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venerdì 28 febbraio 2014

Poesie - Paul Verlaine


Poesie - ed. Garzanti 2005, pp 912


Soleils couchants - Paul Verlaine


Une aube affaiblie
Verse par les champs
La mélancolie
Des soleils couchants.
La mélancolie
Berce de doux chants
Mon coeur qui s'oublie
Aux soleils couchants.
Et d'étranges rêves
Comme des soleils
Couchants sur les grèves,
Fantômes vermeils,
Défilent sans trêves,
Défilent, pareils
À des grands soleils
Couchants sur les grèves.
(Poèmes saturniens)

Soli morenti 
Un'alba illanguidita
versa per i campi
la malinconia
dei soli morenti.
La malinconia
culla con dolci canti
il cuore che s'oblia
nei soli morenti.
E strane fantasie
come soli morenti
rossi ardenti sui greti
fantasmi incandescenti,
sfilano senza tregua,
sfilano come tanti
rossi ardenti sui greti
grandi soli morenti.



Non potevo lasciare orfano ancora a lungo Arthur Rimbaud, al quale si dice che Verlaine fosse molto più legato che alla propria moglie, tanto da trascurarla, e sacrificarla. Si dice anche che la poesia nasca dalla necessità di raccontare le proprie esperienze, e in quest'ottica è evidente che Verlaine non si sia fatto mancare nulla. Tutta la sua opera è una sottolineatura, sotto forma di emozioni, di quella fuga dal mondo intero - e verso l'ignoto - di cui è densa la sua vita, non perché sia un mero diario di avventure o disavventure, ma perché tutte le esaltazioni, gli sconforti, le passioni e soprattutto le malinconie finiscono nei suoi versi. Un altro poeta maledetto, ma quanta eleganza, quanta tenerezza!



Paul Verlaine (Metz 1844 - Parigi 1896)