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martedì 3 settembre 2013

I Canti di Ossian - James Macpherson



(Poems of Ossian - Scotland 1760)
Fragments of Ancient Poetry collected in the Highlands of Scotland



Tra il 1760 e il 1765 Macpherson pubblicò questa raccolta di poemi, spacciandoli per  frammenti di antica poesia raccolti nelle montagne della Scozia e tradotti dal gaelico, e documentanti la sensibilità ingenua, ma calda e fondamentalmente fantasiosa delle popolazioni montane. Nonostante ne fosse per lo più lui stesso l'autore, il successo di pubblico fu assoluto, come pure assoluta fu l'influenza su tutta la letteratura romantica a venire. Tutta l'Europa si interessò all'Ossian: inutile elencare le correnti e i poeti che vi si ispirarono,  nomino solo Foscolo e Leopardi. 
Voce narrante è Ossian (Oisín in gaelico), leggendario poeta-guerriero figlio di Fingal (Fionn Mac Cumhaill), tra i protagonisti ricorrenti nelle leggende e ballate in lingua gaelica scozzese, irlandese e gallese. Questi sono i canti compresi nell'opera:

CATH-LODA
COMALA
CARRIC-THURA
CARTHO
OINA-MURUL
COLNA-DONA
OITHONA
CROMA
CALTHON AND COLMAL
THE WAR OF CAROS
CATHLIN OF CLUTHA
SUB-MALLA
THE WAR OF IRISH-THONA
THE SONGS OF SELMA
FINGAL
LATHMON
DAR-THULA
THE DEATH OF CUTHULLIN


Di questi poemi scelgo Darthùla. La traduzione è di Melchiorre Cesarotti, del 1763, cioè ieri. Il poema si apre con la splendida Invocazione alla luna che propongo più sotto. E' notte, e Darthula sta veleggiando verso la Scozia assieme al fidanzato Nathos e i fratelli di lui Athos e Ardan. Stanno scappando dall'Irlanda, per salvarsi da Cairbar, loro mortale nemico che ha messo gli occhi su Darthula. Ma una tempesta risospinge la nave sulle coste dell'Ulster, dove i tre fratelli vengono assaliti e uccisi da Cairbar. Quando costui fa per impossessarsi di Darthula, la ragazza si leva lo scudo svelando il petto trafitto da un dardo e cade sul suo bel Nathos, confondendo il suo sangue con quello dell'amato.

DART-THULA: A POEM (intro)
"Daughter of heaven, fair art thou! the silence of thy face is pleasant! Thou cames forth in loveliness. The stars attend thy blue course in the east. The clouds rejoice in thy presence, O moon! They brighten their dark-brown sides. Who is like thee in heaven, light of the silent night? The stars are ashamed in thy presence. They turn away their sparkling eyes. Whither dost thou retire from thy course, when the darkness of thy countenance grows? Hast thou thy hall, like Ossian? Dwellest thou in the shadow of grief? Have thy sisters fallen from heaven? Are they who rejoiced with thee, at night, no more? Yes! they have fallen, fair light! and thou dost often retire to mourn. But Thou thyself shalt fail, one night; and leave thy blue path in heaven. The stars will then lift their heads: they, who were ashamed in thy presence, will rejoice."

Figlia del ciel, sei bella; è di tua faccia
dolce il silenzio; amabile ti mostri,
e in oriente i tuoi cerulei passi
seguon le stelle; al tuo cospetto, o luna,
si rallegran le nubi, e 'l seno oscuro
riveston liete di leggiadra luce.
Chi ti pareggia, o della notte figlia,
lassù nel cielo? In faccia tua le stelle
hanno di sé vergogna, e ad altra parte 
volgono i glauchi scintillanti sguardi.
Ma dimmi, o bella luce, ove t'ascondi
lasciando il corso tuo, quando svanisce
la tua candida faccia? Hai tu, com'io
l'ampie tue sale? o ad abitar ten vai
nell'ombra del dolor? Cadder dal cielo
le tue sorelle? o più non son coloro
che nella notte s'allegravan teco?
Sì, sì, luce leggiadra, essi son spenti,
e tu spesso per piagnerli t'ascondi.
Ma verrà notte ancor, che tu, tu stessa
cadrai per sempre, e lascerai nel cielo
il tuo azzurro sentier; superbi allora
sorgeranno gli astri e in rimirarti avranno
gioja così, com'avean pria vergogna.



James Macpherson (Seumas macMhuirich or Seumas mac a' Phearsain - 
Scotland 1736-1796)


La grotta di Fingal, Isola di Staffa (Scozia) - visitata in agosto 2015


29 commenti:

  1. "Sole, ritirati:
    dorme di Selema
    la bella vergine,
    e più non uscirà co' suoi bei rai.
    E dolce moversi
    ne' passi amabili
    della bellezza sua non la vedrai."

    "Retire, O sun! the daughter of Colla is asleep. She will not come forth in her beauty. She will not move in the steps of her loveliness!"


    E questo è il lamento finale del bardo in onore di Darthula.

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  2. aggiungo un piccolo brano tratto dal II canto di FINGAL, da cui è facile desumere l'influenza straordinaria esercitata su tutti i poeti romantici inglesi ed europei. L'arcaica traduzione è sempre del Cesarotti.

