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mercoledì 16 novembre 2011

La verità, vi prego, sull'amore - Wystan Hugh Auden


(Tell Me the Truth About Love - 1994)


Funeral Blues

Stop all the clocks, cut off the telephone.
Prevent the dog from barking with a juicy bone,
Silence the pianos and with muffled drum
Bring out the coffin, let the mourners come.


Let aeroplanes circle moaning overhead
Scribbling in the sky the message He is Dead,
Put crêpe bows round the white necks of the public doves,
Let the traffic policemen wear black cotton gloves.


He was my North, my South, my East and West,
My working week and my Sunday rest
My noon, my midnight, my talk, my song;
I thought that love would last forever, I was wrong.


The stars are not wanted now; put out every one,
Pack up the moon and dismantle the sun.
Pour away the ocean and sweep up the wood;
For nothing now can ever come to any good.


Fermate tutti gli orologi, isolate il telefono
fate tacere il cane con un osso succulento
Chiudete i pianoforti e tra un rullio smorzato,
portate fuori il feretro. Si accostino i dolenti.
Incrocino aeroplani, lamentosi, lassù
e scrivano in cielo il messaggio: Lui è morto.
Allacciate nastri di crespo al collo bianco dei piccioni.
I vigili si mettano guanti di cotone nero.
Lui era il mio nord, il mio sud, il mio est e ovest
la mia settimana di lavoro e il mio riposo la domenica,
il mio mezzodì, la mezzanotte, la mia lingua, il mio canto.
Pensavo che l'amore fosse eterno, e avevo torto.
Le stelle non sono desiderate ora, spegnetele tutte,
imballate la luna, smontate il sole,
svuotate l'oceano e sradicate il bosco
perché ormai più nulla può giovare.


Libro davvero indispensabile, che a nessuno basterà leggere solo una volta. In queste dieci poesie, scritte negli anni trenta e ritmate come canzoni, ognuno può trovare quello che sta cercando, anche le domande alle risposte che ha già. Amore e ansia sono strettamente connessi, come pure inquietudine e disillusione. Ma su tutto e tutti predomina solo un sentimento: l'umanità.



                                          Wystan Hugh Auden (England 1907-1973)

26 commenti:

  1. un piccolo book da tenere in casa,magnifica funeral blues

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  2. libriccino veramente indispensabile, da non prestare a nessuno, ma da sfogliare spesso.
    Joele

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  3. bellissima Funeral Blues, se posso dire, anche in italiano. E' vero, le poesie vanno lette in lingua originale, ma la bellezza innanzitutto la si scopre nella nostra lingua, poi c'è tempo per godersela anche in inglese! Comunque bella.
    Domenica/Sunday

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  4. l'inno dei gay! ma non è una polemica. Come disse qualcuno, l'amore è sempre amore, ovunque sia riposto. Complimenti.
    beppe

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  5. Ho scoperto Funeral blues grazie a "4 matrimoni e un funerale".Di fronte a quella poesia rimasi pietrificata.Anni dopo ho trovato una versione su youtube in cui il poeta stesso recita la poesia.Emozionante,molto.

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  6. Anch'io l'ho scoperta guardando quel film. Concordo pienamente con quelli che dicono: un libro, un film, un quadro, una fotografia valgono solo se ti lasciano qualcosa.

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  7. Che bella poesia! Così disperata, così estrema. Un grande amore che finisce bruscamente, e non si spegne. Ross

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  8. Ho perso il mio uomo, l'ho perso di più che se fosse morto. Se fosse morto, potrei piangerlo, e piangerlo forse sarebbe abbastanza. Era tutto per me, e Auden saprebbe capirmi. L'ho perso. Nulla mi consola, solo queste parole, queste parole così disegnate su di me, mi fanno sentire meno sola. Dicono che le poesie siano scritte solo da chi soffre. Io dico che solo chi soffre le può apprezzarle quanto meritano. R.

