(Miss Pettigrew Lives for a Day - 1938)
"Non si trucca...!" ripeté scandalizzata Miss Dubarry. "E perché? E' indecente andarsene in giro nuda"... Miss Pettigrew la guardò con espressione vacua. Aveva la mente in subbuglio, i pensieri presi in un vortice, un tumulto interiore che le dava il capogiro. Già, perché? Tutti quegli anni, e mai una volta l'eccitante brivido d'incipriarsi il naso. Altre l'avevano provato, ma non lei. Tutto perché le mancava il coraggio; tutto perché non aveva mai pensato con la sua testa. La cipria, tuonava il curato suo padre, è la strada per l'inferno. Il rossetto, sussurrava sua madre, è il primo passo verso la dannazione. Il belletto per le guance, la fulminava suo padre, è la lusinga delle sgualdrine. La matita per gli occhi, sospirava sua madre, una vera signora non la usa mai...!
Se tu leggi quanto me, sai bene il piacere perverso che si prova ad accantonare ogni tanto i capolavori della letteratura per dedicarsi a qualcosa di più leggero, solo per il gusto di lasciarsi scivolare addosso una storia senza pensarci troppo: salvo poi incozzare in un capolavoro di altro genere. Miss Pettigrew è la classica, scialba zitella inglese. Ma, per una serie di equivoci esilaranti, si ritrova a vivere una giornata intensissima di avvenimenti che stravolgono tutto il suo essere. La conclusione forse non è delle più esaltanti, ma ormai l'argine è sfondato, e chissà l'indomani che succederà! Questo romanzo è velocissimo da leggere, superiore ad ogni aspettativa e divertente. Quando fu pubblicato nel 1938 ebbe un'accoglienza trionfale; successo replicato nel 2000 con la sua ripubblicazione da parte della sofisticata casa editrice inglese Persephone. Inutile dire quanto mi sia piaciuto: ho ancora davanti agli occhi miss Ginevra Pettigrew con le fattezze e l'eleganza di Dafne di "A qualcuno piace caldo".
perfetto humour inglese per questo veloce romanzo, da non sottovalutare assolutamente. Una delle migliori proposte di Neri Pozza. Fa meditare, fa divertire. Una giornata spesa bene a leggere qualcosa di veramente piacevole.
RispondiEliminaMolto carino. Mi è sembrato molto interessante il contrasto tra il mondo ottocentesco di Miss Pettigrew, tipico personaggio di secondo piano di Jane Austen: l'istitutrice di mezza età goffa scialba e insicura, e lo splendore spregiudicato di Miss La Fosse, o Miss Dubarry, ragazze libere e sfrenate che si truccano, fumano, bevono e passano la notte con uomini diversi.... Siamo alla fine degli anni '30, un passaggio epocale per il pianeta donna. Mi pare che l'autrice abbia scritto solo questo romanzo: peccato, perché il suo romanzo rappresenta un perfetto trait d'union fra due mondi paralleli, coesistenti e apparentemente incompatibili.
RispondiEliminaNon lo conosco, ma lo cerco subito, mi avete convinto.... in particolare, anch'io mi sento nuda se esco senza trucco! Grazie per il suggerimento graditissimo, dopo tanta poesia mamma mia, che mi fa sentire un po' inadeguata!
RispondiEliminaEsuberante e vivacissima storia trasposta da Nalluri nel suo omonimo film del 2008, che conserva la trama, ma aggiunge un finale non previsto dal libro... anche se è quello che tutti abbiamo immaginato e sperato.
RispondiEliminaLa fine di un'epoca ottocentesca, che si trascina nell'aspetto esteriore ma soprattutto nella mentalità. La nascita di un'epoca nuova, che si va consolidando dopo gli straordinari anni '20 e i frizzanti anni '30. Un'altra guerra mondiale alle porte, e mille battaglie da combattere e da vincere. Non ultima: la liberalizzazione della femminilità.
RispondiEliminaHo seguito il tuo istinto e l'ho comprato, portandomelo al mare in questi giorni. Sarà che il meteo non è stato clemente - caldo, vento e poco sole, o forse sarà che la storia mi ha catturata subito, con le sue situazioni paradossali a cascata, in ogni caso posso dire che era da tanto tempo che non mi divertivo tanto a leggere un libro. Perchè ci sono storie che emozionano, altre che indignano, poesie che fanno sognare, ma ogni tanto ci vuole anche una ventata di sottile piacere, e Miss Pettigrew ci fa transitare dalla simpatia per la sua situazione iniziale, allo stupore per la capacità di risolvere i problemi altrui (non i propri ! ), per concludere in bellezza una giornata indimenticabile. Davvero bello, scorrevole e, quando l'ho passato a Marianna, l'ho fatto con un filo di gelosia.
RispondiEliminaIo invece devo confessare la mia immedesimazione con la miss di base.... anch'io non mi trucco, non porto gioielli e mi vesto (eufemisticamente) casual, circostanza che mi genera critiche e sbuffamenti conseguenziali. Effettivamente ero un po a disagio, all'inizio: la presentazione della zitella incolore a cui la diva del cinema apre la porta generando un contrasto generazionale mi faceva un po' disturbo. Poi, man mano che l'avventura demenziale prendeva contorno ho cominciato a riscattarmi di riflesso pure io! E che riscatto... Deduco che c'è speranza anche per me.
RispondiEliminaL'ho appena finito! Che carino! Questa miss comincia da vecchia e ringiovanisce sempre più, alla fine è una ragazza!
RispondiElimina