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giovedì 29 agosto 2013

Macbeth - William Shakespeare


(Macbeth - UK 1606)


SEYTON: The queen, my lord, is dead.

    MACBETH:She should have died hereafter.
There would have been a time for such a word.
Tomorrow, and tomorrow, and tomorrow,
Creeps in this petty pace from day to day
To the last syllable of recorded time,
And all our yesterdays have lighted fools
The way to dusty death. Out, out, brief candle!
Life’s but a walking shadow, a poor player
That struts and frets his hour upon the stage
And then is heard no more. It is a tale
Told by an idiot, full of sound and fury,
Signifying nothing.
(act V, scene V)

SEYTON: la regina, mio signore, è morta.

MACBETH: Più tardi doveva morire: nel tempo
adatto a dire una tale parola.
Domani e poi domani e poi domani,
striscia di giorno in giorno a passi corti
verso la zeta del tempo prescritto;
e tutti i nostri ieri hanno rischiarato
a degli sciocchi il sentiero polveroso
che conduce alla morte. Via, consùmati,
corta candela! la vita è soltanto
un'ombra errante, un guitto che in scena
s'agita un'ora pavoneggiandosi, e poi
tace per sempre: una storia narrata
da un idiota, colma di suoni e di furia,
senza significato.
(trad. Vittorio Gassman)


"Double, double toil and trouble
Fire burn, and cauldron bubble."

(Witches from "Macbeth" Act 4, scene 1, 10–11, etc.)

Streghe: Doppia pena e fatica doppia
brucia, fuoco, e tu pentola scoppia.



Terribile parabola del potere inteso come strumento estremo di dannazione e follia, sprezzante delle umane condizioni e svilito dalla inadeguatezza. Macbeth, a modo suo, è un debole: più succube delle ambizioni della moglie che delle proprie. Lady Macbeth, inossidabile nelle sue ossessioni diurne, è a sua volta fragile, quasi umana, da sonnambula. Inevitabile la catastrofe, fatale l'epilogo. 
Credo che Macbeth sia la tragedia preferita da ogni studente del liceo, perlomeno lo era nella mia classe, ed è con  piacere che ricordo un tentativo di rappresentazione di tanti anni fa, nella quale io facevo Banquo e anche se avrei preferito fare una delle streghe, il mio fantasma nel III atto non era male...
Aggiungo solo che, come è noto, non si può pronunciare la parola "Macbeth" a teatro, bisogna dire "la tragedia scozzese"...




Macbeth: If we should fail?
Lady Macbeth: We fail? But screw your courage to the sticking place, And we'll not fail.
--from "Macbeth" Act 1, scene 7, 59–61

Macbeth: e se dovessimo fallire?
Lady Macbeth: Fallire noi? Pianta a zero il chiodo del tuo coraggio, e non falliremo.




64 commenti:

  1. ANGUS (V- II): "E' l'ora in cui ogni segreto delitto gli si incolla alle mani., ogni minuto si rivolta a rinfacciargli i tradimenti. Solo l'autorità, non l'amore, muove i suoi uomini: gli attributi stessi del comando sembrano sventolargli addosso come il mantello di un gigante su un nano che l'abbia rubato."

    ANGUS
         Now does he feel
    His secret murders sticking on his hands.
    Now minutely revolts upbraid his faith-breach.
    Those he commands move only in command,
    Nothing in love. Now does he feel his title
    Hang loose about him, like a giant’s robe
    Upon a dwarfish thief.


    Perché io, poi, volevo arrivare a questa immagine di 400 anni fa... il mantello di un gigante che sventola immenso sul nano che l'ha rubato.

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  2. Nemmeno tu hai fatto il nome del nano... porta disgrazia!

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  3. Ma sì.... Sei stata anche un bel Mercuzio. Il Macbeth è sempre spettacolare, che sia a teatro - visto solo una volta perché è rappresentato di rado - che come opera lirica. Porta sfortuna? Sarà, tuttavia questo aggiunge un fascino tragico e particolare a tutta la storia. Mi piacciono le opere oniriche come La Tempesta, o Il sogno di una notte di mezza estate, ma il Macbeth ha una marcia in più.

