Bring me my Chariot of fire!

    I will not cease from Mental Fight,
    Nor shall my Sword sleep in my hand:
    Till we have built Jerusalem,
    In Englands green & pleasant Land

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    Risposte
    1. E quei piedi nei tempi antichi
      Camminarono sulle verdi montagne d’Inghilterra:
      Ed il Sacro Agnello di Dio,
      Fu visto sui dolci pascoli d’Inghilterra!

      E risplendé il Volto Divino,
      Sulle nostre colline nuvolose?
      E fu qui edificata Gerusalemme,
      fra queste oscure fabbriche di Satana?

      Portatemi il mio arco d’oro ardente
      Portatemi le mie frecce del desiderio
      Portatemi la mia lancia! Oh nubi, apritevi!
      Portatemi il mio carro di fuoco!

      Non cesserà mai di combattere la mente
      Né la mia spada dormirà nella mano
      Finché non avremo fondato Gerusalemme
      Nella verde e amena terra d’Inghilterra

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    2. Secondo una leggenda, San Giuseppe era un commerciante, ed era solito portare Gesù ragazzino con sé , anche in Inghilterra, e precisamente a Glastonbury. Leggenda che Blake racconta nell'introduzione del poema profetico Milton, introduzione diventata poi famosa semplicemente come "Jerusalem".

      Due note curiose:
      Il sacro Graal, contenente il sangue di Cristo, fu poi portato nella stessa Glastonbury.

      Parafrasando il primo verso, nei tempi odierni sia Emerson, Lake & Palmer e gli Iron Maiden hanno ripreso questo breve testo con le loro "Jerusalem".

      Elimina
    3. Emerson, Lake & Palmer, Jerusalem:

      And did those feet in ancient time,
      Walk upon England's mountains green?
      And was the holy lamb of god
      On England's pleasant pastures seen?

      And did the countenance divine,
      Shine forth upon our clouded hills?
      And was Jerusalem builded here
      Among these dark satanic mills?

      Bring me my bow of burning gold!
      Bring me my arrows of desire!
      Bring me my spear, oh clouds unfold!
      Bring me my chariot of fire!

      I will not cease from mental fight,
      Nor shall my sword sleep in my hand
      Til we have built Jerusalem
      In England's green and pleasant land

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  26. Iron Maiden, Jerusalem:

    And did those feet in ancient times
    Walk upon England's mountains green?
    Was the holy lamb of god
    On England's pleasant pastures seen?

    And did the countenance divine
    Shine forth on our clouded hill?
    Was Jerusalem built here
    In England's green and pleasant land?

    Let it rain
    Let it rain
    Wash the scales from my eyes
    Let it rain
    Let it rain
    Let me see again

    Bring me my bow of burning gold
    Bring me my arrows of desire
    I shall not sleep till the clouds unfold
    Bring me my chariot of fire

    Let it rain
    Let it rain
    Tears of blood fall out of the sky
    Let it rain
    Let it rain
    Wash me clean again

    From the frozen waters
    The king will rise again
    With two suns in the sky

    I shall not cease from mental flight
    Nor shall my sword sleep in my hand
    Till we have built Jerusalem
    In England's green and pleasant land

    Let it rain
    Let it rain
    Tears of blood fall out of the sky
    Let it rain
    Let it rain
    Wash me clean again

    See the gleaming spires of the citadel
    The king and queen will dwell
    In our hearts

    Can Jerusalem be rebuilt here
    In this trivial time, in this land of fear?
    In Jerusalem, where the grail remains
    Walk into the light and dissolve the chains

    Jerusalem.

    Here is her secret place
    From hence she comes forth on the churches in delight
    Here is her cup, filled with its poisons
    In these horrid veils
    And here, her scarlet veil, woven in pestilence and war
    Here is Jerusalem, bound in chains
    In the dense of Babylon.

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