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  9. Non so se sia meglio esasperare la sofferenza languendo su poesie altrettanto disperate, oppure se sia meglio tuffarsi in storie divertenti che distraggono. Ma credo che ognuno, di fronte ad un dolore grande, cerchi risposte che non sa trovare, o che non bastano.

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  10. Nessuno può,mia cara R..,capire appieno il dolore di un altro..e certo l'abbandono può sembrare spesso per alcuni ,più doloroso della stessa morte...personalmente temo la morte di chi amo..piangere la persona amata non mi sembra consolatorio...saperla lontana da me, ma viva e magari anche felice ,mi rincuora di più, anche se dovessi soffrire per l'abbandono ..
    l'amore è altruismo...non può essere incatenato,non si può possederlo,ma si può viverlo con la consapevolezza di lasciar libera l'amato se desiderasse andare

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  11. Forse crogiolarsi (chiedo scusa per il termine, ma è l'unico che rende l'idea) nelle parole disperate di una poesia come questa serve solo ad indugiare in un amore che è impossibile lasciar andar via, o forse è solo un modo per soffrire fino a svuotarsi completamente, e poi guarire. Forse.

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  12. ..forse..
    per R..

    ognuno dia all'altro del proprio pane,ma non mangiate dallo stesso pane
    voi siete nati insieme,e insieme starete per sempre
    starete insieme anche nella tacita memoria di Dio
    ma che vi siano spazi nella vostra unione,e che i venti danzino in mezzo a voi
    amatevi l'un l'altro ma non fate dell'amore un'angusta prigione
    vi sia piuttosto un mare ondoso tra le due sponde delle vostre anime
    colmatevi l'un l'altro la coppa,ma non bevete da una coppa solantate e danzate insieme e siate allegri,ma che ognuno di voi sia solo,
    come sole sono le corde del liuto,anche se vibrano insieme della stessa musica
    donate il cuore a chi amate,ma non dateglielo in custodia,
    perchè soltanto la mano della vita può contenere i vostri cuori
    e restate uniti,ma non troppo vicini:perchè le colonne del tempio sono distanti,
    e la quercia e il cipresso non crescono l'una all'ombra dell'altro KAHLIL GIBRAN

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  13. Passerà... non avere fretta, arriverà un giorno nuovo, ti alzerai diversa, e quel giorno capirai che al mondo ci sono mille altre cose che adesso non vedi, e che la vita non finisce mai con un amore finito.

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  14. Il dolore è cieco, l'amore sopravvive.

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  15. Da qualche parte devo scriverlo. Ho assistito al funerale di Lucio Dalla. Il suo compagno Marco Alemanno ha letto Le Rondini. Ho provato la stessa emozione, lo stesso smarrimento, lo stesso gelo addosso, lo stesso amore che ho provato con Funeral Blues. Si può amare oltre, Si può esibire il dolore, Si può mostrare al mondo quanto grande è il mondo di chi ama veramente.

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  16. L'abbiamo pensato in tanti. E'vero, si può amare oltre, e rivendicare il diritto di farlo. Perché purtroppo succede che solo un dolore folle ci costringe a confessarlo. Marianna

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  17. Dopo aver comprato La verità vi prego sull'amore, completamente entusiasta, ho voluto anche Gli irati Flutti, che già il titolo era altrettanto azzeccato. Ma non sono rimasta molto entusiasta. Forse perchè il primo è inarrivabile. Bianca

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  18. O TELL ME THE TRUTH ABOUT LOVE
    Some say love's a little boy, 
    And some say it's a bird, 
    Some say it makes the world go around,
    Some say that's absurd, 
    And when I asked the man next-door, 
    Who looked as if he knew, 
    His wife got very cross indeed, 
    And said it wouldn't do.