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  4. Se il potere dà alla testa, è meglio tagliarla

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  5. Da quest'opera sono state tratte due notevolissime versioni cinematografiche:
    Macbeth del 1948, diretto e interpretato da Orson Welles;
    Macbeth del 1971, diretto da Roman Polanski, che torna alla regia dopo la strage compiuta nella sua villa di Los Angeles dalla "Manson Family" nella quale furono assassinati sua moglie Sharon Tate e 3 amici. Un Macbeth se possibile ancor più truculento dell'opera originale, forse per esorcizzare il trauma subito.

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    1. Suvvia, anche il Macbeth con Fassbender si lascia guardare! Per l'attore, per gli spazi infiniti, per le tenebre che avvolgono ogni cosa.

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  6. Senza dimenticare il Macbeth di Giuseppe Verdi

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  7. Bellissima opera! Le tre streghe su tutti, poi Banquo e Fleance

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  8. Complimenti per la scelta dei tempi. A volte è possibile trasmettere il proprio modo di pensare semplicemente enunciando un concetto che può apparire astruso agli altri, o forse espressione di gusti personali in fatto di cultura. Proporre Macbeth oggi non è certo l'unico modo per fare ironia politica, ce ne sarebbero altri cento. Tuttavia Macbeth, che non necessita di chiarimenti, e ancora di più lady Macbeth, ritratto magnifico di tale Daniela, oggi sono personaggi attualissimi: speriamo che l'epilogo sia quantomeno simile.

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  9. Se il potere consiste nell'eliminazione fisica degli ostacoli è davvero miserevole, e non parliamo solo di quei tempi bui, ma anche, purtroppo, di oggi.

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  10. "Better be with the dead
    Whom we, to gain our peace, have sent to peace,
    Than on the torture of the mind to lie
    In restless ecstasy. Duncan is in his grave;
    After life's fitful fever he sleeps well."

    -- Macbeth from "Macbeth" Act 3, scene 2, 19–23

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    1. "Meglio stare col morto
      a cui, per trovare pace, abbiamo dato pace,
      che torturarci la mente
      in un delirio senza riposo. Duncan dorme nella tomba
      il sonno che placa la folle febbre della vita."

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  11. La battuta più famosa di tutta l'opera apre il II atto, scena I.

    BANQUO (to Fleance): HOW GOES THE NIGHT, BOY?

    A che punto è la notte. Superfluo elencare le citazioni, i riferimenti, gli usi di questa frase nei secoli.

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  13. 2nd Witch:
    By the pricking of my thumbs,
    Something wicked this way comes. [Knocking]
    Open locks, whoever knocks!

    [Enter Macbeth]

    Macbeth:
    How now, you secret, black, and midnight hags!
    What is't you do?

    All:
    A deed without a name.

    -- from "Macbeth" Act 4, scene 1, 44–49

    seconda strega:
    Mi prude il pollice: arriva
    una cosa cattiva. (bussano)
    Apritevi, serrature:
    Chiunque sia, entri pure.

    (entra Macbeth)

    Macbeth:
    Scure, segrete e notturne potenze:
    che cosa fate?

    tutti:
    Un fatto che non ha nome.

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    1. By the pricking of my thumbs, Novel by Agatha Christie, 1968

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  14. Dedicato ad un immenso interprete di Macbeth: Peter O'Toole (1932-2013).

    MACBETH
    "If it were done, when 'tis done, then 'twere well
    It were done quickly. If th' assassination
    Could trammel up the consequence, and catch
    With his surcease, success: that but this blow
    Might be the be-all and the end-all—here,
    But here, upon this bank and shoal of time,
    We'd jump the life to come."

    --from "Macbeth" Act 1, scene 7, 1–7

    (Se fosse fatto una volta fatto, allora
    meglio fosse fatto presto. Se il crimine
    potesse irretire le sue conseguenze
    e dove termina trovare esito; un colpo
    che fosse il tutto e la fine del tutto;
    qui stesso allora, sul banco di sabbia
    che è il tempo, io salterei per lanciarmi
    sulla vita a venire.)

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  16. Il Macbeth, si dice, porta sfortuna per le formule magiche contenute nel testo. E non parlo del famoso double-trouble, ma di ben altro, celato dall'autore secondo un codice non ancora individuato, che l'attore potrebbe invonsapevolmente evocare.

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  18. LADY
    "How now, my lord, why do you keep alone,
    Of sorriest fancies your companions making,
    Using those thoughts which should indeed have died
    With them they think on? Things without all remedy
    Should be without regard: what's done, is done."

