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domenica 17 febbraio 2013

Poesie - William Butler Yeats












THE LAKE ISLE OF INNISFREE

I will arise and go now, and go to Innisfree,
And a small cabin build there, of clay and wattles made:
Nine bean-rows will I have there, a hive for the honeybee,
And live alone in the bee-loud glade.
And I shall have some peace there, for peace comes dropping slow,
Dropping from the wheels of the morning to where the cricket sings;
There midnight’s all a glimmer, and noon a purple glow,
And evening full of the linnet’s wings.
I will arise and go now, for always night and day
I hear lake water lapping with low sounds by the shore;
While I stand on the roadway, or on the pavement grey,
I hear it in the deep heart’s core.



L'ISOLA DEL LAGO DI INNISFREE 

Io voglio alzarmi ora, e voglio andare, andare ad Innisfree 
E costruire là una capannuccia fatta d’argilla e vimini: 
nove filari e fave voglio averci, e un’alveare, 
e vivere da solo nella radura dove ronza l’ape. 
E un po’ di pace avrò, chè pace viene lenta 
Fluendo stilla a stilla dai veli del mattino, dove i grilli cantano; 
e mezzanotte è tutta un luccicare, ed il meriggio brilla 
come di porpora, e l’ali dei fanelli ricolmano la sera. 
Io voglio alzarmi ora, e voglio andare, perché la notte e il giorno 
Odo l’acqua del lago sciabordare presso la riva di un suono lieve; 
e mentre mi soffermo per la strada, sui marciapiedi grigi, 
nell’intimo del cuore ecco la sento.


A differenza della nostra Isola che non c'è, Innisfree esiste veramente. E' un'isola disabitata nel Lough Gill, nei pressi di Sligo, Irlanda. L'autore c'era stato da giovanissimo, per osservare gli uccelli ed ascoltare le storie dei barcaioli.  
Anni dopo, Yeats, trasferitosi a a Londra, sta camminando lungo i grigi e chiassosi marciapiedi di Fleet Street quando improvvisamente viene colpito dal suono di una fontana: il gorgoglio dell'acqua gli riporta  alla mente  il dolce sciabordare del Lough Gill, e viene travolto dal desiderio di correre a rifugiarsi là, in quell'isola che contrasta terribilmente con la città caotica in cui vive. La poesia "Lake Isle of Innisfree", a differenza di molte altre scritte nello stesso periodo,  non contiene riferimenti al misticismo e all'occulto tanto cari a Yeats: rappresenta il sogno di una vita ideale, un'utopia forse, ma così consolatoria! E alzi la mano chi non ha mai spalancato gli occhi sullo stesso sogno. 




"Voi che vorreste giudicarmi, non giudicate da questo o quel libro, venite in questo luogo dove sono appesi i ritratti dei miei amici e guardateli: la storia d'Irlanda è dipinta nei loro lineamenti; pensate dove la gloria umana inizia e finisce, e dite che la mia gloria fu avere simili amici."

William Butler Yeats (Ireland 1865-1939)



 the island of Innisfree on Lough Gill in County Sligo, Ireland




 Ben Bulben, Co.Sligo, Ireland

68 commenti:

  1. Angelo Branduardi mette in musica questi versi nella sua "Innisfree, l'isola sul lago", inserendola nell'album live "Senza spina" del 2009. In Irlanda esistono moltissime canzoni su Innisfree, ma nessuna riprende la poesia di Yeats.

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  2. Quando sarai vecchia e grigia e di sonno onusta,
    e sonnecchierai vicino al fuoco, prendi questo libro
    e lenta leggi, e sogna il dolce sguardo
    che avevano un tempo i tuoi occhi, e la loro ombra profonda.

    In molti amarono i tuoi attimi di felice grazia
    e amarono la tua bellezza con amore falso o vero,
    ma un uomo solo amò la tua anima pellegrina,
    e amo le pene del viso tuo che incessante mutava.

    Piegati ora accanto all'ardente griglia del camino
    e sussurra, con qualche tristezza, come l'amore scomparve,
    e vagò alto sopra le montagne,
    e nascose il suo viso in uno sciame di stelle.
    WILLIAM BUTLER YEATS

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    1. WHEN YOU ARE OLD - W.B. YEATS

      When you are old and gray and full of sleep,
      And nodding by the fire, take down this book,
      And slowly read, and dream of the soft look
      Your eyes had once, and of their shadows deep;

      How many loved your moments of glad grace,
      And loved your beauty with love false or true,
      But one man loved the pilgrim soul in you,
      And loved the sorrows of your changing face;

      And bending down beside the glowing bars,
      Murmur, a little sadly, how Love fled
      And paced upon the mountains overhead
      And hid his face among a crowd of stars.

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  3. Innisfree è molto bella, mentre per apprezzare l'altra diciamo che non ho l'età giusta ahah! Yeats è uno scrittore amatissimo da chi lo conosce: ma non capita spesso. Da te poi mi sarei aspettata la proposta del "Ciclo di Cuchulain", di cui abbiamo discusso in separata sede. E' vero, per certi versi (mai parola fu più consona) possiamo avvicinarlo ai grandi poeti romantici: la bellezza della natura, i sentimenti esposti al giudizio altri. Per altri versi, come per Coleridge, come per Blake, siamo davanti ad uno scrittore complesso e dedito alle storie sovrannaturali. L'Irlanda è sicuramente una terra dalla cultura antica e magica, e Yeats ne è un degnissimo rappresentante.

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    1. Il ciclo di Cuchulain comprende cinque drammi celtici: Alla fonte del falco (At the Hawk's Well); L'elmo verde (The Green Helmet); Sulla spaggia di Baile (On Baile's Strand); La sola gelosia di Emer (The Only Jealousy of Emer) e infine La Morte di Cuchulain (The Death of Cuchulain). Io ho l'edizione Garzanti, a cura di Melita Cataldi.

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  4. questa è un'altra poesia che possiamo definire romantica: a me è sempre piaciuta perchè mi ricorda una favola di quando ero piccolina; immagino di vedere i cigni maestosi planare nell'acqua tra le pietre e lentamente trasformarsi in principi bellissimi, tutti tranne l'ultimo, quello con un'ala al posto di un braccio... C'è qualcosa di magico nei grandi spettacoli della natura, qualcosa che l'uomo non può controllare, solo ammirare. Solo qualcuno molto bravo può fare di più: dipingerla, o metterla in versi, o in musica, e farci emozionare, soprattutto quando noi stessi non siamo capaci di esprimere quello che la natura ci fa provare. E Yeats è molto bravo.

    I CIGNI SELVATICI A COOLE, WILLIAM BUTLER YEATS

    Gli alberi sono nella loro bellezza autunnale,
    i sentieri del bosco sono asciutti,
    nel crepuscolo di ottobre l'acqua
    riflette un cielo immobile;
    sull'acqua fra le pietre
    ci sono cinquantanove cigni.

    È questo il diciannovesimo autunno
    da quando la prima volta li contai;
    li vidi, prima che finissi il conto,
    tutti all'improvviso alzarsi
    e disperdersi volteggiando in grandi cerchi spezzati
    sulle ali rumorose.

    Ammirai quelle splendenti creature
    e ora il mio cuore è triste.
    Tutto è cambiato da quando io,
    ascoltando al crepuscolo
    la prima volta, su questa riva,
    lo scampagnio delle loro ali sopra il mio capo,
    camminavo con passo più leggero.