    Does it look like a pair of pyjamas, 
    Or the ham in a temperance hotel? 
    Does its odour remind one of llamas, 
    Or has it a comforting smell? 
    Is it prickly to touch as a hedge is, 
    Or soft as eiderdown fluff? 
    Is it sharp or quite smooth at the edges? 
    O tell me the truth about love.

    Our history books refer to it 
    In cryptic little notes, 
    It's quite a common topic on
    The Transatlantic boats; 
    I've found the subject mentioned in
    Accounts of suicides, 
    And even seen it scribbled on
    The backs of railway guides.

    Does it howl like a hungry Alsatian, 
    Or boom like a military band? 
    Could one give a first-rate imitation
    On a saw or a Steinway Grand? 
    Is its singing at parties a riot? 
    Does it only like Classical stuff? 
    Will it stop when one wants to be quiet? 
    O tell me the truth about love.

    I looked inside the summer-house; 
    It wasn't over there; 
    I tried the Thames at Maidenhead, 
    And Brighton's bracing air. 
    I don't know what the blackbird sang, 
    Or what the tulip said; 
    But it wasn't in the chicken-run, 
    Or underneath the bed.

    Can it pull extraordinary faces? 
    Is it usually sick on a swing? 
    Does it spend all its time at the races, 
    or fiddling with pieces of string? 
    Has it views of its own about money? 
    Does it think Patriotism enough? 
    Are its stories vulgar but funny? 
    O tell me the truth about love.

    When it comes, will it come without warning
    Just as I'm picking my nose? 
    Will it knock on my door in the morning, 
    Or tread in the bus on my toes? 
    Will it come like a change in the weather? 
    Will its greeting be courteous or rough? 
    Will it alter my life altogether? 
    O tell me the truth about love.

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    1. LA VERITA', VI PREGO, SULL'AMORE
      Dicono alcuni che amore è un bambino,
      e alcuni che è un uccello,
      alcuni che manda avanti il mondo,
      e alcuni che è un'assurdità,
      e quando ho domandato al mio vicino,
      che aveva tutta l'aria di sapere,
      sua moglie si è seccata e ha detto che
      non era il caso, no.

      Assomiglia a una coppia di pigiami,
      o al salame dove non c'è da bere?
      Per l'odore può ricordare i lama,
      o avrà un profumo consolante?
      E' pungente a toccarlo, come un pruno,
      o lieve come morbido piumino?
      E' tagliente o ben liscio lungo gli orli?
      La verità, vi prego, sull'amore.

      I manuali di storia ce ne parlano
      in qualche noticina misteriosa,
      ma è un argomento assai comune
      a bordo delle navi da crociera;
      ho trovato che vi si accenna nelle
      cronache dei suicidi,
      e l'ho visto persino scribacchiato
      sul retro degli orari ferroviari.

      Ha il latrato di un alsaziano a dieta
      o il bum-bum di una banda militare?
      Si può farne una buona imitazione
      su una sega o uno Steinway da concerto?
      Quando canta alle feste, è un finimondo?
      Apprezzerà soltanto roba classica?
      Smetterà se si vuole un po' di pace?
      La verità, vi prego, sull'amore.

      Sono andato a guardare nel bersò;
      lì non c'era mai stato;
      ho esplorato il Tamigi a Maidenhead,
      e poi l'aria balsamica di Brighton.
      Non so che cosa mi cantasse il merlo,
      o che cosa il dicesse il tulipano,
      ma non era nascosto nel pollaio,
      e non era nemmeno sotto il letto.

      Sa fare delle smorfie straordinarie?
      Sull'altalena soffre di vertigini?
      Passerà tutto il suo tempo alle corse,
      o strimpellando corde sbrindellate?
      Avrà idee personali sul denaro?
      E' un buon patriota o mica tanto?
      Ne racconta di allegre, anche se spinte?
      La verità, vi prego, sull'amore.

