(Lord Arthur Savile's Crime - 1887)
Aveva deliberato essere il veleno lo strumento più adatto a quella sua incresciosa bisogna.
Niente di così ingrato come un atto di violenza personale; e poi anche gli premeva di non uccidere Lady Clementina in modo da richiamare la pubblica attenzione. Lo disgustava l'idea di diventare il lion del giorno di Lady Windermere o di vedersi stampato su pei fogli che van per le mani di tutti.
Oscar Fingal O'Flahertie Wills Wilde (Irlanda 1854-1900)
Merrion Square, Dublino
bellissima farsa, in puro stile Wilde, indimenticabile accanimento di uno stupido credulone a cercare una via d'uscita a... niente!
RispondiEliminaAlud
L'ho visto a teatro, dove ovviamente la storia esplode in una incredibile sequenza di assurdità esilaranti. Solo dopo un po' di tempo ho trovato questo libriccino magico. Che spettacolo!
RispondiEliminaLeggero e sarcastico come solo Wilde sa essere, non è sicuramente il suo scritto più noto, ma ingiustamente, perché è spassoso, intelligente e senza un attimo di respiro.
RispondiEliminaCome non amare Wilde, così sarcastico e amabile ad un tempo! In questo libro irresistibile è anche divertente, a differenza di altri, tipo il Ritratto di Dorian Gray, dove è invece emozionante e leggermente gotico.
RispondiEliminaL'ho appena letto, nell'edizione Sellerio: avevate ragione, quanto ridere ho fatto!
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