    Instancabili, amata e amante,
    remano nelle fredde
    correnti amiche o scalano l'aria;
    i loro cuori non sono invecchiati;
    passione o conquista ancora li accompagna
    nel loro errante vagare.

    Ma ora si lasciano andare sull'acqua immobile,
    misteriosi, stupendi.
    Fra quali giunchi costruiranno il nido,
    su quale sponda di lago o stagno
    incanteranno occhi umani quando al risveglio
    un giorno scoprirò che son volati via?

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    1. Ecco la versione originale:

      THE WILD SWANS AT COOLE - WILLIAM BUTLER YEATS

      The trees are in their autumn beauty,
      The woodland paths are dry,
      Under the October twilight the water
      Mirrors a still sky;
      Upon the brimming water among the stones
      Are nine-and-fifty Swans.
      The nineteenth autumn has come upon me
      Since I first made my count;
      I saw, before I had well finished,
      All suddenly mount
      And scatter wheeling in great broken rings
      Upon their clamorous wings.
      I have looked upon those brilliant creatures,
      And now my heart is sore.
      All's changed since I, hearing at twilight,
      The first time on this shore,
      The bell-beat of their wings above my head,
      Trod with a lighter tread.
      Unwearied still, lover by lover,
      They paddle in the cold
      Companionable streams or climb the air;
      Their hearts have not grown old;
      Passion or conquest, wander where they will,
      Attend upon them still.
      But now they drift on the still water,
      Mysterious, beautiful;
      Among what rushes will they build,
      By what lake's edge or pool
      Delight men's eyes when I awake some day
      To find they have flown away?

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    2. Coole in irlandese significa posto appartato, e si trova nell'Irlanda occidentale. Coole Park apparteneva a Lady Augusta Gregory, sua carissima amica; assieme avevano fondato il teatro nazionale irlandese.

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    3. Montmorency30/12/14, 13:23

      Irish Poems is a treasury of poetry from the Emerald Isle, stretching back fourteen centuries. From the romantic ballad to the rebel song, from devotional Christian verse to revivals of ancient Celtic myth, poetry has long been Ireland’s most eloquent response to its turbulent and colorful history. Irish Poems gives us a dazzling selection from a long and distinguished poetic tradition, ranging from the earliest Gaelic bards up to the present. Organized around such themes as politics, religion, Gaelic culture, the Irish landscape, and matters of the heart, the poems collected here come from a wide range of writers old and new, including such literary giants as Jonathan Swift, Oliver Goldsmith, Oscar Wilde, W. B. Yeats, J. M. Synge, Samuel Beckett, Louis MacNeice, Patrick Kavanagh, Paul Muldoon, Evan Boland, Seamus Heaney, and many more. Read an excerpt here: http://www.randomhouse.com/…/classics/catalog/display.pperl…

      Tnx to Everyman's library

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    4. Keep on working, great job!

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  5. Grande proposta! La tradizione celtica più pura ed appassionante, in tutti i suoi risvolti culturali, magici e mistici. Quando, alla fine del secolo scorso, iniziò ad occuparsi attivamente del foklore irlandese e decise che tutte le sue poesie da quel momento avrebbero avuto come sfondo il proprio paese, Yeats divenne l'elemento di maggior spicco di questa rinascita celtica che, come ogni movimento in cerca di una propria tradizione, agì per sottrazione e per esclusione, scegliendo della tradizione irlandese gli elementi ad essa più consoni. La storia poetica, personale e politica di Yeats, e i tre aspetti vanno spesso di pari passo, è in realtà quella di una lotta e di un'insoddisfazione continua, di un ripensamento delle proprie posizioni e della propria poetica cercando di raggiungere, in vita come in poesia, "il freddo e la passione dell'alba" o "la sregolatezza e l'ignoranza dell'aurora". Complimenti per la scelta!

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  6. La forza di Yeats è una grande complessità che si diluisce in estrema semplicità, e questa semplicità si rivela poi estremamente complessa: la risonanza e l'intensità dei suoi versi attraversano piani differenti di percezione, senza tralasciare alcun elemento di questo passaggio. Yeats non propone, ma impone il suo punto di vista: non chiede ammirazione, ma discussione come un avversario d'altri tempi, dal quale si può divergere – e succede spesso - pur rispettando la sua posizione e il suo atteggiamento, la sua sincerità e la sua onestà intellettuale.

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  7. Il tempo della gioventù con le sue opportunità non colte
    Nel giardino dei salici
    ho incontrato il mio amore
    là lei mi pregava
    che prendessi la vita così come viene
    così come l’erba
    cresce sugli argini del fiume
    ero giovane e sciocco
    ed ora non ho che lacrime
    William Butler Yeats

    Branduardi canta Yeats

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    1. Ecco l'originale:

      DOWN BY THE SALLEY GARDENS - WILLIAM BUTLER YEATS

      Down by the salley gardens my love and I did meet;
      She passed the salley gardens with little snow-white
      feet.
      She bid me take love easy, as the leaves grow on the tree;
      But I, being young and foolish, with her would not
      agree.
      In a field by the river my love and I did stand,
      And on my leaning shoulder she laid her snow-white
      hand.
      She bid me take life easy, as the grass grows on the weirs;
      But I was young and foolish, and now am full of tears.

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    2. E l'intera traduzione:

      Là nei giardini dei salici

      Fu là nei giardini dei salici che io e la mia amata ci incontrammo;
      Ella passava là per i giardini con i suoi piccoli piedi di neve.
      M’invitò a prendere amore così come veniva, come le foglie crescono sull’albero;
      Ma io, giovane e sciocco, non volli ubbidire al suo invito.
      Fu in un campo sui bordi del fiume che io e la mia amata ci arrestammo,
      E lei posò la sua mano di neve sulla mia spalla inclinata.
      M’invitò a prendere la vita così come veniva, come l’erba cresce sugli argini;
      Ma io ero giovane e sciocco, e ora son pieno di lacrime.
      William Butler Yeats

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  8. THE SECOND COMING – WILLIAM BUTLER YEATS

    Turning and turning in the widening gyre
    The falcon cannot hear the falconer;
    Things fall apart; the centre cannot hold;
    Mere anarchy is loosed upon the world,
    The blood-dimmed tide is loosed, and everywhere
    The ceremony of innocence is drowned;
    The best lack all conviction, while the worst
    Are full of passionate intensity.
    Surely some revelation is at hand;
    Surely the Second Coming is at hand.
    The Second Coming! Hardly are those words out
    When a vast image out of Spiritus Mundi
    Troubles my sight: a waste of desert sand;
    A shape with lion body and the head of a man,
    A gaze blank and pitiless as the sun,
    Is moving its slow thighs, while all about it
    Wind shadows of the indignant desert birds.
    The darkness drops again but now I know
    That twenty centuries of stony sleep
    Were vexed to nightmare by a rocking cradle,
    And what rough beast, its hour come round at last,
    Slouches towards Bethlehem to be born?



