NATALE
ADESTE FIDELES
Adeste fideles
Læti triumphantes
Venite, venite in Bethlehem
Natum videte Regem angelorum
Venite adoremus
Dominum
En grege relicto humiles ad cunas
Vocati pastores adproperant
Et nos ovanti gradu festinemus
Venite adoremus
Dominum
Æterni Parentis
Splendorem æternum
Velatum sub carne videbimus
Deum infantem pannis involutum
Venite adoremus
Dominum
Pro nobis egenum et fœno cubantem
Piis foveamus amplexibus
Sic nos amantem quis non redamaret
Venite adoremus
Dominum
Ergo qui natus die hodierna,
Jesu, tibi sit gloria,
Patris aeterni, Verbum caro factum est
Venite adoremus
Dominum
Accorrete fedeli
Felici ed esultanti
Venite, venite a Betlemme
Vedete, è nato il re degli angeli
Venite adoriamo
Il Signore
Lasciato il gregge all'umile culla
I pastori convocati si affrettano
E noi, esultanti al passo, festeggiamo
Venite adoriamo
Il Signore
Dell'eterno Padre
Lo splendore eterno
Velato nella carne potremo vedere
Dio fanciullo in fasce
Venite adoriamo
Il Signore
Nato per noi e tenuto nel tepore del fieno
Scaldiamolo con abbracci pii
Perché non ricambiare l'amore di chi ci ama tanto?
Venite adoriamo
Il Signore
Quindi tu che sei nato oggi,
Gesù, a te vada la Gloria
Del Pare Eterno, il Verbo si è fatto carne
Venite adoriamo
Il Signore
Dopo l'inatteso successo del post sugli alberi, desidero proporre un altro - e ultimo - tema che mi è carissimo. Perché io, come credo tutti voi, sono stata bambina, e non dimentico facilmente la magia del Natale di allora: le canzoncine per la novena, l'ideazione e costruzione del presepe, le decorazioni in vetro per l'albero, le calze appese al camino, il regalo (l'unico dell'anno) che sarebbe forse arrivato. E poi le cartoline che ci si inviava allora, il profumo magico dei mandarini, i boeri da appendere all'albero, la nevicate abbondanti e silenziose. Eppure, non riesco mai a ricreare la stessa atmosfera, ma me la sogno di notte, e di giorno. E quando arriva Natale, sogno ancora più forte. Ebbene, scavate nella memoria e scatenatevi!
La poesia di Gozzano che segue rappresenta il mio esordio nelle recite scolastiche: avevo sette anni, e facevo l'orologio (il campanile scocca lentamente le sei...). Avrei voluto fare Maria, Giuseppe che ne so, qualcosa di importante. Riuscii anche a sbagliare l'ora.
RispondiEliminaLA NOTTE SANTA di Guido Gozzano
- Consolati, Maria, del tuo pellegrinare!
Siam giunti. Ecco Betlemme ornata di trofei.
Presso quell'osteria potremo riposare,
ché troppo stanco sono e troppo stanca sei.
Il campanile scocca
lentamente le sei.
- Avete un po' di posto, o voi del Caval Grigio?
Un po' di posto per me e per Giuseppe?
- Signori, ce ne duole: è notte di prodigio;
son troppi i forestieri; le stanze ho piene zeppe
Il campanile scocca
lentamente le sette.
- Oste del Moro, avete un rifugio per noi?
Mia moglie più non regge ed io son così rotto!
- Tutto l'albergo ho pieno, soppalchi e ballatoi:
Tentate al Cervo Bianco, quell'osteria più sotto.
Il campanile scocca
lentamente le otto.
- O voi del Cervo Bianco, un sottoscala almeno
avete per dormire? Non ci mandate altrove!
- S'attende la cometa. Tutto l'albergo ho pieno
d'astronomi e di dotti, qui giunti d'ogni dove.
Il campanile scocca
lentamente le nove.
- Ostessa dei Tre Merli, pietà d'una sorella!
Pensate in quale stato e quanta strada feci!
- Ma fin sui tetti ho gente: attendono la stella.
Son negromanti, magi persiani, egizi, greci...
Il campanile scocca
lentamente le dieci.
- Oste di Cesarea... - Un vecchio falegname?
Albergarlo? Sua moglie? Albergarli per niente?
L'albergo è tutto pieno di cavalieri e dame
non amo la miscela dell'alta e bassa gente.
Il campanile scocca
le undici lentamente.
La neve! - ecco una stalla! - Avrà posto per due?
- Che freddo! - Siamo a sosta - Ma quanta neve, quanta!
Un po' ci scalderanno quell'asino e quel bue...
Maria già trascolora, divinamente affranta...
Il campanile scocca
La Mezzanotte Santa.
È nato!
Alleluja! Alleluja!
È nato il Sovrano Bambino.
La notte, che già fu sì buia,
risplende d'un astro divino.
Orsù, cornamuse, più gaje
suonate; squillate, campane!
Venite, pastori e massaie,
o genti vicine e lontane!
Non sete, non molli tappeti,
ma, come nei libri hanno detto
da quattro mill'anni i Profeti,
un poco di paglia ha per letto.
Per quattro mill'anni s'attese
quest'ora su tutte le ore.
È nato! È nato il Signore!
È nato nel nostro paese!
Risplende d'un astro divino
La notte che già fu sì buia.
È nato il Sovrano Bambino.
È nato!
Alleluja! Alleluja!
Questa, invece, è una delle mie canzoni di Natale preferite:
RispondiEliminaSILENT NIGHT
Silent night, holy night
All is calm, all is bright
Round yon Virgin Mother and Child
Holy Infant so tender and mild
Sleep in heavenly peace
Sleep in heavenly peace
Silent night, holy night!
Shepherds quake at the sight
Glories stream from heaven afar
Heavenly hosts sing Alleluia!
Christ, the Saviour is born
Christ, the Saviour is born
Silent night, holy night
Son of God, love's pure light
Radiant beams from Thy holy face
With the dawn of redeeming grace
Jesus, Lord, at Thy birth
Jesus, Lord, at Thy birth "
Questa invece l'ho scoperta da poco:
RispondiEliminaCantique de Noël di Placide Cappeau
Minuit, chrétiens, c'est l'heure solennelle
Où l'Homme-Dieu descendit jusqu'à nous,
Pour effacer la tache originelle
Et de son Père arrêter le courroux.
Le monde entier tressaille d'espérance,
A cette nuit qui lui donne un Sauveur.
Peuple, à genoux, attends ta délivrance
Noël ! Noël ! Voici le Rédempteur (bis)
De notre foi que la lumière ardente
Nous guide tous au berceau de l'Enfant
Comme autrefois une étoile brillante
Y conduisit les chefs de l'Orient.
Le Roi des rois naît dans une humble crèche
Puissants du jour, fiers de votre grandeur,
A votre orgueil, c'est de là que Dieu prêche.
Courbez vos fronts devant le Rédempteur (bis).
Le Rédempteur a brisé toute entrave,
La Terre est libre et le Ciel est ouvert.
Il voit un frère où n'était qu'un esclave,
L'amour unit ceux qu'enchaînait le fer.
Qui lui dira notre reconnaissance ?
C'est pour nous tous qu'il naît,
qu'il souffre et meurt.
Peuple, debout ! Chante ta délivrance.
Noël ! Noël ! Chantons le Rédempteur (bis).
Questo canto ebbe un'adattamento in inglese, poi diventato famosissimo:
OH HOLY NIGHT
Oh holy night!
The stars are brightly shining
It is the night of the dear Savior's birth!
Long lay the world in sin and error pining
Till he appear'd and the soul felt its worth.
A thrill of hope the weary world rejoices
For yonder breaks a new and glorious morn!
Fall on your knees
Oh hear the angel voices
Oh night divine
Oh night when Christ was born
Oh night divine
Oh night divine
Led by the light of Faith serenely beaming
With glowing hearts by His cradle we stand
So led by light of a star sweetly gleaming
Here come the wise men from Orient land
The King of Kings lay thus in lowly manger
In all our trials born to be our friend
Truly He taught us to love one another
His law is love and His gospel is peace
Chains shall He break for the slave is our brother
And in His name all oppression shall cease
Sweet hymns of joy in grateful chorus raise we,
Let all within us praise His holy name
E questa, infine, è la versione arrivata in Italia, di Gianni Malatesta:
OH SANTA NOTTE
Oh santa notte, le stelle son splendenti,
in questa notte è nato Gesù.
A lungo giacque il mondo nell’errore
finché Egli apparve la luce a portar.
Un cantico di gioia e di speranza
riempie il cuore e nasce il nuovo giorno.
Gloria al Signore
in cielo e sulla terra,
oh notte divina, oh notte del Signor.
Natal, Natal, nato è Gesù.
Oh santa notte, la notte del Natale
un bimbo è nato il mondo a salvar.
In una fredda e buia mangiatoia
Iddio Signore per l’uomo s’incarnò.
A Lui offriamo con cuore generoso
la nostra vita, gioie e sofferenze.
Nato è Gesù divino redentore
Gloria
Egli ci disse di amarci l’un con l’altro,
la Sua legge è pace e amor.
Ogni persona sia nostro fratello,
nel Suo nome cessi ogni mal.
Di gioia un canto in coro eleviamo
e il Suo santo nome veneriamo.
Gloria al Signor, per sempre Lui preghiamo.
Gloria …
Questa poesia mi fa ancora venire i brividi, tanto mi piace. La declamavo lentamente ad occhi spalancati, come se raccontassi una favola sul lupo: soono venuuute dai moonti oscuuuri....
RispondiEliminaLE CIARAMELLE - GIOVANNI PASCOLI
Udii tra il sonno le ciaramelle,
ho udito un suono di ninne nanne,
ci sono in cielo tutte le stelle,
ci sono i lumi nelle capanne.
Sono venute dai monti oscuri
le ciaramelle senza dir niente;
hanno destata ne' suoi tuguri
tutta la buona povera gente.
Ognuno è sorto dal suo giaciglio;
accende il lume sotto la trave:
sanno quei lumi d'ombra e sbadiglio,
di cauti passi, di voce grave.
Le pie lucerne brillano intorno,
là nella casa, qua su la siepe:
sembra la terra, prima di giorno,
un piccoletto grande presepe.
Nel cielo azzurro tutte le stelle
paion restare come in attesa;
ed ecco alzare le ciaramelle
il loro dolce suono di chiesa;
suono di chiesa, suono di chiostro,
suono di casa, suono di culla,
suono di mamma, suono del nostro
dolce e passato pianger di nulla.
O ciaramelle degli anni primi,
d'avanti il giorno, d'avanti il vero,
or che le stelle son là sublimi,
conscie del nostro breve mistero;
che non ancora si pensa al pane,
che non ancora s'accende il fuoco;
prima del grido delle campane
fateci dunque piangere un poco.
Non più di nulla, sì di qualcosa,
di tante cose! Ma il cuor lo vuole,
quel pianto grande che poi riposa,
quel gran dolore che poi non duole:
sopra le nuove pene sue vere
vuol quei singulti senza ragione:
sul suo martòro, sul suo piacere,
vuol quelle antiche lagrime buone!
Ecco lo sapevo che cadevo nella trappola! Ma si tratta di una trappola molto classica
RispondiEliminaWHITE CHRISTMAS (Irving Berlin, 1942)
I'm dreaming of a white Christmas
Just like the ones I used to know
Where the treetops glisten
And children listen
To hear sleigh bells in the snow.
I'm dreaming of a white Christmas
With every Christmas card I write
May your days be merry and bright
And may all your Christmases be white.
I'm dreaming of a white Christmas
With every Christmas card I write
May your days be merry and bright
And may all your Christmases be white.
Sto sognando un bianco Natale
proprio come quelli che ho vissuto
dove le cime degli alberi luccicano
e i bambini stanno attenti per ascoltare
le campane della slitta nella neve
sto sognando un bianco Natale
con ogni bigliettino di Natale che scrivo
possano i tuoi giorni essere felici e luminosi
e possano i tuoi Natali essere bianchi
sto sognando un bianco Natale
con ogni bigliettino di Natale che scrivo
possano i tuoi giorni essere felici e luminosi
e possano i tuoi Natali essere bianchi!
E prima che qualcuno me la rubi, ci tengo a fare suonare i campanelli per primo
RispondiEliminaJINGLE BELLS
Dashing through the snow
In a one-horse open sleigh
Through the fields we go
Laughing all the way
Bells on bob-tail ring
Making spirits bright
What fun it is to ride and sing
A sleighing song tonight
Jingle bells, jingle bells Jingle all the way,
Oh what fun it is to ride
In a one-horse open sleigh,
O Jingle bells, jingle bells Jingle all the way,
Oh what fun it is to ride
In a one-horse open sleigh.
A day or two ago
I thought I'd take a ride
And soon Miss Fanny Bright
Was seated by my side;
The horse was lean and lank
Misfortune seemed his lot,
We ran into a drifted bank
And there we got upsot.
Jingle bells, jingle bells Jingle all the way,
Oh what fun it is to ride
In a one-horse open sleigh,
O Jingle bells, jingle bells Jingle all the way,
Oh what fun it is to ride
In a one-horse open sleigh.
A day or two ago
The story I must tell
I went out on the snow
And on my back I fell;
A gent was riding by
In a one-horse open sleigh
He laughed at me as I there sprawling laid
But quickly drove away.
Jingle bells, jingle bells Jingle all the way,
Oh what fun it is to ride
In a one-horse open sleigh,
O Jingle bells, jingle bells Jingle all the way,
Oh what fun it is to ride
In a one-horse open sleigh.
Now the ground is white,
Go it while you're young,
Take the girls along
And sing this sleighing song.
Just bet a bob-tailed bay,
Two-forty as his speed,
Hitch him to an open sleigh and crack!
You'll take the lead.
Jingle bells, jingle bells Jingle all the way,
Oh what fun it is to ride
In a one-horse open sleigh,
O Jingle bells, jingle bells Jingle all the way,
Oh what fun it is to ride
In a one-horse open sleigh.
I CAMPANELLI TINTINNANTI
Sfrecciando sulla neve
In una slitta a un tiro
Attraversiamo i campi
Rallegrando l'intera vallata
Sonagli sul giogo del cavallo dalla coda mozza
Illuminando gli spiriti
Che divertimento andare a spasso e cantare
Una canzone da slitta stanotte
Sonagli tintinnanti, sonagli tintinnanti, sonagli che tintinnano continuamente
Oh che divertimento andare a spasso
su una slitta a un tiro
Sonagli tintinnanti, sonagli tintinnanti, sonagli che tintinnano continuamente
Oh che divertimento andare a spasso
su una slitta a un tiro
Un giorno fa o due
Pensavo di farmi un giro
Presto Miss Fanny Bright
Si è seduta di fianco a me
Il cavallo era magro e frusto
E la sfortuna in agguato
Siamo finiti in un fosso
E ci ribaltammo
Sonagli tintinnanti, sonagli tintinnanti, sonagli che tintinnano continuamente
Oh che divertimento andare a spasso
su una slitta a un tiro
Sonagli tintinnanti, sonagli tintinnanti, sonagli che tintinnano continuamente
Oh che divertimento andare a spasso
su una slitta a un tiro
Un giorno fa o due
Devo raccontarvi questa
Andai fuori nella neve
E caddi all'indietro
Un gentiluomo stava passando di lì
Su una slitta a un tiro
Rise di me mentre io lì stavo a gambe all'aria
Ma se ne andò rapidamente
Sonagli tintinnanti, sonagli tintinnanti, sonagli che tintinnano continuamente
Oh che divertimento andare a spasso
su una slitta a un tiro
Sonagli tintinnanti, sonagli tintinnanti, sonagli che tintinnano continuamente
Oh che divertimento andare a spasso
su una slitta a un tiro
Ora la terra è bianca
Esci finché sei giovane
Porta a spasso le ragazze
E canta questa canzoncina da slitta
Scommetti su un baio dalla coda mozza
Due e quaranta la sua velocità
Attaccalo a una slitta a un tiro e ecco!
Sarai alle redini
Sonagli tintinnanti, sonagli tintinnanti, sonagli lungo tutta la strada
Oh che divertimento andare a spasso
su una slitta a un tiro
Sonagli tintinnanti, sonagli tintinnanti,
sonagli che tintinnano continuamente
Oh che divertimento andare a spasso
su una slitta a un tiro!
Come se fosse la mezzanotte in punto, voglio anch'io sognare come tanti anni fa:
RispondiEliminaTU SCENDI DALLE STELLE
Tu scendi dalle stelle, o Re del cielo,
E vieni in una grotta al freddo e al gelo.
E vieni in una grotta al freddo e al gelo.
O Bambino mio divino,
Io ti vedo qui a tremar;
O Dio beato !
Ah, quanto ti costò l'avermi amato !
Ah, quanto ti costò l'avermi amato !
A te, che sei del mondo il Creatore,
Mancano panni e fuoco, o mio Signore.
Mancano panni e fuoco, o mio Signore.
Caro eletto pargoletto,
Quanto questa povertà
Più m'innamora,
Giacché ti fece amor povero ancora.
Giacché ti fece amor povero ancora.
Tu lasci il bel gioir del divin seno,
Per giunger a penar su questo fieno.
Per giunger a penar su questo fieno.
Dolce amore del mio core,
Dove amore ti trasportò ?
O Gesù mio,
Per ché tanto patir ? per amor mio !
Per ché tanto patir ? per amor mio !
Ma se fu tuo voler il tuo patire,
Perché vuoi pianger poi, perché vagire?
Perché vuoi pianger poi, perché vagire?
Mio Gesù, t'intendo sì !
Ah, mio Signore !
Tu piangi non per duol, ma per amore.
Tu piangi non per duol, ma per amore.
Tu piangi per vederti da me ingrato
Dopo sì grande amor, sì poco amato!
Dopo sì grande amor, sì poco amato!
O diletto - del mio petto,
Se già un tempo fu così, or te sol bramo
Caro non pianger più, ch'io t'amo e t'amo
Caro non pianger più, ch'io t'amo e t'amo
Tu dormi, Ninno mio, ma intanto il core
Non dorme, no ma veglia a tutte l'ore
Non dorme, no ma veglia a tutte l'ore
Deh, mio bello e puro Agnello
A che pensi? dimmi tu. O amore immenso,
Un dì morir per te, rispondi, io penso.
Un dì morir per te, rispondi, io penso.
Dunque a morire per me, tu pensi, o Dio
Ed altro, fuor di te, amar poss'io?
Ed altro, fuor di te, amar poss'io?
O Maria. speranza mia,
Se poc'amo il tuo Gesù, non ti sdegnare
Amalo tu per me, s'io non so amare!
Amalo tu per me, s'io non so amare!
In quest'apologia del natale, mi associo a Silent Night, per ricordare che la versione originale è tedesca, la iperfamosa Stille Nacht:
RispondiEliminaStille Nacht! Heilige Nacht!
Alles schläft; einsam wacht
Nur das traute hochheilige Paar.
Holder Knab´ im lockigen Haar,
Schlafe in himmlischer Ruh!
Schlafe in himmlischer Ruh!
Stille Nacht! Heilige Nacht!
Gottes Sohn! O wie lacht
Lieb´ aus deinem göttlichen Mund,
Da uns schlägt die rettende Stund´,
Jesus in deiner Geburt!
Jesus in deiner Geburt!
Stille Nacht! Heilige Nacht!
Die der Welt Heil gebracht,
Aus des Himmels goldenen Höhn
Uns der Gnaden Fülle läßt seh´n
Jesum in Menschengestalt,
Jesum in Menschengestalt
Stille Nacht! Heilige Nacht!
Wo sich heut' alle Macht
Väterlicher Liebe ergoss
Und als Bruder huldvoll umschloss
Jesus die Völker der Welt,
Jesus die Völker der Welt.
Stille Nacht! Heilige Nacht!
Lange schon uns bedacht,
Als der Herr vom Grimme befreit,
In der Väter urgrauer Zeit
Aller Welt Schonung verhieß,
Aller Welt Schonung verhieß.
Stille Nacht! Heilige Nacht!
Hirten erst kundgemacht
Durch der Engel Alleluja.
Tönt es laut bei Ferne und Nah:
Jesus, der Retter ist da!
Jesus, der Retter ist da!
e per ricordare, inoltre, che la nostra Astro del Ciel ricalca la musica, ma non il testo, che è di Angelo Meli:
Astro del Ciel, pargol divin,
Mite agnello, Redentor,
Tu che i Vati da lungi sognâr,
Tu che angeliche voci nunziâr,
Luce dona alle menti,
Pace infondi nei cuor.
Astro del Ciel, pargol divin,
Mite agnello, Redentor,
Tu di stirpe regale decor,
Tu virgineo, mistico fior,
Luce dona alle menti,
Pace infondi nei cuor.
Astro del Ciel, pargol divin,
Mite agnello, Redentor,
Tu disceso a scontare l'error,
Tu sol nato a parlare d'amor,
Luce dona alle menti,
Pace infondi nei cuor;
Luce dona alle menti,
Pace infondi nei cuor.
E per ricordare, infine, mio padre.
peccato non poter inserire le figure! Questa mi piace assai: O TANNENBAUM
RispondiEliminaO Tannenbaum
Wie grün sind deine Blätter
Du grünst nicht nur zur Sommerzeit
Nein auch im Winter wenn es schneit
O Tannenbaum
Wie grün sind deine Blätter!