    Si diffonde il romor; sorgono i duci
    stan su la piaggia armati al par d'antiche
    querce crollanti i noderosi rami,
    se gelata onda le percuote, e al vento
    s'odon forte stormir l'aride fronde.
    Già la nebbiosa dirupata fronte
    di Cromla appar, già 'l mattutino raggio
    tremola su la liquida marina,
    né fosca più né ben lucente ancora.

    Ed ecco la versione di Macpherson:

    "The sound spreads wide. The heroes rise, like the breaking of a blue-rolling wave. They stood on the heath, like oaks with all their branches round them; when they echo to the stream of frost, anth they whitered leaves are rustling to the wind! High Cromla's head of clouds is grey. Morning trembles on the half-enlightened ocean..."

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  3. L' abate Melchiorre Cesarotti (1730-1808) fu letteralmente stregato dai Canti di Ossian, e li tradusse in versi sciolti ed in metri lirici (la versione di Macpherson è in prosa). Per quanto ne so, è tuttora l'unica traduzione italiana. Entrambi i libri sono di difficile reperimento, e io ne so qualcosa.

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  4. Veloce e limitatissimo contributo a quest'opera che conosco poco,i ma che mi affascina da sempre come un idolo misterioso. William Butler Yeats, altro tuo pinnacolo, si interessò per tutta la vita ai miti e alle leggende celtiche, e compose nel 1889 la poesia The Wanderings of Oisin (il peregrinare di Ossian) in cui Oisin narra a S.Patrick la storia della sua vita. Appena due righe:

    "... A druid dream of the end of the days
    When the stars are to wane and the world be done..."

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  5. Stupore davanti a questa bella presentazione! Come tutti, avrei dovuto studiare Ossian alle superiori, come pure dovrei conoscere Eneide, Iliade e Odissea, o Divina Commedia, ma, COME TUTTI, ho glissato e pazienza, ma ora chissà, mi chiedo cosa mi sono perso.

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  6. Ma complimenti! In tre minuti ho imparato più cose su Ossian che in tutta la vita! Sono uno della folla che considera Ossian una specie di araba fenice, che ci sia ciascuno lo dice, ma cosa sia nessuno lo sa

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  7. Quell'invocazione alla luna sembra scritta da Leopardi

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  8. Credo che i Canti di Ossian rappresentino l'ideale passaggio tra la letteratura medioevale e quella moderna. L'argomento è indubbiamente medioevale, come pure certi aspetti dei dialoghi e delle circostanze. Ma è assolutamente moderno questo modo di interpretare la natura, le sembianze delle persone, il nuovo risalto ai sentimenti, e il dilungarsi nelle descrizioni.

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  10. Grazie per voler condividere queste belle riflessioni, è un po' come tornare a scuola ma con solo il piacere di trovare qualcosa di molto bello

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  11. Maria Grazia01/10/13, 09:38

    Leggere i grandissimi classici fa la differenza. Ieri ho letto un bell'articolo su Repubblica, Troppi libri, di Andrea Bajani, in cui l'autore denuncia l'inveterata e devastante produzione di libri malcurati, spesso di giovani autori, bruciati velocemente da richieste commerciali (di chi? verrebbe da chiedersi) e umiliati dalla faciloneria con cui molte case editrici gettano sul mercato le loro fatiche: errori gravissimi di sintassi e grammatica, scarsa attenzione alle copertine, orrende fascette altisonanti e fuorvianti. Questo è il risultato di una controcultura ventennale. Cito le desolanti e illuminanti parole finali dell'articolo: "CHI LEGGE MALE - sia detto a chi pubblica, a chi scrive, a chi veicola i libri - ELEGGE PARIMENTI."
    Viva i classici, patrimonio di tutti, per non rimbecillire.

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  27. Cronistoria di un viaggio alla grotta di Fingal, Isola di Staffa (UK) 2015:

    L'isola di Staffa dista da Mull dieci km di mare sempre agitato: si arriva sconvolti dopo un'ora. Molto spesso il tour viene annullato per il maltempo.
    Le colonne basaltiche a struttura esagonale risalgono a 60 milioni di anni fa, e sono identiche alle colonne della Giant's Causeway in Irlanda.
    La leggenda dice che il gigante Finn McCool avrebbe costruito un selciato per camminare dal Giant's Causeway (Irlanda) fino a Staffa (Scozia) per combattere un altro gigante: Angus.
    La grotta di Fingal divenne nota come Fingal's Cave dal nome dell'eroe Fingal ("Bianco Straniero") di un poema di James Macpherson del Ciclo di Ossian. Nella mitologia irlandese Fingal è conosciuto come Fionn mac Cumhaill (in scozzese, Finn Mac Cool), che secondo la leggenda costruì il selciato tra Irlanda e Scozia.
    Felix Mendelssohn visitò la grotta nel 1829 e poi compose Die Hebriden (Ouverture Le Ebridi, Opus 26), ispirata agli strani echi della grotta, prodotti dalla mareggiata e dal vento, che sembrano far vibrare le colonne di basalto.
    Un brano strumentale dei Pink Floyd s'intitola Fingal's Cave: scritto per Zabriskie Point, non venne però inserito nella colonna sonora del film.
    Il nome gaelico della grotta di Fingalè Uamh-Binn, "grotta della Melodia".
    Dallo sbarco alla grotta si impiegano circa 15 minuti di camminata, aiutati in alcuni punti da catene. Se piove, le pietre sono scivolose e ansiogene.

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  28. Grazie infinite, mi avete salvato gli ultimi giorni delle vacanze

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