Pagine

martedì 11 settembre 2012

Tenera è la Notte - Francis Scott Fitzgerald



(Tender is the Night - 1934)

Fu bello tornare in albergo sul finire del pomeriggio, con un mare dai colori misteriosi come le agate e i cornioli dell'infanzia, verde come latte verde, azzurro come acqua di lavanda, scuro come vino. Era bello passare tra gente che mangiava fuori della porta e udire le ardenti pianole dietro le viti. Quando svoltarono alla Corniche d'Or e scesero verso l'albergo di Gausse tra le file di alberi abbuiati, posti l'uno dietro l'altro in tanti verdi, la luna già aleggiava sulle rovine degli acquedotti...


Come ho già detto, il bellissimo titolo è tratto da un verso dell' Ode ad un Usignolo di Keats ed è la parte migliore del libro. In ogni caso la storia narrata è tutt'altro che tenera: dietro le tranquille e un po' snob vacanze  in Costa Azzurra di un gruppo di persone, che incutono in chi legge una certa noia, in realtà si nascondono intrighi, violenze e corruzione. Nonostante l'autore lo abbia rimaneggiato più volte, rimane comunque un romanzo asciutto e profondamente  psicologico. Con uno stile impeccabile, Fitzgerald riesce a trasmetterci tutta la vacuità e la frustrazione dei suoi personaggi, e non ci si deve fermare a criticare la trama senza ammirarne la eccellente narrazione: è necessaria un'assoluta maestria per creare un capolavoro raccontando una storia sgradevole.
Nel 1962 Henry King ne ha tratto un film, con Jill St John nella parte di Rosemary, la diciottenne protagonista. Ma leggendo il libro, Rosemary sembra Brigitte Bardot.


Jason Robards e Joan Fontaine nel film di King del 1962


11 commenti:

  1. L'ho letto tanto tempo fa, e stranamente non l'ho dimenticato anche se in effetti anch'io lo ricordo abbastanza noioso nella parte iniziale e irritante in quella finale. Ma la lettura che ne fai tu è giusta: non bisogna confondere la trama con lo stile, e Fitzgerald è stato davvero bravo a farci provare quella sensazione di leggero disgusto davanti a ad un tale campionario di caratteri, accomunati dalle vacanze aberranti e separati dal proprio insulso egoismo. Ricordo di aver provato qualcosa di molto simile leggendo "Un sabato, con gli amici" di Camilleri. Da entrambi sono uscita ben felice di essere diversa.

    RispondiElimina
  2. Non è un romanzo facile. Ho letto recensioni assolutamente contrastanti: nessuno gli attribuisce 3 per esempio, ma solo 1 o 5. Insomma, Fitzgerald è sicuramente uno dei più grandi scrittori americani, ma con questo romanzo ha diviso il pubblico dei lettori in due parti battagliere, ognuna con tesi inconfutabili a confronto. Io l'ho letto, e non mi ha mandato in delirio, ma nemmeno mi ha schifato, quindi sto sul 3. Mi è piaciuto lo stile, ma mi sono stati antipatici subito quasi tutti personaggi, la madre della diva, i villani arricchiti, il playboy suo malgrado, la moglie tradita che tradisce, insomma una pletora di persone inutili. Se come dici tu lo scopo era questo, allora l'autore è stato veramente bravissimo.

    RispondiElimina
  3. la storia è ambientata nella società americana nell'epoca tra il 1924 e il 1929 definita "epoca del jazz"Il romanzo è passato attraverso diverse elaborazioni in un lavoro lungo e faticoso,dove tuttavia appare chiara la maestria dello scrittore nella sua analisi psicologica dei diversi personaggi e nel catturare, anche nei piccoli dettagli, il substrato storico-culturale e sociologico del tempo.
    In questo tipo di ambientazione si racconta la storia dell'amore travolgente tra uno psichiatra ed una sua ex paziente che porterà ad un riemergere di lei inversamente proprorzionato allo sprofondare di lui nell'alcolismo e ad un finale inaspettato.
    Il romanza offre grandi spunti di riflessione ,attualissimi peraltro nella società odierna, dove la ricchezza e la sfrenata corsa al carpe diem,porteranno ad una caduta dei valori e ad un depauperamenbto dei sentimenti.

    RispondiElimina
  4. Lo considero il miglior romanzo di Fitzgerald. Ogni parola di ogni dialogo avvia abilmente il lettore a tracciare una precisa identità dei personaggi. Le descrizioni scarne e rare aiutano a stabilire una desolazione di base che tradisce gli standard attribuiti alla Costa Azzurra, elemento quanto mai significativo. Il precipitare degli eventi non coglie di sorpresa: siamo già in attesa di qualcosa di non piacevole. E la nemesi che si compie è degna dei contrappassi danteschi. Grande romanzo, grandissimo autore.

    RispondiElimina
  5. E' noioso, la prima metà è così poco attraente che mi è stato molto difficile continuare. La seconda metà si movimenta un po', ma rimane una delusione!

