(Oi no Kobumi - 1688 ca.)
Silenzio:
graffia la pietra
la voce delle cicale.
Basho
è considerato il maestro degli haiku, componimenti di tre versi di 5, 7, 5 sillabe. Ogni haiku deve
contenere il Kigo,
ossia il riferimento alla stagione in cui è scritto, ad
esempio un animale, un frutto, un fiore, una ricorrenza.
Questo
libro è breve, un'ottantina di pagine di cui metà sono
occupate dalle note, meravigliosamente esplicative ed indispensabili.
Le tre brevi opere, Note di viaggio di un teschio, La canzone del
vento autunnale, Piccolo manoscritto nella bisaccia, sono
essenzialmente diari di viaggio in un'alternanza di poesia estetica e
prosa minimale. Frasi e versi che ricreano atmosfera e sensazioni
provate durante il cammino, in una splendida simbiosi con la natura
ed il ritmo delle sue stagioni.
Basho Matsuo (Japan - 1644-1694)
Emozione pura che nasce dalla semplicità.
RispondiEliminaEffetto immediato come un flash.
Eccone un altro, sempre di Basho:
Nel vecchio stagno
una rana si tuffa.
Rumore d'acqua.
"Piccolo manoscritto nella bisaccia" si ispira all'esperienza di viaggiatore di Bashō(banano) che racconta dei suoi viaggi, descrivendone luoghi,atmosfere e sensazioni e a mezzo di frasi brevi e precise,alternate a versi ,riesce bene a trasmettere al lettore le emozioni che lo animano e lo spirito che lo guida. Un cammino che percorre senza alcuna fretta di arrivare e che lo rende disponibile alla riflessione.
RispondiEliminacome un quadro di tre pennellate, arriva immediatamente ai sensi:
RispondiElimina"Alla fine del mese delle lepri torno alla mia capanna per ritemprarmi dalle fatiche del viaggio.
Veste estiva
ancora dai pidocchi
invasa.
E bastano davvero tre pennellate...
EliminaLuna piena autunnale
la marea spumeggiante
scivola dalla porta. Basho
Una vita semplice, di una povertà francescana. L'immensa ricchezza di Basho è patrimonio universale: l’acqua, le rocce, i fiori, il sole, le nuvole e le stelle, gli animali, le piante, il mare e il vento e insieme a tutto ciò, il dolore e la gioia dell’uomo.
RispondiEliminaSeparazione –
Eliminale spighe dell’orzo
tormentate tra le dita
Matsuo Basho
Basho aveva numerosi discepoli, così li correggeva:
RispondiElimina“hai la debolezza di voler stupire. Cerchi versi splendidi per le cose lontane; dovresti trovarli per cose che ti sono vicine”.
Eccone un esempio efficace:
Inizio d'autunno:
nel mare e nei campi
un verde solo.
e un altro:
EliminaIncupito è il mare,
soltanto richiamo di gabbiani
in vago lucore.
Il poeta giapponese descrive la natura quale fonte di penetrazione e di illuminazione spirituale e artistica.
RispondiEliminaSono arrivato fino a qui
senza morire –
e finisce l’autunno
Che bellezza solitaria in queste piccolissime poesie! Ho trovato questa:
RispondiEliminaPioggia primaverile
stillata sotto gli alberi
è la limpida acqua.
Sono così diverse dalle poesie cui siamo abituati, sono così semplici, così insolite, non necessitano di interpretazione, sono davvero piccole istantanee rilassanti.
Ammetto di non conoscere Basho, ma la differenza con gli altri poeti di cui abbiamo discusso è davvero notevole. Questi Haiku, mi sono informata, sono tuttora diffusissimi in Giappone, e sono davvero attraenti, ma ho provato a comporne qualcuno: è difficilissimo. E' un arte raffinata quella di condensare in poche parole tutta una sensazione.
RispondiEliminaE' vero! La perfezione della semplicità è un'arte, e queste piccole poesie sono perfette, un piccolo cerchio magico entro il quale c'è tutto un mondo.
RispondiEliminaHo sempre adorato gli haiku. Consiglio a tutti quella che considero una piccola perla: "Neve" di Maxence Fermine.
RispondiEliminaErba estiva:
RispondiEliminaper molti guerrieri
la fine di un sogno
Matsuo Basho
Matsuo Bashoo
RispondiEliminaUn banano nel temporale;
il gocciolio dell’acqua nel catino
scandisce la mia notte.
Matsuo Bashoo
RispondiEliminaSpazio nella neve:
viola pallido sboccia
l’aralia.
Crisantemo - Matsuo Basho
RispondiEliminaNon un grano di polvere
A turbare il chiarore
Del crisantemo bianco.
Glicine - Matsuo Bashoo
RispondiEliminaStanchezza:
entrando in una locanda,
i glicini.
Matsuo Basho
RispondiEliminaCade una foglia di paulonia –
Perché non vieni
Nella mia solitudine?
Matsuo basho:
RispondiEliminaL'edera striscia
sul portale di legno -
luna di sera
Matsuo Basho
RispondiEliminaFiori di ciliegio
accanto al catino
di pietra muscosa.
Matsuo Basho:
RispondiEliminaHanno cantato i cuculi
il loro canto estremo.
Matsuo Basho
RispondiEliminaDalle siepi di rovi
per le pene d'amore
gli dava l'addio.
Matsuo Basho
RispondiEliminaSul lago Biwa, d'autunno,
la prima nebbia del monte Hira.
Basho
RispondiEliminaFinisce l'anno - ancora
indosso il mantello
e sandali di paglia.
Matsuo Basho
RispondiEliminaRabbuia il mare -
strida di anatre
appena bianche.
Basho
RispondiEliminaPotessi vedere
dischiuso nei fiori
il volto di Dio
Basho
RispondiEliminaSul ramo spoglio,
un corvo che si posa -
Sera d'autunno.
Basho
RispondiEliminaLa primavera se ne va -
piangono gli uccelli, sono lacrime
gli occhi dei pesci
BAsho
RispondiEliminaTempio di Suma - ascolto
un flauto che nessuno suona
in un bosco d'ombre.
Basho
RispondiEliminaSui verdi prati -
libera dalle cose
canta l'allodola.
e dopo questa carrellata, a mio giudizio impareggiabile, vi saluto
RispondiEliminaNostalgia dell'ape
RispondiEliminache profonda penetra
fra gli stami della peonia.
Matsuo Basho