      Quando viene, verrà senza avvisare,
      proprio mentre mi sto frugando il naso?
      Busserà la mattina alla mia porta,
      o là sul bus mi pesterà un piede?
      Accadrà come quando cambia il tempo?
      Sarà cortese o spiccio il suo saluto?
      Metterà in subbuglio la mia vita tutta insieme?
      La verità, vi prego, sul'amore.

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  19. Funeral blues è la poesia in assoluto,che continua a darmi la stessa identica sensazione della prima volta,forse perchè quando la leggo,è come se prendesse forma ,materializzandosi, il dolore della perdita,la disperazione inconsolabile di chi piange la morte del proprio amore,una sofferenza che sembra di toccare con mano,il vuoto della consapevolezza dell'assenza che sembra togliere valore e senso alla vita mentre si fa sempre più forte il desiderio di raggiungerlo ovunque sia
    A me la morte dà questa sensazione ,di cadere in un baratro senza sapere se avrò mai la forza di reagire e di arrampicarmi lentamente per cercare di guadagnare l'uscita.

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  20. L'ho riletto pochi giorni fa, e non era la prima volta, nemmeno la seconda. Funeral Blues è qualcosa di speciale, ma anche le altre poesie non sono da meno:

    " Oh, immergi nell'acqua le tue mani,
    giù fino al polso immergile;
    e guarda, guarda bene nel catino
    e chiediti che cosa hai perduto."

    O plunge your hand in water,
    Plunge them in up to the wrist;
    Stare, Stare in the basin
    And Wonder what you've missed.

    (from As I Walked Out One Evening - W.H.Auden)

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  21. Funeral Blues è di gran lunga la poesia più esplicativa di questo immenso Auden, forse il poeta più acuto del 900 inglese. Ci strappa il cuore, ci costringe a respirare nello stesso ritmo della sua angoscia cieca: ecco cosa si prova a perdere l'essere amato, ecco cosa ci assale quando ci troviamo impotenti a reagire: se Catullo è insuperabile nel descrivere cosa si prova ad essere traditi, Auden è insuperabile nel descrivere quello che noi stessi proviamo quando muore un amore.

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  22. Maria Teresa15/07/12, 19:06

    funeral blues è l'eccellenza della poesia

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  23. ogni ricordo è una rondine.

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  24. Uno dei capolavori di questo strepitoso libriccino:

    O WHAT IS THAT SOUND - WYSTAN HUGH AUDEN

    O what is that sound which so thrills the ear
    Down in the valley drumming, drumming?
    Only the scarlet soldiers, dear,
    The soldiers coming.

    O what is that light I see flashing so clear
    Over the distance brightly, brightly?
    Only the sun on their weapons, dear,
    As they step lightly.

    O what are they doing with all that gear,
    What are they doing this morning, morning?
    Only their usual manoeuvres, dear,
    Or perhaps a warning.

    O why have they left the road down there,
    Why are they suddenly wheeling, wheeling?
    Perhaps a change in their orders, dear,
    Why are you kneeling?

    O haven't they stopped for the doctor's care,
    Haven't they reined their horses, horses?
    Why, they are none of them wounded, dear,
    None of these forces.

    O is it the parson they want, with white hair,
    Is it the parson, is it, is it?
    No, they are passing his gateway, dear,
    Without a visit.

    O it must be the farmer that lives so near.
    It must be the farmer so cunning, so cunning?
    They have passed the farmyard already, dear,
    And now they are running.

    O where are you going? Stay with me here!
    Were the vows you swore deceiving, deceiving?
    No, I promised to love you, dear,
    But I must be leaving.

    O it's broken the lock and splintered the door,
    O it's the gate where they're turning, turning;
    Their boots are heavy on the floor
    And their eyes are burning.

    OH, COS'E' QUEL RUMORE - W.H. AUDEN
    Oh, cos'è quel rumore lancinante
    giù nella valle, un rullare, un rullare?
    Nient'altro che i soldati in marcia, caro,
    i soldati scarlatti.