    RispondiElimina
  6. Ammetto di avere pensato a lungo cosa scrivere su questo libro, che come un po' tutti mi ha sconcertata. La storia che vi si narra sembra banale all'inizio e precipitosa alla fine, i personaggi non sono gradevoli e la location, di prassi attraente, sembra contagiata dalle vicende, diventando a sua volta una cornice che respinge il lettore come se volesse farci desiderare di non entrarci mai. Rosemary è attuale come personaggio: la ragazzina bellissima spinta dalla madre, fatalona decadente, a fare cose anche amorali pur di emergere. Ma non si riesce a provare empatia per lei, come per nessun altro. Dick, inizialmente forse il più normale, e attraente, delude tantissimo, e da massimo deluso lui stesso non riesce a farci simpatizzare. Tuttavia la storia ci provoca emozione, sia pure negativa, e ci fa reagire: a suo modo avvincente, a suo modo coinvolgente. E' un romanzo importante, in ogni prospettiva lo si voglia leggere.

    RispondiElimina
  7. Per me è un capolavoro assoluto, so delle critiche contrastanti, ma ritengo che l'autore abbia esattamente voluto rendere l'emozione, negativa, che si prova. Certamente la storia è impopolare e anacronistica, ma la sensazione di vuoto morale, di passione devastante e di rovina inevitabile è assolutamente perfetta. Complimenti Ri per la scelta, anche se presumo non sia stata facile: a tutti piace il titolo, ma ne conosco pochi che l'abbiano finito, o addirittura cominciato!

    RispondiElimina
  8. "Le cose diventano più dolci quando sono perdute. Lo so, perché una volta volevo qualcosa e l'ho ottenuta. E' stata la sola cosa che abbia mai voluto davvero; e quando l'ho ottenuta mi si è ridotta in polvere fra le mani."
    (Francis Scott Fitzgerald)

    RispondiElimina
  9. Tender is the night
    Lying by your side
    Tender is the touch
    Of someone that you love too much
    Tender is the day
    The demons go away
    Lord I need to find
    Someone who can heal my mind

    Come on, Come on, Come on
    Get through it
    Come on, Come on, Come on
    Love's the greatest thing
    Come on, Come on, Come on
    Get through it
    Come on, Come on, Come on
    Love's the greatest thing
    That we have
    I'm waiting for that feeling
    I'm Waiting for that feeling
    Waiting for that feeling to come

    Oh my baby
    Oh my baby
    Oh why
    Oh my

    Tender is the ghost
    The ghost I love the most
    Hiding from the sun
    Waiting for the night to come
    Tender is my heart
    I'm screwing up my life
    Lord I need to find
    Someone who can heal my mind

    Come on, Come on, Come on
    Get through it
    Come on, Come on, Come on
    Love's the greatest thing
    Come on, Come on, Come on
    Get through it
    Come on, Come on, Come on
    Love's the greatest thing
    That we have
    I'm waiting for that feeling
    I'm Waiting for that feeling
    Waiting for that feeling to come

    Oh my baby
    Oh my baby
    Oh why
    Oh my
    X2

    Come on, Come on, Come on
    Get through it
    Come on, Come on, Come on
    Love's the greatest thing
    Come on, Come on, Come on
    Get through it
    Come on, Come on, Come on
    Love's the greatest thing
    That we have
    I'm waiting for that feeling
    I'm Waiting for that feeling
    Waiting for that feeling to come

    Oh my baby
    Oh my baby
    Oh why
    Oh my
    X2

    Tender is the night
    Lying by your side
    Tender is the touch
    Of someone that you love too much
    Tender is my heart you know
    I'm screwing up my life
    Oh Lord I need to find
    Someone who can heal my mind

    Come on, Come on, Come on
    Get through it
    Come on, Come on, Come on
    Love's the greatest thing
    Come on, Come on, Come on
    Get through it
    Come on, Come on, Come on
    Love's the greatest thing
    That we have
    I'm waiting for that feeling
    I'm Waiting for that feeling
    Waiting for that feeling to come

    Oh my baby
    Oh my baby
    Oh why
    Oh my

    TENDER - BLUR

    RispondiElimina
  10. "Tenera è la notte", pubblicato nel 1934, è l'ultimo grande romanzo di Fitzgerald e quello che più di tutti gli altri rappresenta "il romanzo della sua vita". Protagonista è Dick Diver, esponente di spicco di un jet set composto da espatriati americani, che si spostano dalla villeggiatura invernale a Saint Moritz a quella estiva sulla Costa Azzurra. Dick è diviso fra la straziante storia d'amore con la moglie Nicole - bella e ricchissima ma affetta da gravi disturbi mentali - e la passione per l'innocenza di Rosemary, giovane promessa di Hollywood. Il risultato è il ritratto di un'epoca romantica che volge ineluttabilmente al tramonto, un libro struggente sul desiderio di vivere e sulla sconfitta delle proprie aspirazioni.

    RispondiElimina
  11. Trovo sul web (Il mestiere di scrivere) e riporto qui. Nonostante la morbosità delle situazioni e dei personaggi, devo dire che a me questo romanzo, come altri di Scott Fitzgerald, è piaciuto veramente tanto.

    «Ricordò una volta, che l’erba era umida e Nicole venne da lui di corsa, con le pantofole leggere intrise di rugiada. Gli era salita sulle scarpe stringendosi forte a lui e sollevò il viso, mostrandolo come un libro aperto a una pagina.
    -Pensa in questo momento quanto mi ami; - mormorò - Non ti chiedo di amarmi sempre così, ma ti chiedo di ricordare. Nascosta dentro di me ci sarà sempre la persona che sono stasera».

    Francis Scott Fitzgerald, “Tenera è la notte”

    RispondiElimina