    Il Secondo Avvento – W.B.Yeats

    Girando e girando nella spirale che si allarga
    il falco non può udire il falconiere;
    Le cose crollano; il centro non può reggere;
    Mera anarchia è scatenata sul mondo;
    La corrente torbida di sangue è scatenata, ovunque
    Il rito dell'innocenza è sommerso;
    Ai migliori manca ogni convinzione, mentre i peggiori
    Sono pieni di appassionata intensità.
    Di certo qualche rivelazione è vicina;
    Di certo il Secondo Avvento è vicino.
    Il secondo Avvento ! Appena dette queste parole
    Una vasta immagine emergente dallo Spiritus Mundi
    Mi turba la vista: in qualche luogo tra le sabbie del deserto
    Una forma - corpo di leone, testa di uomo,
    Lo sguardo inespressivo e spietato come il sole -
    Si muove sulle sue lente cosce, mentre tutto all'intorno
    Turbinano le ombre degli sdegnati uccelli del deserto.
    Le tenebre scendono ancora; ma adesso io so
    che venti secoli di sonno pietroso
    Furono turbati fino all'incubo dal dondolar di una culla.
    E quale mai informe animale, giunta finalmente la sua ora,
    Si avvicina a Betlemme per nascere ?

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  9. Premio Nobel per la Letteratura nel 1923, Yeats è sepolto nel cimitero di Drumcliff, Sligo, sotto la montagna di Ben Bulben a cui aveva dedicato una delle sue ultime poesie e da cui sono tratte, secondo le sue volontà, le parole dell'epitaffio:

    "Cast a cold eye, on death on life. Horseman pass by".

    (Getta uno sguardo freddo sulla morte e sulla vita, Cavaliere, prosegui il tuo cammino)

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  10. Eccola:

    Under Ben Bulben William Butler Yeats
    I
    Swear by what the sages spoke
    Round the Mareotic Lake
    That the Witch of Atlas knew,
    Spoke and set the cocks a-crow.
    Swear by those horsemen, by those women
    Complexion and form prove superhuman,
    That pale, long-visaged company
    That air in immortality
    Completeness of their passions won;
    Now they ride the wintry dawn
    Where Ben Bulben sets the scene.

    Here's the gist of what they mean.

    II
    Many times man lives and dies
    Between his two eternities,
    That of race and that of soul,
    And ancient Ireland knew it all.
    Whether man die in his bed
    Or the rifle knocks him dead,
    A brief parting from those dear
    Is the worst man has to fear.
    Though grave-digger's toil is long,
    Sharp their spades, their muscles strong,
    They but thrust their buried men
    Back in the human mind again.
    III
    You that Mitchel's prayer have heard,
    "Send war in our time, O Lord!"
    Know that when all words are said
    And a man is fighting mad,
    Something drops from eyes long blind,
    He completes his partial mind,
    For an instant stands at ease,
    Laughs aloud, his heart at peace.
    Even the wisest man grows tense
    With some sort of violence
    Before he can accomplish fate,
    Know his work or choose his mate.
    IV
    Poet and sculptor, do the work,
    Nor let the modish painter shirk
    What his great forefathers did,
    Bring the soul of man to God,
    Make him fill the cradles right.
    Measurement began our might:
    Forms a stark Egyptian thought,
    Forms that gentler Phidias wrought,
    Michael Angelo left a proof
    On the Sistine Chapel roof,
    Where but half-awakened Adam
    Can disturb globe-trotting Madam
    Till her bowels are in heat,
    Proof that there's a purpose set
    Before the secret working mind:
    Profane perfection of mankind.

    Quattrocento put in print
    On backgrounds for a God or Saint
    Gardens where a soul's at ease;
    Where everything that meets the eye,
    Flowers and grass and cloudless sky,
    Resemble forms that are or seem
    When sleepers wake and yet still dream,
    And when it's vanished still declare,
    With only bed and bedstead there,
    That heavens had opened.

    Gyres run on;
    When that greater dream had gone
    Calvert and Wilson, Blake and Claude,
    Prepared a rest for the people of God,
    Palmer's phrase, but after that
    Confusion fell upon our thought.

    V
    Irish poets, learn your trade,
    Sing whatever is well made,
    Scorn the sort now growing up
    All out of shape from toe to top,
    Their unremembering hearts and heads
    Base-born products of base beds.
    Sing the peasantry, and then
    Hard-riding country gentlemen,
    The holiness of monks, and after
    Porter-drinkers' randy laughter;
    Sing the lords and ladies gay
    That were beaten into clay
    Through seven heroic centuries;
    Cast your mind on other days
    That we in coming days may be
    Still the indomitable Irishry.
    VI
    Under bare Ben Bulben's head
    In Drumcliff churchyard Yeats is laid.
    An ancestor was rector there
    Long years ago, a church stands near,
    By the road an ancient cross.
    No marble, no conventional phrase;
    On limestone quarried near the spot
    By his command these words are cut:
    Cast a cold eye
    On life, on death.
    Horseman, pass by!

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  11. ed ecco la traduzione:

    Ai piedi del Ben Bulben - W.B.Yeats
    I

    Giura, per tutto ciò che i saggi dissero
    attorno al lago Mareotis
    che la strega dell'Atlante conobbe,
    disse e fece cantare i galli.

    Giura per quei cavalieri, per quelle dame
    che aspetto e forma provano sovrumani,
    per quella compagnia d'esseri pallidi e con lungo viso
    che esprimono nell'immortalità

    la perfezione delle passioni vinte;
    ora cavalcano nell'alba invernale
    dove il Ben Bulben domina la scena.
    Ecco l'essenza di ciò che essi significano.

    II

    Per molte volte l'uomo vive e muore
    fra le sue due eternità, che sono quelle
    della razza e dell'anima, e l'antica
    Irlanda ogni cosa sapeva.
    Sia che egli muoia nel proprio letto
    o che un fucile lo abbatta, anche
    una separazione breve dalle persone che ama
    è la cosa peggiore che l'uomo abbia a temere.
    E per quanto sia lunga l'opera dei becchini,
    per affilata che sia la loro vanga e forti i muscoli,
    essi non fanno che rendere i sepolti
    alla memoria dell'umanità.

    III

    Voi che udiste la preghiera di Mitchel,
    "In questo tempo inviaci guerra, Oh Signore!",
    sappiate bene che quando ogni parola è detta
    e l'uomo si vuol battere ad ogni costo, qualcosa
    scende dagli occhi troppo a lungo ciechi, ed egli
    completa la sua decisione parziale,
    e per un attimo cede al riposo,
    e ride alto con il cuore in pace.
    Allora anche il più saggio si fa teso
    come se fosse preso da violenza
    prima che possa compiere il suo fato,
    conoscere l'opera propria, o scegliersi l'amante.

    IV

    Poeti e scultori, terminate l'opera,
    e il pittore alla moda non si stacchi
    da ciò che fecero i suoi grandi avi,
    conduca a Dio l'anima dell'uomo,
    faccia sì che egli occupi il suo posto.

    Le misure fondarono la nostra potenza:
    le forme pensate da un egiziano nudo,
    le forme elaborate dal più dolce Fidia.
    Michelangelo lasciò testimonianza
    nella volta della Cappella Sistina,
    dove un Adamo a mezzo sveglio è in grado
    di sconvolgere la turista infaticabile
    così da metterle in calore anche i precordi;
    prova che c'è uno scopo ben preciso, fissato
    per l'animo che opera, segreto:
    la perfezione profana dell'umanità.
    Nel Quattrocento dipinsero su sfondi
    per un Dio o per un Santo
    giardini dove l'anima è serena;
    dove le cose che l'occhio incontra,
    i fiori e l'erba e un cielo senza nuvole,
    assomigliano a forme che sono oppure sembrano
    quando i dormienti si svegliano e sognano ancora,
    e che appena svanite dichiarano, avendo
    sotto gli occhi soltanto il proprio letto,
    essersi spalancati i cieli.

