LES ENFANTS QUI S'AIMENT
Les enfants qui s'aiment s'embrassent debout
Contre les portes de la nuit
Et les passants qui passent les désignent du doigt
Mais les enfants qui s'aiment
Ne sont là pour personne
Et c'est seulement leur ombre
Qui tremble dans la nuit
Excitant la rage des passants
Leur rage, leur mépris, leurs rires et leur envie
Les enfants qui s'aiment ne sont là pour personne
Ils sont ailleurs bien plus loin que la nuit
Bien plus haut que le jour
Dans l'éblouissante clarté de leur premier amour
Les enfants qui s'aiment s'embrassent debout
Contre les portes de la nuit
Et les passants qui passent les désignent du doigt
Mais les enfants qui s'aiment
Ne sont là pour personne
Et c'est seulement leur ombre
Qui tremble dans la nuit
Excitant la rage des passants
Leur rage, leur mépris, leurs rires et leur envie
Les enfants qui s'aiment ne sont là pour personne
Ils sont ailleurs bien plus loin que la nuit
Bien plus haut que le jour
Dans l'éblouissante clarté de leur premier amour
I RAGAZZI CHE SI AMANO
I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell'abbagliante splendore del loro primo amore
I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell'abbagliante splendore del loro primo amore
Ho scelto la poesia più bella, la più famosa, probabilmente la più ovvia. Ma non importa: quando leggo Prévert vedo un quadro, una fotografia, vedo Parigi animata da persone comuni che diventano speciali, i loro pensieri, i loro problemi, i loro sogni. Sento anche la musica.
Jacques Prévert (France - 1900-1977) foto di Doisneau
Sarà ovvia, ma imperdibile. Va consumata lentamente, a voce alta, lasciando sollevare le visioni dalle parole, ascoltando la propria voce. Bellissima, e così evocativa.
RispondiEliminaLe bouquet
RispondiEliminaQue faites-vous là petite fille
Avec ces fleurs fraîchement coupées
Que faites-vous là jeune fille
Avec ces fleurs, ces fleurs séchées
Que faites-vous là jolie femme
Avec ces fleurs qui se fanent
Que faites-vous là vielle femme
Avec ces fleurs qui meurent
J'attends le vainqueur.
Il mazzo di fiori
Che fai là bambina
Con quei fiori appena recisi
Che fai là ragazza
Con quei fiori quei fiori seccati
Che fai là graziosa donna
Con quei fiori che appassiscono
Che fate là vecchia donna
Con quei fiori che muoiono
Aspetto il vincitore.
Ti rispondo con una poesia, la mia preferita. E ti sembra di vederle, la bambina, la ragazza, la donna, l'anziana... siamo noi, tutte aspettiamo il vincitore.
Poesie splendide, per un autore così accessibile, così francese! Sembra di sentire Gilbert Becaud cantare, e lontano un organetto suonare.
RispondiEliminaBelle poesie, pennellate di colore per fissare persone, vicoli, la Senna. Ogni paese ha degli ottimi poeti, La Francia ha Prevert, Baudelaire, Verlaine. Purtroppo ignoro l'effetto che fa la musicalità della poesia italiana all'estero, ma so quello che fa la poesia francese a me: mi sembra di nutrirmi di qualcosa di prezioso.
RispondiEliminaSai che mi è venuta in mente proprio stamattina? Ho sentito cominciare una pubblicità (si può dire? dei baci perugina), e mi sono detta , cappero, questo non è uno spot cretino... era l'inizio dei "Ragazzi che si amano". Restando nelle pubblicità, detesto il francese esasperato dei profumi. Invece apprezzo il francese lento e fumoso dei poeti. Julia.junior
RispondiEliminaCome si fa a non amare Prèvert, a non amare in particolare questa poesia, che sull'onda delle sue rima sbalza indietro nel tempo,allorqaundo dimentichi del Mondo intero,nulla aveva senso nè spazio se non l'amore vissuto in quel particolare momento..che scaldava con il calore di un sentimento che apparariva unico ed eterno
RispondiEliminaApprofitto di questo spazio per pubblicare anch'io una poesia dello stesso autore,perchè ogni volta che la leggo mi emoziona e per me rappresenta l'amore che salva..