O Tannenbaum
Du kannst mir sehr gefallen!
Wie oft hat nicht zur Winterszeit
Ein Baum von dir mich hoch erfreut!
O Tannenbaum
Du kannst mir sehr gefallen!
Du grünst nicht nur zur Sommerzeit
Nein auch im Winter wenn es schneit
Du grünst nicht nur zur Sommerzeit
Nein auch im Winter wenn es schneit
O Tannenbaum
Dein Kleid will mich was lehren:
Die Hoffnung und Beständigkeit
Gibt Mut und Kraft zu jeder Zeit!
O Tannenbaum
Dein Kleid will mich was lehren
Du grünst nicht nur zur Sommerzeit
Nein auch im Winter wenn es schneit
Du grünst nicht nur zur Sommerzeit
Nein auch im Winter wenn es schneit
Du grünst nicht nur zur Sommerzeit
Nein auch im Winter wenn es schneit
O Tannenbaum
Wie grün sind deine Blätter!
Tannenbaum
Wie grün sind deine Blätter!
Oh albero di Natale
Come sono verdi le tue foglie
Tu sei verde non solo d'estate
No, anche in inverno quando nevica
Oh albero di Natale
Come sono verdi le tue foglie!
Oh albero di Natale
Puoi piacermi molto!
Quanto spesso d'inverno un albero
Non mi ha rallegrato tanto quanto te!
Oh albero di Natale
Puoi piacermi molto!
Tu sei verde non solo d'estate
No, anche in inverno quando nevica
Tu sei verde non solo d'estate
No, anche in inverno quando nevica
Oh albero di Natale
Il tuo vestito mi vuole insegnare qualcosa:
La speranza e la costanza
Dammi coraggio e forza in ogni momento!
Oh albero di Natale
Il tuo vestito mi vuole insegnare qualcosa
Tu sei verde non solo d'estate
No, anche in inverno quando nevica
Tu sei verde non solo d'estate
No, anche in inverno quando nevica
Tu sei verde non solo d'estate
No, anche in inverno quando nevica
Oh albero di Natale
Come sono verdi le tue foglie!
Albero di Natale
Come sono verdi le tue foglie!
Tutte di Gianni Rodari: L'albero dei poveri
RispondiEliminaFilastrocca di Natale,
la neve è bianca come il sale,
la neve è fredda, la notte è nera
ma per i bambini è primavera:
soltanto per loro, ai piedi del letto
è fiorito un albereto.
Che strani fiori, che frutti buoni
Oggi sull'albero dei doni:
bambole d'oro, treni di latta,
orsi dal pelo come d'ovatta,
e in cima, proprio sul ramo più alto,
un cavalo che spicca il salto.
Quasi lo tocco… Ma no, ho sognato,
ed ecco, adesso, mi sono destato:
nella mia casa, accanto al mio letto
non è fiorito l'alberetto.
Ci sono soltanto i fiori del gelo
Sui vetri che mi nascondono il cielo.
L'albero dei poveri sui vetri è fiorito:
io lo cancello con un dito.
Il magico Natale di Gianni rodari
RispondiEliminaS'io fossi il mago di Natale
farei spuntare un albero di Natale
in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l'alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all'Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un po' di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.
Poi con la mia bacchetta me ne andrei
a fare magie
per tutte le vie.
In via Nazionale
farei crescere un albero di Natale
carico di bambole
d'ogni qualità,
che chiudono gli occhi
e chiamano papà,
camminano da sole,
ballano il rock an'roll
e fanno le capriole.
Chi le vuole, le prende:
gratis, s'intende.
In piazza San Cosimato
faccio crescere l'albero
del cioccolato;
in via del Tritone
l'albero del panettone
in viale Buozzi
l'albero dei maritozzi,
e in largo di Santa Susanna
quello dei maritozzi con la panna.
Continuiamo la passeggiata?
La magia è appena cominciata:
dobbiamo scegliere il posto
all'albero dei trenini:
va bene piazza Mazzini?
Quello degli aeroplani
lo faccio in via dei Campani.
Ogni strada avrà un albero speciale
e il giorno di Natale
i bimbi faranno
il giro di Roma
a prendersi quel che vorranno.
Per ogni giocattolo
colto dal suo ramo
ne spunterà un altro
dello stesso modello
o anche più bello.
Per i grandi invece ci sarà
magari in via Condotti
l'albero delle scarpe e dei cappotti.
Tutto questo farei se fossi un mago.
Però non lo sono
che posso fare?
Non ho che auguri da regalare:
di auguri ne ho tanti,
scegliete quelli che volete,
prendeteli tutti quanti.
Lo zampognaro di Gianni Rodari
RispondiEliminaSe comandasse lo zampognaro
Che scende per il viale,
sai che cosa direbbe
il giorno di Natale? “Voglio che in ogni casa
spunti dal pavimento
un albero fiorito
di stelle d'oro e d'argento”. Se comandasse il passero
Che sulla neve zampetta,
sai che cosa direbbe
con la voce che cinguetta?
“Voglio che i bimbi trovino,
quando il lume sarà acceso
tutti i doni sognati
più uno, per buon peso”. Se comandasse il pastore
Del presepe di cartone
Sai che legge farebbe
Firmandola col lungo bastone?
“Voglio che oggi non pianga
nel mondo un solo bambino,
che abbiano lo stesso sorriso
il bianco, il moro, il giallino”.
Sapete che cosa vi dico
Io che non comando niente?
Tutte queste belle cose
Accadranno facilmente; se ci diamo la mano
i miracoli si faranno
e il giorno di Natale
durerà tutto l'anno.
Il pianeta degli alberi di Natale di Gianni Rodari
RispondiEliminaDove sono i bambini che non hanno
l'albero di Natale
con la neve d'argento, i lumini
e i frutti di cioccolata?
presto, presto adunata, si va
sul Pianeta degli alberi di natale,
io so dove sta. Che strano, beato Pianeta…
Qui è Natale ogni giorno.
Ma guardatevi attorno:
gli alberi della foresta,
illuminati a festa,
sono carichi di doni.
Crescono sulle siepi i panettoni,
i platani del viale
sono platani di Natale.
Perfino l'ortica,
non punge mica,
ma tiene su ogni foglia
un campanello d'argento
che si dondola al vento.
In piazza c'e' il mercato dei balocchi.
Un mercato coi fiocchi,
ad ogni banco lasceresti gli occhi.
E non si paga niente, tutto gratis.
Osservi, scegli, prendi e te ne vai.
Anzi, anzi, il padrone
Ti fa l'inchino e dice:"Grazie assai,
torni ancora domani, per favore:
per me sarà un onore…" Che belle le vetrine senza vetri!
Senza vetri, s'intende,
così ciascuno prende
quello che più gli piace: e non si passa
mica alla cassa, perché
la cassa non c'è. Un bel Pianeta davvero
Anche se qualcuno insiste
A dire che non esiste…
Ebbene, se non esiste, esisterà:
che differenza fa?
Natale per me significa guardare mamma che preparava il pranzo, godermi il calore del forno e del camino, tirare le strisce scintillanti del nostro piccolo alberello e spostare i re magi nel presepio un po' tutte le sere
Christmas is Coming
RispondiEliminaChristmas is coming,
The goose is getting fat,
Please put a penny
In a poor man's hat.
If you haven't got a penny,
A ha'penny will do,
If you haven't got a ha'penny,
Then God bless you.
Antonello Venditti
RispondiEliminaQuando verrà Natale,
tutto il mondo cambierà
Quando verrà Natale,
tutto sorriderà
Luca Carboni
RispondiEliminaE' quasi Natale
e a Bologna
che freddo che fa
Io parto da Milano
per passarlo
con mamma e papà
Il mondo
forse no, non è cambiato mai
e pace in terra
no non c'è
e non ci sarà
perché noi non siamo uomini
di buona volontà
Non so perché
questo lusso di cartone
se razzismo guerra e fame
ancora uccidon le persone.
Lo sai cos'è,
dovremmo stringerci le mani
... O è Natale tutti i giorni
o non è Natale mai...
E intanto i negozi
brillano e brilla la TV
e le offerte speciali
e i nostri dischi si vendono di più
Il mondo
forse no, non è cambiato mai
e pace in terra
forse un giorno ci sarà
perché il mondo ha molto tempo,
ha tempo
molto più di noi
E intanto noi
ci facciamo i regali
il giorno che è nato Cristo
arricchiamo gl'industriali
e intanto noi
ci mangiamo i panettoni
il giorno che è nato Cristo
diventiamo più ciccioni
Lo sai cos'è,
dovremmo stringerci le mani
... O è Natale tutti i giorni
o non è Natale maaaai...
... O è Natale tutti i giorni
o non è Natale maaaai...
Francesco De Gregori
RispondiEliminaC'è la luna sui tetti e c'è la notte per strada
le ragazze ritornano in tram
ci scommetto che nevica, tra due giorni Natale
ci scommetto dal freddo che fa.
E da dietro la porta sento uno che sale
ma si ferma due piani più giù
un peccato davvero ma io già lo sapevo
che comunque non potevi esser tu
E tu scrivimi, scrivimi
se ti viene la voglia
e raccontami quello che fai
se cammini nel mattino e ti addormenti di sera
e se dormi, che dormi e che sogni che fai.
E tu scrivimi, scrivimi per il bene che conti
per i conti che non tornano mai
se ti scappa un sorriso e ti si ferma sul viso
quell'allegra tristezza che ci hai
Qui la gente va veloce ed il tempo corre piano
come un treno dentro a una galleria
tra due giorni è Natale e non va bene e non va male
buonanotte torna presto e così sia.
E tu scrivimi, scrivimi
se ti viene la voglia
e raccontami quello che fai
se cammini nel mattino e ti addormenti di sera
e se dormi, che dormi e che sogni che fai.
Faber, Fabrizio de Andrè
RispondiEliminaParlavi alla luna giocavi coi fiori
avevi l'età che non porta dolori
e il vento era un mago, la rugiada una dea,
nel bosco incantato di ogni tua idea
nel bosco incantato di ogni tua idea
E venne l'inverno che uccide il colore
e un babbo Natale che parlava d'amore
e d'oro e d'argento splendevano i doni
ma gli occhi erano freddi e non erano buoni
ma gli occhi eran freddi e non erano buoni
Coprì le tue spalle d'argento e di lana
di perle e smeraldi intrecciò una collana
e mentre incantata lo stavi a guardare
dai piedi ai capelli ti volle baciare
dai piedi ai capelli ti volle baciare
E adesso che gli altri ti chiamano dea
l'incanto è svanito da ogni tua idea
ma ancora alla luna vorresti narrare
la storia d'un fiore appassito a Natale
la storia d'un fiore appassito a Natale
Lucio Dalla
RispondiEliminaMa la televisione ha detto che il nuovo anno
porterà una trasformazione
e tutti quanti stiamo già aspettando
sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno,
ogni Cristo scenderà dalla croce
anche gli uccelli faranno ritorno.
Non è proprio di Natale, ma e me ricorda proprio natale, soprattutto del 1961
RispondiEliminaLettera a Pinocchio - johnny Dorelli
"Ho tanto desiderio questa sera
di scrivere una lettera a qualcuno
e tra gli amici della primavera
al mio più caro amico scriverò...."
Carissimo Pinocchio,
amico dei giorni più lieti,
di tutti i miei segreti
che confidavo a te.
Carissimo Pinocchio,
ricordi quand'ero bambino?
Nel bianco mio lettino,
ti sfogliai, ti parlai, ti sognai.
Dove sei? Ti vorrei veder,
del tuo mondo vorrei saper:
forse Babbo Geppetto è con te...
Dov'è il Gatto che t'ingannò,
il buon Grillo che ti parlò,
e la Fata Turchina dov'è?
Carissimo Pinocchio,
amico dei sogni più lieti,
con tutti i miei segreti
resti ancor nel mio cuor come allor.
Resti ancor nel mio cuor come allor.
Dove sei? Ti vorrei veder,
del tuo mondo vorrei saper:
forse Babbo Geppetto è con te...
dov'è il Gatto che t'ingannò,
il buon Grillo che ti parlò,
e la Fata Turchina dov'è??
Carissimo Pinocchio,
amico dei giorni più lieti,
con tutti i miei segreti,
resti ancor nel mio cuor come allor.
Natale, Salvatore Quasimodo
RispondiEliminaNatale. Guardo il presepe scolpito,
Dove sono i pastori appena giunti
Alla povera stalla di Betlemme.
Anche i Re Magi nelle lunghe vesti
Salutano il potente Re del mondo.
Pace nella finzione e nel silenzio
Delle figure di legno: ecco i vecchi
Del villaggio e la stella che risplende,
E l'asinello di colore azzurro.
Pace nel cuore di Cristo in eterno;
Ma non v'è pace nel cuore dell'uomo.
Anche con Cristo e sono venti secoli
Il fratello si scaglia sul fratello.
Ma c'è chi ascolta il pianto del bambino
Che morirà poi in croce fra due ladri?
HOLLY SONG (W.Shakespeare)
RispondiEliminaBlow, blow, thou winter wind,
Thou art not so unkind
As man's ingratitude.
Thy tooth is not so keen,
because thou art not seen,
Although thy breath be rude.
Heigh, ho, sing heigh, ho! Unto the green holly,
Most friendship is feigning, most loving mere folly;
Then, heigh, ho! the holly!
This life is most jolly.
Freeze, freeze, thou bitter sky,
That dost not bite so nigh
As benefits forgot.
Though thou the waters warp,
Thy sting is not so sharp
As friend remembered not.
Heigh, ho! Sing heigh, ho! unto the green holly,
Most friendship is feigning, most loving mere folly;
Then, heigh, ho! the holly!
This life is most jolly.
(Amiens, As You like it II,7)
Soffia, soffia vento d’inverno,
Tu non sei così scortese
Come l’ingratitudine dell’uomo.
Il tuo dente non è così aguzzo
Perché tu sei invisibile
Anche se il tuo fiato è pesante.
Ehi-ho, cant a ehi-ho sotto il verde agrifoglio,
Quasi tutta l’amicizia è finzione,
Quasi tutto l’amore è follia.
E allora, ehi-ho, canta,
Questa vita è bella.
Gela, gela, amaro cielo,
Che non mordi tanto
Quanto i benefici di chi si scorda,
Sebbene tu smuova le acque,
La tua punta non è tanto acuta
Quanto l’amico che si scorda.
Ehi-ho, canta ehi-ho, sotto il verde agrifoglio,
Quasi tutta l’amicizia è finzione,
Quasi tutto l’amore è follia.
E allora, ehi-ho canta,
Questa vita è bella.
Bellissima e struggente:
RispondiEliminaIL NATALE DELLE ZITELLE - Marie Noël
Tre zitelle, tre, eccoci arrivate qui,
portando tre vecchie lampade,
per adorare il Bambino…
O Vergine, eccoci qua, le ultime di tutti:
d’un tal ritardo, eccoci qua, umiliate,
ma il fatto è che gli altri, partendo,
ci hanno dimenticato.
Tutto il paese in festa, senza di noi,
a mezzanotte se n’andò.
Nessuna di noi, da sola, osò venirsene ed entrare…
Infine, eccoci qua, l’una ha condotto l’altra,
a poco a poco facemmo tutta la strada insieme
per vedere il nostro piccolo Dio…
Poverino, come trema!
Possiamo sfiorarlo con la punta delle dita?
Le nostre dita – toccatele – son tiepide.
Siam noi, Gesù Bambino, siam noi, le tre zitelle,
tre, così povere e brutte,
che nessuno ha mai voluto prenderci in sposa.
Un marito, passi! E’ un figlio
che manca al nostro cuore.
E quando voi, volgendovi
perché l’ombra allo sguardo vi celi,
Madre, timidamente schiudete, scostandola,
la vostra povera veste
per allattare il vostro bimbo affamato che piange,
nostro malgrado, il cuore ci si spezza:
è Lui che desideriamo!
proposta da Anonimo:
RispondiEliminaWE WISH YOU A MERRY CHRISTMAS
We wish you a Merry Christmas
We wish you a Merry Christmas
We wish you a Merry Christmas
And a Happy New Year.
We wish you a Merry Christmas
We wish you a Merry Christmas
We wish you a Merry Christmas
And a Happy New Year.
Good tidings we bring
To you and your kin
Good tidings for Christmas
And a happy new year.
We wish you a Merry Christmas
We wish you a Merry Christmas
We wish you a Merry Christmas
And a Happy New Year.
Good tidings we bring.
To you and your king
Good tidings for Christmas
And a happy new year.
We wish you a Merry Christmas
We wish you a Merry Christmas
We wish you a Merry Christmas
And a Happy New Year.
We wish you a Merry Christmas
We wish you a Merry Christmas
We wish you a Merry Christmas
And a Happy New Year.
We wish you a merry Christmas
And a happy new year.
proposta da Cybil Ohio:
RispondiEliminaAngels We Have Heard on High
Angels we have heard on high
Sweetly singing o'er the plains,
And the mountains in reply
Echoing their joyous strains.
Refrain
Gloria, in excelsis Deo!
Gloria, in excelsis Deo!
Shepherds, why this jubilee?
Why your joyous strains prolong?
What the gladsome tidings be
Which inspire your heavenly song?
Refrain
Come to Bethlehem and see
Christ Whose birth the angels sing;
Come, adore on bended knee,
Christ the Lord, the newborn King.
Refrain
See Him in a manger laid,
Whom the choirs of angels praise;
Mary, Joseph, lend your aid,
While our hearts in love we raise.
Refrain
proposta da b.b.five
RispondiEliminaThe First Noel, the Angels did say
Was to certain poor shepherds in fields as they lay
In fields where they lay keeping their sheep
On a cold winter's night that was so deep.
Noel, Noel, Noel, Noel
Born is the King of Israel!
They looked up and saw a star
Shining in the East beyond them far
And to the earth it gave great light
And so it continued both day and night.
Noel, Noel, Noel, Noel
Born is the King of Israel!
And by the light of that same star
Three Wise men came from country far
To seek for a King was their intent
And to follow the star wherever it went.
Noel, Noel, Noel, Noel
Born is the King of Israel!
This star drew nigh to the northwest
O'er Bethlehem it took its rest
And there it did both Pause and stay
Right o'er the place where Jesus lay.
Noel, Noel, Noel, Noel
Born is the King of Israel!
Then entered in those Wise men three
Full reverently upon their knee
And offered there in His presence
Their gold and myrrh and frankincense.
Noel, Noel, Noel, Noel
Born is the King of Israel!
Then let us all with one accord
Sing praises to our heavenly Lord
That hath made Heaven and earth of nought
And with his blood mankind has bought.
Noel, Noel, Noel, Noel
Born is the King of Israel!
"The First Noel" (also written "The First Noël" and "The First Nowell") is a traditional classical English carol, most likely from the 18th century, although possibly earlier. The word Noel comes from the French word Noël meaning Christmas, from the Latin word natalis which translates as birthday".
EliminaIn its current form, it is of Cornish origin, and it was first published in Carols Ancient and Modern (1823) and Gilbert and Sandys Carols (1833), both of which were edited by William Sandys and arranged, edited and with extra lyrics written by Davies Gilbert for Hymns and Carols of God. Today, it is usually performed in a four-part hymn arrangement by the English composer John Stainer, first published in his Carols, New and Old in 1871. Variations of its theme are included in Victor Hely-Hutchinson's Carol Symphony.
The melody is unusual among English folk melodies in that it consists of one musical phrase repeated twice, followed by a refrain which is a variation on that phrase. All three phrases end on the third of the scale. It is thought to be a version of an earlier melody sung in a church gallery setting "The First O Well"; a conjectural reconstruction of this earlier version can be found in the New Oxford Book of Carols.
A Christmas carol is a carol whose lyrics center on the theme of Christmas or that has become associated with the Christmas season even though its lyrics may not specifically refer to Christmas. Both types of Christmas carols are included in this list.
Traditional Christmas carols mainly focus on the Christian celebration of the birth of Jesus. Other Christmas songs focus on more secular Christmas themes, such as winter scenes, family gatherings, and Santa Claus.
La iperfamosa "Nooeel, Nooeel..." spessissimo usata nei telefilm di lingua anglosassone, di solito coi titoli di coda nella puntata natalizia. In Italia tutti la conoscono, ma quasi nessuno sa cos'è!