    Svettano le spirali;
    quando il più grande sogno fu svanito,
    Calvert e Wilson, Blake e Claude
    prepararono un luogo di riposo per il popolo di Dio,
    secondo la frase di Palmer,
    ma poi cadde la confusione sul nostro pensiero.

    V

    Poeti irlandesi, apprendete il mestiere,
    cantate ogni cosa ben fatta,
    disprezzate la razza che ora cresce
    tutta difforme dalla testa ai piedi,
    i loro cuori, le loro teste senza memoria,
    mal generati da giacigli vili.
    Cantate i contadini, e i gentiluomini
    di campagna, abili cavalieri,
    e la santità dei monaci,
    e anche il riso fragoroso dei bevitori di birra;
    cantate i signori e le dame gioiose
    che vennero gettati nell'argilla
    per sette eroici secoli;
    volgete l'animo ad altri tempi,
    così che nei giorni a venire si possa
    essere ancora gli indomabili irlandesi.

    VI

    Sotto la vetta spoglia del Ben Bulben
    nel cimitero di Drumcliff è sepolto Yeats.
    Uno dei suoi antenati ne fu parroco
    anni e anni fa; una chiesa si erge lì vicino;
    presso la strada v'è un'antica croce.
    E niente marmo, niente frasi convenzionali;
    sul calcare scavato in quello stesso luogo
    queste parole sono state incise per sua volontà:

    Getta uno sguardo freddo
    Sulla vita e sulla morte.
    Cavaliere, prosegui il tuo cammino!

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  12. julia.junior20/02/13, 09:41

    Che dire di Yeats? E' stato un grande scrittore, poeta, drammaturgo, preraffaellita (era figlio di un pittore), simbolista, irrazionale, grandissimo cultore dei miti e motivi popolari irlandesi, esteta, filosofo, occultista... insomma, un eclettico e spettacolare autore, mai sazio e sempre alla ricerca di qualcosa che ancora gli sfuggiva. Meritatissimo premio Nobel della Letteratura.

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    Risposte
    1. e saggista, politico, oratore e chissà cos'altro ancora!

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  13. come si pronuncia correttamente?

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  14. Il giorno di Pasqua 1916 un gruppo di indipendentisti irlandesi tentarono un colpo di stato contro il dominio inglese, e furono sommariamente giustiziati. Ve la propongo:

    PASQUA 1916 - W.B.YEATS
    Li ho incontrati al cadere del giorno
    Mentre ritornavano animati in viso
    Da banchi di negozi o scrittoi tra grige
    Case del diciottesimo secolo.
    Sono passato con un cenno del capo
    O cortesi parole senza senso,
    O mi sono soffermato un momento e ho detto
    Cortesi parole senza senso,
    E pensato prima d'andarmene
    Alla storiella beffarda o al sarcasmo
    Con cui s'intrattiene un amico
    Intorno al fuoco al circolo,
    Certo che essi e io
    Vivevamo soltanto ove s'indossa la casacca del buffone:
    Tutti mutati, interamente mutati.
    Una bellezza terribile è nata.

    I giorni di quella donna erano spesi
    In ottuso buon volere,
    Le sue serate in discussioni
    Fin che la voce si faceva stridula.
    Quale voce più dolce della sua
    Quando, giovane e bella,
    Cavalcava dietro la muta?
    Quest'uomo aveva tenuto una scuola
    E cavalcava il nostro cavallo alato;
    Quest'altro suo aiutante e amico
    Stava toccando l'ora del vigore;
    Avrebbe potuto venire in fama alla fine,
    Tanto sensibile appariva la sua natura,
    Audace e dolce il suo pensiero.
    Quest'altro avevo creduto
    Un borioso villico ubriaco.
    Aveva fatto sanguinoso torto
    A persone vicine al mio cuore,
    L'annovero tuttavia nel mio canto;
    Anch'egli ha rinunciato alla sua parte
    Nega commedia del caso;
    Anch'egli è stato alla sua volta mutato,
    Interamente trasformato:
    Una bellezza terribile è nata.

    Cuori con un proposito solo
    Tutta l'estate e l'inverno paiono
    Fatti come per incanto pietra
    Che turba il fiume vivente.
    Il cavallo che viene dalla strada,
    Il cavaliere, gli uccelli che spaziano
    Da nube a trascorrente nube,
    Mutano di minuto in minuto;
    Un'ombra di nube sul fiume
    Muta di minuto in minuto;
    Uno zoccolo di cavallo scivola sull'argine,
    E un cavallo sguazza nell'acqua;
    Le galline dalle lunghe gambe si tuffano,
    E lanciano richiamo ai galli di brughiera;
    Di minuto in minuto essi vivono
    La pietra è in mezzo a ogni cosa.

    Un troppo lungo sacrificio
    Può fare pietra del cuore.
    Oh, quando basterà?
    Questo compete al Cielo, a noi compete
    Di mormorare nome su nome,
    Come una madre nomina il figliuolo
    Quando il sonno è infine disceso
    Su membra pur ora irrequiete.
    E' altra cosa dal calare della notte?
    No, no, non notte ma morte;
    E fu inutile morte, alla fine?
    Perché, per quanto si faccia e si dica,
    L'Inghilterra può tener fede alle promesse.
    Noi conosciamo il loro sogno; basta
    Sapere che sognarono e son morti;
    E che importa se eccesso d'amore
    Li sconvolse fin che morirono?
    Lo scrivo in rima:
    MacDonagh e MacBride
    E Connolly e Pearse
    Ora e nel tempo avvenire,
    Ovunque s'indossi il verde,
    Sono mutati, interamente mutati:
    Una bellezza terribile è nata.

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    1. ecco la versione originale:

      EASTER 1916 - WILLIAM BUTLER YEATS

      I have met them at close of day
      Coming with vivid faces
      From counter or desk among grey
      Eighteenth-century houses.
      I have passed with a nod of the head
      Or polite meaningless words,
      Or have lingered awhile and said
      Polite meaningless words,
      And thought before I had done
      Of a mocking tale or a gibe
      To please a companion
      Around the fire at the club,
      Being certain that they and I
      But lived where motley is worn:
      All changed, changed utterly:
      A terrible beauty is born.

      That woman's days were spent
      In ignorant good-will,
      Her nights in argument
      Until her voice grew shrill.
      What voice more sweet than hers
      When, young and beautiful,
      She rode to harriers?
      This man had kept a school
      And rode our winged horse;
      This other his helper and friend
      Was coming into his force;
      He might have won fame in the end,
      So sensitive his nature seemed,
      So daring and sweet his thought.
      This other man I had dreamed
      A drunken, vainglorious lout.
      He had done most bitter wrong
      To some who are near my heart,
      Yet I number him in the song;
      He, too, has resigned his part
      In the casual comedy;
      He, too, has been changed in his turn,
      Transformed utterly:
      A terrible beauty is born.

      Hearts with one purpose alone
      Through summer and winter seem
      Enchanted to a stone
      To trouble the living stream.
      The horse that comes from the road.
      The rider, the birds that range
      From cloud to tumbling cloud,
      Minute by minute they change;
      A shadow of cloud on the stream
      Changes minute by minute;
      A horse-hoof slides on the brim,
      And a horse plashes within it;
      The long-legged moor-hens dive,
      And hens to moor-cocks call;
      Minute by minute they live:
      The stone's in the midst of all.