    Macbeth Act 3, scene 2, 8–12

    -----------
    LADY
    "Mio signore, perché te ne stai solo
    con le tue fantasie melanconiche,
    inseguendo quei pensieri che dovevano morire
    col loro oggetto? Ciò che non ha rimedio
    va cancellato; e il fatto è fatto"

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  24. Making his New York acting debut in a visually stunning production of Macbeth that he codirects with Rob Ashford, Kenneth Branagh plays the Scottish king-slayer as an action hero who chases headlong into battle and only pauses to consider the consequences of his actions afterward, to undeniably tragic effect. It's a bold interpretation that suits a production that unfolds at a furious clip — and places the audience just inches from the action.

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    1. Entertainment Weekly26/07/14, 15:14

      Theatergoers enter NYC's cavernous Park Avenue Armory, where the show runs through June 22, grouped in clans and led by hooded figures carrying torches. They cross a stone path through a heath that even seems to smell of peat, and are seated in steep bleachers (padded but with no chair backs), two sets of which face each other. In between there's a narrow, dirt-covered corridor where the actors perform within arm's reach of the first-row patrons. Indeed, the front walls tremble during the opening battle as soldiers careen into the embankment and leave muddy handprints thanks to a drenching rain that falls from overhead.
      It's in this visceral, well-choreographed opening fight scene that we first see Branagh's Macbeth, a kilted war hero and military strategist par excellence. Breathing heavily after a battle sequence and running his hands through his rain- and sweat-soaked hair, he seems like Kiefer Sutherland deep into a 24 marathon. And the pacing of the rest of the production, which runs just over two hours without intermission, is similarly propulsive.
      As Lady Macbeth, ER and Doctor Who veteran Alex Kingston is solid but slightly too histrionic — she sets the dial so close to complete hysteria in her opening scenes that she leaves herself very little wiggle room to modulate her performance later on. The rest of the cast, many veterans of the original staging at England's Manchester International Festival last summer, is very strong. Special mention goes to Alexander Vlahos as well-spoken Malcolm, the eventual King of Scotland; the Falstaffian Jimmy Yuill as the too-trusting Macbeth cohort Banquo, and Tom Godwin, as a comically hungover servant who cracks raw eggs into his goblet and makes the most of his exit line, ''Remember the porter.''
      The stagecraft is a wonder, from Neil Austin's lighting design to Christopher Oram's costumes and set — which cunningly evokes both a medieval church and Stonehenge, with the three weird sisters eerily straddling the space between the high stone columns. The surprising and clever appearance of daggers before an ambivalent Branagh (''Come, let me clutch thee'') is particularly effective.
      Branagh, too, injects a boyishness into his Macbeth, at one point handing the bloody daggers he's just used to kill King Duncan over to Lady Macbeth as if he were a naughty child. And in his moving final soliloquy, he inserts a lengthy pause before spitting out the word idiot as if he has only just realized the folly of his strutting and fretting upon the dirt-clumped stage. In that brief speech, the actor manages to signify just about everything about his remarkable Macbeth.

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    2. Beth Yorkshire10/09/14, 11:13

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  25. "Fair is foul, and foul is fair."
    --Witches from "Macbeth" (1.1.13)

    three witches, awesome lines. paly macbeth just outstanding. through my experience we can see everywhere macbeth and lady macbeth. all human has some ambitions. but when it turns it over ambitions there come tragic end. awesome play!!!

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    1. Il bello è brutto, e il brutto è bello...

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  26. Witch: "When shall we three meet again
    In thunder, lightning, or in rain?"
    Second Witch: "When the hurlyburly ’s done,
    When the battle ’s lost and won."

    --from "Macbeth" (1.1.1)

    PRIMA STREGA:
    Quando ci reincontreremo noi tre?
    fra i tuoni? I lampi? quando pioverà?
    SECONDA STREGA:
    Finito il pandemonio; quando sarà
    perduta e vinta la battaglia.