Eliminaproposta da amish.scot:
RispondiEliminaThe Twelve Days of Christmas
On the first day of Christmas
my true love sent to me:
A Partridge in a Pear Tree
On the second day of Christmas
my true love sent to me:
2 Turtle Doves
and a Partridge in a Pear Tree
On the third day of Christmas
my true love sent to me:
3 French Hens
2 Turtle Doves
and a Partridge in a Pear Tree
On the fourth day of Christmas
my true love sent to me:
4 Calling Birds
3 French Hens
2 Turtle Doves
and a Partridge in a Pear Tree
On the fifth day of Christmas
my true love sent to me:
5 Golden Rings
4 Calling Birds
3 French Hens
2 Turtle Doves
and a Partridge in a Pear Tree
On the sixth day of Christmas
my true love sent to me:
6 Geese a Laying
5 Golden Rings
4 Calling Birds
3 French Hens
2 Turtle Doves
and a Partridge in a Pear Tree
On the seventh day of Christmas
my true love sent to me:
7 Swans a Swimming
6 Geese a Laying
5 Golden Rings
4 Calling Birds
3 French Hens
2 Turtle Doves
and a Partridge in a Pear Tree
On the eighth day of Christmas
my true love sent to me:
8 Maids a Milking
7 Swans a Swimming
6 Geese a Laying
5 Golden Rings
4 Calling Birds
3 French Hens
2 Turtle Doves
and a Partridge in a Pear Tree
On the ninth day of Christmas
my true love sent to me:
9 Ladies Dancing
8 Maids a Milking
7 Swans a Swimming
6 Geese a Laying
5 Golden Rings
4 Calling Birds
3 French Hens
2 Turtle Doves
and a Partridge in a Pear Tree
On the tenth day of Christmas
my true love sent to me:
10 Lords a Leaping
9 Ladies Dancing
8 Maids a Milking
7 Swans a Swimming
6 Geese a Laying
5 Golden Rings
4 Calling Birds
3 French Hens
2 Turtle Doves
and a Partridge in a Pear Tree
On the eleventh day of Christmas
my true love sent to me:
11 Pipers Piping
10 Lords a Leaping
9 Ladies Dancing
8 Maids a Milking
7 Swans a Swimming
6 Geese a Laying
5 Golden Rings
4 Calling Birds
3 French Hens
2 Turtle Doves
and a Partridge in a Pear Tree
On the first day of Christmas
my true love sent to me:
12 Drummers Drumming
11 Pipers Piping
10 Lords a Leaping
9 Ladies Dancing
8 Maids a Milking
7 Swans a Swimming
6 Geese a Laying
5 Golden Rings
4 Calling Birds
3 French Hens
2 Turtle Doves
and a Partridge in a Pear Tree
I saw three ships come sailing by
RispondiEliminaOn Christmas Day, on Christmas Day.
I saw three ships come sailing by
On Christmas Day in the morning.
And what was in those ships all three
On Christmas Day, on Christmas Day?
And what was in those ships all three
On Christmas Day in the morning?
The Virgin Mary and Christ were there
On Christmas Day, on Christmas Day.
The virgin Mary and Christ were there
On Christmas Day in the morning
In Memoriam,(Ring out, wild bells) - Lord Alfred Tennyson
RispondiEliminaRing out, wild bells, to the wild sky,
The flying cloud, the frosty light:
The year is dying in the night;
Ring out, wild bells, and let him die.
Ring out the old, ring in the new,
Ring, happy bells, across the snow:
The year is going, let him go;
Ring out the false, ring in the true.
Ring out the grief that saps the mind
For those that here we see no more;
Ring out the feud of rich and poor,
Ring in redress to all mankind.
Ring out a slowly dying cause,
And ancient forms of party strife;
Ring in the nobler modes of life,
With sweeter manners, purer laws.
Ring out the want, the care, the sin,
The faithless coldness of the times;
Ring out, ring out my mournful rhymes
But ring the fuller minstrel in.
Ring out false pride in place and blood,
The civic slander and the spite;
Ring in the love of truth and right,
Ring in the common love of good.
Ring out old shapes of foul disease;
Ring out the narrowing lust of gold;
Ring out the thousand wars of old,
Ring in the thousand years of peace.
Ring in the valiant man and free,
The larger heart, the kindlier hand;
Ring out the darkness of the land,
Ring in the Christ that is to be.
Up on the housetop reindeer paws out jumps Good Old Santa Claus
RispondiEliminaDown through the chimney with lots of toys
All for the little ones, Christmas joys
Ho, ho ho! Who wouldn't go? Ho, ho ho! Who wouldn't go?
Up on the housetop, click, click, click
Down through the chimney with good Saint Nick
First comes the stocking of little Nell
Oh, dear Santa fill it well
Give her a dolly that laughs and cries
One that will open and shut her eyes
Ho, ho, ho! Who wouldn't go? Ho, ho, ho! Who wouldn't go?
Up on the housetop, click, click, click
Down through the chimney with good Saint Nick
Next comes the stocking of little Will
Oh, just see what a glorious fill
Here is a hammer and lots of tacks
Also a ball and a whip that cracks
Ho, ho ho! Who wouldn't go? Ho, ho, ho! Who wouldn't go?
Up on the housetop, click, click, click
Down through the chimney with good Saint Nick
SANTA CLAUS IS COMING TO TOWN
RispondiElimina«You better watch out
You better not cry
better not pout
I'm telling you why
Santa Claus is coming to town
He's making a list,
and checking it twice;
gonna find out
Who's naughty and nice.
Santa Claus is coming to town
He sees you when you're sleeping
He knows when you're awake
He knows if you've been bad or good
so be good for goodness sake!
O! You better watch out!
You better not cry.
better not pout, I'm telling you why.
Santa Claus is coming to town.
Santa Claus is coming to town.»
resisto a tutto tranne che al Natale! Poesia di Diego Valeri
RispondiEliminaNotte Santa
Mamma, chi è che nella notte canta
questo canto divino?
Caro, è una mamma poveretta e santa
che culla il suo bambino.
Mamma, m'è parso di sentire un suono
come di ciaramella...
Sono i pastori, mio piccino buono,
che van dietro alla stella..
Mamma, c'è un batter d'ali, un sussurrare
di voci intorno, intorno...
Sono gli angeli discesi ad annunziare
il benedetto giorno.
Mamma, il cielo si schiara e si scolora
come al levar del sole...
Splendono i cuor degli uomini; è l'aurora
del giorno dell'amore.
Diego Valeri
Non solo fanno la slitta volare
RispondiEliminae in ciel galoppano senza cadere
Ogni renna ha il suo compito speciale
per saper dove i doni portare
“Cometa” chiede a ciascuna stella
Dov'è questa casa o dov'è quella.
“Fulmine” guarda di qui e di là
Per sapere se la neve verrà.
“Donnola” segue del vento la scia
Schivando le nubi che sbarran la via.
“Freccia” controlla il tempo scrupoloso
Ogni secondo che fugge è prezioso.
“Ballerina” tiene il passo cadenzato
Per far che ogni ritardo sia recuperato.
“Saltarello” deve scalpitare
Per dare il segnale di ripartire.
“Donato” è poi la renna postino
Porta le lettere d´ogni bambino.
“Cupido”, quello dal cuore d´oro
Sorveglia ogni dono come un tesoro.
Quando vedete le renne volare
Babbo Natale sta per arrivare!
Rudolph the Red-Nosed Reindeer
RispondiElimina« You know Dasher and Dancer
And Prancer and Vixen,
Comet and Cupid And Donner and Blitzen.
But do you recall The most famous reindeer of all?
Rudolph the Red-Nosed Reindeer
Had a very shiny nose And if you ever saw it
You would even say it glows All of the other reindeer
Used to laugh and call him names They never let poor Rudolph
Play in any reindeer games
Then one foggy Christmas Eve
Santa came to say Rudolph with your nose so bright
Won't you guide my sleigh tonight? Then all the reindeer loved him
And they shouted out with glee "Rudolph the red-nosed reindeer
You'll go down in history!" »
DECK THE HALLS ( FA- LA- LA- LA)
RispondiEliminaDeck the halls with boughs of holly
Fa-la-la-la-la, la-la-la-la
'Tis the season to be jolly
Fa-la-la-la-la, la-la-la-la
Don we now our gay apparel
Fa-la-la, la-la-la, la-la-la.
Troll the ancient Yule-tide carol
Fa-la-la-la-la, la-la-la-la.
See the blazing Yule before us.
Fa-la-la-la-la, la-la-la-la
Strike the harp and join the chorus.
Fa-la-la-la-la, la-la-la-la
Follow me in merry measure.
Fa-la-la-la-la, la-la-la-la
While I tell of Yule-tide treasure.
Fa-la-la-la-la, la-la-la-la
Fast away the old year passes.
Fa-la-la-la-la, la-la-la-la
Hail the new year, lads and lasses
Fa-la-la-la-la, la-la-la-la
Sing we joyous, all together.
Fa-la-la-la-la, la-la-la-la
Heedless of the wind and weather.
Fa-la-la-la-la, la-la-la-la
proposta da anonimo
RispondiEliminaO little town of Bethlehem,
How still we see thee lie.
Above thy deep and dreamless sleep
The silent stars go by;
Yet in thy dark streets shineth
The everlasting Light.
The hopes and fears of all the years
Are met in thee tonight.
For Christ is born of Mary,
And, gathered all above
While mortals sleep, the angels keep
Their watch of wond'ring love.
O morning stars, together
Proclaim the holy birth,
And praises sing to God the King,
And peace to men on earth.
How silently, how silently
The wondrous gift is giv'n!
So God imparts to human hearts
The blessings of his heav'n.
No ear may hear his coming;
But in this world of sin,
Where meek souls will receive him, still
The dear Christ enters in.
Text: Phillips Brooks, 1835-1893
Music: Lewis H. Redner, 1831-1908
IL PELLEROSSA NEL PRESEPE - GIANNI RODARI
RispondiEliminaIl pellerossa con le piume in testa
e con l’ascia di guerra in pugno stretta,
come è finito tra le statuine
del presepe, pastori e pecorine,
e l’asinello, e i maghi sul cammello,
e le stelle ben disposte,
e la vecchina delle caldarroste?
Non è il tuo posto, via, Toro seduto:
torna presto di dove sei venuto.
Ma l’indiano non sente. O fa l’indiano.
Ce lo lasciamo, dite, fa lo stesso?
O darà noia agli angeli di gesso?
Forse è venuto fin qua,
ha fatto tanto viaggio,
perché ha sentito il messaggio:
pace agli uomini di buona volontà.
I Re Magi - Gabriele D'Annunzio
RispondiEliminaUna luce vermiglia
risplende nella pia
notte e si spande via
per miglia e miglia e miglia.
O nova meraviglia!
O fiore di Maria!
Passa la melodia
e la terra s'ingiglia.
Cantano tra il fischiare
del vento per le forre,
i biondi angeli in coro;
ed ecco Baldassarre
Gaspare e Melchiorre,
con mirra, incenso ed oro.
Siam venuti dall'oriente
RispondiEliminaper cercare Maria e Gesù...
tormentone urlato da me, mio fratello e Alfio di porta in porta, vestiti da Re Magi, con una stella cometa di cartone e stagnola, credo sia stato nel 1964
Credo che questa sia la versione originale
Elimina"SIAMO QUI CON LA GRAN STELLA"
Siamo qui con la gran stella
per adorare Maria e Gesù
e per portarvi la novella
che è nato il Redentor.
Maria gli disse amato sposo
sono stanca di camminar
per paura di gente strana
o di qualche traditor.
Giuseppe le disse amata sposa
tu riposi di buon cuor
questa notte sarai gloriosa
soffrirai di un gran dolor.
Quan fu giunta la mezza notte
e Maria si risvegliò
e la vide di un gran splendore
era nato il Redentor.
La rimira quel bambinello
nato ignudo in mezzo al fien
la si leva di testa il velo
per coprir il suo Re del ciel.
L’era nato in una stalla
presso il bue e l’asinel
la parea una gran sala
preparata per un di Re.
Forse antrambe derivano dal Canto della Ciara Stela degli Alpini:
EliminaSiamo qua di una gran Stela
par adorare Maria e Gesù
per portare una novèla che xe nato el Redentor!
Camminando di giorno e notte
così fresca xe la stagion
per i boschi e per le grotte
sensa avere la provigion!
E Maria le disse a Giuseppe:
“sono stanca di caminar se trovassi una capanna questa notte a riposar!”
La capanna fu ritrovata e Maria stava con grande timor
per paura di gente strana e di qualche traditor!
Co fu giunta la mesanote, e Maria si risvegliò
e la vide d’un gran splendore Che l’è nato il Redentor!
Siamo qua per ringrarsiarVI
D’una grasia e di un favor,
n’altro ano ritorneremo se ghe piaserà al Signor!
Dolce felice notte, che più chiara sei del giorno
per veder la luce attorno la Ciarastela.
Dolce madre, regina bella, che per tutto il mondo regge
il pasto che mi sorregge è Giuseppe santo.
Ascoltate il mio canto, ascoltate le mie parole
ché la luna mi sembra sole e la terra splende.
C'è un angelo che mi attende, sopra il suon della capanna
canteremo a tutti Osanna per il Signore".
E' nato! Alleluia! di Guido Gozzano
RispondiEliminaE' nato! Alleluia!
E' nato il sovrano bambino,
è nato! Alleluia, alleluia!
La notte che già fu sì buia
risplende di un astro divino.
Orsù, cornamuse, più gaie
suonate! Squillate, campane!
Venite, pastori e massaie,
o genti vicine e lontane!
Non sete, non molli tappeti,
ma come nei libri hanno detto
da quattromill'anni i profeti,
un poco di paglia ha per letto.
Da quattromill'anni s'attese
quest'ora su tutte le ore.
E' nato, è nato il Signore!
E' nato nel nostro paese.
Risplende d'un astro divino
la notte che già fu sì buia.
E' nato il Sovrano Bambino,
è nato! Alleluia, alleluia!
I Magi - Angiolo Silvio Novaro
RispondiEliminaLa carovana
non è lontana
dei Magi d'Oriente.
Scalpitio di cavalli si sente,
suoni di pifferi, confuse
arie di cornamuse.
I re portano tesori
su cavalli bardati d'argento,
e i pastori a passo lento
ingenui cuori.
E' Natale - Madre Teresa di Calcutta
RispondiEliminaE' Natale ogni volta che sorridi
a un fratello e gli tendi una mano.
E' Natale ogni volta che rimani
in silenzio per ascoltare l'altro.
E' Natale ogni volta che non accetti
quei principi che relegano gli oppressi
ai margini della società.
E' Natale ogni volta che speri
con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.
E' Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza.
E' Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri."
Il vecchio Natale di Marino Moretti
RispondiEliminaMentre la neve fa, sopra la siepe,
un bel merletto e la campana suona,
Natale bussa a tutti gli usci e dona
ad ogni bimbo un piccolo presepe.
Ed alle buone mamme reca i forti
virgulti che orneran furtivamente
d'ogni piccola cosa rilucente:
ninnoli, nastri, sfere, ceri attorti...
A tutti il vecchio dalla barba bianca
porta qualcosa, qualche bella cosa.
e cammina e cammina senza posa
e cammina e cammina e non si stanca.
E, dopo avere tanto camminato
nel giorno bianco e nella notte azzurra,
conta le dodici ore che
sussurra la mezzanotte
e dice al mondo: È nato!
proposta da anonimo:
RispondiEliminaLo Zampognaro (di Gianni Rodari)
Se comandasse lo zampognaro
Che scende per il viale,
sai che cosa direbbe
il giorno di Natale?
"Voglio che in ogni casa
spunti dal pavimento
un albero fiorito
di stelle d'oro e d'argento".
Se comandasse il passero
Che sulla neve zampetta,
sai che cosa direbbe
con la voce che cinguetta?
"Voglio che i bimbi trovino,
quando il lume sarà acceso
tutti i doni sognati
più uno, per buon peso".
Se comandasse il pastore
Del presepe di cartone
Sai che legge farebbe
Firmandola col lungo bastone?
"Voglio che oggi non pianga
nel mondo un solo bambino,
che abbiano lo stesso sorriso
il bianco, il moro, il giallino".
Sapete che cosa vi dico
Io che non comando niente?
Tutte queste belle cose
Accadranno facilmente;
se ci diamo la mano
i miracoli si faranno
e il giorno di Natale
durerà tutto l'anno.
Non avevamo molti soldi: il nostro presepe (mio e di mio fratello Toni) era fatto di pezzi di legna rubati dalla catasta sotto la tettoia; invece di muschio ne avevamo in abbondanza. Poche statuine, alcune di plastica, alcune di cartapesta, sproporzionate e scolorite. Solo i re magi erano davvero belli, di terracotta smaltata: ce li aveva regalati la zia Paolina. Stonavano, ma luccicavano. Ogni anno ci potevamo permettere solo due cose: un nuovo foglio di carta-cielo blu scura con le stelline dorate e una nuova cometa di cartone coi brillantini, tutti gli anni andavano rotti entrambi per qualche motivo. Nonna e mamma facevano i tortellini, e ci regalavano pezzetti di pasta che spianavamo con un bastoncino e cuocevamo sulle piastre della cucina Sovrana: mi ricordo ancora l'odore del brodo di cappone che bolliva. Questi sono i miei ricordi più feroci, l'odore del brodo e l'odore del muschio ancora umido di terra. Non voglio aggiungere poesie, solo un grazie per aver reso possibile scrivere queste cose.
RispondiEliminaNATALE - di Giuseppe Ungaretti 1916
RispondiEliminaNon ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade
Ho tanta
stanchezza
sulle spalle
Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata
Qui
non si sente
altro
che il caldo buono
Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare
Sotto l'albero di Natale di Luigi Ardenzi
RispondiEliminaNella stanza del soggiorno
splende l'Albero di Natale.
Com'è bello tutto adorno
di palline colorate,
d'angioletti e cioccolatini
che si muovono al vento
appeso a fili d'argento.
Ai suoi piedi
(anche se tu non lo vedi)
c'è una grotta col Bue e l'Asinello
con Giuseppe e Maria
e in mezzo, sulla paglia, un Bambinello.
Ci sono anch'io, ci sei anche tu
tra quei pastori che allungano il collo
per vedere il Bambin Gesù.
E' nato questa notte
per farci tutti fratelli:
bianchi, rossi, gialli, neri;
e il colore non conta più.
Sotto l'albero, attorno alla grotta
danzano in girotondo
tutti i bambini del mondo
entrati in punta di piedi
(anche se tu non li vedi)
nella stanza del tuo soggiorno.
Con loro danza anche tu
perché è nato il Bambin Gesù.
Nel mio Presepe di Paola Surano
RispondiEliminaNel mio Presepe, quest'anno, Signore
non metterò davanti alla grotta pastori di gesso
con gli agnelli sacrificali sulle spalle
né Magi carichi di doni preziosi
condotti nel cammino dalle stelle.
quest'anno vorrei mettere nel mio presepe noi,
uomini affannati in corsa senza meta,
avventurati senza bussola su tortuosi sentieri.
e, seduta davanti alla grotta, Signore,
vorrei parlarTidi noi, uomini
assillati dalle incombenze di fine mese,
distratti dalle mille cose da fare e
dallo zapping che riempie gli occhi di immagini
e svuota la mente dai pensieri,
angosciati dalla realtà del tempo globale
che riempie il cuore di emozioni
e svuota l‟anima dai sentimenti;
vorrei parlarTidi quanto siamo stanchi
sfiduciati, annichiliti al cospetto
di un futuro che non riusciamo a decifrare.
e accorgermi, alla fine, Signore
che pur camminando alla cieca
siamo arrivati tutti insieme nel mio presepe
noi uomini, con le braccia cariche
delle nostre povere cose da offrirTi
in cambio di un Tuo sorriso di Pace.
IL MIO PRESEPE
RispondiEliminaHo girato per cercare un presepe.
Ne ho trovati fatti di pietra, di paglia,
d'oro e d'argento, luccicanti ed opachi,
colorati e grigi, maestosi e modesti.
Ne ho visti da veri artisti,
da fanciulli, da anziani tremolanti,
ed anche uno fatto da un cieco.
Ho cercato persino su internet.
Tutti unici e svariati.
Ogni volto nasconde un cuore,
ogni presepe una luce.
Gesù è luce e pace.
Ecco il mio presepe,
il più semplice, umile,
una piccola luce...
MA ACCESA NEL MIO CUORE!
Flavia Delpino
Ti presento il Natale di Vincenzo Riccio
RispondiEliminaVoglio parlare a te
di quel Natale
capace di portare al mondo intero
il dono della pace;
di regalare, senza prezzo alcuno,
erenità, nel cuore di ciascuno.
Altro non è la notte di Natale:
fruscio del corpo di un piccolo Bambino
che si rannicchia in un angolo di paglia
per regalare, anche a chi non voglia,
una speranza fatta di sorrisi.
Altro non è la notte di Natale:
la mano di un pittore
che dona al mondo intero
un quadro dell’amore,
d’apprendere in un angolo del cuore.
Altro non è la notte di Natale:
voglia di calore,
anche di torrone,
fette di panettone.
Anche questo é Natale,
ma ad una condizione,
che sia tutto condito con lievito d’amore.
LA BUONA NOVELLA - GIOVANNI PASCOLI
RispondiEliminaIn Oriente
Si vegliava sui monti. Erano pochi
pastori che vegliavano sui monti
di Giuda. Quasi spenti erano i fuochi.
Altri alle tombe mute, altri alle fonti
garrule, presso. Il plenilunio bianco
battea dai cieli sopra le lor fronti.
Ognun guardava ai cieli, come stanco,
stanco nel cuore; ognuno avea vicino
il dolce uguale ruminar del branco.
Sostava sino all'alba del mattino
il cuor del gregge, sazio di mentastri;
ma il cuore de' pastori era in cammino
sempre; ch'erano erranti come gli astri,
essi: avean la bisaccia irta di peli
al collo, e tra i ginocchi i lor vincastri,
e cinti i lombi, e nella mano steli
d'issopo. E alcuno, come è lor costume,
cantava, fiso, come stanco, ai cieli.