RispondiEliminaQuesto amore
Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
E cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo
Questo amore così vero
Questo amore cosí bello
Così felice
Così gaio
E così beffardo
Tremante di paura come un bambino al buio
E così sicuro di sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
Questo amore che impauriva gli altri
Che li faceva parlare
Che li faceva impallidire
Questo amore spiato
Perché noi lo spiavamo
Perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato
Perché noi l'abbiamo perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato
Questo amore tutto intero
Ancora così vivo
E tutto soleggiato
E' tuo
E' mio
E' stato quel che è stato
Questa cosa sempre nuova
E che non è mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda e viva come l'estate
Noi possiamo tutti e due
Andare e ritornare
Noi possiamo dimenticare
E quindi riaddormentarci
Risvegliarci soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognare la morte
Svegliarci sorridere e ridere
E ringiovanire
il nostro amore è là
Testardo come un asino
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Sciocco come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
E ci parla senza dir nulla
E io tremante l'ascolto
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me per tutti coloro che si amano
E che si sono amati
Sì io gli grido
Per te per me e per tutti gli altri
Che non conosco
Fermati là
Là dove sei
Là dove sei stato altre volte
Fermati
Non muoverti
Non andartene
Noi che siamo amati
Noi ti abbiamo dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci diventare gelidi
Anche se molto lontano sempre
E non importa dove
Dacci un segno di vita
Molto più tardi ai margini di un bosco
Nella foresta della memoria
Alzati subito
Tendici la mano
E salvaci.
CET AMOUR – Jacques Prévert
EliminaCet amour
Si violent
Si fragile
Si tendre
Si désespéré
Cet amour
Beau comme le jour
Et mauvais comme le temps
Quand le temps est mauvais
Cet amour si vrai
Cet amour si beau
Si heureux
Si joyeux
Et si dérisoire
Tremblant de peur comme un enfant dans le noir
Et si sûr de lui
Comme un homme tranquille au millieu de la nuit
Cet amour qu faisait peur aux autres
Qui les faisait parler
Qui les faisait blêmir
Cet amour guetté
Parce que nous le guettions
Traqué blessé piétiné achevé nié oublié
Parce que nous l’avons traqué blessé piétiné achevé nié oublié
Cet amour tout entier
Si vivant encore
Et tout ensoleillé
C’est le tien
C’est le mien
Celui qui a été
Cette chose toujours nouvelle
Et qui n’a pas changé
Aussi vrai qu’une plante
Aussi tremblante qu’un oiseau
Aussi chaude aussi vivant que l’été
Nous pouvons tous les deux
Aller et revenir
Nous pouvons oublier
Et puis nous rendormir
Nous réveiller souffrir vieillir
Nous endormir encore
Rêver à la mort,
Nous éveiller sourire et rire
Et rajeunir
Notre amour reste là
Têtu comme une bourrique
Vivant comme le désir
Cruel comme la mémoire
Bête comme les regrets
Tendre comme le souvenir
Froid comme le marble
Beau comme le jour
Fragile comme un enfant
Il nous regarde en souriant
Et il nous parle sans rien dire
Et moi je l’écoute en tremblant
Et je crie
Je crie pour toi
Je crie pour moi
Je te supplie
Pour toi pour moi et pour tous ceux qui s’aiment
Et qui se sont aimés
Oui je lui crie
Pour toi pour moi et pour tous les autres
Que je ne connais pas
Reste là
Lá où tu es
Lá où tu étais autrefois
Reste là
Ne bouge pas
Ne t’en va pas
Nous qui sommes aimés
Nous t’avons oublié
Toi ne nous oublie pas
Nous n’avions que toi sur la terre
Ne nous laisse pas devenir froids
Beaucoup plus loin toujours
Et n’importe où
Donne-nous signe de vie
Beaucoup plus tard au coin d’un bois
Dans la forêt de la mémoire
Surgis soudain
Tends-nous la main
Et sauve-nous.
Cet amour
RispondiEliminaSi violent
Si fragile
Si tendre
Si désespéré
Cet amour
Beau comme le jour
Et mauvais comme le temps
Quand le temps est mauvais....
Beh che dire, Prevert colpisce profondamente, è un piacere vederlo.
Notre amour reste là
RispondiElimina....Têtu comme une bourrique
Vivant comme le désir
Cruel comme la mémoire
Bête comme les regrets
Tendre comme le souvenir
Froid comme le marbre
Beau comme le jour
Fragile comme un enfant....
