(The Painted Veil - 1925)
Si asciugò gli occhi. Cercò di riprendersi. "Charlie, se mi abbandoni morirò".
Ora si era ridotta a fare appello alla sua compassione. Avrebbe dovuto dirglielo subito. Se Charlie avesse saputo l'orribile alternativa che le veniva proposta, la sua generosità, il suo senso di giustizia, il suo animo virile si sarebbero ribellati con veemenza, e non avrebbe pensato ad altro che al suo pericolo. Oh, con che ardore desiderava sentirsi avvolta dalle sue care braccia protettive! "Walter vuole che vada a Mei-tan-fu". "Ma è il posto dove c'è il colera. La peggior epidemia da cinquant'anni in qua. Non è posto per una donna. Non ci puoi andare assolutamente". "Se mi abbandoni dovrò andarci per forza". "Cosa significa? Non capisco". "Walter prende il posto del medico missionario che è morto. Vuole che vada con lui". "Quando?". "Adesso, subito".
Townsend spinse indietro la sedia e la guardò con occhi perplessi. "Forse sarò stupido, ma non riesco a raccapezzarmi. Se vuole che tu vada là con lui, che ne è del divorzio?". "Mi ha dato la scelta. O vado a Mei-tan-fu o farà causa".
"Ah, vedo". Il tono di Townsend mutò lievemente. "Mi pare piuttosto onorevole da parte sua".
"Onorevole?" "Insomma, andare lassù è un atto di grande nobiltà. Non è una prospettiva che mi alletterebbe. Naturalmente quando torna avrà una medaglia". "Ma io, Charlie? esclamò Kitty con voce angosciata. "Se desidera che tu vada, be', date le circostanze, non vedo come tu possa rifiutare".
"... Il velo dipinto che i viventi chiamano Vita". Inizialmente è difficile appassionarsi alla sciocca e superficiale Kitty. Si sposa per convenienza con l'imperscrutabile dottor Walter Fane; lo segue ad Honk Kong , ma qui lo tradisce con lo sposatissimo Charlie Townsend, e con lui scopre le profondità dell'amore. Tuttavia Kitty non immagina quanti modi ci siano per amare, né quanti modi per vivere. Li scoprirà quando, trascinata dal marito silenzioso e gelido in una città devastata dal colera, dovrà affrontare situazioni nuove, e sentimenti nuovi. Il romanzo ha un finale diverso dai film, e lo preferisco. Perché, nonostante la sua nota misoginia, Maugham ci ha descritto una donna molto umana, che comprende la differenza tra amore e passione, tratteggiandone passo dopo passo la maturazione, ma senza esagerarne la portata.
Mi piace associarlo a "Casa di Bambola" di Ibsen, anche se in quest'ultimo la trasformazione psicologica della protagonista è più lasciata all'immaginazione del lettore. E per quanto riguarda i film, mille volte meglio Greta Garbo che Naomi Watts. Mentre Ed Norton, nei panni del dottor Fane, è accettabile.
“The only important thing in a book is the meaning that it has for you.”
WILLIAM SOMERSET MAUGHAM (UK 1874-1965)
Greta Garbo nel film di Boleslawski del 1934
Naomi Watts e Ed Norton nel film di Curran del 2006
Approvo la preferenza del finale del libro piuttosto che del film. Kitty è diventata una donna migliore, ma senza rinunciare alla propria natura.
RispondiElimina"Ora che l'incredibile le aveva travolto la coscienza, come una droga che le scorresse nelle vene, e si rendeva conto che Walter stava per morire, Kitty non aveva che un pensiero, ed era di rendergli meno dura la fine strappandogli dall'anima il rancore che l'avvelenava. Le sembrava che se fosse morto in pace con lei sarebbe morto in pace con se stesso. Ora non pensava più a sé ma soltanto al morente."
Walter morendo cita "A morire fu il cane", l'ultimo verso dell'elegia di Oliver Goldsmith.