E il canto, sotto i cieli arsi dal lume,
a piè dell'universo, era sommesso,
era non più che un pigolìo d'implume
caduto, sotto il suo grande cipresso.
Maath cantava: - O tu che mai non poni
il tuo vincastro, e che pari nell'alto
le taciturne costellazïoni,
Dio! che la nostra vita cader d'alto
fai, come pietra, dalla tua gran fionda...
la pietra cade sopra il Mar d'asfalto.
Pietra ch'è nel Mar morto e non affonda,
la vita! Cosa grave che galleggia,
e va e va dove la porta l'onda!
O Dio, noi siamo come questa greggia
che va e va, né posso dir che arrivi,
nemmen se giunga al pozzo della reggia! -
Addì cantava: - Tu, sola tu, vivi,
o greggia, che non mai dalle tue strade
vedi la Morte ferma là nei trivi.
Vedo qualche smarrito astro che cade:
muore anche l'astro. Ma tu, pago il cuore,
stai ruminando sotto le rugiade.
O greggia, solo chi non sa, non muore!
Tu non odi l'abisso che rimbomba
presso il tuo dente, e strappi lieta il fiore
del loto eterno ai sassi della tomba.
E un canto invase allora i cieli:
PACE SOPRA LA TERRA!
E i fuochi quasi spenti
Eliminaarsero, e desta scintillò la brace,
come per improvvisa ala di venti
silenzïosi, e si sentì nei cieli
come il soffio di due grandi battenti.
Erano in alto nubi, pari a steli
di giglio, sopra Betlehem; già pronti
erano, in piedi, attoniti ed aneli,
i pastori guardando di sui monti,
e chi presso le tombe, onde una voce
uscìa di culla, e chi presso le fonti,
onde un tumulto scaturìa di foce:
e un angelo era, con le braccia stese,
tra loro, come un'alta esile croce,
bianca; e diceva: «Gioia con voi! Scese
Dio sulla terra.» Ed a ciascuno il cuore
sobbalzò verso: il bianco angelo, e prese
via per vedere il Grande che non muore,
come l'agnello che pur va carponi;
il Dio che vive tutto in sé, pastore
di taciturne costellazioni.
Mossero: e Betlehem, sotto l'osanna
de' cieli ed il fiorir dell'infinito,
dormiva. E videro, ecco, una capanna.
Ed ai pastori l'accennò col dito
un angelo: una stalla umile e nera,
donde gemeva un filo di vagito.
E d'un figlio dell'uomo era, ma era
quale d'agnello. Esso giacea nel fieno
del presepe, e sua madre, una straniera,
sopra la paglia. Era il suo primo, e il seno
le apriva; e non aveva ella né due
assi: all'albergo alcun le disse: È pieno.
Nella capanna povera le sue
lagrime sorridea sopra il suo nato,
su cui fiatava un asino ed un bue.
Noi cercavamo Quei che vive... - entrato
disse Maath. Ed ella con un pio
dubbio: - Il mio figlio vive per quel fiato...
Quei che non muore... - Ed ella: - Il figlio mio
morrà (disse, e piangeva su l'agnello
suo tremebondo) in una croce... - Dio... -
Rispose all'uomo l'Universo: È quello!
In Occidente
Grande, lungo le molte acque, al sussurro
del fiume eterno, sopra i sette monti,
bianca di marmo in mezzo al cielo azzurro,
Roma dormiva. Agli archi quadrifronti
battea la luna; e il Tevere sonoro
fiorìa di spuma percotendo ai ponti.
Alto fulgeva col suo tetto d'oro
il Capitolio: ma la notte mesta
adombrava la Via Sacra del Foro.
Nell'ombra un lume: il fuoco era di Vesta,
che tralucea. Nel tempio le Vestali
dormian ravvolte nella lor pretesta.
Era la notte dopo i Saturnali.
EliminaNelle celle de' templi, sui lor troni,
taceano i numi, soli ed immortali.
Intorno alla Dea Madre i suoi leoni
giacean nel sonno. Gli ebbri Coribanti
dormian con nell'orecchio ululi e tuoni.
Rosso di sangue uno giaceva avanti
la Dea. Dischiuso il tempio era di Giano.
Esso attendeva, coi serrami infranti,
l'aquile che predavano lontano.
Roma dormiva, ebbra di sangue.
I ludi eran finiti. In sogno le matrone
ora vedean gladiatori ignudi.
Ne' triclini ai dormenti le corone
eran cadute, e s'imbevean le rose
nel sangue che fluì dal mirmillone.
Dormivan su le umane ossa già rose,
le belve in fondo degli anfiteatri;
e gli schiavi tornati erano cose.
Dopo la breve libertà, negli atrï
giacean gli ostiari alla catena, quali
cani la cui leggera anima latri.
Era la notte dopo i Saturnali;
ed ogni schiavo dalla tarda sera
dormiva, udendo ventilar grandi ali,
e gracidare. Erano cigni a schiera
sul patrio fiume... No: su l'Esquilino
erano corvi in una nube nera...
Ei tesseva e stesseva il suo destino:
vedea sua madre; poi sentia la voce
del banditore: apriva al suo bambino
le braccia, e le sentia fitte alla croce.
Roma dormiva. Uno vegliava, un Geta
gladïatore. Egli era nuovo, appena
giunto: il suo piede, bianco era di creta.
L'avean, col raffio, tratto dall'arena
del circo; e nello spolïario immondo
alcun nel collo gli aprì poi la vena,
Rantolava il silenzio era profondo:
il cader lento d'una goccia rossa
solo restava del fragor del mondo.
Ma d'uomini gremita era la fossa
in cui giaceva. All'occhio suo, tra un velo,
parea scoprirne e ricoprirne l'ossa.
Ed era solo, e l'uomo che col gelo
lo pungea di sua cute, più lontano
gli era del più lontano astro del cielo;
più della terra sua, più del suo piano
lunghesso l'Istro, e de' suoi bovi ch'ora
sdraiati ruminavano pian piano,
e de' suoi figli ch'attendean l'aurora,
piccoli nella lor nomade cuna,
e del suo plaustro, ch'era sua dimora,
là fermo e nero al lume della luna.
E venne bianco nella notte azzurra
un angelo dal cielo di Giudea,
a nunzïar la pace; e la Suburra
non l'udiva; e nel tempio alto di Rhea
bandì la pace; e non alzò la testa
quell'uomo rosso ai piedi della Dea;
e vide, un fuoco, e disse, PACE; e Vesta
ardeva, e le Vestali al focolare
sedeano avvolte nella lor pretesta;
e vide un tempio aperto, e dal sogliare
mormorò, PACE; e non l'udì che il vento
che uscì gemendo e portò guerra al mare.
E l'angelo passò candido e lento
per i taciti trivi, e dicea,
PACE SOPRA LA TERRA!...
Udì forse un lamento...
Vegliava, il Geta... Entrò l'angelo: PACE!
disse. E nella infinita urbe de' forti
sol quegli intese. E chiuse gli occhi in pace·
Sol esso udì; ma lo ridisse ai morti,
e i morti ai morti, e le tombe alle tombe
e non sapeano i sette colli assorti,
ciò che voi sapevate, o catacombe.
I RE MAGI - Emilio Praga
RispondiEliminaI bei vegliardi dallo scettro d'oro
Che per la neve, sotto il ciel sereno,
Sostar sommessi alla mia porta udia,
La notte della santa Epifania,
O son morti di freddo, o son malati
Nei paesi del sole,
I bei vegliardi dallo scettro d'oro!
Quando la mia scarpetta sul verone
Tutta avvizzita facea la rugiada,
E tu, madre, domestica regina,
La colmavi di doni alla mattina,
Io ricciuto avea il crin, candida l'alma,
E ogni alba che venìa
Di giornate regali il don mi offrìa
Un giovin Sire senza scettro d'oro,
Ma cui nutrian d'aromi e terra e cielo,
E una corte di sogni e di speranze
Complimentava fra beate stanze,
Era in quei giorni io stesso:
Io che il perduto imper sospiro adesso!
I bei vegliardi dallo scettro d'oro
Che per la neve, sotto il ciel sereno,
Sostar sommessi alla mia porta udia,
La notte della santa Epifania,
O son morti di freddo, o son malati
Nei paesi del sole,
I bei vegliardi dallo scettro d'oro.
I Buoi di Thomas Hardy
RispondiEliminaVigilia di Natale, è mezzanotte:
Ora essi sono tutti inginocchiati ,
Disse un anziano a noi seduti in gruppo
Ben crogiolati presso il focolare.
Ci fingemmo le miti creature
Entro il loro ricovero di paglia,
Né ad alcuno a noi venne il pensiero
Che non fossero appunto genuflessi.
Tanto leggiadra fantasia, chi mai
Tesserebbe in questi anni? Pure io sento
Che se in quell'ora un tale mi dicesse :
Vieni a vedere i buoi inginocchiati
Nella solinga fattoria a valle,
Che nell'infanzia avemmo familiare ,
Lo seguirci tra le ombre della notte,
Sperando in cuore fosse proprio vero.
ecco l'originale:
EliminaThe Oxen, BY THOMAS HARDY
Christmas Eve, and twelve of the clock.
“Now they are all on their knees,”
An elder said as we sat in a flock
By the embers in hearthside ease.
We pictured the meek mild creatures where
They dwelt in their strawy pen,
Nor did it occur to one of us there
To doubt they were kneeling then.
So fair a fancy few would weave
In these years! Yet, I feel,
If someone said on Christmas Eve,
“Come; see the oxen kneel,
“In the lonely barton by yonder coomb
Our childhood used to know,”
I should go with him in the gloom,
Hoping it might be so.
E' Natale - -Theophile Gautier
RispondiEliminaBianca la terra, il cielo grigio,
“suonate, campane, a distesa:
è nato!” Sul vivo prodigio
la Vergine è china e protesa.
Non broccati, non lievi tende
Proteggono il Bimbo dal gelo:
qualche tela di ragno pende
dal soffitto che mostra il cielo.
Gesù, tutto bianco e vermiglio,
sulla paglia fredda si muove;
gli rifiatano sul giaciglio,
a scaldarlo, l’asino e il bove.
Sopra il tetto che si spalanca
Nero, la neve fiocca eguale.
Angioletti in tunica bianca
Ricantano ai greggi: “E’ Natale!”
ecco l'originale:
EliminaNoël - Théophile GAUTIER (1811-1872)
Le ciel est noir, la terre est blanche ;
- Cloches, carillonnez gaîment ! -
Jésus est né ; - la Vierge penche
Sur lui son visage charmant.
Pas de courtines festonnées
Pour préserver l'enfant du froid ;
Rien que les toiles d'araignées
Qui pendent des poutres du toit.
Il tremble sur la paille fraîche,
Ce cher petit enfant Jésus,
Et pour l'échauffer dans sa crèche
L'âne et le boeuf soufflent dessus.
La neige au chaume coud ses franges,
Mais sur le toit s'ouvre le ciel
Et, tout en blanc, le choeur des anges
Chante aux bergers : " Noël ! Noël ! "
Gesù Bambino - PAUL VERLAINE
RispondiEliminaGesù Bambino, come dobbiamo essere
Se vogliamo vedere Dio Padre:
accordaci allora di rinascere
come puri infanti, nudi, senz'altro rifugio
che una stalla, e senz'altra compagnia
che un asino e un bue, umile coppia;
d'avere infinita ignoranza
e l'incommensurabile debolezza
per cui l'umile infanzia è benedetta;
di non agire senza che nonnulla ferisca
la nostra carne tuttavia innocente
ancora perfino d'una carezza,
senza che il nostro misero occhio non senta
dolorosamente perfino il chiarore
dell'alba impallidire appena,
della sera che cade, suprema luce,
senza provare altra voglia
che d'un lungo sonno tiepido e smorto…
Come puri infanti che l'aspra vita
destina – a quale meta tragica
o felice? – folla asservita
o libera truppa, a quale calvario?
ecco l'originale:
EliminaRenaître en purs bébés - Paul Verlaine
extrait de Liturgies intimes, 1892
Petit Jésus qu'il nous faut être,
Si nous voulons voir Dieu le Père,
Accordez-nous d'alors renaître
En purs bébés, nus, sans repaire
Qu'une étable, et sans compagnie
Qu'un âne et qu'un bœuf, humble paire ;
D'avoir l'ignorance infinie
Et l'immense toute-faiblesse
Par quoi l'humble enfance est bénie ;
De n'agir sans qu'un rien ne blesse
Notre chair pourtant innocente
Encor même d'une caresse,
Sans que notre œil chétif ne sente
Douloureusement l'éclat même
De l'aube à peine pâlissante,
Du soir venant, lueur suprême,
Sans éprouver aucune envie
Que d'un long sommeil tiède et blême...
En purs bébés que l'âpre vie
Destine, - pour quel but sévère
Ou bienheureux ? - foule asservie
Ou troupe libre, à quel calvaire ?
SALVATORE DI GIACOMO - Nuttata e' Natale
RispondiEliminaDint’a na grotta scura dormeno ‘e zampugnare:
dormeno, appese a ‘e mura,
e ronfeno, ‘e zampogne
quase abbuffate ancora
‘a ll’urdema nuvena;
e, ghianca, accumparesce e saglie ncielo,
dint’ ‘a chiara nuttata, ‘a luna chiena.
Dormeno: a mezzanotte
cchiù de n’ora ce manca;
e se sparano botte,
s’appicceno bengala,
e se canta e se sona
per tutto ‘o vicenato…
Ma ‘o Bammeniello nun è nato ancora,
e nun s’è apierto ancora ‘o Viscuvato.
Fora, doppo magnato,
esce nfucata, ‘a gente:
ccà d’ ‘o viento gelato,
p’ ‘e fierre d’ ‘a cancella,
trase ‘a furia ogne tanto…
E c’ ‘o viento, e c’ ‘o friddo
ncopp’ ‘a paglia pugnente, a ppare a ppare,
dormeno, stracque e strutte, ‘e zampugnare.
In una grotta scura dormono gli zampognari:
dormono, appese al muro
e ronfano, le zampogne
quasi ancora gonfie
dall'ultima novena;
e, bianca, appare e sale in cielo,
nella chiara nottata, la luna piena.
Dormono: a mezzanotte
manca più di un'ora;
e si sparano le botte,
si accendono i bengala,
e si canta e si suona
in tutto il vicinato.
Ma il Bambinello non è nato ancora
e non è stato ancora aperto il Vescovato.
Fuori, dopo aver mangiato,
esce accaldata la gente:
perché un po' di vento gelido,
attraverso le grate del cancello,
entra con furia ogni tanto.
E col vento e col freddo
sulla paglia pungente, a due a due,
dormono, stanchi e sfiniti, gli zampognari.
RispondiEliminaIl Rinato - Gabriele D'Annunzio
Non videro la stella d’oriente
i magi, non andava innanzi a loro
ella per scorta su le nevi ardente;
non improvviso udiron elli il coro
dei Messaggeri in Betleem di Giuda
prostrandosi; non mirra, incenso ed oro
offersero alla creatura ignuda
sopra la paglia della mangiatoia
calda di fiati nella notte cruda;
né, curvi in calca sotto la tettoia
radiosa, i pastori di Giudea
intonarono cantico di gioia.
S’ebbe natività nella trincea
cava il Figliuol dell’uomo; e solo quivi,
messo in fasce da piaghe, si giacea.
Fasciato di tristezza era tra i vivi
e i morti, solo; e il ferro e il sangue e il loto
erano innanzi a lui doni votivi.
E non piangea, ma intento era ed immoto.
Laude gli era il rimbombo senza fine
per il silenzio delle nevi ignoto;
cantico gli era il croscio delle mine
occulto; gli era aròmato il fetore
ventato su dalle carneficine.
E sanguinava in fasce; ed il rossore
Si dilatava come immenso raggio,
sicché tutti i ghiacciai parvero aurore,
tutte le nevi parvero il messaggio
dei dì prossimi, l’ombra fu promessa
di luce, il buio fu di luce ostaggio.
Ed intendemmo la parola stessa
del suo profeta: “Un grido è stato udito
in Rama, un mugolio di leonessa,
un lamento, un rammarico infinito:
Rachele piange i suoi figliuoli che non sono più.
Una cosa novella, ecco, è creata.
Il Signore ha creata una virtù
nella carne. Quel ch’apre la matrice
Ei farà santo. Ei semina quaggiù
una semenza d’uomini”. Ora dice
una voce: “Io farò rigermogliare
in carne i tuoi germogli, o genitrice.
Ritieni gli occhi tuoi di lacrimare,
ritieni la tua gioia del lamento;
perché come la rena del tuo mare
t’accrescerò, come la rena al vento
ti spanderò. Eccoti i tuoi figliuoli
moltiplicati dal combattimento.
Senza sudarii tu, senza lenzuoli,
li seppellisci ed io li dissotterro.
Rifioriranno ai tuoi novelli soli,
alla nova stagione ch’io disserro”.
E quivi il Figliuol d’uomo era, il Rinato;
e quivi erano il loto e il sangue e il ferro.
E con fasce da piaghe era fasciato;
e sanguinava senza croce, come
per il colpo di lancia nel costato.
Ma “Colui ch’è il più forte” era il suo nome
HER FRIENDS BRING HER A CHRISTMAS TREE - WILLIAM BUTLER YEATS
RispondiElimina(from Upon a Dying Lady)
Pardon, great enemy,
Without an angry thought
We’ve carried in our tree,
And here and there have bought
Till all the boughs are gay,
And she may look from the bed
On pretty things that may
Please a fantastic head.
Give her a little grace,
What if a laughing eye
Have looked into your face—
It is about to die.
GLI AMICI LE PORTANO UN ALBERO DI NATALE - W.B. YEATS
(trad. Mary de Rachewiltz)
Perdona grande nemica,
Senza pensiero irato
Abbiamo portato l'albero,
E qui e lì comprato
Per adornare ogni ramo,
E lei dal letto rimiri
Cose graziose che rallegrino
Una fantasiosa mente.
Un po' di grazia donale
Anche se un occhio ridente
Ha spiato il tuo volto -
Che muore.
Oh my goodness! Amazing article dude! Many thanks
EliminaQuesto brano è tratto dal "Religious Drama"
RispondiEliminaAT THE MANGER - WYSTAN HUGH AUDEN
MARY:
O shut your bright eyes that mine must endanger
With their watchfulness; protected by its shade
Escape from my care: what can you discover
From my tender look but how to be afraid?
Love can but confirm the more it would deny.
Close your bright eye.
Sleep. What have you learned from the womb that bore you
But an anxiety your Father cannot feel?
Sleep. What will the flesh that I gave do for you,
Or my mother love, but tempt you from His will?
Why was I chosen to teach His Son to weep?
Little One, sleep.
Dream. In human dreams earth ascends to Heaven
Where no one need pray nor ever feel alone.
In your first few hours of life here, O have you
Chosen already what death must be your own?
AL PRESEPE – WYSTAN HUGH AUDEN
(traduzione di Aurora Ciliberti)
MARIA
Chiudi i tuoi occhi splendenti, che i miei possono mettere in pericolo
con la loro vigilanza; protetti dalle palpebre
sfuggono alla mia cura: cosa potresti scoprire
nel mio tenero sguardo se non il timore?
L’amore solo può confermare quanto più vorrebbe negare.
Chiudi i tuoi occhi splendenti.
Dormi. Cosa hai appreso dal grembo che ti ha portato
se non l’ansietà che tuo Padre non può sentire?
Dormi. Cosa farà per te la carne che ti ho dato
o il mio amore di madre, se non tentarti dal Suo volere?
Perché sono stata scelta per insegnare a Suo figlio il pianto?
Mio piccolo, dormi.
Sogna. Nei sogni umani la terra ascende al Cielo
dove nessuno ha bisogno di pregare né ha da sentirsi solo.
Nelle tue prime ore di vita, qui, hai tu
già scelto quale sarà la tua morte?
Quanto presto inizierai la Via del Dolore?
Sogna mentre lo puoi.
You have made some really good points there. I checked on the web for additional information about the issue and found most individuals will go along with your views on this web site.
EliminaW.H. Auden from "For the Time Being"...
EliminaWell, so that is that. Now we must dismantle the tree,
Putting the decorations back into their cardboard boxes --
Some have got broken -- and carrying them up to the attic.
The holly and the mistletoe must be taken down and burnt,
And the children got ready for school. There are enough
Left-overs to do, warmed-up, for the rest of the week --
Not that we have much appetite, having drunk such a lot,
Stayed up so late, attempted -- quite unsuccessfully --
To love all of our relatives, and in general
Grossly overestimated our powers. Once again
As in previous years we have seen the actual Vision and failed
To do more than entertain it as an agreeable
Possibility, once again we have sent Him away,
Begging though to remain His disobedient servant,
The promising child who cannot keep His word for long.
The Christmas Feast is already a fading memory,
And already the mind begins to be vaguely aware
Of an unpleasant whiff of apprehension at the thought
Of Lent and Good Friday which cannot, after all, now
Be very far off. But, for the time being, here we all are,
Back in the moderate Aristotelian city
Of darning and the Eight-Fifteen, where Euclid's geometry
And Newton's mechanics would account for our experience,
And the kitchen table exists because I scrub it.