Mi accodo, con un piacere immenso....
Farò della mia anima uno scrigno
RispondiEliminaper la tua anima,
del mio cuore una dimora
per la tua bellezza,
del mio petto un sepolcro
per le tue pene.
Ti amerò come le praterie amano la primavera,
e vivrò in te la vita di un fiore
sotto i raggi del sole.
Canterò il tuo nome come la valle
canta l'eco delle campane;
ascolterò il linguaggio della tua anima
come la spiaggia ascolta
la storia delle onde.
Prometto caro Anonimo che prima o poi metterò anche Gibran
Eliminavivo di poesia... mi consolo delle mie disillusioni cercando nelle parole di altri un solidarietà forse impossibile. Prevert mi consola, sì. Ma forse sono più consolata dalla constatazione che altri amino prevert. Non chiedetemi amicizia, non sono pronta. R.
RispondiEliminaSe non metti il nome, come si fa a trovarti? Prevert è amato da tutti, perché tutti ci troviamo qualcosa che ci assomiglia, amori giovanili, passioni adulte, delusioni a questa età. Io comunque sono ottimista, aspetto il vincitore.
RispondiEliminaDéjeuner du matin
RispondiEliminaIl a mis le café
Dans la tasse
Il a mis le lait
Dans la tasse de café
Il a mis le sucre
Dans le café au lait
Avec la petite cuiller
Il a tourné
Il a bu le café au lait
Et il a reposé la tasse
Sans me parler
Il a allumé
Une cigarette
Il a fait des ronds
Avec la fumée
Il a mis les cendres
Dans le cendrier
Sans me parler
Sans me regarder
Il s'est levé
Il a mis
Son chapeau sur sa tête
Il a mis son manteau de pluie
Parce qu'il pleuvait
Et il est parti
Sous la pluie
Sans une parole
Sans me regarder
Et moi j'ai pris
Ma tête dans ma main
Et j'ai pleuré
Prima colazione
Lui ha messo
Il caffè nella tazza
Lui ha messo
Il latte nel caffè
Lui ha messo
Lo zucchero nel caffelatte
Ha girato
Il cucchiaino
Ha bevuto il caffelatte
Ha posato la tazza
Senza parlarmi
S'è acceso
Una sigaretta
Ha fatto
Dei cerchi di fumo
Ha messo la cenere
Nel portacenere
Senza parlarmi
Senza guardarmi
S'è alzato
S'è messo
sulla testa il cappello
S'è messo
l'impermeabile
Perché pioveva
E se n'è andato
Sotto la pioggia
Senza parlare
Senza guardarmi
E io mi son presa
La testa fra le mani
E ho pianto.
Jacques Prévert, da Paroles
Un dramma al rallentatore.
Sono contentissima di avere trovato queste poesie. Sono bellissime e mi piacciono anche i vostri commenti. Ambra
RispondiEliminaForse R è sparita per il dramma al rallentatore, commento crudele di Rosarita. Crudele, cinico e necessario!
RispondiEliminaFiesta - Jacques Prévert
RispondiEliminaEt les verres étaient vides
et la bouteille brisée
Et le lit était grand ouvert
et la porte fermée
Et toutes les étoiles de verre
du bonheur et de la beauté
resplendissaient dans la poussière
de la chambre mal balayée
Et j’étais ivre mort
et j’étais feu de joie
et toi ivre vivante
toute nue dans mes bras.
E i bicchieri eran vuoti
e la bottiglia infranta
E il letto spalancato
e l'uscio era sprangato
E tutte le stelle di vetro
della felicità e della bellezza
lucevano nella polvere
della stanza mal spazzata
Ed ero ubriaco morto
ed ero fuoco di gioia
ed eri ebbra vivente
nuda tra le mie braccia.
Baku
Chez la fleuriste - Jacques Prévert
RispondiEliminaUn homme entre chez la fleuriste
et choisit des fleurs
la fleuriste enveloppe les fleurs
l’homme met la main à sa poche
pour chercher l’argent
l’argent pour payer les fleurs
mais il met en même temps
subitement
la main sur son coeur
et il tombe
En même temps qu’il tombe
l’argent roule à terre
et puis les fleurs tombent
en même temps que l’homme
en même temps que l’argent
et la fleuriste reste là
avec l’argent qui roule
avec les fleurs qui s’abîment
avec l’homme qui meurt
évidemment tout cela est triste
et il faut qu’elle fasse quelque chose
la fleuriste
mais elle ne sait pas comment s’y
prendre
elle ne sait pas par quel bout
commencer
Il y a tant de choses à faire
avec cet homme qui meurt
ces fleurs qui s’abîment
et cet argent
cet argent qui roule
qui n’arrête pas de rouler.
