(East Wind: West Wind - 1930)
"Non mi trova bella, mio marito! Ha varcato i quattro mari, ha visitato lontani paesi, imparando in essi ad amare cose ed usanze nuove; e non s'accontenta più di me."
Stranamente, mi interessava il mondo cinese ben prima della new-economy. In particolare il periodo della rivolta dei Boxer, nei primissimi anni del '900. Pearl Sydenstricker Buck visse in Cina esattamente in quel periodo, e tutti i suoi libri ne risentono enormemente, in particolare questo fantastico Vento dell'Est: vento dell'Ovest. Tre racconti, a descrivere lo scontro immane di due culture forse incompatibili, quella occidentale modernizzante e quella orientale conservatrice. Preferisco il primo racconto: Kwei-Lan deve sposare l'uomo a cui è promessa fin dalla nascita, per onorarlo e riverirlo secondo le prassi millenarie, che tuttavia ripugnano al marito perché occidentalizzato. La madre le consiglia di ubbidire... ed è curioso scoprire come si fa ad ubbidire (e quindi seguire la tradizione) a qualcuno che la tradizione non la segue. Racconto delicato come un fiore orientale, e appassionante come un romanzo d'avventura americano.
Pearl Sydenstricker Buck (USA 1892-1973)
Certamente una delle scrittrici americane che preferisco, forse per lo stile insolito e assolutamente orientaleggiante. Deliziose le pagine sui piedi fasciati, che il marito trova orrendi, destabilizzando così la giovane moglie. Molto bello anche La Buona Terra.
RispondiElimina""I pavimenti sono di legno, e bisogna sentire come scricchiolano sotto i passi di mio marito che porta calzature straniere. Forse perché questi pavimenti davano noia anche a lui, ha comprato dei grandi riquadri di roba di lana con dei disegni a fiorami, e li ha collocati in giro per le stanze: non ti dico il mio stupore. Temevo di rovinare la stoffa, e che la servitù, in momenti di distrazione, ci sputasse sopra. Quando ne accennai a mio marito lo vidi inalberarsi: nessuno doveva sputare sui pavimenti!
RispondiElimina"E dove, allora?" domandai.
"Si sputi fuori, se non si può fare a meno!" rispose seccamente.
La servitù non riesce ad abituarsi, e persino a me è accaduto di sputare sulla stoffa i semi di popone. Ed ecco mio marito a comperare minuscole sputacchiere e farle distribuire nelle varie stanze - costringendoci alla sudicia moda straniera!""
Bello anche il racconto sulla moglie straniera, affronto imperdonabile per una famiglia tradizionale cinese. Ragazza dinamica, in una famiglia soporosa figuriamoci... Come mai la rivolta dei Boxer?
RispondiEliminaColpa di un altro libro, "Il tempio della fortuna" di Madeleine Brent, non certo un Pulitzer, ma piacevolissimo: L'inglese Lu-tsi (Lucy è impronunciabile per i cinesi) vive in una missione che ospita le piccole cinesi abbandonate secondo la prassi cinese, durante la rivolta dei Boxer. All'epoca non c'era google, e scoprire cosa cavolo fosse questa rivolta, che mi sembrava epocale, ha richiesto notevoli ricerche. In effetti era epocale, ma non ne parlavano da nessuna parte!
Eliminabellissima scrittrice, mi sono sempre chiesta come facesse a essere cosi' cinese essendo americana...questo libro l'ho letto una vita fa,il mio preferito rimane comunque La Buona Terra.(..dove nella descrizione riusciva a far diventare bellissima la moglie grassa...) Mi hai fatto venire voglia di rileggerlo!!! ciao.
RispondiEliminaMolto bello, anche se ricordo meglio "La dea fedele". Mentre negli altri libri vive e scrive come una cinese, e noi che leggiamo ci godiamo la vita degli altri, in questo invece possiamo riconoscerci, e fare nostra la sua filosofia di vita.
RispondiEliminaGli scontri fra culture hanno decretato il successo di tantissimi libri, e infatti ultimamente c'è una grande fioritura di romanzi sulle culture islamiche. Ma io preferisco questo gentile e semplice resoconto delle abitudini millenarie che si incontrano, combattono, e alla fine riescono ad integrarsi con qualche concessione, o meglio perdita da entrambe le parti, in cui non è mai l'amore che aiuta, ma l'apertura mentale.
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