(Ed. Ancora, 2015)
Antonia è una agiata ragazza di città, che viaggia molto e può frequentare le migliori scuole. Inizia a comporre poesie a 15 anni, e ovviamente i primi scritti sono infervorati dalla smania di vivere, conoscere, imparare. Ha un luogo dove rifugiarsi: la grande tenuta di famiglia a Pasturo, ai piedi delle Grigne, luogo prediletto e spesso affiorante nelle sue poesie, come in questa, scritta a 17 anni:
AMORE DI LONTANANZA - ANTONIA POZZI
Ricordo che, quand’ero nella casa
della mia mamma, in mezzo alla pianura,
avevo una finestra che guardava
sui prati; in fondo, l’argine boscoso
nascondeva il Ticino e, ancor più in fondo,
c’era una striscia scura di colline.
Io allora non avevo visto il mare
che una sol volta, ma ne conservavo
un’aspra nostalgia da innamorata.
Verso sera fissavo l’orizzonte;
socchiudevo un po’ gli occhi; accarezzavo
i contorni e i colori tra le ciglia:
e la striscia dei colli si spianava,
tremula, azzurra: a me pareva il mare
e mi piaceva più del mare vero.
Ricordo che, quand’ero nella casa
della mia mamma, in mezzo alla pianura,
avevo una finestra che guardava
sui prati; in fondo, l’argine boscoso
nascondeva il Ticino e, ancor più in fondo,
c’era una striscia scura di colline.
Io allora non avevo visto il mare
che una sol volta, ma ne conservavo
un’aspra nostalgia da innamorata.
Verso sera fissavo l’orizzonte;
socchiudevo un po’ gli occhi; accarezzavo
i contorni e i colori tra le ciglia:
e la striscia dei colli si spianava,
tremula, azzurra: a me pareva il mare
e mi piaceva più del mare vero.
LUCI LIBERE - ANTONIA POZZI
È un sole bianco che intenerisce
sui monumenti le donne di bronzo.
Vorresti sparire alle case, destarti
ove trascinano lenti carri
sbarre di ferro verso la campagna –
ché là pei fossi infuriano bambini
nell’acqua, all’aurora
e vi crollano immagini di pioppi.
Noi, per seguir la danza
di un vecchio organo
correremmo nel vento gli stradali…
A cuore scalzo
e con laceri pesi
di gioia.
A soli 26 anni, Antonia si suicida, come tutti i più grandi. Per l'unico vero, grande e reciproco amore della sua vita, la nonna Nena, lascia un tenerissimo messaggio:
"Direte alla Nena che è stato un male improvviso, e che l'aspetto"
Antonia Pozzi (Milano 1912 - 1938)