Dalla Fioraia
Un uomo entra in un negozio di fiori
e sceglie dei fiori
la fioraia avvolge i fiori
l'uomo mette la mano nella tasca
per cercare il denaro
cerca denaro per pagare i fiori
ma intanto all'improvviso
porta
la mano al cuore
e cade
E mentre sta cadendo
rotola a terra il denaro
e mentre l'uomo cade
mentre il denaro cade
cadono i fiori
e la fioraia è lì
mentre il denaro rotola
i fiori piombano a terra
e l'uomo muore
ah tutto questo è triste molto triste
dovrebbe fare qualcosa la fiorista
ma non sa cosa né come
non sa
da che parte cominciare
Cose da fare ce n'è tante
con quell'uomo che muore
quei fiori che piombano a terra
e quel denaro
quel denaro che rotola
che non finisce più di rotolare.
Ma che meraviglia! Ho trovato tutto quello cercavo e grazie, grazie GRAZIE!!!
RispondiEliminaLasciate entrare il cane coperto di fango,
RispondiEliminasi può lavare il cane e si può lavare il fango.
Ma quelli che non amano nè il cane, nè il fango
quelli no,
non si possono lavare.
(Jacques Prevert)
Lo scaldabanchi - Jacques Prévert
RispondiEliminaCon la testa dice no
ma col cuore dice sì
a chi ama dice sì
al professore dice no
sta in piedi
viene interrogato
e i problemi son tutti posti
all'improvviso gli prende la ridarella
e cancella tutto
le cifre e le parole
le date e i nomi
le frasi e i tranelli
e malgrado le minacce del maestro
fra gli strilli dei ragazzi prodigio
con gessi di tutti i colori
sulla lavagna della sofferenza
disegna il volto della felicità.
Ecco l'originale:
EliminaLE CANCRE - JACQUES PREVERT
Il dit non avec la tête
Mais il dit oui avec le coeur
Il dit oui à ce qu'il aime
Il dit non au professeur
Il est debout
On le questionne
Et tous les problèmes sont posés
Soudain le fou rire le prend
Et il efface tout
Les chiffres et les mots
Les dates et les noms
Les phrases et les pièges
Et malgré les menaces du maître
Sous les huées des enfants prodiges
Avec des craies de toutes les couleurs
Sur le tableau noir du malheur
Il dessine le visage du bonheur.
Pericoloso e tenero
RispondiEliminail volto dell'amore
m'è apparso la sera
d'un lunghissimo giorno
Forse era un arciere
con l'arco
o un musicante
con l'arpa
Non so più
Non so niente
La sola cosa che so
è che mi ha ferito
forse con una freccia
forse con una canzone
La sola cosa che so
è che mi ha ferito
ferito al cuore.
ferito per la vita
E come brucia
la ferita dell'amore
Jacques Prévert
Ecco l'originale:
EliminaLE TENDRE ET DANGEREUX VISAGE DE L'AMOUR - JACQUES PREVERT
Le tendre et dangereux
visage de l'amour
m'est apparu un soir
après un trop long jour
C'était peut-être un archer
avec son arc
ou bien un musicien
avec sa harpe
Je ne sais plus
Je ne sais rien
Tout ce que je sais
c'est qu'il m'a blessée
peut-être avec une flèche
peut-être avec une chanson
Tout ce que je sais
c'est qu'il m'a blessée
blessée au coeur
et pour toujours
Brûlante trop brûlante
blessure de l'amour.
Eternamente bella. La pubblico in francese, italiano e inglese.
RispondiEliminaLE FEUILLES MORTES - JACQUES PREVERT
Oh ! je voudrais tant que tu te souviennes
Des jours heureux où nous étions amis.
En ce temps-là la vie était plus belle,
Et le soleil plus brûlant qu'aujourd'hui.
Les feuilles mortes se ramassent à la pelle.
Tu vois, je n'ai pas oublié...