It seems to have shrunk during the holidays. The streets
Are much narrower than we remembered; we had forgotten
The office was as depressing as this. To those who have seen
The Child, however dimly, however incredulously,
The Time Being is, in a sense, the most trying time of all.
For the innocent children who whispered so excitedly
Outside the locked door where they knew the presents to be
Grew up when it opened. Now, recollecting that moment
We can repress the joy, but the guilt remains conscious;
Remembering the stable where for once in our lives
Everything became a You and nothing was an It.
And craving the sensation but ignoring the cause,
We look round for something, no matter what, to inhibit
Our self-reflection, and the obvious thing for that purpose
Would be some great suffering. So, once we have met the Son,
We are tempted ever after to pray to the Father;
"Lead us into temptation and evil for our sake."
They will come, all right, don't worry; probably in a form
That we do not expect, and certainly with a force
More dreadful than we can imagine. In the meantime
There are bills to be paid, machines to keep in repair,
Irregular verbs to learn, the Time Being to redeem
From insignificance. The happy morning is over,
The night of agony still to come; the time is noon:
When the Spirit must practice his scales of rejoicing
Without even a hostile audience, and the Soul endure
A silence that is neither for nor against her faith
That God's Will will be done, That, in spite of her prayers,
God will cheat no one, not even the world of its triumph.
IV
Chorus
He is the Way.
Follow Him through the Land of Unlikeness;
You will see rare beasts, and have unique adventures.
He is the Truth.
Seek Him in the Kingdom of Anxiety;
You will come to a great city that has expected your return for years.
He is the Life.
Love Him in the World of the Flesh;
And at your marriage all its occasions shall dance for joy.
Sebastiano Satta - Vespro di Natale ( Banditi)
RispondiEliminaIncappucciati, foschi a passo lento
tre banditi ascendevano la strada
deserta e grigia tra la selva rada
dei sughereti, sotto il ciel d'argento
.
Non rumori di madre, o voci, il vento
agitava per l'algida contrada.
Vasto silenzio. In fondo, Monte Spada
ridea bianco nel vespro sonnolento.
.
O vespro di Natale! Dentro il core
ai banditi piangea la nostalgia
di te, pur senza udirne le campane
.
e mesti eran, pensando al buon odore
del porchetto e del vino, e all'allegri
del ceppo nelle loro case lontane.
.
L’Enfant Jésus de Prague - Paul Claudel
RispondiEliminaIl neige.
Le grand monde est mort sans doute. C’est décembre.
Mais qu’il fait bon, mon Dieu, dans la petite chambre!
La cheminée emplie de charbons rougeoyants
Colore le plafond d’un reflet somnolent,
Et l’on n’entend que l’eau qui bout à petit bruit.
Là-haut sur l’étagère, au-dessus des deux lits,
Sous son globe de verre, couronne en tête,
L’une des mains tenant le monde, l’autre prête
À couvrir ces petits qui se confient à elle,
Tout aimable dans sa grande robe solennelle
Et magnifique sous cet énorme chapeau jaune,
L’Enfant Jésus de Prague règne et trône.
Il est tout seul devant le foyer qui l’éclaire
Comme l’hostie cachée au fond du sanctuaire,
L’Enfant-Dieu jusqu’au jour garde ses petits frères.
Inentendue comme le souffle qui s’exhale,
L’existence éternelle emplit la chambre, égale
À toutes ces pauvres choses innocentes et naïves!
Quand il est avec nous, nul mal ne nous arrive.
On peut dormir, Jésus, notre frère, est ici.
Il est à nous, et toutes ces bonnes choses aussi:
La poupée merveilleuse, et le cheval de bois,
Et le mouton, sont là, dans ce coin tous les trois.
Et nous dormons, mais toutes ces bonnes choses sont à nous!
Les rideaux sont tirés… Là-bas, on ne sait où,
Dans la neige et la nuit sonne une espèce d’heure.
L’enfant dans son lit chaud comprend avec bonheur
Qu’il dort et que quelqu’un qui l’aime bien est là,
S’agite un peu, murmure vaguement, sort le bras,
Essaye de se réveiller et ne peut pas.
****
Il Bambino Gesù di Praga - di Paul Claudel
Nevica.
Il grande mondo non c’è dubbio è morto.
È dicembre. Ma si sta proprio bene,
mio Dio, nella cameretta!
Le braci rosseggianti del camino
mandano pigri riflessi sul soffitto,
sola si sente bollir piano l’acqua.
Sulla mensola, là, sopra i due letti
corona in testa, sotto una campana di vetro,
tenendo il mondo con una mano, l’altra
alzata a proteggere i piccoli che ha in cura,
così grazioso nel suo manto solenne
magnifico sotto un’enorme aurea corona,
il Gesù Bambino di Praga impera e regna.
È solo davanti al fuoco che lo illumina
come l’ostia nascosta in fondo al santuario,
fino al far del giorno il Divino Bambino
custodirà i suoi piccoli fratelli.
Non udita, come il silenzio di un respiro,
l’eterna esistenza empie la camera, uguale
a queste povere cose, ingenue e pure!
Quando Lui è con noi siamo al riparo dal male
si può dormire, Gesù fratello è qui
nostro come queste cose buone: la bambola
meravigliosa, il cavallo a dondolo, la pecora
tutti e tre là, in quel cantuccio, insieme.
Noi dormiamo, vicino a queste cose: nostre!
Le tende sono abbassate… Chissà dove laggiù,
nella notte, nella neve suona forse un’ora.
Nel caldo lettino il bambino felice
sa di dormire e che qualcuno che l’ama è vicino,
si agita un poco, mormora vagamente, sporge il braccio
cerca di svegliarsi, non gli riesce.
(Traduzione di Luciano Erba)
Queel bonheuг de lire votrе post
EliminaUn grօs merci au webmaster de ce ite internet
EliminaRainer Maria Rilke - La nascita di Gesù
RispondiEliminaSe in te semplicità non fosse, come
T'accadrebbe il miracolo
di questa notte lucente? Quel Dio,
vedi, che sopra i popoli tuonava
si fa mansueto e viene al mondo in te.
Più grande forse lo avevi pensato?
Se mediti grandezza: ogni misura umana
dritto attraversa ed annienta
l’inflessibile fato di lui. Simili
vie neppure le stelle
hanno. Son grandi, vedi, questi re;
e tesori, i più grandi agli occhi loro,
al tuo grembo dinanzi essi trascinano.
Tu meravigli forse a tanto dono:
ma fra le pieghe del tuo panno guarda,
come ogni cosa Egli sorpassi già.
Tutta l'ambra imbarcata dalle terre più remote,
i gioielli aurei, gli aromi
che penetrano i sensi conturbanti:
tutto questo non era che fuggevole
brevità: d’essi, poi, ci si ravvede;
ma è gioia - vedrai - ciò che Egli dà.
ecco l'originale:
EliminaGeburt Christi - RAINER MARIA RILKE
Hättest du der Einfalt nicht, wie sollte
dir geschehn, was jetzt die Nacht erhellt?
Sieh, der Gott, der über Völkern grollte,
macht sich mild und kommt in dir zur Welt.
Hast du dir ihn größer vorgestellt?
Was ist Größe? Quer durch alle Maße,
die er durchstreicht, geht sein grades Los.
Selbst ein Stern hat keine solche Straße.
Siehst du, diese Könige sind groß,
und sie schleppen dir vor deinen Schoß
Schätze, die sie für die größten halten,
und du staunst vielleicht bei dieser Gift -:
aber schau in deines Tuches Falten,
wie er jetzt schon alles übertrifft.
Aller Amber, den man weit verschifft,
jeder Goldschmuck und das Luftgewürze,
das sich trübend in die Sinne streut:
alles dieses war von rascher Kürze,
und am Ende hat man es bereut.
Aber (du wirst sehen): Er erfreut.
ecco una traduzione diversa:
EliminaLa nascita di Gesú – Rainer Maria Rike dic
(tittideluca)
Se tu non fossi stata, in tua fattura,
solo umiltà, – come poteva, o Donna,
accader l’ineffabile prodigio,
che illumina la Notte all’improvviso?
L’Iddio che era in corruccio con le genti,
s’è conciliato….. E viene al mondo in te.
Forse più grande lo sognavi, Madre?
Che vuol dire grandezza? Ogni oltre limite
ed ogni oltre misura della terra,
ch’Egli sovrasta e annulla, il suo destino
va diritto nel mondo, ora, per vie
finanche ignote ai trànsiti degli astri.
Guarda! Sono grandi questi Re. Travolsero
innanzi al tempio del tuo Grembo santo
i più ricchi tesori della terra…..
E tu forse stupisci, umile, ai doni.
Ma guarda! Fra le pieghe dello scialle,
il tuo Pargolo, già, tutto trascende.
L’ambra che va lontano sui navigli,
l’oro contesto in fulgidi gioielli,
l’incenso che si esala e che c’inebria,
passano, Donna. E lascian solamente
amarezza d’inutili rimpianti…..
Ma il Bimbo che ti splende, ora, nel grembo
(domani lo saprai!) conduce e dona
la Gioia che non passa e che si eterna.
Rainer Maria Rilke
(Traduzione di Vincenzo Errante)
KALEVALA - ELIAS LONNROT (cinquantesimo runo)
RispondiElimina...Non c'è libera una stanza,
non un bagno nel villaggio.
Sopra il colle della brace
c'è una stanza in mezzo ai pini;
là la druda partorire,
può figliar la meretrice:
del cavallo il caldo fiato
da vapor le può servire!"
Tal risposto lei m'ha dato,
in tal modo m'ha parlato».
Marjatta, la fanciulla,
diede in un dirotto pianto.
Parlò ancora, così disse:
«Dovrò dunque colà andare,
come un pover manuale,
come un servo mercenario,
sopra il colle della brace,
su quel campo abbandonato!»
Con la mano sollevato
tenne l'orlo della veste,
e di foglie delicate
mise in grembo un ciuffettino.
Si affrettò quanto poteva,
tormentata dalle doglie,
alla stanza in mezzo ai pini,
alla stalla sopra il colle.
Disse allor queste parole,
pronunziò questo scongiuro:
«Vien', Creatore, a mio sostegno,
in aiuto mio, benigno,
in quest'opera penosa,
in quest'ora dolorosa!
Dalle doglie la fanciulla,
dagli spasimi solleva,
che alle pene non soccomba,
non perisca tra i tormenti!»
Giunta al fin del cammino
pronunziò queste parole:
«Or respira, cavallino,
buon pulledro, soffia forte,
un vapor caldo diffondi,
spargi il caldo nella stanza,
della debole a ristoro,
che ha bisogno di sollievo!»
Respirava il buon cavallo
e soffiava quel pulledro
presso al ventre doloroso;
del cavallo il fiato caldo
fu qual bagno di vapore,
qual d'acquetta lo spruzzare.
Marjatta, la fanciulla,
quella casta donzelletta,
si bagnò di quel vapore
quanto il ventre ebbe bisogno.
Fece un vago bambinello,
l'innocente bimbo mise
sulla paglia del cavallo,
nella greppia del chiomato.
Lavò quel suo figliuolino,
l'avvolse in fasce di lino;
sui ginocchi poi lo prese,
sulla veste lo distese.
Ed ecco l'originale in finlandese (sempre più difficile):
EliminaKALEVALA - 50esimo runo
"Ei kylyt kylähän joua,
ei saunat Sarajan suulta.
On kyly kytömäellä,
hepohuone hongikossa
tuliporton poiat saa'a,
lautan lapsensa latoa:
kun hevonen hengännevi,
niin on siinä kylpeköhön!"
Niinp' on, niin sanoi mokomin,
niinpä vainen vastaeli».
Marjatta, matala neiti,
tuosta täytyi itkemähän.
Itse tuon sanoiksi virkki:
«Lähteä minun tulevi
niinkuin muinenki kasakan
eli orjan palkollisen
- lähteä kytömäelle,
käyä hongikkokeolle!»
Käsin kääri vaattehensa,
kourin helmansa kokosi;
otti vastan varjoksensa,
lehen lempi suojaksensa.
Astua taputtelevi
vatsanvaivoissa kovissa
huonehesen hongikkohon,
tallihin Tapiomäelle.
Sanovi sanalla tuolla,
lausui tuolla lausehella:
«Tule, Luoja, turvakseni,
avukseni, armollinen,
näissä töissä työlähissä,
ajoissa ani kovissa!
Päästä piika pintehestä,
vaimo vatsanvääntehestä,
ettei vaivoihin vajoisi,
tuskihinsa tummeneisi!»
Niin perille päästyänsä
itse tuon sanoiksi virkki:
«Henkeäs, hyvä hevonen,
huokoas, vetäjä varsa,
kylylöyly löyhäytä,
sauna lämpöinen lähetä,
jotta, huono, hoivan saisin!
Avun, ange, tarvitseisin».
Henkäsi hyvä hevonen,
huokasi vetäjä varsa
vatsan kautta vaivaloisen:
min hevonen hengähtävi,
on kuin löyly lyötäessä,
viskattaessa vetonen.
Marjatta, matala neiti,
pyhä piika pikkarainen,
kylpi kylyn kyllältänsä,
vatsan löylyn vallaltansa.
Teki tuonne pienen poian,
latoi lapsensa vakaisen
heinille hevosen luoksi,
sorajouhen soimen päähän.
Pesi pienen poikuensa,
kääri kääreliinahansa;
otti pojan polvillensa,
laittoi lapsen helmahansa.
It's really a great and useful piece of info. I'm glad that you just shared this useful information with us. Please keep us up to date like this. Thank you for sharing.
EliminaDavvero intenso e gradevole brano, che non ricordavo, tanto da ringraziare per avermi dato la spinta ad approfondire l'argomento.
EliminaIl cinquantesimo runo è l'ultimo del Kalevala, poema nazionale finnico. Oltre il brano che avete proposto, compreso grosso modo tra i vv 260 e 340, si prosegue nella narrazione della scomparsa del bambino (v. 351 cadde il bambino dai ginocchi e seguenti): un chiarissimo riferimento alla sparizione del Salvatore dai suoi genitori, quando essi partirono da Gerusalemme e lo ritrovarono nel tempio (Luca II 41-50). Come dire: la storia universale, trasversale alle culture e alle etnie. Davvero bravi, era facile riportare stereotipi dell'infanzia, ma a volte succede di andare davvero oltre: grazie.
I tre santi Re Magi dall'Oriente - Heinrich Heine
RispondiEliminaI tre santi Re Magi dall'Oriente
Chiedono in ogni piccola città:
"Cari ragazzi e giovinette, dite,
la strada per Betlemme è per di qua? "
Ma i giovani ed i vecchi non lo sanno
E i tre Re Magi sempre avanti vanno;
ma una cometa d'oro li conduce
che lassù chiara e amabile riluce.
La stella sulla casa di Giuseppe
Ecco s'arresta: là devono entrare.
Il bovetto muggisce, il bimbo strilla,
e i tre Re Magi prendono a cantare.
****
Die Heil'gen Drei Könige aus Morgenland - HEINRICH HEINE
Die Heil'gen Drei Könige aus Morgenland,
Sie frugen in jedem Städtchen:
"Wo geht der Weg nach Bethlehem,
Ihr lieben Buben und Mädchen?"
Die Jungen und Alten, sie wußten es nicht,
Die Könige zogen weiter;
Sie folgten einem goldenen Stern,
Der leuchtete lieblich und heiter.
Der Stern blieb stehn über Josephs Haus,
Da sind sie hineingegangen;
Das Öchslein brüllte, das Kindlein schrie,
Die Heil'gen Drei Könige sangen.
Luca 2,1-20
RispondiElimina1 In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra.
2 Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio.
3 Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città.
4 Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme,
5 per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta.
6 Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto.
7 Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo.
8 C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge.
9 Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento,
10 ma l'angelo disse loro: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo:
11 oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore.
12 Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia».
13 E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva:
14 «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama».
15 Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: «Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere».
16 Andarono dunque senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia.
17 E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
18 Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano.
19 Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore.
20 I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro.
E' nato Gesù di Ettore Bogno
RispondiEliminaIl gregge stanco ansando riposava
sotto le stelle nella notte fonda.
Dormivano i pastori. Il tempo andava.
Quand'ecco una gran luce il cielo inonda.
E' mezzanotte. Ed ecco un dolce canto
suona per l'aria, in armonia gioconda.
Si destano i pastori, al gregge accanto,
e ascoltano: "Sia gloria a Dio nei cieli
e pace in terra all'uomo!". O dolce incanto!
E' nato un bimbo tutto luce e amore.
In una stalla, avvolto in pochi veli,
povero è nato e pure è il Re dei cieli.
E dice a tutti: "State cuore a cuore,
come fratelli! Non odiate mai!
L'anima che perdona è come un fiore.
Chi crede in me non perirà mai".
A Gesù Bambino di Umberto Saba
RispondiEliminaLa notte è scesa
e brilla la cometa
che ha segnato il cammino.
Sono davanti a Te, Santo Bambino!
Tu, Re dell’universo,
ci hai insegnato
che tutte le creature sono uguali,
che le distingue solo la bontà,
tesoro immenso,
dato al povero e al ricco.
Gesù, fa’ ch’io sia buono,
che in cuore non abbia che dolcezza.
Fa’ che il tuo dono
s’accresca in me ogni giorno
e intorno lo diffonda,
nel Tuo nome.
LA MANGIATOIA - di Ai Qing
RispondiEliminaPer l'anniversario della nascita di un Nazareno
Perché nevica ancora?
I passeri sulla staccionata guardano il cielo
il cielo è così buio
qualcuno passa oltre la mangiatoia
alla mangiatoia, il pianto di una donna
come se le lacrime di dolore e vergogna
di tutta una notte
ancora non bastassero a inumidire
la terra inaridita dell'inverno!
Qualcuno passa oltre la mangiatoia
dalla mangiatoia vengono lamenti che strappano il cuore
ah , con innumerevoli dita
la folla segna la fanciulla-madre
sprezzata come immondizia
nessuno è disposto a portarle un catino per il sangue
a versarle un secchio di acqua calda.
II vento penetra nelle crepe del muro di terra
è il ghigno del freddo invernale
lei lotta lotta lotta
la testa appoggiata alla staccionata
guardate, tra i capelli scarmigliati
scintillano febbri citanti gli occhi luminosi
questa donna di Betlemme scacciata,
esposta alla pubblica infamia
vittima del disprezzo della folla
tutto il corpo in un bagno di sudore
Vento soffia ancora con forza
perché ti sei placato?
Ascoltate i teneri vagiti
il sangue della puerpera
la mangiatoia mai prima fiorita
ha cosparso di splendidi fiori
la piccola vita
dà nuova forza alla madre
nella paglia di riso quattro membra si muovono
qualcuno passa oltre la mangiatoia
rivolge sguardi obliqui
qualcuno passa oltre la mangiatoia
si allontana sdegnoso
qualcuno passa oltre la mangiatoia
muove gelide risa
il bimbo primogenito
col suo pianto spaurito
viene a conoscere questo mondo straniero
dalla nebbia del malessere
Maria si risveglia
china il viso di cenere
e parla tra le lacrime
che scorrono ininterrotte
«Bambino mio
a Betlemme
noi saremo scacciati
noi andiamo
raminghi a farti crescere
Oggi ci incamminiamo
ricordati che sei
nato nella mangiatoia
figlio di una donna reietta
che ti ha dato la vita nel dolore e nell'oppressione
quando ne avrai le forze
dovrai con le tue lacrime
lavare i peccati degli uomini».
Dolorosamente si leva
avvolge il neonato nel suo petto
e desolata lascia la mangiatoia
fiocchi di neve turbinano sui suoi capelli sparsi
in silenzio
va via.
Natale 1936
A mezzanotte
RispondiEliminaLa notte di Natale,
è nato un bel bambino,
bianco, rosso
e tutto ricciolino.
La neve cadeva.
Cadeva giù dal cielo,
Maria col suo velo
Copriva Gesù.
Maria lavava,
Giuseppe stendeva
il Bimbo piangeva
dal freddo che aveva.
"Sta zitto mio figlio
che adesso ti piglio,
del latte ti do;
ma pane non ho!".
La neve cadeva,
cadeva giù dal cielo,
Maria col suo velo
copriva Gesù!
Aw, this was an extremely nice post. Taking the time and actual effort to create a top notch article!
RispondiEliminayou're really a excellent webmaster. The site loading speed is incredible. It kind of feels that you are doing any unique trick. Also, The contents are masterpiece. you've performed a great task on this topic!
RispondiEliminaExcellent article. I definitely appreciate this site. Thanks!
RispondiEliminaIo vi propongo un racconto: Il bambino senza scarpe
RispondiEliminaEra la notte Santa. Un povero calzolaio lavorava ancora nella sua unica stanza, dove viveva insieme alla moglie. Entro la mattina successiva, avrebbe dovuto consegnare un paio di scarpe per il figlio di un ricco signore.
- Hai già pensato a quello che potremo comprarci con il guadagno di questo lavoro? - chiese il calzolaio alla moglie.
- Sono piccole: ci daranno ben poco! - scherzò lei.