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  27. Barclay James Harvest - Lady Macbeth Lyrics

    Like a jester dressed
    In a silly gown
    Something evil came to town
    At the darkest hour
    In the dead of night
    All who'd listen gathered round
    From the uninspired
    From the tortured sounds
    No one noticed what she'd done
    By the pricking of my thumbs
    Something wicked this way comes
    Like a fool possessed
    Evil grabbed the blade
    Dripping blood upon the keys
    With her cheap disguise
    No-one realised
    How this jester could deceive
    From the uninspired
    From the tortured sounds
    No one noticed what she'd done
    By the pricking of my thumbs
    Something wicked this way comes

    From the uninspired
    From the tortured sounds
    No one noticed what she'd done
    Time knows the truth
    And her lies linger on
    By the pricking of my thumbs
    Something wicked this way comes
    By the pricking of my thumbs
    Something wicked this way comes
    This way comes
    This way comes

    Hush now children
    Don't you worry
    Lots of young ones
    Singing Mahler
    Lies so deady
    Wrapped in sugar candy

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  30. (o funny witches....)

    First Witch: Thrice the brinded cat hath mew'd.
    Second Witch: Thrice and once the hedge-pig whined.
    Third Witch: Harpier cries 'Tis time, 'tis time.
    First Witch: Round about the cauldron go;
    In the poison'd entrails throw.
    Toad, that under cold stone
    Days and nights has thirty-one
    Swelter'd venom sleeping got,
    Boil thou first i' the charmed pot.
    ALL: Double, double toil and trouble;
    Fire burn, and cauldron bubble.
    Second Witch: Fillet of a fenny snake,
    In the cauldron boil and bake;
    Eye of newt and toe of frog,
    Wool of bat and tongue of dog,
    Adder's fork and blind-worm's sting,
    Lizard's leg and owlet's wing,
    For a charm of powerful trouble,
    Like a hell-broth boil and bubble.
    ALL: Double, double toil and trouble;
    Fire burn and cauldron bubble.
    Third Witch: Scale of dragon, tooth of wolf,
    Witches' mummy, maw and gulf
    Of the ravin'd salt-sea shark,
    Root of hemlock digg'd i' the dark,
    Liver of blaspheming Jew,
    Gall of goat, and slips of yew
    Silver'd in the moon's eclipse,
    Nose of Turk and Tartar's lips,
    Finger of birth-strangled babe
    Ditch-deliver'd by a drab,
    Make the gruel thick and slab:
    Add thereto a tiger's chaudron,
    For the ingredients of our cauldron.
    ALL: Double, double toil and trouble;
    Fire burn and cauldron bubble.
    Second Witch: Cool it with a baboon's blood,
    Then the charm is firm and good.
    --from "The Tragedy of Macbeth" (Act 4, Scene 1)

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  31. Macbeth
    BY WILLIAM SHAKESPEARE

    When three witches tell Macbeth that he is destined to occupy the throne of Scotland, he and his wife choose to become the instruments of their fate and to kill the first man standing in their path, the virtuous King Duncan. But to maintain his position, Macbeth must keep on killing – first Banquo, his old comrade-in-arms; then, as the atmosphere of guilt and paranoia thickens, anyone who seems to threaten his tyrant’s crown.

    From its mesmerising first moments to the last fulfilment of the witches’ prophecy, Shakespeare’s gripping account of the profoundest engagement with the forces of evil enthrals the imagination.

    Selected UK encores now screening.
    Coming soon to Australasia and Europe.
    Screening in selected cinemas across the USA and Canada Director: Eve Best

    Designer: Mike Britton

    Composer: Olly Fox

    Cast: Moyo Akandé, Geoff Aymer, Bette Bourne, Stuart Bowman, Billy Boyd, Jonathan Chambers, Philip Cumbus, Gawn Grainger, Harry Hepple, Joseph Millson, Jess Murphy, Colin Ryan, Cat Simmons, Samantha Spiro, Finty Williams.

    Running time: 155 mins inc. 15 min interval

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  32. "What are these,
    So withered, and so wild in their attire,
    That look not like th' inhabitants o' the earth,
    And yet are on 't?"
    --Banquo from "Macbeth" (1.3.39)

    (E queste?
    Così vizze e selvagge nell'aspetto... chi sono? non hanno nulla di terrestre, eppure stanno in terra...)

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  33. "If you can look into the seeds of time,
    And say which grain will grow and which will not,
    Speak then to me, who neither beg nor fear
    Your favours nor your hate."
    --Banquo from "Macbeth" (1.3.58)

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    1. BANQUO:
      Se il vostro sguardo penetra i semi del tempo,
      quale grano maturerà quale no,
      parlate pure a me, che non temo
      né il vostro favore, né l'odio vostro.