Les feuilles mortes se ramassent à la pelle,
Les souvenirs et les regrets aussi
Et le vent du nord les emporte
Dans la nuit froide de l'oubli.
Tu vois, je n'ai pas oublié
La chanson que tu me chantais.
C'est une chanson qui nous ressemble.
Toi, tu m'aimais et je t'aimais
Et nous vivions tous deux ensemble,
Toi qui m'aimais, moi qui t'aimais.
Mais la vie sépare ceux qui s'aiment,
Tout doucement, sans faire de bruit
Et la mer efface sur le sable
Les pas des amants désunis.
Les feuilles mortes se ramassent à la pelle,
Les souvenirs et les regrets aussi
Mais mon amour silencieux et fidèle
Sourit toujours et remercie la vie.
Je t'aimais tant, tu étais si jolie.
Comment veux-tu que je t'oublie ?
En ce temps-là, la vie était plus belle
Et le soleil plus brûlant qu'aujourd'hui.
Tu étais ma plus douce amie
Mais je n'ai que faire des regrets
Et la chanson que tu chantais,
Toujours, toujours je l'entendrai
C'est une chanson qui nous ressemble.
Toi, tu m'aimais et je t'aimais
Et nous vivions tous deux ensemble,
Toi qui m'aimais, moi qui t'aimais.
Mais la vie sépare ceux qui s'aiment,
Tout doucement, sans faire de bruit
Et la mer efface sur le sable
Les pas des amants désunis.
LE FOGLIE MORTE - JACQUES PREVERT
Oh! Vorrei tanto che anche tu ricordassi
i giorni felici del nostro amore
Com'era era più bella la vita
E com'era più bruciante il sole
Le foglie morte cadono a mucchi...
Vedi: non ho dimenticato
Le foglie morte cadono a mucchi
come i ricordi, e i rimpianti
e il vento del nord porta via tutto
nella più fredda notte che dimentica
Vedi: non ho dimenticato
la canzone che mi cantavi
È una canzone che ci somiglia
Tu che mi amavi
io che ti amavo
E vivevamo, noi due, insieme
tu che mi amavi
io che ti amavo
Ma la vita separa chi si ama
piano piano
senza far rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti divisi
Le foglie morte cadono a mucchi
e come loro i ricordi, i rimpianti
Ma il mio amore silenzioso e fedele
sorride ancora e ringrazia la vita
Ti amavo tanto, eri così bella
Come potrei dimenticarti
Com'era più bella la vita
e com'era più bruciante il sole
Eri la mia più dolce amica ...
Ma non ho ormai che rimpianti
E la canzone che tu cantavi
la sentirò per sempre, per sempre
È una canzone che ci somiglia
Tu che mi amavi
io che ti amavo
E vivevamo, noi due, insieme
tu che mi amavi
io che ti amavo
Ma la vita separa chi si ama
piano piano
senza far rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti divisi.
AUTUMN LEAVES - JACQUES PREVERT
EliminaOh! I would like as much as you remember
The happy days where we were friends.
In this time the life was more beautiful,
And the sun more burning than today.
The dead leaves collected with the shovel.
You see, I did not forget...
The dead leaves collected with the shovel,
The memories and the regrets also
And the wind of North carries them
In the cold night of the lapse of memory.
You see, I did not forget
The song that you sang me.
This is a song which resembles to us.
You, you loved me and I loved you
And we lived both together,
You who loved me, me who loved you.
But the life separate those which love themselves,
All softly, without making noise
And the sea erases on the sand
The Steps of divided lovers.
The dead leaves collected with the shovel,
The memories and the regrets also
But my quiet and faithful love
Smiles always and thanks the life
I loved you so much, you was so pretty.
Why do you want that I forget you ?
In this time, the life was more beautiful
And the sun more burning than today.
You were my softer friend
But I don't have only to make regrets
And the song than you sang,
Always, always I will hear it
This is a song which resembles to us.
You, you loved me and I loved you
And we lived both together,
You who loved me, me who loved you.
But the life separate those which love themselves,
All softly, without making noise
And the sea erases on the sand
The Steps of divided lovers.
Prévert ha curato la sceneggiatura di alcuni film epocali diretti da Marcel Carné:
RispondiEliminaIl porto delle nebbie (Le quai des brumes) del 1938;
Alba tragica (Le jour se lève) del 1939;
Gli amanti perduti (Les Enfants du paradis) dl 1945.