RispondiEliminaLa ballata racconta di un cane (leggi: Walter) che litiga con il padrone (leggi: Kitty) e lo morde; tutti credono che il cane sia idrofobo, e che il padrone morirà; ma l’uomo guarisce, e “the dog it was that died”.
“An Elegy On The Death Of A Mad Dog”
EliminaBy Oliver Goldsmith
“Good people all, of every sort,
Give ear unto my song;
And if you find it wondrous short,
It cannot hold you long.
In Islington there was a man
Of whom the world might say,
That still a godly race he ran—
Whene'er he went to pray.
A kind and gentle heart he had,
To comfort friends and foes;
The naked every day he clad—
When he put on his clothes.
And in that town a dog was found,
As many dogs there be,
Both mongrel, puppy, whelp, and hound,
And curs of low degree.
This dog and man at first were friends;
But when a pique began,
The dog, to gain some private ends,
Went mad, and bit the man.
Around from all the neighbouring streets
The wond'ring neighbours ran,
And swore the dog had lost its wits
To bite so good a man.
The wound it seemed both sore and sad
To every Christian eye;
And while they swore the dog was mad,
They swore the man would die.
But soon a wonder came to light
That showed the rogues they lied, —
The man recovered of the bite,
The dog it was that died!”
la traduco alla meno peggio:
Elimina"Buona gente, di ogni genere,
Porgete l'orecchio al mio canto;
E se lo trovate meravigliosamente breve,
Non può trattenervi a lungo.
In Islington c'era un uomo
Di cui il mondo potrebbe dire,
Che faceva ancora una sua buona gara-
Ogni volta che si recava a pregare.
Aveva un cuore gentile e dolce,
Per confortare amici e nemici;
Il nudo ogni giorno ha vestito
Facendogli indossare i propri abiti.
E in quella città fu trovato un cane,
Uguale a tanti altri cani,
un po' bastardo, cagnolino, cucciolo, e cane da caccia,
E cagnacci di bassa razza.
Questo cane e l'uomo dapprima furono amici;
Ma quando cominciarono a farsi dispetti,
Il cane, per qualche suo scopo segreto,
Impazzì, e diede un morso all'uomo.
D'intorno, da tutte le strade vicine
accorsero i vicini meravigliati,
giurando che il cane doveva aver perso la ragione
Per mordere un uomo così buono.
La ferita apparve sia dolorosa che deplorevole
ad ogni occhio cristiano;
E mentre quelli giuravano che il cane era pazzo,
Giuravano pure che l'uomo sarebbe morto.
Ma ben presto ecco spuntare il miracolo
A dimostrare che i malfidenti si sbagliavano,
L'uomo guarì dal morso,
A morire fu il cane! "
Ma grazie! La cercavo, è una frase curiosa, complimenti
EliminaGrazieee
EliminaBello! Ma hai visto il film ieri sera? Probabile che sì. Comunque anch'io, e per la seconda volta. Dunque: Kitty, cocotte degna figlia di mammà sua sposa il primo capitato: più o meno. Pur di non deludere la terribile madre-orchessa. Ma da qui si snocciola una storia ben più complicata: ora l'azione passa ai protagonisti, cioè solo a lei. Gli altri contano poco, sono solo semafori da trivio. E lei non delude, accidenti se non delude! Una Donna, che segue il proprio istinto, fino a che l'istinto gradualmente si trasforma, sotto gli occhi del lettore in una vita interessante davvero. E ne esce alta, sincera e umanizzata. Ben diverso il destino nei film, I suppose. Tradire un libro, e un autore, non è mai raccomandabile. Legge di cassetta.
RispondiEliminaDavvero una bella sfida, non solo con il romanzo, ma soprattutto tra due film: uno minimale e uno patinato. Greta Garbo fu la divina protagonista del film di Richard Boleslawski del 1934: la sua ambigua e sfuggente personalità la rende una perfetta Kitty, forse leggermente più cinica che nel libro. Ben diversa la Kitty di Naomi Watts nel film di John Curran nel 2006: più moderna, ma per nulla affascinante.