      Too long a sacrifice
      Can make a stone of the heart.
      O when may it suffice?
      That is Heaven's part, our part
      To murmur name upon name,
      As a mother names her child
      When sleep at last has come
      On limbs that had run wild.
      What is it but nightfall?
      No, no, not night but death;
      Was it needless death after all?
      For England may keep faith
      For all that is done and said.
      We know their dream; enough
      To know they dreamed and are dead;
      And what if excess of love
      Bewildered them till they died?
      I write it out in a verse -
      MacDonagh and MacBride
      And Connolly and pearse
      Now and in time to be,
      Wherever green is worn,
      Are changed, changed utterly:
      A terrible beauty is born.

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  15. Bella e intensa passione mi legò a Yeats, e ancor mi lega. Questa poesia che vo a proporre sembra facile, ma non lo è. Sembra una favoletta, quasi una cantilena... e invece introduce uno dei suoi concetti più complessi: la teoria degli opposti, quindi un indizio medianico di quanto sia profonda la sua teoria sulle fasi lunari: la personalità umana, la storia stessa della società, e dell'umanità intera si sviluppa seguendo il ciclo dei ventotto giorni del calendario lunare, il suo spuntare, il raggiungimento dell'apice, la fase calante e l'annullamento totale.

    Il gatto e la luna - di William Butler Yeats

    Il gatto andava qui e là
    E la luna girava come trottola,
    E il parente più stretto della luna,
    Il gatto strisciante, guardò in su.
    Il nero Minrialoushe fissava la luna,
    Perché, per quanto vagasse e gemesse,
    La luce fredda e limpida nel cielo
    Turbava il suo sangue animale.
    Minnaloushe corre fra l'erba
    Alzando le sue zampe delicate.
    Vuoi ballare, Minnaloushe, vuoi ballare?
    Quando s'incontrano due parenti stretti
    Che c'è di meglio che mettersi a ballare?
    Forse la luna imparerà,
    Stanca delle mode di corte,
    Un nuovo passo di danza.
    Minnaloushe striscia fra l'erba
    Di luogo in luogo illuminato dalla luna,
    La sacra luna sul suo capo
    È entrata in una nuova fase.
    Lo sa Minnaloushe che le sue pupille
    Passeranno di mutamento in mutamento,
    Che vanno dalla tonda alla lunata,
    Dalla lunata alla tonda?
    Minnaloushe striscia, fra l'erba
    Solo, importante e saggio,
    E leva alla luna mutevole
    I suoi occhi mutevoli.

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    1. THE CAT AND THE MOON - W. B. YEATS


      The cat went here and there
      And the moon spun round like a top,
      And the nearest kin of the moon
      The creeping cat looked up.
      Black Minnaloushe stared at the moon,
      For wander and wail as he would
      The pure cold light in the sky
      Troubled his animal blood.
      Minnaloushe runs in the grass,
      Lifting his delicate feet.
      Do you dance, Minnaloushe, do you dance?
      When two close kindred meet
      What better than call a dance?
      Maybe the moon may learn,
      Tired of that courtly fashion,
      A new dance turn.
      Minnaloushe creeps through the grass
      From moonlit place to place,
      The sacred moon overhead
      Has taken a new phase.
      Does Minnaloushe know that his pupils
      Will pass from change to change,
      And that from round to crescent,
      From crescent to round they range?
      Minnaloushe creeps through the grass
      Alone, important and wise,
      And lifts to the changing moon
      His changing eyes.

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  16. ON THE GRAY SANDS - WILLIAM BUTLER YEATS

    On the grey sand beside the shallow stream,
    Under your old wind-beaten tower, where still
    A lamp burns on above the open book
    That Michael Robartes left, you walk in the moon,
    And though you have passed the best of life, still trace,
    Enthralled by the unconquerable delusion,
    Magical shapes.…


    Sulla sabbia grigia, lungo il ruscello
    sotto la tua vecchia torre battuta dai venti
    dove arde un lume accanto al libro
    che lasciò aperto Michael Robartes,
    tu cammini sotto la luna e pure se i tuoi anni migliori
    sono trascorsi, ancora cedi al fascino
    di invincibili illusioni e tracci forme magiche…

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  17. copio e incollo il commento di GIUSEPPE su "I canti di Ossian", perché mi sembra interessantissimo.


    Veloce e limitatissimo contributo a quest'opera che conosco poco,i ma che mi affascina da sempre come un idolo misterioso. William Butler Yeats, altro tuo pinnacolo, si interessò per tutta la vita ai miti e alle leggende celtiche, e compose nel 1889 la poesia The Wanderings of Oisin (il peregrinare di Ossian) in cui Oisin narra a S.Patrick la storia della sua vita. Appena due righe:

    "... A druid dream of the end of the days
    When the stars are to wane and the world be done..."

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  18. WHERE MY BOOKS GO - WILLIAM BUTLER YEATS

    All the words that I utter,
    And all the words that I write,
    Must spread out their wings untiring,
    And never rest in their flight,
    Till they come where your sad, sad heart is,
    And sing to you in the night,
    Beyond where the waters are moving,
    Storm-darken'd or starry bright.

    DOVE VANNO I MIEI LIBRI - WILLIAM BUTLER YEATS

    "Tutte le parole che raccolgo,
    Tutte le parole che scrivo,
    Devono aprire instancabili le ali
    E non fermarsi mai nel loro volo,
    Fino a giungere là dove é il tuo triste, triste cuore,
    E cantare per te nella notte,
    Oltre il luogo ove muovono le acque,
    Oscure di tempesta o lucenti di stelle.

    (da "Fiabe Irlandesi")

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  20. Anche se l'argomento è triste, questo è il regalo di Natale da parte di Yeats.

    HER FRIENDS BRING HER A CHRISTMAS TREE - WILLIAM BUTLER YEATS
    (from Upon a Dying Lady)


    Pardon, great enemy,
    Without an angry thought
    We’ve carried in our tree,
    And here and there have bought
    Till all the boughs are gay,
    And she may look from the bed
    On pretty things that may
    Please a fantastic head.
    Give her a little grace,
    What if a laughing eye
    Have looked into your face—
    It is about to die.


    GLI AMICI LE PORTANO UN ALBERO DI NATALE - W.B. YEATS
    (trad. Mary de Rachewiltz)

    Perdona grande nemica,
    Senza pensiero irato
    Abbiamo portato l'albero,
    E qui e lì comprato
    Per adornare ogni ramo,
    E lei dal letto rimiri
    Cose graziose che rallegrino
    Una fantasiosa mente.
    Un po' di grazia donale
    Anche se un occhio ridente
    Ha spiato il tuo volto -
    Che muore.

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  21. Copio dal mio segnalibro Mondadori.

    WILLIAM BUTLER YEATS (Dublino, 1865 - Roquebrune St. Martin, Francia, 1939)
    Nobel per la letteratura 1923. Motivazione: "Per la sua poetica sempre ispirata, che con alta forma artistica ha dato espressione allo spirito di una intera nazione".
    Poeta, drammaturgo e scrittore. Il padre pittore, la madre una benestante protestante. Nel 1833 entra alla Metropolitan School of Art di Dublino dove condivide con George Russel l'interesse per l'occultismo e misticismo che coltiverà tutta la vita. A Londra, si iscrive alla Società Teosofica (1887). Si dedica al teatro popolare irlandese e scrive l'opera La Contessa Cathleen (1891), cucendola addosso all'attrice Maud Gonne, amore non corrisposto e mai spento. Fonda la Compagnia del Teatro Irlandese (1899). Si sposa Georgie Hyde-Leeds (1917), studiosa di dottrine misteriosofiche e ha due figli. Cagionevole di salute, vivrà in Italia e Francia. Sono incise sulla sua tomba le parole finali della sua poesia Ai piedi del Ben Bulben "Getta uno sguardo freddo sulla vita e sulla morte. Cavaliere, prosegui il tuo cammino".