    Oh, cos'è quella luce che mi abbaglia
    in lontananza come un lampo, un lampo?
    Non è che il sole sulle armi, caro,
    mentre avanzano svelti.

    Oh, che fanno con tutti quegli arnesi,
    cosa faranno stamane, stamane?
    Solo manovre, come sempre, caro,
    o forse è un segnale.

    Oh, perché sono usciti in strada
    e voltano il capo, in fila, in fila?
    Sarà arrivato un contrordine, caro.
    Ma perché ti inginocchi?

    Oh, non si sono fermati dal dottore
    né frenano i cavalli, i cavalli?
    Bé, di feriti non ne hanno, caro,
    nessuno in quei reparti.

    Oh, è il parroco che cercano, quel vecchio
    tutto bianco, sarà lui, sarà lui?
    No, vanno oltre, oltre il cancello, caro,
    senza fargli visita.

    Oh, toccherà al fattore qui accanto,
    a lui che è così furbo, così furbo?
    La fattoria l'hanno passata, caro,
    e già stanno correndo.

    Oh, dove vai? Rimani qui con me!
    Le tue promesse erano inganni, inganni?
    No, ho giurato di amarti, caro,
    ma ora devo andare.

    Oh, è rotto il chiavistello, è a pezzi l'uscio,
    oh, la via che hanno scelto è questa, è questa;
    hanno così pesanti gli stivali
    e hanno occhi di fuoco.

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  25. "Lullaby" by W.H. Auden included in MEASURE FOR MEASURE..
    Lay your sleeping head, my love,
    Human on my faithless arm;
    Time and fevers burn away
    Individual beauty from
    Thoughtful children, and the grave
    Proves the child ephemeral:
    But in my arms till break of day
    Let the living creature lie,
    Mortal, guilty, but to me
    The entirely beautiful.
    Soul and body have no bounds:
    To lovers as they lie upon
    Her tolerant enchanted slope
    In their ordinary swoon,
    Grave the vision Venus sends
    Of supernatural sympathy,
    Universal love and hope;
    While an abstract insight wakes
    Among the glaciers and the rocks
    The hermit’s carnal ecstasy.
    Certainty, fidelity
    On the stroke of midnight pass
    Like vibrations of a bell,
    And fashionable madmen raise
    Their pedantic boring cry:
    Every farthing of the cost,
    All the dreaded cards foretell,
    Shall be paid, but from this night
    Not a whisper, not a thought,
    Not a kiss nor look be lost.
    Beauty, midnight, vision dies:
    Let the winds of dawn that blow
    Softly round your dreaming head
    Such a day of welcome show
    Eye and knocking heart may bless,
    Find the mortal world enough;
    Noons of dryness find you fed
    By the involuntary powers,
    Nights of insult let you pass
    Watched by every human love.
    *
    This comprehensive and joyous celebration of metered verse—from Shakespeare to slam poetry—brings together some of the best rhythmic lines in literature. After a century dominated by free verse, there is a new excitement about rediscovering poetry's ancient musical and performative roots. Iambic pentameter is the most familiar meter for most readers, but it only scratches the surface of the extraordinary diversity of rhythmic patterns that poets have employed over the ages. That astonishing variety is fully explored in this one-of-a-kind anthology, packed with great poems that beg to be read aloud. Measure for Measure is organized by meter, with brief explanatory headnotes covering accentual meter, trochees, anapests, dactyls, iambs, ballad meter, and more exotic species like amphibrachs, dipodics, hendecasyllabics, sapphics, and more. The entrancing examples of each meter are drawn from a wide range of poetic traditions, from Ovid and Sappho to Shakespeare and Milton, encompassing the Victorians, the Romantics, ballads, folk songs, poets of the Harlem Renaissance, and modern-day hip hop. Whether performed aloud or enjoyed in solitude, Measure for Measure is a treat for the ear, the heart, and the mind.

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