(Peyton Place - 1956)
"Una coppia originale, quelle due: Selena con la sua bellezza zingaresca e gli occhi profondi e vecchi come il tempo; Allison McKenzie, ancora paffuta, con gli occhi spalancati, innocenti e curiosi e quella bocca dolorosa.
Procurati una corazza, Allison mia cara, pensò la signora Thornton. Trovane una senza punti deboli e fessure in modo che tu possa sopravvivere ai colpi e alle frecce dell'avversa fortuna."
Procurati una corazza, Allison mia cara, pensò la signora Thornton. Trovane una senza punti deboli e fessure in modo che tu possa sopravvivere ai colpi e alle frecce dell'avversa fortuna."
Se un libro passa alla storia per essere sessualmente esplicito, non è detto che non sia anche un bel romanzo, tenendo però presente che è stato scritto nel 1956 e quindi per niente attuale. Peyton Place è una normalissima cittadina del New England, con linde casette, famiglie benestanti, perbenismo imperante... insomma, il classico sogno americano. E se dietro le tendine avvengono fatti spiacevoli, plagi, violenze, stupri, aborti, parricidi, ovviamente vanno tenuti segreti. E' solo con l'arrivo in città dell'anticonformista Makris, che le cose cominciano a cambiare. Questo romanzo è anche un pregevole trattato sul sentimento amore: tra i protagonisti principali, ed un'infinità di secondari, compare in tutti i suoi aspetti, positivi e negativi.
Hope Lange (Selena Cross) e Diane Varsi (Allison McKenzie) nel film di Robson (1957)
Mi sono fatta coinvolgere da questa storia, e dai suoi personaggi, essendo mora ho subito adottato Selena Cross: non dimentichiamoci che secondo gli stereotipi dell'epoca le bionde sono buone e le more cattive! Il libro mi è piaciuto tanto, ed è bene impresso, nonostante l'abbia letto credo 30 anni fa.
RispondiEliminaCiao sono Sandra, l'ho letto anch'io, ma non tanti anni fa, e devo dire che hai ragione, l'amore compare in tutte le sue facce, da quello soffocante della madre di Norman Page, a quello fisico del preside Makris, a quello violento del giovane Harrington, a quello morboso del padre di Selena, a quello sepolto e vigliacco di sua madre... indimenticabili protagonisti, più della invisibile Allison. Davvero, un trattato sulle facce dell'amore.
RispondiEliminaFaccio un commento da maschio: ho visto il film con Tuesday Weld, ma non ho mai letto il libro. Non amo le storie rosa, e infatti questa non lo è, anzi. Piuttosto direi che è una notevole carrellata di vicende condizionate dall'amore, come dite voi onnipresente, ma anche dall'invidia, gelosia, paura, arroganza. Rimane una storia molto umana, e comunque ben congegnata.
RispondiEliminaNooo Ri! Certi libri si leggono e non si dicono! D'accordo non è una pietra miliare della letteratura, ma quanto è piacevole! Insomma, mi tocca ammetterlo: se devo trasferirmi e scegliere solo cento libri da portarmi via, beh, c'è anche questo.
RispondiEliminaMa no, perché non dirlo? Abbiamo imparato tutte a riconoscere i vari tipi di amore da questo libro! Che forse non avrà meritato il nobel per la letteratura, ma che rimane pur sempre un libro da divorare senza sosta.... escludendo Norman Page, che fa rima con Norman Bates
RispondiEliminaIn italiano si intitola I peccati di Peyton Place, ma so che esiste anche come I peccatori di Peyton Place. Fa niente. Segnalo un'impressione che ho avuto quando l'ho letto: Connie McKenzie è sostanziosa quanto la figlia è insignificante. Tra i tanti rapporti presenti in questo libro, quello tra madre è figlia è in primo piano: rivalità? gelosia? apprensione? Se la madre di Norman è castrante, la madre di Allison non lo è da meno. Comunque il libro mi è piaciuto un sacco. Biba
RispondiEliminaBello questo libro! Io non ho la pretesa di leggere roba troppo difficile, e spesso mi stanco dubito se un libro non mi cattura nelle prime venti pagine. Ma questo mi ha divertito, commosso, e ne sono rimasta completamente soddisfatta. Ross
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RispondiEliminaMany Thanks!
Eliminaoggi questo romanzo ha solo le 500 sfumature d'amore, mentre il sesso esplicito è (appunto) appannaggio di ben altri libri, se li vogliamo chiamare libri.
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