- Accontentiamoci! Meglio questo che niente!
Il calzolaio appoggiò le scarpe sul banco e se le guardò soddisfatto.
- Guarda che meraviglia! - esclamò. - E senti come sono calde con questa pelliccetta dentro!
- Un paio di scarpette degne di Gesù Bambino!
- Hai ragione - rispose il calzolaio mettendosi a spazzolarle.
- Allora, che cosa pensi di compare per il pranzo di domani? - riprese l'uomo dopo un attimo.
- Mah... pensavo a un cappone.
- Già, senza un cappone non sarebbe un vero Natale!
- Forse anche mezzo...
- D'accordo, e poi?
- Due fette di prosciutto.
- Sicuro: il prosciutto come antipasto. E poi?
- E poi il dolce.
- E poi la frutta secca...
- Giusto. E da bere?
- Una bottiglia di spumante.
- Sì, una bottiglia basterà, ma che sia buono!
A quel punto si sentì un colpo alla porta.
- Hanno bussato? - chiese l'uomo.
- Ma chi sarà a quest'ora? Forse il cliente...
- No, gliele devo portare io domattina.
- Allora sarà il vento.
Ma il rumore si sentì di nuovo. La donna aprì la porta ed ebbe un moto di sorpresa. Un bambino la guardava, con grandi occhi neri, dalla soglia della porta. I suoi capelli erano tutti spettinati e i suoi vestiti erano laceri e sporchi.
- Entra, piccolo - lo invitò la donna.
Il bambino entrò. Aveva le labbra bluastre dal freddo. Il calzolaio guardò subito i suoi piedini. - Ma tu sei scalzo! - gridò.
Il piccolo non parlò: guardò le scarpe, anzi le accarezzò con gli occhi, ma senza invidia.
L'uomo e la moglie guardarono prima i piedi nudi del bambino e poi le scarpe sul tavolo; quindi la donna fece un cenno al marito. Il calzolaio prese in mano le scarpe, le osservò contento e disse: - Prendile, te le regalo. Sono morbide e calde.
La moglie aiutò il bambino a infilarsele.
- Grazie - rispose sorridendo. - Sono le prime che porto. Ora però devo andare. Buona notte.
Il calzolaio e la moglie non ebbero neanche il tempo di salutarlo che il bambino era già sparito.
- E' fatta - esclamò l'uomo. - Ora niente più prosciutto, né cappone, né frutta, nè dolce.
- E neanche lo spumante! In fondo a me lo spumante non piace nemmeno.
- E io non digerisco il cappone! Anche del prosciutto posso farne a meno. E il dolce poi... C'è rimasta qualche noce e un po' di pane raffermo - disse la donna.
- Va benissimo. Passeremo un bel Natale.
Tutti e due pensavano al bambino. - Penso che gli siano piaciute molto le mie scarpe - aggiunse il calzolaio.
- Sì, mi sembrava molto contento.
In quel momento suonò la Messa di mezzanotte e la stanza si illuminò all'improvviso. Il calzolaio e la moglie furono abbagliati da quella luce; poi, quando riaprirono gli occhi, nel punto in cui il bambino aveva calzato le scarpe, videro spuntare miracolosamente un abete con una stella in cima. Dai rami penzolavano capponi, prosciutti, dolci, frutta secca e bottiglie di spumante.
Soltanto allora capirono chi fosse quel bambino e si inginocchiarono a ringraziare Dio.
E un'altra, che potrei essere io, o voi
RispondiEliminaLA PECORA NERA ALLA GROTTA DI BETLEMME
C'era una volta una pecora diversa da tutte le altre. Le pecore, si sa, sono bianche; lei invece era nera, nera come la pece.
Quando passava per i campi tutti la deridevano, perché in un gregge tutto bianco spiccava come una macchia di inchiostro su un lenzuolo bianco: «Guarda una pecora nera! Che animale originale; chi crede mai di essere? ».
Anche le compagne pecore le gridavano dietro: «Pecora sbagliata, non sai che le pecore devono essere tutte uguali, tutte avvolte di bianca lana?».
La pecora nera non ne poteva più, quelle parole erano come pietre e non riusciva a digerirle.
E così decise di uscire dal gregge e andarsene sui monti, da sola: almeno là avrebbe potuto brucare in pace e riposarsi all'ombra dei pini.
Ma nemmeno in montagna trovò pace. «Che vivere è questo? Sempre da sola!», si diceva dopo che il sole tramontava e la notte arrivava.
Una sera, con la faccia tutta piena di lacrime, vide lontano una grotta illuminata da una debole luce. «Dormirò là dentro » e si mise a correre. Correva come se qualcuno la attirasse.
«Chi sei?», le domandò una voce appena fu entrata.
«Sono una pecora che nessuno vuole: una pecora nera! Mi hanno buttata fuori dei gregge».
«La stessa cosa è capitata a noi! Anche per noi non c'era posto con gli altri nell'albergo. Abbiamo dovuto ripararci qui, io Giuseppe e mia moglie Maria. Proprio qui ci è nato un bel bambino. Eccolo!».
La pecora nera era piena di gioia. Prima di tutte le altre poteva vedere il piccolo Gesù.
«Avrà freddo; lasciate che mi metta vicino per riscaldarlo!».
Maria e Giuseppe risposero con un sorriso. La pecora si avvicinò stretta stretta al bambino e lo accarezzò con la sua lana.
Gesù si svegliò e le bisbigliò nell'orecchio: «Proprio per questo sono venuto: per le pecore smarrite!».
La pecora si mise a belare di felicità. Dal cielo gli angeli intonarono il «Gloria».
Di un Natale metropolitano di Eugenio Montale
RispondiEliminaUn vischio, fin dall'infanzia sospeso grappolo
di fede e di pruina sul tuo lavandino
e sullo specchio ovale ch'ora adombrano
i tuoi ricci bergére fra santini e ritratti
di ragazzi infilati un po' alla svelta
nella cornice, una caraffa vuota,
bicchierini di cenere e di bucce,
le luci di Mayfair, poi a un crocicchio
le anime, le bottiglie che non seppero aprirsi,
non più guerra né pace, il tardo frullo
di un piccione incapace di seguirti
sui gradini automatici che ti slittano in giù…
Natale - Jorge Guillen
RispondiEliminaAllegria di neve
Per le strade.
Allegria!
Tutto è in attesa della grazia
Del Nuovo Eletto.
Miserabili gli uomini,
Dura la terra.
Più cade la neve,
Più il cielo è vicino.
Tu ci salvi,
Creatura
Sovrana!
Qui risplende
Più rosa che bianca.
Le fossette ridono
Di sorrisi silenziosi.
Freschezza e perfezione
Risplendono per sempre
Come in una rosa
Che diresti del cielo.
E non più silenziosi,
Sonori sorrisi
Rivelano a tutti
Una rosa viva.
Tu ci salvi,
Creatura
Sovrana!
Com’è rosea la carne
Appena nata,
E quanta fretta
Di piacere!
Allegria di neve
Per le strade.
Allegria!
Tutto è in attesa della grazia
Del Nuovo Eletto.
Ecco l'originale
EliminaNAVIDAD - JORGE GUILLEN
Alegría de nieve
por los caminos.
¡Alegría!
Todo espera la gracia
del Bien Nacido.
Miserables los hombres,
dura la tierra.
Cuanta más nieve cae
más cielo cerca.
¡Tú nos salvas,
criatura
soberana!
Aquí está luciendo
más rosa que blanca.
Los hoyuelos ríen
con risas calladas.
Frescor y primor
lucen para siempre
como en una rosa
que fuera celeste.
Y sin más callar,
grosezuelas risas
tienden hacia todos
una rosa viva.
¡Tú nos salvas,
criatura
soberana!
¡Qué encarnada la carne
recién nacida,
con qué apresuramiento
de simpatía!
Alegría de nieve
por los caminos.
¡Alegría!
Todo espera la gracia
del Bien Nacido.
Presepe - di Marzia Serpi -
RispondiEliminaPassa lucente la stella cometa
si ferma nel cuore come ultima meta
montagne di cartapesta, casette e borraccina
con cura ambientata ogni statuina.
Voglio essere anch'io vicina al pastore
sulla strada di ghiaia che porta al signore,
gli angeli in cielo, il ruscello di stagnola
è aria di festa, non sono più sola.
Pensieri, riflessioni, il tempo che vola via
mentre avverto del Natale la magia
mi ritrovo tra le mani l'ultima statuina,
faccio il presepe come quand'ero bambina.
Da sempre il ricordo mi parla d'amore
questo presepe costruisco nel cuore.
Pretty! This has been a really wonderful post. Many thanks for supplying this information.
RispondiEliminaI have been surfing online more than thгеe hоuгs these daуѕ, yet I by no means fouhnd any іnteresting artіcle like yours. It iss lovely value suffіcient for me. Ρersonally, if аll wеbmaѕterѕ and bloggers made jist гight content as you pгоbably dіd, the net can bе a lοt more useful thаn еѵer beforе.
RispondiEliminaGreat post. I was checking constantly this blog and I am impressed! Extremely helpful information particularly the last part :) I care for such info much. I was seeking this particular info for a long time. Thank you and best of luck.
RispondiEliminaHello to all, how is everything, I think every one is getting more from this web page, and your views are nice designed for new viewers.
RispondiEliminaTerrific article! This is the kind of information that are meant to be shared across the net. Shame on the seek engines for now not positioning this submit higher! Come on over and talk over with my web site . Thank you =)
RispondiEliminaO NATAL
RispondiEliminaOuvi dizer que o Natal perdeu seu significado...
Que deu lugar ao consumismo,
Árvores de Natal
e Papai Noel
Mas eu prefiro lembrar que neste Natal,
Por conta dos empregos temporários,
Muitas pessoas puderam resgatar um pouco de sua dignidade.
E que por conta do dinheirinho extra que receberão
Muitos pais e mães de família poderão
Oferecer uma mesa mais farta aos seus filhos
Prefiro lembrar que
por conta das Campanhas de Solidariedade feitas nesta época
algumas crianças ganharão, sim, algum brinquedo.
E que você...
Você poderá dar Aquele Abraço nas pessoas que você gosta
Mas que “por falta de motivo” pra abraçar
Ficou contido até agora...
E, talvez, neste momento você perceba que,
Bem ou mal,
No Natal, o Amor está em toda parte!
Mas, se ainda assim, você não quiser celebrar nesta data
Não tem problema:
Quero te convidar a viver com o Espírito do Natal
Todos os teus dias!
Augusto Branco
"Reflections on Ice-Breaking" by Ogden Nash
RispondiEliminaCandy
Is Dandy
But liquor
Is quicker.
*
Eating and drinking and the rituals that go with them are at least as important as loving in most people’s lives, yet for every hundred anthologies of poems about love, hardly one is devoted to the pleasures of the table. Eat, Drink, and Be Merry abundantly fills the gap. All kinds of foods and beverages are laid out in these pages, along with picnics and banquets, intimate suppers and quiet dinners, noisy parties and public celebrations–in poems by Horace, Catullus, Hafiz, Rumi, Rilke, Moore, Nabokov, Updike, Mandelstam, Stevens, and many others. From Sylvia Plath’s ecstatic vision of juice-laden berries in “Blackberrying” to D. H. Lawrence’s lush celebration of “Figs,” from the civilized comfort of Noël Coward’s “Something on a Tray” to the salacious provocation of Swift’s “Oysters,” from Li Po on “Drinking Alone” to Baudelaire on “The Soul of the Wine,” and from Emily Dickinson’s “Forbidden Fruit” to Elizabeth Bishop’s “A Miracle for Breakfast,” Eat, Drink, and Be Merry serves up a tantalizing and variegated literary feast.
(Everyman's Library)
Questa poesia in dialetto medicinese è stata scritta da un mio amico e compaesano: il maestro Luciano Trerè:
RispondiEliminaAmarcord cum l’ira bèl
una vôlta asptèr Nadèl …
Giost alé, ai prèmm dal mais,
al cambiéva un pô al pajais,
saul par fèl dvintèr piò bèl
pr al periodo éd Nadèl.
Atachè cant’r al vidrè
quatar fil ‘d chèrta arzintè,
due anzlén, un quaich pastaur,
jiran alé dal fiôl dal Sgnaur:
ecco acsé, acsé al bastevan,
e tot quènt qui chi pasévan
is farmévan a dèr ‘n’ucè
al vidrin acsé adubè.
Mama, in chè cun competènza
la stindéva in tla cardènza
statuin, muschio e giarlén
satta j’uc’ stupì di bèn
e al nascéva acsé, p’r’inchènt,
al présèpi, e me ajò in mènt,
che tot i dé da lè didri
a spustéva un po’ i cami
ch’ j’arivèssan a la capana
propri insamm a la béfana.
Quènt arcord, quènti emozian,
ch’i t fèn vgnir un bél magan
a pinsèr a chi gn’è piò …
… se sta not al vgnèss n’anvèda
jost da crivar al vatt d’la zèda:
la m farèv parair piò bèl
ènch l’arcord di mi Nadèl …
La traduco, letteralmente, per i non-emiliani:
RispondiEliminaMi ricordo com'era bello
una volta aspettare Natale...
Proprio lì, ai primi del mese,
cambiava un po' il paese,
solo per farlo diventare più bello
per il periodo di Natale.
Incollati contro le vetrate
quattro fili di carta argentata,
due angioletti, qualche pastore,
erano accanto al figlio del Signore:
ecco così, così erano sufficienti,
e tutti quelli che passavano
si fermavano a dare un'occhiata
alle vetrine così addobbate.
La mamma, in casa con bravura
stendeva sulla credenza
statuine, muschio e sassolini
sotto gli occhi meravigliati dei bambini
e nasceva così, come per incanto
il presepio, e io ho in mente,
che tutti i giorni da lì in fondo
spostavo un po' i cammelli
perché arrivassero alla capanna
proprio assieme alla Befana.
Quanti ricordi, quante emozioni,
che ti fan venire un bel magone
a pensare a quelli che non ci sono più...
... se stanotte arrivasse una nevicata
appena da coprire le cime della siepe:
mi farebbe sembrare più bello
anche il ricordo del mio Natale...
I heard the bells on Christmas Day
RispondiEliminaTheir old, familiar carols play,
And wild and sweet
The words repeat
Of peace on earth, good-will to men!”
― Henry Wadsworth Longfellow
"Ho sentito le campane il giorno di Natale il loro gioco di canti di vecchio, familiare e selvaggia e dolce parole ripetono di pace sulla terra, la buona volontà di uomini!"
― Henry Wadsworth Longfellow
Traduzione di Bing
"The Savior must have been a docile Gentleman" (1487) by Emily Dickinson
RispondiElimina"The Savior must have been
A docile Gentleman—
To come so far so cold a Day
For little Fellowmen—
The Road to Bethlehem
Since He and I were Boys
Was leveled, but for that ‘twould be
A rugged Billion Miles— "
*
Christmas is both a holiday and a holy day, and from the start it has been associated with poetry, from the song of the seraphim above the manger to the cherished carols around the punch bowl. This garland of Christmas poems contains not only the ones you would insist on finding here ("A Visit from St. Nicholas," "Lo, How a Rose E'er Blooming," and "The Twelve Days of Christmas" among them) but such equally enchanting though lesser-known Yuletide treasures as Emily Dickinson's "The Savior must have been a docile Gentleman," Anthony Hecht's "Christmas Is Coming," Rudyard Kipling's "Christmas in India," Langston Hughes's "Shepherd's Song at Christmas," Robert Graves's "The Christmas Robin," and happy surprises like Phyllis McGinley's "Office Party," Dorothy Parker's "The Maid-Servant at the Inn," and Philip Larkin's "New Year Poem."
HAPPY XMAS (WAR IS OVER) - JOHN LENNON
RispondiEliminaSo this is Christmas
And what have you done
Another year over
And a new one just begun
And so this is Xmas
I hope you have fun
The near and the dear ones
The old and the young
A very very Merry Xmas
And a happy New Year
Let's hope it's a good one
Without any fear
And so this is Xmas
For weak and for strong
For rich and the poor ones
The road is so long
And so happy Xmas
For black and for white
For yellow and red ones
Let's stop all the fight
A very very Merry Xmas
And a happy New Year
Let's hope it's a good one
Without any fear
And so this is Xmas
And what have we done
Another year over
A new one just begun
And so happy Xmas
We hope you have fun
The near and the dear ones
The old and the young
A very very Merry Xmas
And a happy New Year
Let's hope it's a good one
Without any fear
War is over, if you want it
War is over now
DO THEY KNOW IT'S CHRISTMAS - BAND AID
RispondiEliminaSongwriters: Midge Ure and Bob Geldof
It's Christmas time, and there's no need to be afraid
At Christmas time, we let in light and banish shade
And in our world of plenty, we can spread a smile of joy
Throw your arms around the world
At Christmas time
But say a prayer and pray for the other ones
At Christmas time, it's hard but while you're having fun
There's a world outside your window, and it's a world of dread and fear
Where a kiss of love can kill you, and there's death in every tear
And the Christmas bells that ring there are the clanging chimes of doom
Well tonight we're reaching out and touching you
Bring peace and joy this Christmas to West Africa
A song of hope they'll have is being alive
Why is comfort deadly fear
Why is to touch to be scared
How can they know it's Christmas time at all
Here's to you
Raise a glass to everyone
Here's to them
And all their years to come
Can they know it's Christmas time at all
Feed the world, let them know it's Christmas time again
Feed the world, let them know it's Christmas time again
Heal the world, let them know it's Christmas time again
Feed the world, let them know it's Christmas time again
Heal the world, let them know it's Christmas time again
Heal the world, let them know it's Christmas time again
Feed the world, let them know it's Christmas time again
Heal the world, let them know it's Christmas time again
Heal the world
JOT TO THE WORLD
RispondiEliminaJoy to the world! The Lord is come
Let earth receive her King!
Let every heart prepare Him room
And heaven and nature sing
And heaven and nature sing
And heaven, and heaven and nature sing
Joy to the world! the Savior reigns
Let men their songs employ
While fields and floods
Rocks, hills and plains
Repeat the sounding joy
Repeat the sounding joy
Repeat, repeat the sounding joy
No more let sins and sorrows grow
Nor thorns infest the ground
He comes to make
His blessings flow
Far as the curse is found
Far as the curse is found
Far as, far as the curse is found
Songwriters
G. F. HANDEL, ISAAC WATTS
Caroling, Caroling
RispondiEliminaCaroling, caroling, now we go
Christmas bells are ringing
Caroling, caroling thru the snow
Christmas bells are ringing
Joyous voices sweet and clear
Sing the sad of heart to cheer
Ding dong, ding dong
Christmas bells are ringing
Caroling, caroling thru the town
Christmas bells are ringing
Caroling, caroling up and down
Christmas bells are ringing
Mark ye well the song we sing
Gladsome tidings now we bring
Ding dong, ding dong
Christmas bells are ringing!
Caroling, caroling, near and far
Christmas bells are ringing
Following, following yonder star
Christmas bells are ringing
Sing we all this happy morn
"Lo, the King of heav'n is born!"
Ding dong, ding dong
Christmas bells are ringing!
LETRA 'NAVIDAD CON PAZ'
RispondiEliminallega la navidad con sabor de mazapán
de turrón de mieles y demás
vamos a celebrar la familia en el hogar
nuestra nochebuena una vez más
con nueces peladillas y un poquito de champán
cantando una canción que diga con mucha humildad
que aquí los tres payasos piden a la humanidad
que reine la paz
llega la navidad con sabor de mazapán
de turrón de mieles y demás
vamos a celebrar la familia en el hogar
nuestra nochebuena una vez más
con nueces peladillas y un poquito de champán
cantando una canción que diga con mucha humildad
que aquí un viejo payaso pide a la humanidad
que reine la paz
llega la navidad con sabor de mazapán
de turrón de mieles y demás
vamos a celebrar la familia en el hogar
nuestra nochebuena una vez más
con nueces peladillas y un poquito de champán
cantando una canción que diga con mucha humildad
que todos los payasos piden a la humanidad
que reine la paz
llega la navidad con sabor de mazapán
de turrón de mieles y demás
vamos a celebrar la familia en el hogar
nuestra nochebuena una vez más
con nueces peladillas y un poquito de champán
cantando una canción que diga con mucha humildad
que todos los payasos piden a la humanidad
que reine la paz
HARK! THE HERALD ANGELS SING
RispondiEliminaHark! the herald angels sing
"Glory to the newborn King
Peace on earth and mercy mild,
God and sinners reconciled!"
Joyful, all ye nations rise;
Join the triumph of the skies;
With angelic host proclaim
"Christ is born in Bethlehem!"
Hark! the herald angels sing
"Glory to the newborn King!"
Christ, by highest heaven adored;
Christ the everlasting Lord;
Late in time behold Him come,
Offspring of the favored one.
Veiled in flesh, the Godhead see;
Hail the incarnate Deity
Pleased as man with men to dwell,
Jesus, our Emmanuel
Hark! the herald angels sing,
"Glory to the newborn King"
Hail! the heaven-born Prince of Peace!
Hail! the Son of Righteousness!
Light and life to all He brings,
Risen with healing in His wings.