RispondiElimina"Quando amore e dovere coincidono,allora la grazia è dentro di te" Enri
RispondiElimina"a volte il più grande dei viaggi è la distanza che separa due persone"
EliminaNel Libro come nei film che seguiranno,viene analizzato il percorso di crescita interiore di Kitty, che da ragazza capricciosa e viziata ,trova lentamente,attraverso il viaggioo dell'esperienza e della maturazione, un proprio equilibrio spirituale e psicologico, rivalutando quel “noioso” medico suo sposo, fino ad innamorarsene.
RispondiEliminaSpiega l'amore silenzioso ,che lentamente si fa strada, attraverso l'osservazione continua dell'operare di questo uomo, che diventa il salvatore del popolo di un villaggio sofferente di colera.
Nel film di ultima generazione,resta impressa la recitazione di tutti gli attori ed in particolare di Edward Norton che riesce a rappresentare molto bene l'anonimo ed incolore, dottor Fane.
Quest'ultimo si trasforma , ai nostri occhi in un eroe.
Una storia d'amore intensa e difficile ,dove l'amore nasce, cresce ed infine sembra essere un premio conquistato.
Molto suggestive anche l'ambientazione: la splendida location cinese.
Considerato l'immobilità che mi attende per un po' di giorni, ho provveduto per farmelo arrivare. Ho ben presente il film con Ed Norton, molto bravo a fare le parti da carogna, mentre lei non lascia molta traccia. Del resto, come per Pioggia (che invece ho letto, oltre che aver visto il film) mi è rimasta impressa la sensazione di claustrofobia, quella cosa strana che obbliga una coppia a venire al sodo, quella circostanza crudele e definitiva che spoglia gli esseri costretti ad una convivenza forzata fino a strapparsi i veli di dosso e a presentarsi, finalmente, per quello che si è.
RispondiEliminaVoglio aggiungere una cosa: ho riletto il dialogo che hai messo nella presentazione. Quanto è duro il destino di un'amante, destinata ad essere adorata per il solo tempo in cui non emergono problemi! Ed ecco quel nodo d'amore arrivare al pettine... e ahimè: due pesi e due misure. Appassionante, voglio sapere come va a finire, nel film non è così incisivo.
RispondiEliminaStupendo il libro, e piacevole il film. Quel dialogo di apertura trasmette tutta l'insicurezza che ogni donna almeno una volta nella vita ha provato: com'è facile per lei prendere decisioni drastiche, qualità insita nel dna fin dall'infanzia. E com'è dura affrontare il dietro front di lui, abituato (egualmente)a scansare le decisioni traumatiche! Lo smarrimento, il panico, e anche lo sbalordimento scoppiano all'improvviso, accecandola. Quando una donna decide, è coraggio. Ma quando non lo fa un uomo, che cos'è? Come dicevano le vecchie sagge, mai e poi mai mettere la mano sul fuoco sui sentimenti altrui.
RispondiEliminaUn signor romanzo. Uno di quelli in cui ad un certo punto ti riconosci, entri nella storia, soffri gioisci aspetti, e poi prevedi cosa succederà... Spesso sento dire di un libro che è "coinvolgente": ecco, questo lo è davvero.
RispondiElimina“How can I be reasonable? To me our love was everything and you were my whole life. It is not very pleasant to realize that to you it was only an episode.”
RispondiElimina― W. Somerset Maugham, The Painted Veil
Set in England and Hong Kong in the 1920s, The Painted Veil is the story of the beautiful but love-starved Kitty Fane. When her husband discovers her adulterous affair, he forces her to accompany him to the heart of a cholera epidemic. Stripped of the British society of her youth and the small but effective society she fought so hard to attain in Hong Kong, she is compelled by her awakening conscience to reassess her life and learn how to love.
Vintage Book & AnchorBooks
Il libro mi è piaciuto molto proprio per la mancanza di mielosi pentimenti e riconciliazioni fra Kitty e Walter ma non ho ben capito le ultime parole di Walter a proposito del fatto che a morire fu il cane....intendeva che la sua morte era da paragonare a quella di un cane ovvero che in fondo a sua moglie non interessava....
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