I ragazzi che si amano è la meravigliosa poesia che hai messo in copertina. Questi ragazzi ci trasmettono tutto l'incanto del primo amore, quel sentimento assoluto ed appassionante che li trasporta in un mondo fatato, dove svaniscono tutte le materialità di quel mondo reale in cui noi invece stiamo piantati, e dal quale possiamo solo guardarli con tenerezza, nostalgia e forse anche una punta di invidia
RispondiEliminaJACQUES PREVERT - ORGUE DE BARBARIE
RispondiEliminaMoi je joue du piano
disait l'un
moi je joue du violon
disait l'autre
moi de la harpe moi du banjo
moi du violoncelle
moi du biniou... moi de la flûte
et moi de la crécelle.
Et les uns et les autres parlaient parlaient
parlaient de ce qu'ils jouaient
On n'entendait pas la musique
tout le monde parlait
parlait parlait
personne ne jouait
mais dans un coin un homme se taisait:
"Et de quel instrument jouez-vous Monsieur
qui vous taisez et qui ne dites rien?"
lui demandèrent les musiciens
"Moi je joue de l'orgue de Barbarie
et je joue du couteau aussi"
dit l'homme qui jusqu'ici
n'avait absolument rien dit
et puis il s'avança le couteau à la main
et il tua tous les musiciens
et il joua de l'orgue de Barbarie
et sa musique était si vraie
et si vivante et si jolie
que la petite fille du maître de la maison
sortit de dessous le piano
où elle était couchée
endormie par ennui
et elle dit:
"Moi je jouais au cerceau
à la balle au chasseur
je jouais à la marelle
je jouais avec un seau
je jouais avec une pelle
je jouais au papa et à la maman
je jouais à chat perché
je jouais avec mes poupées
je jouais avec une ombrelle
je jouais avec mon petit frère
avec ma petite soeur
je jouais au gendarme
et au voleur
mais c'est fini fini fini
je veux jouer à l'assassin
je veux jouer de l'orgue de Barbarie."
Et l'homme prit la petite fille par la main
et ils s'en allèrent dans les villes
dans les maisons dans les jardins
et puis ils tuèrent le plus de monde possible
après quoi ils se marièrent
et ils eurent beaucoup d'enfants.
Mais
l'aînè apprit le piano
le second le violon
le troisième la harpe
le quatrième la crécelle
le cinquième le violoncelle
et puis ils se mirent à parler parler
parler parler parler
on n'entendit plus la musique
et tout fut à recommencer!
Jacques Prévert - L'organo di Barberia
EliminaIo suono il piano
uno diceva
E io il violino
l'altro diceva
Io l'arpa io il banjo
io il violoncello
io il flauto... io cornamusa...
io raganella...
Gli uni e gli altri parlavano parlavano
parlavano di quello che suonavano.
Non si sentiva musica
tutti quanti parlavano
più nessuno suonava
ma in un angolo un uomo stava zitto:
"E voi mio signore che strumento suonate
voi che state lì zitto e non parlate?"
"Io suono l'organo di Barberia
e me la cavo col coltello"
disse l'uomo che fino a quel momento non aveva fiatato
e poi si fece avanti con il coltello in mano
e ammazzò tutti i musicanti
e suonò l'organo di Barberia
e così vera musica era la sua
e così viva e bella
che la bambinetta del padrone di casa
uscì da sotto il piano
dove per noia giaceva addormentata
e disse:
"io giocavo col cerchio
a palla prigioniera
giocavo al mondo
giocavo col secchiello e la paletta
giocavo ai genitori
giocavo a nascondino
giocavo con la bambola
giocavo con l'ombrello
con il mio fratellino
con la mia sorellina
giocavo a guardia e ladro
ma adesso basta! Adesso basta!
Adesso voglio giocare all'assassino
adesso voglio suonare l'organo di Barberia."
E l'uomo prese per mano la bambina
e andarono per case
per città per giardini
ammazzando tutta la gente che potevano ammazzare
dopodiché si sposarono
e fecero tanti bambini
senonché
il primo studiò piano
il secondo violino
il terzo arpa
il quarto raganella
il quinto violoncello
e poi cominciarono a parlare a parlare
la musica non si sentiva più
e tutto questo andò a ricominciare!
accidenti che storia! Sicura che sia prevert e non edgar allan poe?
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