Mild He lays His glory by,
Born that man no more may die;
Born to raise the sons of earth,
Born to give them second birth
Hark! the herald angels sing,
"Glory to the newborn King"
NATALE DI SECONDA MANO - FRANCESCO DE GREGORI
RispondiEliminaOggi è tempo d'incendi, organizziamo presepi
Dalle stelle tu scendi e ci senti e ci vedi
Addormentati in panchina o indaffarati a far niente
Ed il freddo che arriva, ci brucia e ci spegne
Non c'è nessun segreto, nessuna novità
Non c'è nessun mistero, nessuna natività
Io ti regalo una foglia da masticare col pane
E tu una busta di vino per passare la fame
Sior capitano aiutaci a attraversare
questo mare contro mano
Sior capitano, da destra o da sinistra non veniamo
e questa notte non abbiamo
Governo e parlamento non abbiamo e ragione
Ragione o sentimento non conosciamo
e quando capita ci arrangiamo
E ci arrangiamo
Con documenti di seconda mano
Con documenti di seconda mano
Oggi è tempo d'attesa, organizziamo qualcosa
Mentre balla sul marciapiede, la vita in rosa
Che ci guarda e sorride e non ci tocca mai
Ultimi di tutto il mondo, piccoli fiammiferai
Non c'è nessun perdono in tutta questa pietà
Non c'è nessun calore, nessuna elettricità
E oggi parlano i cani per sentirsi più buoni
Intorno al nostro fuoco cantano canzoni
Sior capitano aiutaci a attraversare
questo mare contro mano
Sior capitano, da destra o da sinistra non veniamo
e questa notte non abbiamo
Governo e parlamento non abbiamo e ragione
Ragione o sentimento non conosciamo
e quando capita ci arrangiamo
E ci arrangiamo
Con documenti di seconda mano
Con documenti di seconda mano
“I felt overstuffed and dull and disappointed, the way I always do the day after Christmas, as if whatever it was the pine boughs and the candles and the silver and gilt-ribboned presents and the birch-log fires and the Christmas turkey and the carols at the piano promised never came to pass.”
RispondiEliminaSylvia Plath --from "The Bell Jar" (1963)
GAUDETE, GAUDETE! CHRISTUS EST NATUS
RispondiEliminaPopular song
Gaudete, gaudete! Christus est natus
Ex Maria virgine, gaudete!
Rejoice, rejoice! Christ is born
Of the Virgin Mary — rejoice!
Tempus adest gratiæ
Hoc quod optabamus,
Carmina lætitiæ
Devote reddamus.
The time of grace has come—
This that we have desired,
Verses of joy
Let us devoutly return.
Deus homo factus est
Natura mirante,
Mundus renovatus est
A Christo regnante.
God has become man,
To the wonderment of Nature,
The world has been renewed
By the reigning Christ.
Ezechielis porta
Clausa pertransitur,
Unde lux est orta
Salus invenitur.
The closed gate of Ezechiel
Is passed through,
Whence the light is born,
Salvation is found.
Ergo nostra contio
Psallat iam in lustro;
Benedicat Domino:
Salus Regi nostro.
Therefore let our gathering
Now sing in brightness
Let it give praise to the Lord:
Greeting to our King.
O COME ALL YE FAITHFUL
RispondiEliminaO come all ye faithful joyful and triumphant
Oh come ye O come ye to Bethlehem;
come and behold him born the King of angels;
O come let us adore him Christ the Lord.
God of God light of light
Lo he not the virgin's womb;
Very God begotten not created:
O come let us adore him Christ The Lord.
Sing choirs of angels sing in exultation
Sing all ye citizens of heaven above;
Glory to God in the highest:
O come, let us adore him, Christ The Lord
See how the shepards summoned to his cradel,
leaving their flocks, draw nigh with lowly fear
we too will thither hend our joyful footsteps;
O come, let us adore him, Christ the Lord.
Yea, Lord, we greet thee, born this happy morning;
Jesus, to thee be glory given;
word of the Father, now in flesh appearing:
O come, let us adore him, Christ the Lord.
Hallelujah (Aleluya)
RispondiEliminaWritten by George Friedrich Haandel
Hallelujah hallelujah hallelujah hallelujah hallelujah
Hallelujah hallelujah hallelujah hallelujah hallelujah
For the lord God omnipotent reigneth
Hallelujah hallelujah hallelujah hallelujah
For the lord God omnipotent reigneth
Hallelujah hallelujah hallelujah hallelujah
For the lord God omnipotent reigneth
Hallelujah hallelujah hallelujah hallelujah
Hallelujah hallelujah hallelujah hallelujah
Hallelujah hallelujah hallelujah hallelujah
(For the lord God omnipotent reigneth)
Hallelujah hallelujah hallelujah hallelujah
For the lord God omnipotent reigneth
(Hallelujah hallelujah hallelujah hallelujah)
Hallelujah
The kingdom of this world;
is become
the kingdom of our Lord,
and of His Christ
and of His Christ
And He shall reign for ever and ever
And he shall reign forever and ever
And he shall reign forever and ever
And he shall reign forever and ever
King of kings forever and ever hallelujah hallelujah
and lord of lords forever and ever hallelujah hallelujah
King of kings forever and ever hallelujah hallelujah
and lord of lords forever and ever hallelujah hallelujah
King of kings forever and ever hallelujah hallelujah
and lord of lords
King of kings and lord of lords
And he shall reign
And he shall reign
And he shall reign
He shall reign
And he shall reign forever and ever
King of kings forever and ever
and lord of lords hallelujah hallelujah
And he shall reign forever and ever
King of kings and lord of lords
King of kings and lord of lords
And he shall reign forever and ever
Forever and ever and ever and ever
(King of kings and lord of lords)
Hallelujah hallelujah hallelujah hallelujah
Hallelujah
Still, still, still, weil’s Kindlein schlafen will
RispondiElimina1. Still, still, still, weil’s Kindlein schlafen will!
Maria thuat es niedersingen,
Ihre keusche Brust darbringen.
Still, still, still, weil’s Kindlein schlafen will.
2. Schlaf, schlaf, schlaf, mein liabes Kindlein, schlaf!
Die Engel thuan schön musiziren,
Bey dem Kindlein jubelliren,
Schlaf, schlaf, schlaf, mein liabes Kindlein, schlaf.
3. Groß, groß, groß, die Liab ist übergroß!
Gott hat den Himmels-Thron verlassen
Und muaß reisen auf der Strassen;
Groß, groß, groß, die Liab ist übergroß!
4. Auf, auf, auf, ihr Adams-Kinder auf!
Fallet Jesum all zu Füaßen,
Weil er für uns d’Sünd thuat büaßen,
Auf, auf, auf, ihr Adams-Kinder auf.
5. Wir, wir, wir, thun rufen all’ zu Dir!
Thua uns des Himmels Reich aufschliessen,
Wenn wir einmal sterben müassen,
Wir, wir, wir, thun rufen all zu Dir.
STILL STILL STILL
1. Sleep, sleep, sleep, my precious baby sleep!
Maria sings a lullaby sweet
And lays her true heart at your feet.
Sleep, sleep, sleep, my precious baby sleep!
2. Great, great, great, the love is more than great.
God has left his throne on high,
To walk the street, to come us nigh.
Great, great, great, the love is more than great.
3. Rise, rise, rise, all Adam’s children rise.
O, kneel at the feet of Jesus now,
Our sins to atone he did vow.
Rise, rise, rise, all Adam's children rise.
4. We, we, we, ee all implore Thee:
Open for us heaven’s gate
Let your kingdom be our fate.
We, we, we, – we all implore Thee.
5. Rest, rest, rest, allow the Child to rest.
Saint Joseph snuffs the candle out,
Angels are guarding all about.
Rest, rest, rest, allow the Child to rest.
MARCH OF THE KINGS
RispondiEliminaTraditional French: La Marche Des Rois Mages
Music: Provençal Melody, 13th Century
MIDI / Noteworthy Composer
Three great kings I met at early morn
With all their retinue were slowly marching
Three great kings I met at early morn
Were on their way to meet the newly born
With gifts of gold brought from far away
And valiant warriors to guard the royal treasure
With gifts of gold brought from far away
Their shields all shining in their bright array
Ce matin, j'ai rencontré le train
De trois grands rois qui allaient en voyage
Ce matin, j'ai rencontré le train
De trois grands rois dessus le grand chemin
Tout chargés d'or les suivaient d'abord
De grands guerriers et les gardes du trésor
Tout chargés d'or les suivaient d'abord
De grands guerriers avec leurs boucliers
For Thy mercy and Thy grace
Constant through another year
Hear our song of thankfulness
Father and Redeemer hear
Dark the future; let Thy light
Guide us, bright and morning star
Fierce our foes and hard the fight
Arm us Savior for the war
In our weakness and distress
Rock of strength be Thou our stay
In the pathless wilderness
Be our true and living way
Keep us faithful; keep us pure
Keep us evermore Thine own
Help, O help us to endure
Fit us for the promised crown
William L. Simon, ed., Reader’s Digest Merry Christmas Songbook (1981)
EliminaThe Crusades-those religious expeditions to rescue the holy places in Palestine from the Moslems -created an enormous interest in both faith and fighting in the Middle Ages. French peasants from Provence in the 13th century, when the tune for this "March of the Kings" was being sung and danced to, must have endowed the Three Kings of the Christmas story with all the virtues and appearance of their own folk heroes nearer at hand. These were the French dukes, clad in gleaming armor, carrying brilliant banners and bejeweled shields, who fought for the Pope far more willingly than they would have for the lives of their own serfs. Hence the martial references in this text, sung to a tune that is perhaps even older than the verses. Georges Bizet, composer of the opera Carmen, used the same tune as a farandole, or stately dance, in his incidental music for Alphonse Daudet’s play L’Arlesienne (The Woman from Aries).
GOOD KING WENCESLAS
RispondiEliminaGood King Wenceslas look'd out,
On the Feast of Stephen;
When the snow lay round about,
Deep, and crisp, and even:
Brightly shone the moon that night,
Though the frost was cruel,
When a poor man came in sight,
Gath'ring winter fuel.
"Hither, page, and stand by me
If thou know'st it, telling,
Yonder peasant, who is he?
Where and what his dwelling?"
"Sire, he lives a good league hence.
Underneath the mountain;
Right against the forest fence,
By Saint Agnes' fountain."
"Bring me flesh, and bring me wine,
Bring me pine-logs hither:
Thou and I will see him dine,
When we bear them thither."
Page and monarch forth they went,
Forth they went together;
Through the rude winds wild lament,
And the bitter weather.
"Sire, the night is darker now,
And the wind blows stronger;
Fails my heart, I know now how,
I can go no longer."
"Mark my footsteps, good my page;
Tread thou in them boldly;
Thou shalt find the winter's rage
Freeze thy blood less coldly."
In his master's steps he trod,
Where the snow lay dinted;
Heat was in the very sod
Which the saint had printed.
Therefore, Christian men, be sure, / Wherefore, Christian people, know,
Wealth or rank possessing, / Who my lay are hearing,
Ye who now will bless the poor, / He who cheers another's woe
Shall yourselves find blessing. / Shall himself find cheering.
God Rest Ye Merry Gentlemen
RispondiEliminaGod rest ye merry, gentlemen
Let nothing you dismay
Remember, Christ, our Saviour
Was born on Christmas day
To save us all from Satan's power
When we were gone astray
O tidings of comfort and joy,
Comfort and joy
O tidings of comfort and joy
In Bethlehem, in Israel,
This blessed Babe was born
And laid within a manger
Upon this blessed morn
The which His Mother Mary
Did nothing take in scorn
O tidings of comfort and joy,
Comfort and joy
O tidings of comfort and joy
From God our Heavenly Father
A blessed Angel came;
And unto certain Shepherds
Brought tidings of the same:
How that in Bethlehem was born
The Son of God by Name.
O tidings of comfort and joy,
Comfort and joy
O tidings of comfort and joy
"Fear not then," said the Angel,
"Let nothing you affright,
This day is born a Saviour
Of a pure Virgin bright,
To free all those who trust in Him
From Satan's power and might."
O tidings of comfort and joy,
Comfort and joy
O tidings of comfort and joy
The shepherds at those tidings
Rejoiced much in mind,
And left their flocks a-feeding
In tempest, storm and wind:
And went to Bethlehem straightway
The Son of God to find.
O tidings of comfort and joy,
Comfort and joy
O tidings of comfort and joy
And when they came to Bethlehem
Where our dear Saviour lay,
They found Him in a manger,
Where oxen feed on hay;
His Mother Mary kneeling down,
Unto the Lord did pray.
O tidings of comfort and joy,
Comfort and joy
O tidings of comfort and joy
Now to the Lord sing praises,
All you within this place,
And with true love and brotherhood
Each other now embrace;
This holy tide of Christmas
All other doth deface.
O tidings of comfort and joy,
Comfort and joy
O tidings of comfort and joy
GO TELL IT ON THE MOUNTAIN
RispondiEliminaGo tell it on the mountain
Over the hills and everywhere
Go tell it on the mountain
That Jesus Christ is born
While shepherds kept their watching
Over silent flocks by night
Behold throughout the heavens
There shone a holy light
Go tell it on the mountain
Over the hills and everywhere
Go tell it on the mountain
That Jesus Christ is born
Down in a lowly manger
The humble Christ was born
And brought us God's salvation
That blessed Christmas morn
Go tell it on the mountain
Over the hills and everywhere
Go tell it on the mountain
That Jesus Christ is born
Bridge:
There's something ' bout Christmas time
Something ' bout Christmas time
We're gonna talk about the manger
and sing about the Savior
Knowing that it's Christmas time. (X2)
Go tell it on the mountain
Over the hills and everywhere
Go tell it on the mountain
That Jesus Christ is born
Away in a Manger
RispondiEliminaAway in a manger, no crib for a bed,
The little Lord Jesus laid down his sweet head.
The stars in the sky looked down where he lay,
The little Lord Jesus asleep in the hay.
The cattle are lowing, the baby awakes,
But little Lord Jesus no crying he makes.
I love Thee, Lord Jesus, look down from the sky
And stay by my cradle til morning is nigh.
Be near me, Lord Jesus, I ask Thee to stay
Close by me forever, and love me, I pray.
Bless all the dear children in thy tender care,
And take us to heaven, to live with Thee there.
Ding Dong Merrily on High
RispondiEliminaDing dong merrily on high,
In heav'n the bells are ringing:
Ding dong! verily the sky
Is riv'n with angel singing.
Gloria, Hosanna in excelsis!
E'en so here below, below,
Let steeple bells be swungen,
And "Io, io, io!"
By priest and people sungen.
Gloria, Hosanna in excelsis!
Pray you, dutifully prime
Your matin chime, ye ringers;
May you beautifully rime
Your evetime song, ye singers.
Gloria, Hosanna in excelsis!
"Carol Of The Bells"
RispondiEliminaLa, da, da, da, da,
La, da, da, da, da,
La, da, da, da, da...
Hark how the bells
Sweet silver bells
All seem to say
Throw cares away
Christmas is here
Bringing good cheer
To young and old
Meek and the bold
Ding dong ding dong
That is their song
With joyful ring
All caroling. (Oh! Oh! Ahh)
One seems to hear
Words of good cheer
From everywhere (From everywhere)
Filling the air
Oh how they pound, (Oh how they pound)
Raising the sound
O'er hill and dale
Telling their tale. (Telling their tale)
Gaily they ring
While people sing
Songs of good cheer
Christmas is here
Merry, Merry, Merry, Merry Christmas, (Merry, Merry, Merry, Merry Christmas)
Merry, Merry, Merry, Merry Christmas. (Merry, Merry, Merry, Merry Christmas)
On on they send
On without end
Their joyful tone
To every home
Ah! Ah! Ah!
Ding dong, ding dong, ding dong, ding dong
La, da, da, da, da,
La, da, da, da, da,
La, da, da, da, da...
Hark how the bells, (Hark how the bells)
Sweet silver bells
All seem to say, (All seem to say)
Throw cares away (We will throw cares away)
Christmas is here (Christmas is here)
Bringing good cheer (Bringing cheer)
To young and old (To the young and old)
Meek and the bold
Oh how they pound, (Oh how they pound)
Raising the sound
O'er hill and dale
Telling their tale (Telling their tale)
Gaily they ring
While people sing
Songs of good cheer
Christmas is here
Merry, Merry, Merry, Merry Christmas
(Merry, Merry, Merry Christmas)
Merry, Merry, Merry, Merry Christmas
(Merry, Merry, Merry Christmas)
On on they send
On without end
Their joyful tone
To every home
Ah! Ah! Ah!
La, da, da, da, da,
La, da, da, da, da,
La, da, da, da, da...
Ave Maria (Gounod)
RispondiEliminaAve Maria
Gratia plena
Dominus tecum
Benedicta tu in mulieribus
Et benedictus fructus
Ventris tui, Jesus
Santa Maria, Santa Maria
Maria, ora pro nobis
Nobis pecatoribus
Nune et in ora
Mortis nostrae
Amen ...
*******
Ave Maria (Gounod)
Hail Maria
Full of grace
The Lord is with thee
Blessed art thou among women
And blessed is the fruit
Of thy womb, Jesus
Holy Maria, Holy Maria
Maria, pray for us
Us sinners
Nou and in the hour
Of our death
Amen ...
Canto natalizio tradizionale in Francia
RispondiEliminaUN FLAMBEAU JEANETTE ISABELLE
Un flambeau, Jeannette, Isabelle --
Un flambeau! Courons au berceau!
C'est Jésus, bonnes gens du hameau.
Le Christ est né; Marie appelle!
Ah! Ah! Ah! Que la Mère est belle,
Ah! Ah! Ah! Que l'Enfant est beau!
C'est un tort, quand l'Enfant sommeille,
C'est un tort de crier si fort.
Taisez-vous, l'un et l'autre, d'abord!
Au moindre bruit, Jésus s'éveille.
Chut! chut! chut! Il dort à merveille,
Chut! chut! chut! Voyez comme il dort!
Doucement, dans l'étable close,
Doucement, venez un moment!
Approchez! Que Jésus est charmant!
Comme il est blanc! Comme il est rose!
Do! Do! Do! Que l'Enfant repose!
Do! Do! Do! Qu'il rit en dormant!
BRING A TORCH JEANETTE ISABELLA
Elimina1. Bring a torch, Jeanette, Isabella
Bring a torch, to the cradle run!
It is Jesus, good folk of the village;
Christ is born and Mary's calling;
Ah! ah! beautiful is the Mother
Ah! ah! beautiful is her Son!
2. It is wrong when the Child is sleeping
It is wrong to talk so loud;
Silence, all, as you gather around.
Lest your noise should waken Jesus.
Hush! hush! see how fast He slumbers!
Hush! hush! see how fast He sleeps!
3. Hasten now, good folk of the village;
Hasten now the Christ Child to see.
You will find Him asleep in the manger;
Quietly come and whisper softly,
Hush! hush! Peacefully now He slumbers.
Hush! hush! Peacefully now He sleeps.
4. Softly to the little stable.
Softly for a moment come;
Look and see how charming is Jesus
How He is white, His cheeks are rosy!
Hush! hush! see how the Child is sleeping;
Hush! hush! see how He smiles in his dreams.
Another First Verse:
1. Bring a torch, Jeanette, Isabella;
Bring a torch, come swiftly and run.
Christ is born, tell the folk of the village;
Jesus is sleeping in His cradle.
Ah, ah, beautiful is the Mother;
Ah, ah, beautiful is her Son.
The editors of The New Oxford Book of Carols indicate that the French text by Émile Blémont first appeared in Julien Tiesot's Noëls français (1901) and was a version of the carol "Viénès leou vieira la Pieoucelle" which was published in Nicolas Saboly's Recueil de noëls provençaux (1836). As such, the frequent attribution to Nicholas Saboly (1614-1675) is probably incorrect.
EliminaTradizionalissima canzone natalizia scozzese, e scritta dal principale poeta scozzese Robert Burns, Auld Lang Syne è conosciuta in Italia come "Valzer delle candele" o come il canto dell'Addio del Boy Scout.
RispondiEliminaDa parte mia, ho avuto l'immenso piacere di ascoltarla in Scozia, suonata da cento Pipers al Royal Edinburgh Military Tattoo,e cantata dalle migliaia di presenti.
AULD LANG SYNE - Versione originale di Robert Burns
Should auld acquaintance be forgot,
and never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot,
and auld lang syne*?
CHORUS:
For auld lang syne, my jo,
for auld lang syne,
we’ll tak' a cup o’ kindness yet,
for auld lang syne.
And surely ye’ll be your pint-stoup!
and surely I’ll be mine!
And we’ll tak' a cup o’ kindness yet,
for auld lang syne.
CHORUS
We twa hae run about the braes,
and pou’d the gowans fine;
But we’ve wander’d mony a weary fit,
sin' auld lang syne.
CHORUS
We twa hae paidl’d in the burn,
frae morning sun till dine;
But seas between us braid hae roar’d
sin' auld lang syne.
CHORUS
And there’s a hand, my trusty fiere!
and gie's a hand o’ thine!
And we’ll tak' a right gude-willie waught,
for auld lang syne.
CHORUS
******
English transation
Should old acquaintance be forgot,
and never brought to mind?