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  22. (grazie a La Cause Littéraire)

    Le 28 janvier 1939 William Butler YEATS s’en allait, laissant une œuvre poétique majeure du XXème siècle irlandais. En 1923, il obtint le prix Nobel de littérature pour sa « poésie toujours inspirée, dont la forme hautement artistique exprime l'esprit d'une nation entière. »

    "To a child dancing in the wind

    Dance there upon the shore ;
    What need have you to care
    For wind or water's roar ?
    And tumble out your hair
    That the salt drops have wet ;
    Being young you have not known
    The fool's triumph, nor yet
    Love lost as soon as won,
    Nor the best labourer dead
    And all the sheaves to bind.
    What need have you to dread
    The monstrous crying of wind ?"

    Traduction :

    A un enfant qui danse dans le vent

    Danse enfant près du rivage ;
    Pourquoi te soucier du vent
    Ou du rugissement des vagues ?
    Secoue tes cheveux plutôt
    De leur eau et du sel ;
    Tu es jeune, tu ne sais pas encore
    Que les idiots triomphent,
    Que l'amour sera perdu aussitôt que gagné,
    Que le meilleur sur la terre peut mourir,
    Et que tant de gerbes sont à lier.
    De tout cela qu'as-tu à te soucier
    Et de ces cris dans le vent ?

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    1. A UNA BAMBINA CHE DANZA NEL VENTO
      William Butler Yeats e (Titolo originale: To a child Dancing in the Wind)

      Ora danza là, danza sulla sabbia;
      e non ti curare del vento,
      non ti curare se fa rumore il mare,
      che bisogno c'è?
      Ora danza là, asciuga i tuoi capelli,
      gocce di sale li hanno bagnati;
      tu sei cosi' giovane e ancora non conosci,
      ora danza là.
      Tu il trionfo dello sciocco non sai,
      o la perdita dell'amore appena nato,
      né perché mai il migliore se ne va
      e lascia il grano da legare.
      Ora danza là, danza sulla sabbia,
      tu non ti curare del vento;
      non devi temere se ora vuol gridare,
      che bisogno c'è?

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  23. "Ed io
    essendo povero
    ho solo i miei sogni
    e i miei sogni ho steso ai tuoi piedi.
    Cammina leggera perché stai camminando sui miei sogni..."
    William Butler Yeats

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    1. La citazione è frequente. La versione originale è immensa:

      W.B. Yeats (1865–1939). The Wind Among the Reeds. 1899.

      36. Aedh wishes for the Cloths of Heaven


      HAD I the heavens’ embroidered cloths,
      Enwrought with golden and silver light,
      The blue and the dim and the dark cloths
      Of night and light and the half light,
      I would spread the cloths under your feet:
      But I, being poor, have only my dreams;
      I have spread my dreams under your feet;
      Tread softly because you tread on my dreams.

      Elimina
    2. ecco la versione integrale:

      Egli desidera il tessuto del cielo - William Butler Yeats
      da "Il vento tra le canne" - 1899

      Se avessi il drappo ricamato del cielo,
      Intessuto dell’oro e dell’argento e della luce,
      I drappi dai colori chiari e scuri del giorno e della notte
      Dai mezzi colori dell’alba e del tramonto,
      Stenderei quei drappi sotto i tuoi piedi:
      Invece, essendo povero, ho soltanto sogni;
      E i miei sogni ho steso sotto i tuoi piedi;
      Cammina leggera, perché cammini sui miei sogni.


      He Wishes for the Cloths of Heaven

      Had I the heaven’s embroidered cloths
      Enwrought with golden and silver light
      The blue and the dim and the dark cloths
      Of night and light and the half-light,
      I would spread the cloths under your feet:
      But I, being poor, have only my dreams;
      I have spread my dreams under your feet;
      Tread softly because you tread on my dreams

      William Butler Yeats

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    3. No county, Sligo28/08/14, 10:48

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    4. copio da www.parodos.it

      Il vento fra le canne

      Raccolta del poeta irlandese William Butler Yeats (1865-1938), pubblicata nel 1899.

      Nella poesia di Yeats hanno notevole peso la sua origine irlandese e l'appartenenza degli avi alla chiesa irlandese; l'inquietudine del padre, che fu pittore senza successo, ma di notevole personalità, provocò nel giovane Yeats una reazione che divenne necessariamente controrivoluzionaria. Nonostante la sua poesia venga da buona parte della critica, almeno per la parte precedente il 1914, definita di tipo romantico, anche questa rappresenta la storia della poesia inglese e delle sue diversificazioni verso l'antiromanticismo, che a cominciare da Ezra Pound fu il punto di partenza per i poeti inglesi. Tuttavia anche nelle poesie raccolte sotto questo titolo, Yeats non si distacca molto dall'immagine di un'Irlanda popolata di eroi, divinità, spiriti delle antiche leggende, eppure il legame con poeti come Lionel Johnson, Ernest Dowson, John Davidson, nettamente decadenti, va allentandosi, mentre si fa sentire l'influsso del simbolismo, mediato da una lettura di Mallarmè in una traduzione inglese; comunque al di là della ricerca del "permanente" (che può essere identificato per Yeats nell'anima e nelle sue passioni), della psicologia popolare del suo Paese, del materiale occulto che gli è familiare e che lo spinge alla creazione di un alter ego, di un antiself, per identificare la realtà di una patria, e non soltanto in senso proprio, unitaria, non diremmo che questa raccolta annoveri poesie propriamente "nuove". La canzone di Aengus l'errante comincia con piglio discorsivo: "Andai in un bosco di noccioli / perchè un fuoco mi bruciava nella testa", e continua con accenti di verità nella sua favola antica: "E qualcuno mi chiamò per nome: la trota. / S'era fatta una splendida fanciulla / con fiori di melo fra i capelli, / che mi chiamò per nome e corse via / e scomparve per l'aria scintillante. / Sebbene errando mi sia fatto vecchio, / errando per valli e colline, / scoprirò dove mai se n'è fuggita". In Egli invita l'amata a star serena il discorso si fa quasi epico nell'andamento del verso, assecondando il senso del mistero di cui spesso la poesia di Yeats rivela il respiro, e nonostante la poesia sia di amore, l'immanenza della fine si sviluppa con tanta veridicità da farla considerare una poesia epico-drammatica: "Odo i Cavalli d'Ombra con lunghe criniere fluttuanti, / gli zoccoli gravidi di tumulto, gli occhi brillanti e bianchi. / Il Nord sopra di loro spiega la notte che s'insinua e stringe"; e ancora incalza con ritmo omerico: "I Cavalli del Disastro si tuffano nella pesante argilla: amore / ... E anneghi l'ora solitaria dell'amore nel crepuscolo fondo del riposo". Come Aengus è il dio dell'amore della mitologia gaelica, così il "Proprio Cuore" è una sorta di personaggio, qualcosa di razionalizzato in senso antiromantico, nonostante gli accenti che a lui sono rivolti: "Cuore tremante, resta in pace, in pace, / ricorda la saggezza degli antichi giorni / ... Colui che trema dinanzi a fiamma e flutto / ... che la fiamma e il flutto / lo possano sommergere e nascondere, poichè egli è straniero", dove riemerge la tensione yeatsiana verso una patria ideale di coraggio e maestà.