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  34. "Whence is that knocking?
    How is't with me when every noise appals me?
    Whar hands are here! Ha - they pluck out mine eyes!
    Will all great Neptune's ocean wash this blood
    Clean from my hand? No, this my hand will rather
    the multitudinous seas incarnadine,
    making the green one red."
    --Macbeth from "Macbeth" (Act II, Scene II).

    ****
    MACBETH:
    Chi bussa? E che è di me se ogni suono
    mi terrorizza? Che mani sono queste
    che mi strappano gli occhi? L'oceano
    intero di Nettuno potrà lavare
    il sangue dalle mie mani, o saranno
    esse a mutare il verde degli oceani
    in una sola immensa macchia scarlatta?

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  35. MACDUFF
    "What three things does drink especially provoke?"
    Porter: "Marry, sir, nose-painting, sleep, and urine. Lechery, sir, it provokes and unprovokes. It provokes the desire, but it takes away the performance. Therefore, much drink may be said to be an equivocator with lechery. It makes him, and it mars him; it sets him on, and it takes him off; it persuades him, and disheartens him; makes him stand to and not stand to; in conclusion, equivocates him in a sleep, and, giving him the lie, leaves him."
    --from "Macbeth" (Act II, Scene III)

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    1. MACDUFF: E quali sarebbero queste tre cose che il bere provoca specialmente?
      PORTINAIO: Per la miseria, signore: naso rosso, sonnolenza e pisciarsi sotto. La lussuria, sì e no: il vino muove la voglia ma smuove l'efficienza. Diciamo che il bere con la libido fa il doppio gioco. La fa e la sfa: lo tira su e lo butta giù, l'arma e lo disarma, lo drizza e lo smoscia. E alla fine lo truffa col sonno, smollandolo con un palmo di naso.

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  36. "Where we are,
    There’s daggers in men’s smiles. The nea'er in blood,
    The nearer bloody."
    —Donalbain from "Macbeth" (Act II, Scene III).

    ********
    DONALBAIN
    qui dove siamo
    vedo brillare pugnali nei sorrisi di chiunque.
    Quello che ci è più vicino di sangue,
    più vicino a noi sangue spargerà.

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  37. "Out, out, brief candle! Life's but a walking shadow, a poor player that struts and frets his hour upon the stage and then is heard no more: it is a tale told by an idiot, full of sound and fury, signifying nothing."
    --Macbeth from "The Tragedy of Macbeth" (Act V, Scene V).

    ****
    MACBETH
    Via, via, consumati corta candela! La vita è solo un'ombra vagante, un guitto che in scena si agita per un'ora, e poi tace per sempre: una storia narrata da un idiota, colma di suoni e di furia, senza significato.

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  38. "I dare do all that may become a man;
    Who dares do more is none".
    --Macbeth to Lady Macbeth from "The Tragedy of Macbeth" (Act I, Scene VII).

    Io so quello che è umano. Chi osa di più non è un uomo.

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  39. Ieri sera ho assistito al Macbeth di Justin Kurzel con protagonisti Michael Fassbender e Marion Cotillard. Film spettacolare, fedele alla tragedia di Shakespeare in maniera quasi teatrale, con magnifica location nella mia Scozia. Ottima fotografia, e attori notevoli: oltre Fassbender-Macbeth, strepitosi Paddy Considine-Banquo e Sean Harris-MacDuff. La critica lo ha parzialmente distrutto, e la pessima distribuzione lo ha emarginato preferendo l'orrore Zalone. Ma se vai al cinema raramente come me, e cerchi qualcosa di speciale, che ti dia qualcosa, e che ti faccia crescere un pochino, allora vale la pena di cimentarsi con questo Macbeth, e seguirlo attentamente. Magari ti troverai a riflettere su dove può portare l'ambizione umana, e sui pretesti per assecondarla. Se cerchi due ore di svago, per non pensare, allora accattati Zalone, senza rancore.

