"Il grande colletto floscio del postino era un pantano innevato e marrone.
Aveva nevicato dentro al suo berretto, nelle tasche del cappotto, negli stivali, nella grossa borsa della posta. Un mattino il giorno era strisciato con grande fatica dalla neve, nel vento vuoto. Non era arrivato nessun giornale. Il treno era soffocato nella neve, e i giornali stavano nel treno.
Allora il postino portava solamente la neve da un paese all'altro."
Bassure può significare bassopiano oppure bassezza umana, nel senso di miseria, sofferenza, emarginazione sociale delle minoranze etniche. Si divide in diciannove racconti, o capitoli, nella maggior parte dei quali gli occhi di una bambina registrano la realtà, la completano di visioni, la traducono in un linguaggio efficace e magistralmente tradotto. Riporto le parole del poeta Bobrowski, che vengono citate a commento di questo libro: "noi che viviamo nei bassopiani comprendiamo la morte, poiché non ci è estranea, essendo cresciuti con essa" . E' un Libro, cinico, importante, che lascia un segno profondo. L'autrice è premio Nobel 2009 per la letteratura.
mi sa che sia molto triste, eppure qualcosa mi attira, dopo aver letto almeno dieci libri sulla condizione della donna nei paesi arabi mi piacerebbe spostarmi altrove. Lo cerco e poi ti dico.
RispondiEliminaAlud
Ma non è una storia triste, anzi, è qualcosa di coraggioso, del coraggio che ti viene quando sei schiacciato dal mondo. La bambina è coraggiosa, la sua gente lo è, quando l'ho letto ho ammirato la sua capacità di immagazzinare situazioni e buttarsele dietro le spalle, per andare avanti. Non c'è paragone con le storie arabe, di quelle non possiamo mai essere sicuri. Ma questa vita e questa storia meritano un posto nella nostra attenzione. Bianca
RispondiEliminaA me è piaciuto moltissimo, dipende sempre dallo stato d'animo che abbiamo quando leggiamo, e da cosa cerchiamo in quel momento. Certamente iniziare con l'orazione funebre del padre è inquietante, ma poi si entra in sintonia con un mondo fatto di silenzi, rassegnazione, situazioni di una vita molto diversa da quella che conosciamo. Rispetto a quella che ho avuto io, l'infanzia di questa bambina non è stata spensierata e giocosa, ma coraggiosa e temprante. Non è un libro triste, anzi.
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