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  24. Thanks for sharing such a good thought, paragraph is good, thats why i have read it fully

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  25. Non riesco a trovare la traduzione in italiano di He bids his beloved be at peace, potete aiutarmi, è molto urgente. Grazie

    RispondiElimina
  26. Ecco l'originale e la mia traduzione:

    HE BIDS HIS BELOVED BE AT PEACE - W.B. YEATS

    Hear the Shadowy Horses, their long manes a-shake,
    Their hoofs heavy with tumult, their eyes glimmering white;
    The North unfolds above them clinging, creeping night,
    The East her hidden joy before the morning break,
    The West weeps in pale dew and sighs passing away,
    The South is pouring down roses of crimson fire:
    O vanity of Sleep, Hope, Dream, endless Desire,
    The Horses of Disaster plunge in the heavy clay:
    Beloved, let your eyes half close, and your heart beat
    Over my heart, and your hair fall over my breast,
    Drowning love's lonely hour in deep twilight of rest,
    And hiding their tossing manes and their tumultuous feet.

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    1. LUI INVITA LA SUA AMATA A STARE CALMA - W.B.Yeats

      Sento i Cavalli dell'Ombra, con le loro lunghe e fluenti criniere,
      Gli zoccoli scalpitanti, gli occhi luccicanti di bianco;
      Il Nord stende sopra di loro la notte suadente e compulsiva,
      L'Est la propria gioia segreta prima ancora dell'alba,
      L'Ovest piange di rugiada evanescente e sospira mentre si allontana,
      Il Sud sta spargendo petali di rose rosso fuoco:
      Oh vanità del Sonno, della Speranza e del Sogno, e dell'eterno Desiderio,
      I Cavalli del Disastro precipitano nella dura argilla: Mia amata, lascia che i tuoi occhi si socchiudano appena, e che il tuo cuore batta forte
      sul mio cuore, e i tuoi capelli di fata si spargano sul mio petto,
      e che il momento solitario dell'amore anneghi nel profondo crepuscolo del riposo,
      nascondendo le loro criniere fluenti, gli zoccoli scalpitanti.

      Elimina
    2. http://www.pajiba.com/tv_reviews/does-the-wb-yeats-poem-patti-recited-in-the-leftovers-hint-at-answers-to-a-larger-mystery.php

      grazie a Diego Gnogno

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    3. irish forever28/09/14, 11:26

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  34. Oil and Blood - William Butler Yeats

    In tombs of gold and lapis lazuli
    Bodies of holy men and women exude
    Miraculous oil, odour of violet.
    But under heavy loads of trampled clay
    Lie bodies of the vampires full of blood;
    Their shrouds are bloody and their lips are wet.

    In tombe d’oro e lapislazzuli
    Corpi di santi e sante trasudano
    Olio miracoloso, odor di viole.
    Ma sotto pesanti cumuli di creta calpestata
    Giacciono corpi di vampiri pieni di sangue;
    I loro sudari insanguinati e le loro labbra umide.

    Brevissima poesia, dedicata probabilmente a Santa Teresa d'Avila. Infatti, scrivendo a T. Sturge Moore nel 1928, Yeats nota che «quando la tomba di S. Teresa fu aperta, il corpo stillava olio miracoloso e aveva il profumo delle violette».

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  35. Ciao sapete dirmi dove trovare "il vento tra le canne"? Io riesco a trovare solo qualche poesia dentro le raccolte ma vorrei l'opera intera. Grazie

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    1. Ciao Andrea, il mio libro "Collected Poetry of William Butler Yeats della Digireads, che vedi in apertura di pagina, contiene "The wind among the reeds". Ovviamente, solo in inglese. In italiano, puoi trovare 5 poesie nell'Oscar Mondadori W.B. Yeats poesie, (il secondo in apertura). Ma continuo a cercare anch'io! Ciao

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    2. Andrea... con mia massima sorpresa, ieri in un outlet del libro, ho trovato (per 1 euro) Il vento tra le canne, edizione speciale allegato al Corriere della sera nel 2012. N. 16 della raccolta Un secolo di poesia, con versione originale a fronte.

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    3. Perdona il ritardo. Alla fine ho comprato una raccolta spero però di trovare anche io l'opera completa.Grazie comunque e complimenti per il tuo blog e per la passione che ci metti,è veramente bella da vedere.

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  36. Gli uccelli bianchi – William Butler Yeats
    di tittideluca

    Fossimo noi bianchi uccelli, mia amata, sulla spuma del mare!
    La fiamma della meteora ci stanca prima di appassire
    e la fiamma dell’azzurra stella bassa nel cielo crepuscolare
    ci ha ridesta, mia amata, nel cuore un’angoscia che non può morire.

    Stanchezza esalano questi sognatori grevi di rugiade,
    la rosa e il giglio. Ah non sognare fiamma di meteora vagante,
    né la fiamma dell’azzurra stella vizza mentre la rugiada cade:
    ma ci muti la sorte in uccelli bianchi a galla sulla spuma errante!

    Nostalgia d’isole infinite mi tormenta e di danae prode,
    dove ci dimentichi il tempo e l’Affanno non osi calare;
    lontani saremmo dal giglio e la rosa e la fiamma che rode,
    fossimo noi bianchi uccelli, mia amata, nella spuma del mare!

    William Butler Yeats

    (Traduzione di Leone Traverso)

    da “Poesie”, Vallecchi, Firenze, 1973

    ***

    The white birds

    I would that we were, my beloved, white birds on the foam of the sea!
    We tire of the flame of the meteor, before it can fade and flee;
    And the flame of the blue star of twilight, hung low on the rim of the sky,
    Has awakened in our hearts, my beloved, a sadness that may not die.

    A weariness comes from those dreamers, dew-dabbled, the lily and rose;
    Ah, dream not of them, my beloved, the flame of the meteor that goes,
    Or the flame of the blue star that lingers hung low in the fall of the dew:
    For I would we were changed to white birds on the wandering foam: I and you!

    I am haunted by numberless islands, and many a Danaan shore,
    Where Time would surely forget us, and Sorrow come near us no more;
    Soon far from the rose and the lily, and fret of the flames would we be,
    Were we only white birds, my beloved, buoyed out on the foam of the sea!

    William Butler Yeats

    from “The Countess Kathleen and Various Legends and Lyrics”, London:Forgotten Books, 1893

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  37. SOGNI INFRANTI - WILLIAM BUTLER YEATS

    (di tittideluca, che ringrazio)

    Fra i tuoi capelli è qualche filo bianco.
    E i giovani ormai più quando tu passi
    d’improvviso non soffoca il respiro.
    Ma qualche vecchio forse mormorando
    ti benedice, ché una tua preghiera
    l’ha scampato sul letto della morte.
    Per te che sai del cuore ogni tormento
    e ogni tormento hai inflitto all’altrui cuore,
    di gracile fanciulla germogliando
    la tua bellezza grave – per te sola
    il cielo ha cancellato la sentenza,
    tanta parte gli serbi in quella pace,
    se cammini soltanto in una stanza.