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  40. Obtorto collo, mi è capitato di vedere nei giorni scorsi una trasmissione sulla 7, dove alcuni sedicenti intellettuali osannavano, elogiavano o nel migliore dei casi giustificavano il film di Zalone (quo vado? ditemelo voi). Come pure mi era capitato di vedere sulla stessa rete spacciare Fabio Volo, nientemeno che da Lilli Gruber, per un "letterato". Ora, questo tentativo di affrancare robaccia rientra nella strategia del rincoglionimento popolare, tanto caro alla politica nazionale. Invece, ho provato una vera gioia a seguire su SkyArte le eccezionali puntate su Shakespeare: orari infami ed eccellente qualità. Davvero, come si dice, su ogni argomento il mondo si divide sempre in due categorie: in quale ricadere, a voi liberissima scelta.

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  41. che male vi fa andare al cinema per passare due ore di allegria? ma li avete visti i film di Checco Zalone? Voi vi atteggiate a intellettuali, ma alcuni dei miei amici hanno visto Macbeth e sono usciti annoiati, troppo lungo, troppo lento e dialoghi incomprensibili, se vado al cinema voglio divertirmi, altrimenti sto a casa.

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  42. va sempre bene anima! Ma, come direbbe Vasco Rossi,
    "o forse non c'incontreremo mai
    ognuno a rincorrere i suoi guai
    ognuno col suo viaggio
    ognuno diverso
    e ognuno in fondo perso
    dentro i c**** suoi"

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  43. "(Aside) If chance will have me king, why, chance may crown me
    Without my stir."
    --Macbeth from "The Tragedy of Macbeth" (Act I, Scene III).

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    1. MACBETH (a parte)
      "Se la sorte mi vuole re, può coronarmi, la sorte:
      senza che io faccia un gesto."

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  44. "Out, damned spot! out, I say! -- One: two: why,
    then, 'tis time to do't. -- Hell is murky! -- Fie, my
    lord, fie! a soldier, and afeard? What need we
    fear who knows it, when none can call our power to
    account? -- Yet who would have thought the old man
    to have had so much blood in him."
    --Lady Macbeth from "The Tragedy of Macbeth" (Act V, Scene I)

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    1. LADY MACBETH
      Via, via, macchia dannata, va' via! Uno, due:
      è tempo che sia fatto. Com'è buio!, l'inferno.
      Vergognati, mio signore, vergogna! Aver paura, un soldato?
      perché temere che qualcuno sappia , se nessuno può
      chiederci il conto? Ma va a sapere che il vecchio
      avesse tanto sangue in corpo!

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  45. "The raven himself is hoarse
    That croaks the fatal entrance of Duncan
    Under my battlements. Come, you spirits
    That tend on mortal thoughts, unsex me here,
    And fill me from the crown to the toe top-full
    Of direst cruelty. Make thick my blood,
    Stop up th’access and passage to remorse,
    That no compunctious visitings of nature
    Shake my fell purpose, nor keep peace between
    Th’ effect and it. Come to my woman’s breasts,
    And take my milk for gall, you murd’ring ministers,
    Wherever in your sightless substances
    You wait on nature’s mischief. Come, thick night,
    And pall thee in the dunnest smoke of hell,
    That my keen knife see not the wound it makes,
    Nor heaven peep through the blanket of the dark,
    To cry ‘Hold, hold!’"
    --Lady Macbeth from "Macbeth" (Act 1, scene 5, lines 36–52)

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    1. LADY MACBETH
      Perfino il corvo arrochisce
      nel gracchiare l'ingresso fatale di Duncan
      sotto i miei spalti. Venite, Spiriti
      che presiedete ai pensieri di morte;
      cancellate il mio sesso, stivatemi di crudeltà
      dalla corona ai piedi! Ispessite il mio sangue,
      sbarrate ogni accesso al rimorso,
      che nessun ipocrita istanza di umanità
      scuota il mio segno mortale o ne distorni
      l'effetto. Ecco il mio seno di donna:
      succhiatene il latte in cambio di fiele,
      voi ministri del crimine, dovunque voi siate,
      invisibili forme, al servizio della natura malvagia!
      Densa notte, vieni e ammantati del più buio
      fumo dell'inferno, perché il mio aguzzo coltello
      non veda le ferite che infligge,
      né il cielo possa sbirciare oltre la coltre di tenebra
      gridando: "Ferma! Ferma!"

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  46. "I have no spur to prick the sides of my intent, but only vaulting ambition, which o'erleaps itself, and falls on the other."
    --Macbeth from "The Tragedy of Macbeth" (Act I, Scene VII).

