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sabato 26 maggio 2012

Un albero cresce a Brooklyn - Betty Smith





(A Tree Grows in Brooklyn - 1943)

La biblioteca era in un piccolo edificio, vecchio e cadente, ma Francie pensava che fosse bellissimo. I sentimenti che la biblioteca risvegliava in lei somigliavano a quelli che provava nei confronti della chiesa. Spinse la porta ed entrò. 
Come le piaceva l'odore della biblioteca, un miscuglio di vecchie rilegature di cuoio, di colla e di libri freschi di stampa! Le piaceva molto di più  dell'odore di incenso che bruciava durante la messa solenne.

Avevo 14 anni quando un'amica di mia mamma me lo ha regalato, io l'ho aperto, ci ho piantato dentro il naso e ho cominciato a leggere. Mia madre mi spintonava: almeno ringrazia, diceva. Ma io niente, continuavo a leggere ormai decollata su un'altro pianeta. Mio padre diceva: almeno saluta, maleducata! E io niente, e la signora se ne era già andata. Anni dopo l'ho rivista, e si ricordava ancora. Queste le sue parole: "Non potevo ricevere un ringraziamento più grande". E io non potevo ricevere un libro più speciale! C'è  tutto, in queste 600 pagine che si leggono con grandissimo piacere e senza mai stancarsi. Una mia amica mi ha raccontato che si lega molto ai libri che descrivono personaggi che le sono quasi gemelli: tutti si dovrebbero affezionare a questa bimba, non tanto per gli eventi personali, quanto per lo spirito.
Di cosa parla? E' il romanzo di formazione per eccellenza: Brooklyn, New York, 1912. Francie ha 11 anni, ama leggere, ragionare, crescere, vivere.


6 commenti:

  1. Il mondo letterario è pieno di scrittori che consumano tutte le energie in un capolavoro, e poi spariscono. Questo è e rimane uno dei libri più amati e letti del '900.

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  2. Elia Kazan ne ha tratto un film nel 1945. Nonostante qualche Oscar, non raggiunge la perfezione del romanzo.

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  3. Che bella questa storia, dal linguaggio semplice ma con la trama ricchissima! La vita degli immigrati si trascina tra il cemento e il degrado di un dei quartieri più poveri di New York nei primi anni del '900. Ma in mezzo al grigiore spunta un albero, verde come la speranza, e con le treccine come una bambina.

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  4. Anche avulso dall'epoca in cui è stato scritto, e ambientato, rimane un splendido romanzo, attuale, scorrevole, coerente e mai noioso, anzi: non ci si accorge del tempo che passa. Mi è piaciuta moltissimo la figura della madre, di grande carattere e dignità. Ma è tutto l'insieme che piace, anche i piccoli dettagli sono memorabili, per non parlare dei grandi temi di integrazione razziale e della possibilità di affermazione personale a dispetto delle difficoltà.

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  5. Lo consiglio a tutti, è uno splendido classico (limitarlo a narrativa è riduttivo) Dicono che nelle scuole americane sia d'obbligo, come "Il buio oltre la siepe" che già hai consigliato. Tra l'altro è zeppo di particolari, scene che si aprono, parentesi che non si chiudono, avvincente come un giallo (in certi punti) ed entusiasmante sotto ogni profilo. Bello veramente

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  6. Non ho letto questo libro, ma dai commenti e dalla lettura della trama, mi sento già proiettata ai miei tredici anni, dove ancora bimbetta ,aiutavo la mamma a gestire la nostra famiglia e non senza difficoltà
    Sembra piacevole fare un giro nel mondo di questa ragazzina e guardarlo con i suoi occhi, sentire le sue emozioni ,quelle che io stessa ho avvertito e di cui ho ancora un forte ricordo.
    Essere proiettata in quell'America dei primi del Novecento, dove i nuovi arrivati dall'Europa ,hanno cercato, con sacrifici e determinazione,tutti i modi per emergere dalla povertà e di integrarsi nel nuovo tessuto sociale.
    Le donne appaiono come protagoniste forti, pronte a lottare per sè stesse e per i propri figli, consapevoli che ciò che consentirà loro di affrancarsi dalla miseria ,potrà essere solo l'istruzione;mentre i bambini costretti dalla povertà ,si caricano di grandi responsabilità al pari di un adulto.
    Il personaggio di Francie sembra essere delizioso nella sua veste di avida lettrice di libri, con la sua vogliavivere, di conoscenza e di riscatto sociale.

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