    La tua bellezza può tra noi lasciare
    solo ricordi, pallidi ricordi.
    E un giorno a un vecchio un giovane dirà:
    “Diteci dunque di quella signora
    che un poeta ostinato ci esaltava
    quando l’età gli ebbe gelato il cuore.”

    Vaghi ricordi, pallidi ricordi
    che nella tomba tutti rivivranno.
    La certezza che un giorno la signora
    vedrò giacere o ritta o camminare
    nella bellezza sua prima di donna
    col fervore degli occhi giovanili
    m’ha fatto come folle delirare.

    E tu sei bella più d’ogni altra donna.
    Ma una macchia offuscava il tuo bel corpo:
    non erano le tue piccole mani
    belle, e temo che tu forse non corra
    e remi fino al polso in quell’arcano
    lago sempre ricolmo dove quelli
    che hanno adempito alle divine leggi
    remano e sono ormai perfetti. Lascia
    immutate le mani ch’io baciavo
    per amore di un’amicizia antica.

    L’ultimo tocco della mezzanotte
    muore; l’intero giorno ho allineato
    di sogno in sogno e poi di verso in verso
    divagando con un fantasma d’aria:
    solo ricordi, pallidi ricordi.

    (Traduzione di Leone Traverso)

    da “Poesie”, Vallecchi, Firenze, 1973

    ***

    BROKEN DREAMS - WILLIAM BUTLER YEATS

    There is grey in your hair.
    Young men no longer suddenly catch their breath
    when you are passing;
    but maybe some old gaffer mutters a blessing
    because it was your prayer
    recovered him upon the bed of death.
    For your sole sake – that all heart’s ache have known,
    and given to others all heart’s ache,
    from meagre girlhood’s putting on
    burdensome beauty — for your sole sake
    heaven has put away the stroke of her doom,
    so great her portion in that peace you make
    by merely walking in a room.

    Your beauty can but leave among us
    vague memories, nothing but memories.
    A young man when the old men are done talking
    will say to an old man, “Tell me of that lady
    the poet stubborn with his passion sang us
    When age might well have chilled his blood.”

    Vague memories, nothing but memories,
    but in the grave all, all, shall be renewed.
    The certainty that I shall see that lady
    leaning or standing or walking
    in the first loveliness of womanhood,
    and with the fervour of my youthful eyes,
    has set me muttering like a fool.

    You are more beautiful than any one,
    and yet your body had a flaw:
    your small hands were not beautiful,
    and I am afraid that you will run
    and paddle to the wrist
    in that mysterious, always brimming lake
    where those that have obeyed the holy law
    paddle and are perfect. Leave unchanged
    the hands that I have kissed,
    for old sakes’ sake.

    The last stroke of midnight dies.
    All day in the one chair
    from dream to dream and rhyme to rhyme I have ranged
    in rambling talk with an image of air:
    vague memories, nothing but memories.


    da “The Wild Swans At Coole”, Macmillan Publishers, 1919

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  38. The mermaid - William Butler Yeats

    A mermaid found a swimming lad,
    Picked him for her own,
    Pressed her body to his body,
    Laughed; and plunging down
    Forgot in cruel happiness
    That even lovers drown.
    ***

    La sirena - W.B. Yeats

    La sirena encontró
    a un muchacho nadando,
    lo eligió para sí,
    ciñó su cuerpo al de él
    y rió; al sumergirse
    con cruel felicidad
    olvidó que también
    los amantes se ahogan.
    ***

    La sirena - W.B. Yeats

    Una sirena trovò un ragazzo
    che nuotava, e lo prese per sé;
    ne strinse il corpo al suo corpo,
    rise felice e si tuffò
    crudelmente dimentica
    che anche gli amanti affogano.

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  39. Human Dignity - William Butler Yeats

    Like the moon her kindness is,
    If kindness I may call
    What has no comprehension in't,
    But is the same for all
    As though my sorrow were a scene
    Upon a painted wall.

    So like a bit of stone I lie
    Under a broken tree.
    I could recover if I shrieked
    My heart's agony
    To passing bird, but I am dumb
    From human dignity.
    ***

    Dignidad humana - W.B. Yeats

    Cual la luna es su amabilidad,
    si es que amabilidad puede llamarse
    a lo que no posee entendimiento,
    y es igual para todos
    tal como si mi pena fuese escena
    sobre un muro pintado.
    Cual añico de piedra yazgo
    bajo un árbol roto.
    Podría recobrarme si gritara
    mi agonía a algún pájaro que pasa,
    pero estoy mudo
    por dignidad humana.

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    1. La dignità umana - W.B. YEATS

      Come la luna è la sua gentilezza,
      Se gentilezza posso definire
      Qualcosa di incomprensibile
      Ma che è uguale per tutti
      Come se il mio dolore fosse una scena
      Su una parete dipinta.
      Così, come un pezzo di pietra io giaccio
      Sotto un albero rotto.
      Avrei potuto rimediare se avessi urlato
      L'agonia del mio cuore
      Agli uccelli di passaggio
      Ma io resto muto
      Per dignità umana.

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  40. buonasera, c'è qualcuno che mi può aiutare con l'analisi di "A Nativity"?
    ringrazio in anticipo

    What woman hugs her infant there?
    Another star has shot an ear.

    What made the drapery glisten so?
    Not a man but Delacroix.

    What made the ceiling waterproof?
    Landor's tarpaulin on the roof

    What brushes fly and moth aside?
    Irving and his plume of pride.

    What hurries out the knaye and dolt?
    Talma and his thunderbolt.

    Why is the woman terror-struck?
    Can there be mercy in that look?

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  41. Ciao sconosciuto/a.

    NATIVITÀ - William Butler Yeats

    Che donna è quella che abbraccia il suo infante?
    Un'altra stella ha colpito un orecchio.

    Che cosa fece splendere in quel modo i drappeggi?
    Non un uomo ma Delacroix.

    Che cosa rese il soffitto impermeabile?
    L'incerata sul tetto di Landor.

    Che cosa spazza via la mosca e la tarma?
    L'orgoglioso pennacchio di Irving.

    Che cosa spinge fuori il furfante e lo scemo?
    I fulmini di Talma.

    Perché la donna è presa dal terrore?
    Può esserci pietà in quello sguardo?


    Inoltre, ti riporto un brano tratto da "Le ultime poesie di W.B.Y.,ed. BUR, pag 440.

    "Scritta nell'agosto 1936 (DPC 286), fu pubblicata per la prima vota su "The London Mercury" (dicembre 1938).
    La composizione ha una struttura fortemente simmetrica; il primo e l'ultimo distico immaginano una natività per l'imminente era antitetica, mentre ciascuno dei quattro distici centrali è focalizzato su una figura di artista o di attore che ha il ruolo di precursore della nuova era. Come osserva Henn, "Tre di loro sono collegati: sia Landor che Delacroix conoscevano Talma" (H261).
    Le quattro figure simboliche -Delacroix, Landor, Irving e Talma- che collaborarono nella preparazione della nascita di una figura divina (di un "Secondo Avvento", come la definiva Yeats), destinata a fondare una nuova legge bimillenaria, sono tutte fortemente antitetiche. Tutti furono grandi individualisti e possono essere considerati "opposti dei nostri tempi".

    Aggiungo infine che nell'ultimo distico l'esperienza di generare il figlio di un padre soprannaturale viene identificata con il "terrore".
    Ciao

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