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    1. MACBETH
      Non ho speroni per pungolare i fianchi del mio volere, ma solo ambizione smisurata, che salta da sola in sella, e si disarciona.

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  47. "Is this a dagger which I see before me,
    The handle toward my hand? Come, let me clutchthee.
    I have thee not, and yet I see thee still.
    Art thou not, fatal vision, sensible
    To feeling as to sight? or art thou but
    A dagger of the mind, a false creation,
    Proceeding from the heat-oppressed brain?
    I see thee yet, in form as palpable
    As this which now I draw.
    Thou marshall’st me the way that I was going;
    And such an instrument I was to use.
    Mine eyes are made the fools o’ the other senses,
    Or else worth all the rest; I see thee still,
    And on thy blade and dudgeon gouts of blood,
    Which was not so before. There’s no such thing:
    It is the bloody business which informs
    Thus to mine eyes. Now o’er the one halfworld
    Nature seems dead, and wicked dreams abuse
    The curtain’d sleep; witchcraft celebrates
    Pale Hecate’s offerings, and wither’d murder,
    Alarum’d by his sentinel, the wolf,
    Whose howl’s his watch, thus with his stealthy pace.
    With Tarquin’s ravishing strides, towards his design
    Moves like a ghost. Thou sure and firm-set earth,
    Hear not my steps, which way they walk, for fear
    Thy very stones prate of my whereabout,
    And take the present horror from the time,
    Which now suits with it. Whiles I threat, he lives:
    Words to the heat of deeds too cold breath gives."
    --Macbeth from "The Tragedy of Macbeth" (Act 2, Scene 1)

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    1. MACBETH (atto 2, scena 1):

      E' un pugnale questo che vedo, con l'elsa
      offerta alla mia mano? Fatti prendere.
      Mi sfuggi, eppure continuo a vederti,
      vista fatale che può eludere il tatto.
      O forse un'arma immaginaria, un falso
      generato dall'ardore della febbre?
      Sei qui ancora, tangibile
      come questa che sguaino, e mi precedi
      sulla strada intrapresa, simile
      in tutto a questa che io devo impugnare.
      Gli occhi son fatti schiavi degli altri sensi?
      o li riassumono tutti? Ti vedo,
      e adesso lama ed elsa si irrorano
      di sangue. Questa cosa non esiste.
      E' il fantasma della mia azione di sangue.
      Dorme ora la natura su una metà del mondo
      e tetri sogno scuotono il sipario del sonno.
      Le streghe celebrano i riti di Ecate,
      il lupo ulula allarmi al Delitto
      che furtivo come il violento Tarquinio
      stende il suo passo di spettro al bersaglio.
      Terra solida e ferma,
      ignora i passi miei dove vanno;
      che le tue pietre tacciano il mio cammino
      e non turbino il necessario
      orribile silenzio di quest'ora.
      Io mi perdo in minacce, e lui vive:
      sulla fiamma dell'azione soffia
      troppo gelido l'alito delle parole.

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  48. "Yet do I fear thy nature; It is too full o' the milk of human kindness."
    --Lady Macbeth from "The Tragedy of Macbeth" (Act I, Scene V).

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    1. LADY MACBETH:
      E' proprio la tua natura che temo: troppo piena del latte dell'umana gentilezza.

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  49. "Tomorrow and tomorrow and tomorrow" is the beginning of the second sentence of one of the most famous soliloquies in William Shakespeare's tragedy Macbeth. It takes place in the beginning of the fifth scene of Act 5, during the time when the Scottish troops, led by Malcolm and Macduff, are approaching Macbeth's castle to besiege it. Macbeth, the play's protagonist, is confident that he can withstand any siege from Malcolm's forces. He hears the cry of a woman and reflects that there was a time when his hair would have stood on end if he had heard such a cry, but he is now so full of horrors and slaughterous thoughts that it can no longer startle him.
    Seyton then tells Macbeth of Lady Macbeth's death, and Macbeth delivers this soliloquy as his response to the news. Shortly afterwards, he is told of the apparent movement of Birnam Wood towards Dunsinane Castle (as the witches had prophesied to him), which is actually Malcolm's forces having disguised themselves with tree branches so as to hide their numbers as they approach the castle. This sets the scene for the final events of the play and Macbeth's death at the hands of Macduff.
    (Thanks to English Literature)

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