Should old acquaintance be forgot,
and old lang syne?
CHORUS:
For auld lang syne, my dear,
for auld lang syne,
we'll take a cup of kindness yet,
for auld lang syne.
And surely you’ll buy your pint cup!
and surely I’ll buy mine!
And we'll take a cup o’ kindness yet,
for auld lang syne.
CHORUS
We two have run about the slopes,
and picked the daisies fine;
But we’ve wandered many a weary foot,
since auld lang syne.
CHORUS
We two have paddled in the stream,
from morning sun till dine†;
But seas between us broad have roared
since auld lang syne.
CHORUS
And there’s a hand my trusty friend!
And give me a hand o’ thine!
And we’ll take a right good-will draught,
for auld lang syne.
CHORUS
In notte placida, per muto sentier,
RispondiEliminadai campi del ciel è discese l'Amor,
all'alme fedeli il Redentor!
Nell'aura è il palpito d'un grande mister:
del nuovo Israel è nato il Signor,
il fiore più bello dei nostri fior !
R.
Cantate, o popoli, gloria all'Altissimo
l'animo aprite a speranza ed amor !
Se l'aura è gelida, se fosco è il ciel,
oh, vieni al mio cuore, vieni a posar,
ti vò col mio amore riscaldar.
Se il fieno è rigido, se il vento è crudel,
un cuore che t'ama voglio a Te dar,
un cuor che Te brama, Gesù cullar.
Che ricordi! Quando avevo dieci anni andavo a Messa, e mia mamma mi dava 10 lire per l'offerta, e in cambio mi davano un santino. Ma una volta per Natale mi ha dato 100 lire, e il santino ricevuto portava un'immaginetta con Gesù Bambino, e sul retro questa canzone. Non me la ricordavo, non la sentivo da almeno 50 anni, sono emozionata
EliminaE, ricordi su ricordi, mi viene in mente la novena a cui andavo nei giorni precedenti il Natale, prima di andare a scuola: ai bambini veniva dato un librino fai-da-te con i testi delle canzoni di Natale, scritti a mano dalle catechiste, librino che arrivava a Natale un po' sbrindellato, arrotolato, spiegazzato e poi chissà che fine faceva, peccato. L'età e la vita si sono portate via mille cose dell'infanzia, ma quando torna Natale, ecco che la magia dei ricordi riemerge.
EliminaJethro Tull – A Christmas Song
RispondiEliminaOnce in Royal David's City stood a lonely cattle shed,
Where a mother held her baby.
You'd do well to remember the things He later said.
When you're stuffing yourselves at the Christmas parties,
You'll just laugh when I tell you to take a running jump.
You're missing the point I'm sure does not need making
That Christmas spirit is not what you drink.
So how can you laugh when your own mother's hungry,
And how can you smile when the reasons for smiling are wrong?
And if I just messed up your thoughtless pleasures,
Remember, if you wish, this is just a Christmas song.
(Hey! Santa! Pass us that bottle, will you?)
Un tempo nella regale città di David sorgeva un’umile stalla,
dove una madre ha dato alla luce il suo bambino.
Fareste bene a ricordarvi le cose che Egli ha detto più tardi.
Quando vi state abbuffando alle feste di Natale,
riderete se vi dico di andare a quel paese.
Non avete afferrato il punto che, ne sono sicuro, non c’è bisogno di fare;
quel famoso spirito di Natale non è ciò che bevete.
Così come potete ridere quando vostra madre ha fame
e come potete sorridere quando i motivi per sorridere sono sbagliati?
E se scompigliassi i vostri piaceri spensierati,
ricordate, se volete, che questa è solo una canzone di Natale.
(Ehi, Babbo Natale: passaci quella bottiglia, va bene?)
I Magi - Mario Luzi
RispondiEliminaNon ha volto, si cela
dentro sé il tempo –
così ci confonde
esso, ci gioca
con i suoi inganni –
a volte
duramente,
duramente ci disorienta.
Ed ecco, in un frangente
prima non osservato
o in uno
sorpassato
dal flusso
e dimenticato
o in altro ancora
rimasto
oscuro dietro le dune,
qua o là,
qua o là, seme sepolto
in terra molto arida
e molto pesticciata,
potrebbe all’improvviso
il futuro disserrarsi
in luci, sfavillare il tempo
dove? da una qualsiasi parte.
Andavano cauti loro, i Magi,
occhiuto era il viaggio
in avanti
o a ritroso? procedendo
o tornando
ai luoghi
d’un’ignota profezia?
Sapevano e non sapevano
da sempre la doppiezza del cammino.
L’avvenire o l’avvenuto…
dove stava il punto?
e il segno?
da dove era possibile il richiamo?
Non è ricaduta
inerte nel passato
e neppure regressione
nel guscio delle cose già sapute
questo
ritorno della strada
spesso
su se medesima,
ma nuova
conoscenza, forse,
ed illuminazione
di un bene avuto e non ancora inteso –
dice
uno di loro
e gli altri lo comprendono
sì e no, ma sanno
ed ignorano all’unisono…
e proseguono
insieme,
vanno e vengono
insieme nel va e vieni del viaggio.
Mario Luzi
(da Frasi e incisi di un canto salutare, 1990)
I pastori - Mario Luzi
RispondiEliminaE ora dove avrebbero
brucato quelle abbacinate pecore?
dove le spingevano i montoni?
Non c’era
erba a quella altitudine.
Ce n’era
assai più in basso
ma lì non ne volevano, era pesta
e attossicata
erba quella,
ormai
desideravano altro.
E loro erano fatti tutti profeti e angeli,
di che? – non lo sapevano –
imminente?
accaduto già?
Così
li aveva fatti
ben dentro il plasma umano
flagrando
quella profetizzata
e temuta natività
che essi vedevano e adoravano
perduti
nella raggiante oscurità.
Mario Luzi
(da Frasi e incisi di un canto salutare, 1990)
DIALOGO TRA I MAGI E MARIA - Efrem SIRO
RispondiElimina(Niblisi 306 - Edessa 373), vescovo in Mesopotamia
I magi: «A noi una stella ha annunciato
che Colui che è nato è il re dei cieli.
Tuo figlio ha il potere sugli astri,
essi sorgono soltanto al suo ordine».
Maria: «E io vi dirò un altro segreto,
perché siate convinti:
restando vergine, io ho partorito mio figlio.
Egli è il figlio di Dio. Andate, e annunciatelo!»
I magi: «Anche la stella ce l'aveva fatto conoscere,
che figlio di Dio e Signore è il tuo figlio».
Maria: «Altezze e abissi ne rendono testimonianza;
tutti gli angeli e tutte le stelle:
Egli è il figlio di Dio e il Signore.
Portate l'annuncio nelle vostre contrade,
che la pace si moltiplichi nel vostro paese».
I magi: «Che la pace del tuo figlio
ci conduca nel nostro paese,
con sicurezza, come noi siamo venuti,
e quando il suo potere dominerà il mondo,
che Egli visiti e santifichi la nostra terra».
Maria: «Esulti la Chiesa e canti la gloria,
per la nascita del figlio dell'Altissimo,
la cui aurora ha rischiarato cielo e terra.
Benedetto Colui la cui nascita rallegra l'universo!».
Efrem Siro
(tratto da [a cura di A. Giunti, B. Lageder] Espressione e ricerca, vol. V, La Scuola, Brescia 1978).
NATALE - ENRICO PANZACCHI
RispondiEliminaAlta è la notte, scendono
in candida legione
dal firmamento gli angeli
recinti di splendor.
Pace alla gente buona:
è nato il Redentor.
Fiocca la neve: déstansi
in mezzo all'ombra e al gelo
e alle melodie angeliche
rispondono i pastor.
Sia Gloria al Dio del cielo:
è nato il Redentor!
Un tintinnio di giubilo
da mille torri suona:
s'allargano le tenebre,
spuntan dai tronchi i fior.
Pace alla terra buona:
è nato il Redentor.
Nell'umile presepio,
e Dio, invan tu celi;
a offrire i Re già vengono
mirra profumi ed or.
Gloria sia a Dio nei cieli,
è nato il Redentor.
A Christmas Carol - G.K.Chesterton
RispondiEliminaThe Christ-child lay on Mary's lap,
His hair was like a light.
(O weary, weary were the world,
But here is all aright.)
The Christ-child lay on Mary's breast
His hair was like a star.
(O stern and cunning are the kings,
But here the true hearts are.)
The Christ-child lay on Mary's heart,
His hair was like a fire.
(O weary, weary is the world,
But here the world's desire.)
The Christ-child stood on Mary's knee,
His hair was like a crown,
And all the flowers looked up at Him,
And all the stars looked down
CANTO DI NATALE - Gilbert Keith Chesterton
Nel grembo di Maria giaceva il Bimbo
la sua chioma era simile a una luce
(stanco e disfatto è il mondo, ma qui tutto
proprio tutto va bene).
Sul seno di Maria giaceva il Bimbo
la sua chioma era simile a una stella
(sono astiosi e astuti tutti i re
ma qui sinceri i cuori).
Sul cuore di Maria giaceva il Bimbo
ed era la sua chioma come il fuoco
(stanco è il mondo ma del mondo
è questo il desiderio).
Stava Cristo ai ginocchi di Maria
la sua chioma pareva una corona.
E tutti i fiori a lui guardavan su
tutte le stelle giù.
PER IL SANTO NATALE - GIACOMO LEOPARDI
RispondiEliminaTacciano i venti tutti,
del mar si arrestino le acque,
Gesù, Gesù già nacque,
già nacque il Redentor.
Il Sommo Nume Eterno
scese dall'alto cielo,
il misterioso velo
già ruppe il Salvator.
Nascesti alfin nascesti,
pacifico Signore,
al mondo apportatore
d'alma felicità.
L'empia, funesta colpa,
giacque da te fiaccata,
gioisci, o avventurata,
felice umanità.
Sorgi, e solleva il capo
dal sonno tuo profondo;
il Redentor del mondo
omai ti liberò.
No, più non senti il giogo
di servitù pesante,
son le catene infrante
da lui che ti salvò.
Gloria sia dunque al sommo,
Onnipossente Iddio,
guerra per sempre al rio
d'Averno abitator.
Dia lode e Cielo, e Terra,
al Redentor divino,
al sommo Re Bambino
di pace alto Signor.
pare sia stata scritta dal poeta a 11 anni.
EliminaFilastrocca carina, proposta da anonimo e ripescata dalle spam.
RispondiEliminaLa neve cade,
viene dal ciel:
Scende con essa
Il Bambinel.
Cade la neve
Piano pianin;
E' bella candida
Come il Bambin .
La neve cade,
Imbianca il suol;
Il cuore candido,
Quel Bimbo vuol.
Cade la neve...
Ah! dal cuor mio,
Cada la colpa,
Bambino Dio.
Scritto nel 1810 da Leopardi appena dodicenne
RispondiEliminaIn Nativitate Iesu - Giacomo Leopardi
Pastores tenerum dicite pupulum
Agrestes citharae, rusticae arundines
Iesum, davidicum germen amabile,
Laudent ac celebrent; agmina coelica,
Dum nox nigra silens obtegit aethera
Horrens iam tenebris, sidereas domus
Linquendo quatiunt summa per aera
Alas pennigeras, tectoque paupere
Sistunt quo trepidans aspero frigore
Infans numen iacet: splendido lumine
Nox fulgens placidis migrat agrestibus.
Frondes arboribus florido pabulo
Nascuntur subito gramina densia;
Iam coelo fugiunt nubila turbida
Ac flammis rutilant fulgida sidera.
Haud segnis puerum concine coelicum,
Pastorum manus, ac umbriferum nemus
Cantu nunc resonet blandoque carmine.
Prometto di tradurla in italiano con tanto di vocabolario. Intanto, trovo davvero irresistibile la versione di google trad:
EliminaI pastori dicono tenero fare jogging
Contadini Arpa , canne rurali
Ramo davidica di Gesù ' amabile
Lasciateli , e celebrare ; Le truppe celesti ,
Mentre silent night nero coperchi cielo
Ora , irta di scuro , casa stellato
Lasciando il pneumatico attraverso l'aria
Pennigera ali , rifugio paupero
Mostra , che ha ordinato un freddo pungente
Il potere infantile sta splendente luce
Una volta che la notte processo pacifico di lattuga .
Alberi frondosi , fiore foraggio
Improvvisamente crescere l'erba selvatica ;
Ora le nubi turbolente del cielo fuggono
Le fiamme incandescente stelle luminose .
No concine bambino lento coelicum
Pastori mano , e il boschetto ombroso
Cantù ora è proclamata e affascinante carminio .
proposta da anonimo
RispondiEliminaLa stella - Edmond Rostand
Perdettero la stella un giorno.
Come si fa a perdere
La stella? Per averla troppo a lungo fissata…
I due re bianchi,
ch'eran due sapienti di Caldea,
tracciaron al suolo dei cerchi, col bastone.
Si misero a calcolare, si grattarono il mento…
Ma la stella era svanita come svanisce un'idea,
e quegli uomini, la cui anima
aveva sete d'essere guidata,
piansero innalzando le tende di cotone.
Ma il povero re nero, disprezzato dagli altri,
si disse: " Pensiamo alla sete che non è la nostra.
Bisogna dar da bere, lo stesso, agli animali":
E mentre sosteneva il suo secchio per l'ansa,
nello specchio di cielo
in cui bevevano i cammelli
egli vide la stella d'oro che danzava in silenzio.
ecco l'originale
EliminaL’ÉTOILE - Edmond Rostand
Ils perdirent l’Etoile, un soir; pourquoi perd-on
L’Etoile ? Pour l’avoir parfois trop regardée.
Les deux rois blancs étant des savants de Chaldée,
Tracèrent sur le sol des cercles au bâton.
Ils firent des calculs, grattèrent leur menton.
Mais l’étoile avait fui, comme fuit une idée.
Et ces hommes dont l’âme eut soif d’être guidée
Pleurèrent, en dressant des tentes de coton.
Mais le pauvre Roi noir, méprisé des deux autres
Se dit : ” Pensons aux soifs qui ne sont pas les nôtres,
Il faut donner quand même à boire aux animaux. “
Et, tandis qu’il tenait son seau par son anse,
Dans l’humble rond de ciel où buvaient les chameaux
Il vit l’Etoile d’or, qui dansait en silence.
Noël Noël
RispondiEliminaNoël Noël, chiara luce nel ciel:
Nella grotta divina è nato Gesù.
Noël Noël Noël Noël
Insieme adoriamo il bimbo Gesù.
Noël Noël, cantan gli angeli in ciel!
Sia pace in terra: è nato Gesù.
Noël Noël Noël Noël
Insieme adoriamo il bimbo Gesù.
Noël Noël: le campane nel ciel
suonano liete e festose: è nato Gesù.
Noël Noël Noël Noël
Insieme adoriamo il bimbo Gesù.
Questa e' una rassegna spettacolare sul Natale! Grazie di cuore , ho trovato tutto quello che cercavo e anche moltissimo di piu'. Buon Natale a tutti!
RispondiEliminaUm per ed vàddar incàura mi nona, o la ziina, davènti al camèn cuntèm sta fola:
RispondiEliminaCla taurna cla strela,
cla sira smurzè, par mod
che i remagi i trovan la strè.
Cal taurna al furmintòn
a gnir sò dalla tera ,
che con la vittoria
la finessa la guera
e se la naiv bienca,
la naiv ed bumbès
la porta la pès,
cantè dai anzlèn alaura tra d'nò
cal taurna Gesò,
a dèr alla zent dal giudèzzi deppiò.
(Mi sembra di vedere ancora mia nonna, o la mia zietta, davanti al camino a raccontare questa favola:
Che torni quella stella
che si era spenta, per fare in modo
che i Re Magi trovino la strada.
Che torni il granoturco
a crescere dalla terra,
che con la vittoria
finisca la guerra.
E se la neve bianca,
la neve di bambagia
porta la pace cantata dagli angeli,
allora tra noi che torni Gesù
a donare alla gente più giudizio.)
Walter Borgonzoni, Medicina
BUONE FESTE DEL NATALE 1918
RispondiEliminaL'è frod l'è invèran? A nè brisa vaira!
Al zed ien vairdi; A sen ed primavaira.
Tra i vlud e la saida, l'è ned al nostar Sgnaur;
In zil ai è i enzal chi chèntan enca laur.
Vittoria vittoria; la stela cumèta la ne pio'custrotta ed ster fairma e smurzee;
E i povar pastur, chien ste tent al bur,
i avrèn stavolta la strè pina ed fiur.
E'freddo è inverno? Non è mica vero!
Le siepi sono verdi, siamo in primavera!
Tra i velluti e la seta è nato nostro Signore,
in cielo ci sono gli angeli che cantano anche loro;
vittoria vittoria! La stella cometa
non deve più stare ferma e spenta,
e i poveri pastori, che sono rimasti tanto tempo al buio
avranno questa volta la strada piena di fiori.
Walter Borgonzoni, Medicina
Come i due precedenti, anche quello che segue è un "sermone": i bimbi li recitavano ai parenti il giorno di Natale. Impettiti, emozionati e ben consci del regalino che avrebbero ricevuto.
RispondiEliminaE come i precedenti, anche questo è in dialetto medicinese.
Sèrmòn ed Nadél
Cus'el càl quel cu's vàd a là?
Lè al saul càl muda cà!
Nà nà l'è un bél Bìnen,
bianc e ràss e rizulén...
La su' màma l'hai deva la sòppa
l'al mitéva in t'l'a gròppia....
e al fràd a'l' tàrmèva al puvrinén....
e vùetar dìm' 'n sùldén
che a'i'ò dèt al mì sèrmònzèn!!
Sermone di Natale
Cos'è quella cosa che vedo là?
E' il sole che tramonta!
No no è un bel Bambino
bianco e rosso e ricciolino....
La sua mamma gli dava la zuppa
lo metteva nella greppia
e al freddo lui tremava poverino.....
e voi datemi un soldino
che io ho detto il mio sermoncino!!!
Luisa Tinti Ghelli, Medicina
Desidero augurare a tutti gli Amici un Natale sereno, con questo sermone che ci fa tornare bambini perché, bene o male l'abbiamo recitato tutti o quasi, quando a tavola il papà scopriva la nostra letterina con i buoni propositi,nascosta sotto al piatto di tortellini....
RispondiEliminaTutti vanno alla capanna
per vedere quella gran Cosa
anch'io sarei curiosa
di vedere cosa c'è.
C'è un Bambin che fa la nanna
fra le braccia della mamma.
Se avessi un biscottino
da donare a quel Bambino,
un biscottino non ce l'ho....
e un bacino gli darò....
Go Tell It On The Mountain
RispondiElimina(Traditional Christmas Carol Song)
Refrain
Go, tell it on the mountain,
Over the hills and everywhere
Go, tell it on the mountain,
That Jesus Christ is born.
While shepherds kept their watching
o’er silent flocks by night,
Behold, throughout the heavens
There shone a holy light.
Refrain
The shepherds feared and trembled,
When low above the earth,
Rang out the angels chorus
That hailed our Savior's birth.
Refrain
Down in a lowly manger
The humble Christ was born
And God sent us salvation
That blessed Christmas morn.
Refrain
And lo! When they had heard it,
They all bowed down to pray,
Then travelled on together,
To where the Baby lay.
Refrain
When I was a sinner
I prayed both night and day
I asked the Lord to aid me
And He showed me the way:
Refrain
When I was a seeker
I sought both night and day
I asked the Lord to help me
And He taught me how to pray
Refrain
He made me a watchman
Upon the city wall,
And if I am a Christian,
I am the least of all.
Refrain
Sleigh Ride
RispondiEliminaPentatonix
Just hear those sleigh bells jingling
Ring-ting-tingling too
Come on, it's lovely weather
For a sleigh ride together with you
Outside the snow is falling
And friends are calling, "Yoo hoo"
Come on, it's lovely weather
For a sleigh ride together with you
Giddy up, giddy up, giddy up
Let's go, let's look at the show
We're riding in a wonderland of snow
Giddy up, giddy up, giddy up
It's grand, just holding your hand
We're riding along with a song
Of a wintry fairy land
Our cheeks are nice and rosy
And comfy cozy are we
We're snuggled up together
Like two birds of a feather would be
Let's take that road before us
And sing a chorus or two
Come on, it's lovely weather
For a sleigh ride together with you
There's a birthday party
At the home of Farmer Gray
It'll be the perfect ending of a perfect day
We'll be singing the songs
We love to sing without a single stop
At the fireplace while we watch
The chestnuts pop; Pop! Pop! Pop!
There's a happy feeling
Nothing in the world can buy
When they pass around the coffee
And the pumpkin pie
It'll nearly be like a picture print
By Currier and Ives
These wonderful things are the things
We remember all through our lives!
Just hear those sleigh bells jingling
Ring-ting-tingling too
Come on, it's lovely weather
For a sleigh ride together with you
Outside the snow is falling
And friends are calling, "Yoo hoo"
Come on, it's lovely weather
For a sleigh ride together with you
Come on, it's lovely weather
For a sleigh ride together with you
Lovely weather for a sleigh ride together with you
Compositori: Leroy Anderson / Mitchell Parish
Testo di Sleigh Ride © EMI Music Publishing, BMG Rights Management